Ansaldo MIAS

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Motomitragliatrice Blindata d'assalto
MIAS
Descrizione
TipoTankette
Equipaggio1 (Pilota/Mitragliere)
ProgettistaAnsaldo
CostruttoreBandiera dell'Italia Ansaldo
Data primo collaudo1935
Data entrata in serviziomai
Esemplari~ 2
Dimensioni e peso
Altezza1,10 m
Propulsione e tecnica
MotoreUn Frera 250cc monocilindrico, alimentato a benzina
Potenza5 hp
TrazioneCingolata
Prestazioni
Pendenza max30° (58%)
Armamento e corazzatura
Armamento primarioUna mitragliatrice binata Scotti cal. 6,5/un mortaio tiro rapido Brixia Mod. 35
CorazzaturaIn grado di resistere al proiettile perforante Mauser SMK da 50 m con angolo di impatto 90°
Capacità40 caricatori per un totale di un migliaio di colpi
50 bombe con relative cariche di lancio
dati estratti dalla brochure informativa divulgata dalla Ansaldo SA nel 1935[1]
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La Motomitragliatrice d'assalto MIAS fu un prototipo di veicolo blindato sviluppato dalla Ansaldo SA negli anni trenta. Figlio di un'epoca di continue sperimentazioni, questo piccolo mezzo corazzato rimane uno dei più bizzarri tentativi di realizzare un veicolo che fosse economico e allo stesso tempo efficiente sul campo di battaglia.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Gli anni trenta sono noti come periodo di sperimentazioni di ogni genere in ambito militare, e i veicoli corazzati non fanno eccezione. La Motomitragliatrice blindata d'assalto MIAS nasce sulla scia di quest'epoca pionieristica, figlio della concezione a quel tempo ormai superata di un conflitto immobile come la grande guerra, permettendo ai soldati di avere uno sorta di "scudo cingolato" che li proteggesse durante l'attraversamento della terra di nessuno. La Ansaldo sviluppò su base autonoma il progetto, che ad eccezione di qualche prototipo non venne mai prodotto in serie rimanendo uno dei tanti bizzarri tentativi di quegli anni per creare un veicolo economico ed efficace sul campo di battaglia, tanto da venir considerato da molti il mezzo corazzato più piccolo mai progettato.

Tecnica[modifica | modifica wikitesto]

Il MIAS, lungo poco più di un metro ed aperto posteriormente, era composto da piastre di acciaio "scudo" (acciaio balistico) fissate tra loro tramite chiodatura, in grado di resistere frontalmente al proietto perforante Mauser SMK da una distanza massima di 50 metri con angolo di impatto 90°, mentre ai lati, con le medesime condizioni al proiettile standard del Carcano Mod. 91. La parte superiore era chiusa da un portello regolabile in altezza incernierato anteriormente, per permettere anche ai conducenti di statura più alta di condurre il mezzo agevolmente. La Motomitragliatrice era mossa da un motore di derivazione motociclistica, il monocilindrico Frera 250 cm³ alimentato a benzina e raffreddato ad aria, in grado di sviluppare 5 hp al regime di 3000 giri al minuto. Il motore era dotato di un cambio con due rapporti in avanti più una retromarcia, in grado di portare il veicolo ad una velocità massima di 4,97 km/h in avanti e 2,2 km/h a marcia indietro. Lo sterzaggio era garantito da un differenziale ad ingranaggi conici. Il treno di rotolamento era composto di maglie di acciaio ad alta resistenza di egual dimensione che si ingranavano sulla ruota motrice anteriore attraverso alette di guida poste al di sotto della cingolatura. La tensione veniva regolata dalla ruota di rinvio che, collegata ad un apposito dispositivo composto da un'asta filettata, veniva spostata avanti o indietro semplicemente ruotando un dado con una chiave, fino al raggiungimento della giusta tensione.

L'armamento nella versione MIAS era composto da due mitragliatrici leggere Scotti cal. 6,5 su affusto binato, ancorate sulla piastre frontali su di una scudatura mobile con un alzo di 14" ed una depressione di 10", con un brandeggio orizzontale di 20" totali. La scorta di proiettili a bordo era composta da 40 caricatori per un totale di un migliaio di colpi.

Il "MORAS"[modifica | modifica wikitesto]

Fu prodotto un altro prototipo di una versione che differiva dal MIAS soltanto per l'armamento, non più composto da mitragliatrici ma bensì dal mortaio tiro rapido Brixia mod. 35, a quel tempo appena entrato in produzione. Il "Moto-mortaio blindato d'assalto", poteva trasportare 50 proietti esplosivi con relative cariche di lancio.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Brochure originale divulgata dalla Ansaldo, su es.scribd.com. URL consultato il 17 febbraio 2017.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Motomitragliatrice d'assalto MIAS, Ansaldo SA, 1935.
  • Gli autoveicoli da combattimento dell’Esercito Italiano. Vol. I, Pignato N. - Cappellano F., ISBN 9788887940299

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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