Bernard Andreae

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Bernard Andreae (Graz, 27 luglio 1930) è un archeologo austriaco.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Bernard Andreae si è laureato nel 1956 a Marburgo, con Friedrich Matz, discutendo una tesi sui sarcofagi romani. Dal 1956 al 1959 fu attivo a Roma presso la sezione dell'Istituto archeologico germanico.

Nel 1962 ottenne l'Habilitation all'insegnamento discutendo una Habilitationsschrift sui sarcofagi e sull'arte romana, e nel 1965 divenne professore presso l'Università della Ruhr a Bochum. Nel 1978 si trasferì all'Università di Marburgo.

Dal 1984 al 1995 Bernard Andreae è stato direttore dell'Istituto archeologico germanico di Roma.

Nel 1991 ha ricevuto l'onorificenza "Pour le Mérite" für Wissenschaften und Künste.

Nel 2008 ha ricevuto la "Gran Croce con placca e nastro di spalla" dell'Ordine al Merito di Germania.

Bernard Andreae è conosciuto per aver scoperto, a Haifa, l'unico ritratto sicuramente attribuibile a Marco Antonio.

Nel 2006, ha appoggiato la tesi di Paolo Moreno secondo cui nella cosiddetta Venere dell'Esquilino sarebbe riconoscibile la copia di una raffigurazione di Cleopatra, collocata da Giulio Cesare nel Tempio di Venere Genitrice a Roma, un riconoscimento tuttavia dibattuto tra gli addetti ai lavori.

Nel 2006 ha curato l'ampia mostra speciale "Cleopatra e i Cesari" allestita dal Bucerius Kunst Forum di Amburgo, in cui esponeva al grande pubblico le sue più recenti teorie.

Affiliazioni accademiche e onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Disponibili in italiano
Opere in lingua tedesca
  • Motivgeschichtliche Untersuchungen zu den römischen Schlachtsarkophagen [Tesi di laurea] (Berlin 1956)
  • Studien zur römischen Grabkunst. Mitt. DAI Rom Ergh. 9 (Heidelberg 1963)
  • Römische Kunst (1974)
  • Das Alexandermosaik aus Pompeji (Recklinghausen 1977)
  • (a cura di Bernard Andreae e Helmut Kyrieleis), Neue Forschungen in Pompeji und den anderen vom Vesuvausbruch 79 n. Chr. verschütteten Städten (Recklinghausen 1975)
  • Die römischen Jagdsarkophage (Berlin 1980)
  • Odysseus. Archäologie des europäischen Menschenbildes (Frankfurt 1982)
  • Die Symbolik der Löwenjagd (Opladen 1985)
  • Laokoon und die Gründung Roms (Mainz 1988)
  • Phyromachos-Probleme (Mainz 1990)
  • Praetorium speluncae: Tiberius und Ovid in Sperlonga (Stuttgart 1994)
  • "Am Birnbaum": Gärten und Parks im antiken Rom, in den Vesuvstädten und in Ostia (Mainz 1996)
  • Der Farnesische Stier: Schicksale eines Meisterwerkes der pergamenischen Bildhauer Apollonios und Tauriskos von Tralleis (Freiburg 1996)
  • Schönheit des Realismus: Auftraggeber, Schöpfer, Betrachter hellenistischer Plastik (Mainz 1998)
  • Odysseus - Mythos und Erinnerung (Mainz 1999)
  • Skulptur des Hellenismus (München 2001) ISBN 978-3-7774-9200-1
  • Antike Bildmosaiken (Mainz 2003)
  • (con Karin Rhein), Kleopatra und die Caesaren (Hirmer, München, dicembre 2006) ISBN 978-3-7774-3245-8
  • (con Nina Simone Schepkowski), Malerei für die Ewigkeit. Die Gräber von Paestum, Hirmer, Monaco, 2007 ISBN 9783777437453

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere dell'Ordine Pour le Mérite - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Croce al Merito con placca dell'Ordine al Merito di Germania - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Croce al Merito con placca e cordone dell'Ordine al Merito di Germania - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Decorazione d'Onore in Oro dell'Ordine al Merito della Repubblica Austriaca - nastrino per uniforme ordinaria
Grande Ufficiale Ordine al merito della Repubblica Italiana - nastrino per uniforme ordinaria
«Di iniziativa del Presidente della Repubblica»
— 15 aprile 1996.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Soci della Accademia di Archeologia, Lettere e Belle Arti] dal sito UniNa
  2. ^ Quirinale - scheda - visto 13 gennaio 2009

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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