Bellavista (Poggibonsi)

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Bellavista
frazione
Bellavista – Veduta
Bellavista – Veduta
Panorama di Bellavista
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Toscana
Provincia Siena
Comune Poggibonsi
Territorio
Coordinate43°26′26.61″N 11°10′00.32″E / 43.440725°N 11.166756°E43.440725; 11.166756 (Bellavista)
Altitudine140 m s.l.m.
Abitanti1 540 (2011)
Altre informazioni
Fuso orarioUTC+1
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Bellavista
Bellavista

Bellavista è una frazione del comune italiano di Poggibonsi, nella provincia di Siena, in Toscana.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

La frazione è situata a sud del capoluogo comunale di Poggibonsi, lungo il corso del torrente Staggia che lambisce a occidente il paese di Bellavista da nord a sud, stringendolo in un'ansa.[1] La frazione confina a sud con Staggia Senese e dista circa 25 km da Siena.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio della frazione era sede sin dall'epoca medievale di una parrocchia intitolata a San Pietro presso il nucleo agricolo di Megognano.[2] Secondo i censimenti parrocchiali, la zona era abitata da 106 persone nel 1551, diminuite a 94 nel 1745, mentre nell'anno 1833 gli abitanti erano 144.[2]

Posta tra i centri di Poggibonsi e di Staggia, la collina denominata Bellavista per il panorama, fu scelta come residenza dalle famiglie borghesi locali. La Villa Bellavista ospitò nei primi anni del XX secolo l'intellettuale Emilio Cecchi.[3] Nel 1944, durante la seconda guerra mondiale, il territorio di Bellavista, tra Pian dei Pini e Lecchi di Staggia, fu pesantemente bombardato.[4]

La località conobbe un significativo sviluppo a partire dalla seconda metà del XX secolo, quando fu elevata a frazione, venne istituita una parrocchia autonoma, e furono realizzate l'area artigianale ed una grande zona residenziale. In merito al nuovo quartiere realizzato dal comune di Poggibonsi negli anni ottanta, è stato scritto che a Bellavista «il suo sviluppo edilizio è accompagnato dalla scelta di far convivere tipologie abitative diverse (edilizia popolare, residenziale e di pregio), favorendo un processo di integrazione degli abitanti ed una maggiore fluidità sociale».[5] La frazione ha conosciuto un forte incremento demografico che l'ha portata a superare i 1 500 abitanti nel 2011.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Al centro della zona residenziale di Bellavista si trova la chiesa parrocchiale di Nostra Signora di Lourdes.[6][7] Realizzato negli anni settanta da maestranze locali, secondo i criteri del Concilio Vaticano II,[8] l'edificio di culto si presenta semplice nell'aspetto, con richiami neoclassici. Ha un impianto a T con base rettangolare, e una facciata a capanna dotata di un oculo circolare e di un portale sovrastato da un timpano.[8][7] Sul retro svettava un piccolo campanile, che è poi stato demolito nel 2017. Nello stesso anno è stata realizzata, con dei profili in acciaio da edilizia, una croce che viene illuminata la notte.[8]

Sopra il paese si raggiunge il nucleo storico di Megognano, che conserva l'antica fattoria con giardino e cappella gentilizia,[9] e poco distante l'ex chiesa di San Pietro, antica sede parrocchiale della zona.[2][10] In località Poggiarello si trova una pregevole villa-fattoria,[11] così come a Villa Pini, con annessa cappella, già sede suffragianea con il titolo di San Bartolomeo.[12]

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Istruzione[modifica | modifica wikitesto]

A Bellavista si trova la scuola dell'infanzia "Il Paese dei Balocchi", inserita nell'istituto comprensivo 2 del comune di Poggibonsi.[13]

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

La frazione di Bellavista comprende anche la grande area artigianale di Pian dei Peschi e le piccole località rurali di Castagneto, La Mutola, Liscia di Sopra, Liscia di Sotto, Megognano, Megognanello, Pian dei Pini, Poggiarello, San Pietro, San Vincenzo ai Sodi e Villa Pini.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Bellavista è attraversata dall'ex strada statale 2 Via Cassia, oggi strada regionale, nel tratto che collega Poggibonsi con Siena. Il centro abitato è costeggiato dal tracciato della ferrovia Centrale Toscana, ma le stazioni più vicine sono a Poggibonsi o a Castellina Scalo.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Atlante comunale di Poggibonsi: BELLAVISTA (PDF), su ptc.provincia.siena.it. URL consultato il 18 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 18 gennaio 2018).
  2. ^ a b c Emanuele Repetti, «Megognano» in Dizionario geografico fisico storico della Toscana, vol. 3, Firenze, p. 185.
  3. ^ Maria Clotilde Angelini e Marta Bruscia (a cura di), Antonio Baldini–Emilio Cecchi. Carteggio 1911-1959, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2003, p. 376.
  4. ^ Claudio Biscarini, Bombe su Siena. La città e la provincia nel 1944, Massarosa, Marco Del Bucchia Editore, 2008, pp. 113–114.
  5. ^ Fabio Berti e Francesco Zanotelli, Emigrare nell'ombra. La precarietà delle nuove migrazioni interne, Milano, FrancoAngeli, 2008, pp. 92–108.
  6. ^ Parrocchia Nostra Signora di Lourdes a Bellavista, su banchedati.chiesacattolica.it. URL consultato il 18 gennaio 2018.
  7. ^ a b Chiesa di Nostra Signora di Lourdes. Descrizione, su necrologie.iltirreno.gelocal.it. URL consultato il 18 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 18 gennaio 2018).
  8. ^ a b c Chiesa di Nostra Signora di Lourdes, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 18 gennaio 2018.
  9. ^ Atlante comunale di Poggibonsi: Megognano (PDF), su ptc.provincia.siena.it. URL consultato il 18 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 18 gennaio 2018).
  10. ^ Atlante comunale di Poggibonsi: San Pietro (PDF), su ptc.provincia.siena.it. URL consultato il 18 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 18 gennaio 2018).
  11. ^ Atlante comunale di Poggibonsi: Poggiarello (PDF), su ptc.provincia.siena.it. URL consultato il 18 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 18 gennaio 2018).
  12. ^ Atlante comunale di Poggibonsi: V.lla Pini (PDF), su ptc.provincia.siena.it. URL consultato il 18 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 18 gennaio 2018).
  13. ^ Il Paese dei Balocchi, su comprensivo1poggibonsi.it. URL consultato il 18 gennaio 2018.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]