Bia (divinità)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Bia
Nome orig.βία
Caratteristiche immaginarie
Epiteto"Gagliarda"
SessoFemmina
ProfessioneDivinità della potenza

Bia (in greco antico: βία?, Bía) è un personaggio della mitologia greca, la personificazione della forza e della violenza e figlia del titano Pallante e della ninfa Oceanina Stige[1].

Genealogia[modifica | modifica wikitesto]

È sorella di Nike, Zelos e Cratos[1].

Mitologia[modifica | modifica wikitesto]

Viene rappresentata come una donna armata con corazza e con i fratelli si alleò con Zeus nella lotta contro i Titani. Viene citata insieme con Cratos da Eschilo nel Prometeo incatenato, dove viene incaricata di incatenare Prometeo a una rupe.
È la guardia del corpo del padre degli dei[2].

Nella letteratura[modifica | modifica wikitesto]

Bia è protagonista, insieme al fratello Cratos, del racconto Gli uomini contenuto nei Dialoghi con Leucò di Cesare Pavese.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b HESIOD, THEOGONY - Theoi Classical Texts Library, su theoi.com. URL consultato il 19 maggio 2022.
  2. ^ BIA - Greek Goddess of Force, Might & Power (Roman Vis), su theoi.com. URL consultato il 19 maggio 2022.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Mitologia greca: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di mitologia greca