Campagna inglese delle Azzorre del 1597

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Campagna inglese delle Azzorre del 1597
parte della guerra anglo-spagnola dal 1585 al 1604
Datagiugno-agosto 1597
LuogoOceano Atlantico, Golfo di Biscaglia, Ferrol e Azzorre
Esitosconfitta inglese
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
120-150 navi, da 17.000 a 20.000 uomini di cui 6.000 soldatiignoti
Perdite
elevatemodeste
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La campagna inglese delle Azzorre del 1597, nota anche come spedizione Essex-Raleigh, fu un'ambiziosa campagna navale inglese voluta dalla regina Elisabetta I d'Inghilterra, cui partecipò anche la flotta delle Province Unite, contro l'Impero spagnolo durante la guerra anglo-spagnola dal 1585 al 1604 e la guerra degli ottant'anni.[1][2]

Campagna[modifica | modifica wikitesto]

La campagna navale ebbe luogo tra giugno e il tardo agosto del 1597,[1] e i suoi obiettivi erano la distruzione della flotta spagnola dell'Adelantado di Castiglia, Martín de Padilla nel porto di Ferrol, l'occupazione e la distruzione dei possedimenti dell'Impero di Spagna nelle Azzorre e l'intercettazione della flotta spagnola del tesoro proveniente dall'America Ispanica mentre essa passava dalla Azzorre.[3][4] La campagna risultò un fallimento per il Regno d'Inghilterra. [4][5][6]

Essa era diretta da sir Robert Devereux, II conte d'Essex, come ammiraglio generale in capo, sir Thomas Howard, I conte di Suffolk, come vice-ammiraglio e da sir Walter Raleigh, contrammiraglio. [2] Lo squadrone olandese era comandato dal tenente-ammiraglio Jacob van Wassenaer Duivenvoorde.[2] Altri partecipanti degni di nota erano sir Henry Wriothesley, III conte di Southampton, che comandava il galeone HMS Garland, il barone Jacob Astley, 1º Barone Astley di Reading, sir Edward Michelborne, a bordo del Moon,[7] Sir Robert Mansell, Roger Manners, 5º conte di Rutland e il poeta John Donne.[6]

La flotta anglo-olandese rientrò in Inghilterra dopo aver subito pesanti perdite, con in corso violente recriminazioni fra Essex e Raleigh.[6] La flotta spagnola era condotta da Martín de Padilla, Alonso de Bazán, Diego Brochero e Pedro de Zubiaur.[3]

La spedizione era l'ultima tra le maggiori campagne navali di Elisabetta I d'Inghilterra [6] e il fallimento di Robert Devereux nella cattura della flotta spagnola del tesoro e nell'occupazione delle Azzorre contribuì al suo declino nei favori della regina.[3][6][8]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Whittemore, p. 167
  2. ^ a b c Edwards p. 233
  3. ^ a b c The Islands Voyage 1597, su questia.com. URL consultato il 6 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 12 agosto 2020).
  4. ^ a b Wagner, p. 645
  5. ^ Wagner p. 646
  6. ^ a b c d e Whittemore p. 167
  7. ^ (EN) MICHELBORNE, Edward (c.1562-1609), of Hammonds Place in Clayton, Suss., su historyofparliamentonline.org, British History Online. URL consultato il 16 settembre 2016.
  8. ^ Rowse. The Expansion of Elizabethan England 1597

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

(in lingua inglese salvo diverso avviso)

  • John A. Wagner, Encyclopedia of Tudor England, Library of Congress Cataloging-in-Publication Data, ISBN 978-1-59884-298-2
  • Hank Whittemore, The Monument: By Edward de Vere, 17th Earl of Oxford, London, 1609. ISBN 0-9665564-5-3
  • Thomas Heywood, The Fair Maid of the West: Parts I and II. University of Nebraska Press. 1967.
  • Edward Edwards, The Life of Sir Walter Ralegh: Life, Vol. I, MacMillan & Co. London, 1868.
  • A. L. Rowse, The Expansion of Elizabethan England, 1955, ISBN 0-299-18824-8
  • Claire Jowitt, The Culture of Piracy, 1580-1630: Literature and Seaborne Crime, Ashgate, ISBN 978-1-4094-0044-8
  • Laura Hanes, The Career of the Earl of Essex from the Islands Voyage in 1597 to His Execution in 1610, University of Pennsylvania, Philadelphia, 1923.
  • Thomas M. McCoog, S.J. The Society of Jesus in Ireland, Scotland, and England, 1589-1597., Great Britain, MPG Books Group, ISBN 978-1-4094-3772-7

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]