Alfonso Gatto

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Versione del 1 mar 2007 alle 22:42 di AttoRenato (discussione | contributi) (cambio categoria, Replaced: [1 agosto] → [1 agosto|1° agosto] AWB)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Alfonso Gatto (Salerno, 17 luglio 1909Capalbio, 8 marzo 1976) è stato un poeta italiano.

Biografia

Nacque a Salerno da Giuseppe e da Erminia Albirosa il 17 luglio 1909. La sua era una famiglia di marinai e di piccoli armatori che provenivano dalla Calabria.
La sua infanzia e la sua adolescenza furono piuttosto travagliate. A Salerno egli compì i primi studi. Nel 1926 si iscrisse all'Università di Napoli che dovette tuttavia abbandonare qualche anno dopo a causa di difficoltà economiche.

Da quel momento la sua vita fu piuttosto irrequieta e avventurosa trascorsa in continui spostamenti e nell'esercizio di molteplici lavori. Dapprima commesso di libreria, in seguito istitutore di collegio, correttore di bozze, giornalista, insegnante. Nel 1936, a causa del suo dichiarato antifascismo, venne arrestato e trascorse sei mesi nel carcere di San Vittore a Milano.

Durante quegli anni Gatto era stato collaboratore delle più innovatrici riviste e periodici di cultura letteraria (dall'Italia Letteraria alla Rivista Letteratura a Circoli a Primato alla Ruota). Nel 1938 fondò, con la collaborazione di Vasco Pratolini Campo di Marte per commissione dell'editore Vallecchi, ma il periodico durò un solo anno. Fu comunque questa una esperienza significativa per il poeta che ebbe modo di cimentarsi nella letteratura militante di maggior impegno.
"Campo di Marte" era nato come quindicinale (il primo numero uscì il 1° agosto 1938) qualificato come periodico di azione letteraria e artistica e con l'intento di educare il pubblico a comprendere la produzione artistica in tutti i suoi generi.

Nel 1941 Gatto ricevette la nomina ad ordinario di Letteratura italiana per "chiara fama" presso il Liceo Artistico di Bologna e fu inviato speciale de "L'Unità" assumendo una posizione di primo piano nella letteratura di ispirazione comunista. In seguito si dimise dal partito e diventò un comunista "dissidente".

Dopo la guerra egli riprese la sua attività di giornalista e continuò a portare avanti il suo impegno di poeta. Nel 1955 ricevette il Premio Bagutta per la sua opera La forza degli occhi, edita da Mondadori.

Morì l'8 marzo del 1976 a Capalbio in provincia di Grosseto per un incidente automobilistico.

La formazione e la poetica

L'ermetismo riconosce in Alfonso Gatto uno dei più accesi tra i suoi protagonisti. Non si sa molto dei suoi primi anni a Salerno, che tanta importanza hanno senza dubbio avuto nella sua formazione, come pure si ignorano le sue prime letture, i suoi primi incontri, le sue amicizie.
Le notizie biografiche sono scarse e sono le solite: gli studi, l'arrivo all'Università non terminata, la vita irrequieta, i vari lavori intrapresi.

Fa eccezione la notizia dell'uscita del suo primo volumetto, nel 1932, Isola nel quale i maggiori lettori del tempo riconobbero subito il segno di una voce nuova e vera. Ma quando nel 1932 Giuseppe Ungaretti pubblica Sentimento del tempo, Gatto, appena nato alla poesia, viene subito inserito nel capitolo di quel momento.

Con Isola, Gatto inizia la sua esistenza di poeta ed un discorso che si concluderà solamente con la sua tragica morte quarantaquattro anni dopo. Isola è il testo decisivo per il costituirsi di una grammatica ermetica che verrà definita dal poeta stesso come ricerca di "assolutezza naturale". Il linguaggio è rarefatto e senza tempo, allusivo, tipico di una poetica dell'"assenza" e dello spazio vuoto, ricco di motivi melodici. E saranno proprio il senso dello spazio e l'abbandono alla melodia gli elementi costanti di Isola, così come più tardi delle altre raccolte di poesie.

