Annamaria Palermo

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Disambiguazione – Se stai cercando la politica italiana, vedi Anna Maria Palermo.
Annamaria Palermo

Direttrice dell'Istituto Italiano di Cultura di Pechino
Durata mandato1993 –
1996

Dati generali
Titolo di studioLaurea in Lingue e Civiltà Orientali
UniversitàIstituto Universitario Orientale
Professionedocente universitaria

Annamaria Palermo (Cesa, 26 gennaio 1943[1]Napoli, 22 luglio 2017) è stata una sinologa italiana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlia del politico Mario,[2] studiò prima con Martin Benedikter e in seguito con Piero Corradini.[3] Si laureò nel 1967 in cinese all'Istituto Universitario Orientale di Napoli, con indirizzo linguistico-letterario e una tesi su una novella di Yu Dafu.[4] Dal 1968 al 1970 visse a Parigi grazie a una borsa di studio, che le permise di approfondire la letteratura cinese dal Novecento alle avanguardie.[4] Inoltre, prese parte ai movimenti del Maggio francese.[4]

Rientrata in Italia, venne incaricata dell'insegnamento di Lingua e Letteratura cinese all'Orientale e dal 1973 al 1974 studiò al Beijing Yuyan Xueyuan, grazie a una borsa di studio del Governo cinese che la rese una dei primi cinquecento sinologi occidentali a studiare in Cina durante la rivoluzione culturale.[4]

Dal 1979 e il 1981 trascorse periodi di studio alla Columbia University e dal 1980 ricoprì l'incarico di professore associato di Letteratura cinese moderna e contemporanea.[4] Nell'autunno del 1985 prese parte al I⁰ Congresso degli Scrittori Cinesi a Pechino e nel gennaio 1993 il Ministero degli affari esteri la nominò direttrice dell'Istituto Italiano di Cultura della capitale cinese, fino al termine del 1996.[4]

Dal 2003 cominciò a recarsi con regolarità in Cina, nei panni di consulente della Regione Campania, e nel dicembre del 2007 entrò in carica come vice presidente dell'Istituto Confucio dell'Orientale di Napoli.[4] Nel 2010 andò in pensionamento anticipato per ricoprirvi l'incarico di direttrice[3] e concepì in cinque edizioni il festival MilleunaCina. I linguaggi della contemporaneità, sulla cultura cinese sia antica che moderna.[4]

Nell'ambito dei suoi studi sulle manifestazioni della cultura cinese, si interessò anche all'arte moderna, alle declinazioni del cinema[5] e alle arti dello spettacolo.[3]

Morì di leucemia la mattina del 22 luglio 2017, all'età di 74 anni.[2] Il 24 luglio si tenne la cerimonia funebre nella Chiesa dell'Ascensione a Chiaia.[2]

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Sposò Giuseppe Merlino, con cui ebbe i figli Myrta, Pietro e Giulia.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ decreti del presidente della giunta regionale (PDF), in sito.regione.campania.it, 25 gennaio 2007. URL consultato il 20 giugno 2023.
  2. ^ a b c d Giulio Baffi, E' morta a 74 anni Annamaria Palermo, esperta di civiltà cinese, in napoli.repubblica.it, 23 luglio 2017. URL consultato il 19 giugno 2023.
  3. ^ a b c Adolfo Tamburello, Due protagonisti della sinologia italiana, in agi.it, 9 marzo 2018. URL consultato il 20 giugno 2023.
  4. ^ a b c d e f g h AnnaMaria Palermo (PDF), in unior.it, 16 gennaio 2018. URL consultato il 19 giugno 2023.
  5. ^ Lucia Caterina, AnnaMaria Palermo (1943–2017) (XML), in Annali Sezione Orientale, 18 aprile 2018. URL consultato il 19 giugno 2023.
Controllo di autoritàVIAF (EN46976485 · SBN CFIV091447 · BNF (FRcb144161846 (data) · WorldCat Identities (ENviaf-46976485