Questi elementi, così lontani dai modelli tradizionali, si ritrovano nelle sue poesie sino al 1939 e passano in modo graduale da temi familiari e da visioni legate al paesaggio della sua terra, fino ad arrivare ad una fase nuova, prima e dopo la guerra, che si apre con Arie e motivi e ha il suo culmine in Poesie d'amore.

Il motivo dell'amore

Il motivo dell'amore è cantato in tutti i modi e percorso in ogni direzione e, anche se a tratti ha intonazioni classicheggianti, non perde mai il valore fonico della parola che diventa un momento a sé di suggestione.

Nel periodo che va dal 1940 al 1941 vi è un rifacimento delle poesie precedenti che faranno parte di una raccolta edita da Vallecchi nel 1941 sotto il nome di Poesie che rimarranno immutate fino alla stesura del 1961 quando, dando un ordine maggiore allo stesso volume esse toccheranno il punto di maggiore "cantabilità" nella poesia di Gatto.
Una delle immagini tra le più vive della poesia contemporanea possiamo trovarla nella poesia Oblio dove il poeta esprime la gioia della vita fatta memoria e festa alle quali egli sente di appartenere:

Tutto si calma di memoria e resta
il confine più dolce della terra,
una lontana cupola di festa

In questi versi si assiste al dileguarsi dell'analogia stretta dei primi libri e in Amore della vita, il libro del 1944, il poeta riuscirà ad esprimere una freschezza insolita in un momento di retorica dedicata alla Resistenza.

Gatto, infatti, aderisce alla poesia della Resistenza, commosso dallo spirito civile e politico degli italiani e nella raccolta successiva, Il capo sulla neve, egli avrà parole di forte commozione per i "Martiri della Resistenza" ed esprimerà nelle poesie una assorta meditazione che ha il raro dono dell'immediatezza.

Gatto è dunque un poeta di natura e d'istinto che ha conosciuto durante la guerra e nel dopoguerra un serio rinnovamento sia nei contenuti che nella forma aprendosi a strutture narrative più complesse che fondono autobiografismo lirico e partecipazione storica.

Nello scorrere l'ultima produzione di Gatto, Rime di viaggio per una terra dipinta, e Desinenza, opera postuma uscita un anno dopo la sua morte, resta l'immagine di un poeta coinvolto dal tumulto della vita, ma sempre lieto di fissare nella memoria ogni emozione in una lingua ricca di motivi e di sorprese nuove.

Opere Principali

Poesia

  • Isola, Napoli 1931
  • Morto ai paesi, Modena 1937
  • Poesie, Milano 1939 8nuova edizione, Firenze 1943
  • L'allodola, Milano 1943
  • La spiaggia dei poveri, Milano 1944
  • Amore della vita, Milano 1944
  • Il sigaro di fuoco, Milano 1945
  • Il capo sulla neve, Milano 1947
  • Nuove poesie, Milano 1949
  • La forza degli occhi, Milano 1945
  • La madre e la morte, Galatina 1959
  • Poesie, Milano 1961
  • Osteria flegrea, Milano 1962
  • La storia delle vittime, Milano 1966
  • Rime di viaggio per la terra dipinta, Milano 1969
  • Poesie d'amore, Milano 1963
  • Desinenze, Milano 1977

Prosa

  • La sposa bambina, Firenze 1944
  • La coda di paglia, Milano 1948
  • Carlomagno nella grotta, Milano 1962

Teatro

  • Il duello, Milano 1962

Filmografia

Alfonso Gatto ha anche avuto diverse parti in alcuni film. In Il sole sorge ancora (1946) di Aldo Vergano aveva la parte di un conduttore di treni. Altre parti ha avuto in due film di Pier Paolo Pasolini: in Il Vangelo secondo Matteo (1964) recitava la parte dell'apostolo Andrea, in Teorema (1968) la parte di un dottore. Altre parti ha avuto in Cadaveri eccellenti (1976) di Francesco Rosi dove era Nocio e in Caro Michele (1976), di Mario Monicelli, tratto dal romanzo di Natalia Ginzburg, dove interpretava il padre di Michele.

Voci correlate

Altri progetti

Template:Poeti italiani Template:Letteratura