Alessandro Franceschi (scultore)

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Alessandro Franceschi (Montasico, 22 febbraio 1789Bologna, 27 maggio 1834) è stato uno scultore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Monumento Badini, del 1826 circa, nel Loggiato delle Tombe della Certosa di Bologna.

Alessandro Franceschi, promettente allievo all'Accademia di belle arti di Bologna di Giovanni Battista Frulli e Giacomo De Maria, proseguì la sua formazione con alcuni anni di alunnato a Roma e Firenze.[1]

Iniziò quindi ad operare come scultore funerario nel cimitero della Certosa. L'esecuzione del monumento di Francesco Arrighi senza il consenso accademico gli allienò molte simpatie dei colleghi, ma la stima tornò con i lavori successivi.[2][1]

Nella sua breve carriera, Franceschi ha lasciato ventisei opere funerarie in Certosa[3] e alcune rare sculture nelle chiese bolognesi. L'iniziale maniera neoclassica - messa in pratica anche nel frontone di Villa Aldini dove lo scultore lavorò assieme a De Maria - evolse in uno stile purista, ricco di raffinatezze esecutive, che gli valsero gli elogi del toscano Lorenzo Bartolini.[1]

Non riuscì ad eseguire l'ultima commissione affidatagli, un busto di papa Gregorio XVI per la Sala del Consiglio bolognese, che venne quindi affidata a Cincinnato Baruzzi. Alessandro Franceschi è sepolto in Certosa, nel braccio ovest del portico sud del Chiostro VI. Il suo monumento funebre fu realizzato da Cesare Gibelli, suo allievo.[4]

È stato considerato, assieme a Giovanni Putti e a Cincinnato Baruzzi, il caso più interessante della scultura bolognese nella prima metà dell'Ottocento.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Alessandro Franceschi, scultore funerario, Biblioteca Salaborsa.
  2. ^ Tiziana Quaglietta, Monumento di Francesco Arrighi, su Storia e Memoria di Bologna, luglio 2012. URL consultato il 14 settembre 2022.
  3. ^ Cfr. Tiziana Quaglietta, L'opera dello scultore Alessandro Franceschi (1789-1834), tesi di laurea, Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali, 2015 e Sara Zugni, Certosa di Bologna, intervista alla dott.ssa Quaglietta, autrice della tesi "L'opera dello scultore Alessandro Franceschi (1789-1834)", su necroturismo.it, 15 aprile 2015.
  4. ^ Tiziana Quaglietta, Franceschi Alessandro, su Storia e Memoria di Bologna. URL consultato il 1º settembre 2022., testo pubblicato con licenza CC-BY-SA

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Sandra Berresford, Italian memorial sculpture 1820-1940. A legacy of love, London, Lincoln, 2004, pp. 36-37
  • Giovanna Pesci (a cura di), La Certosa di Bologna, Bologna, Compositori, 2001, p. 46
  • Roberto Martorelli (a cura di), Certosa di Bologna. Guida, Argelato, Minerva, 2016, p. 97 (Tb Franceschi)
  • Giovanna Pesci (a cura di), La Certosa di Bologna. Immortalità della memoria, Bologna, Compositori, 1998, p. 248
  • Roberto Martorelli (a cura di), La Certosa di Bologna. Un libro aperto sulla storia, Bologna, Museo civico del Risorgimento, 23 maggio - 5 luglio 2009, Bologna, Tipografia moderna, 2009, pp. 122-126
  • Mauro Felicori e Annalisa Zanotti (a cura di), Cimiteri d'Europa. Un patrimonio da conoscere e restaurare, Bologna, Comune di Bologna, 2004, p. 44
  • Giorgio Galeazzi, Alessandro Franceschi, in La Torre della Magione, 3, 2012, pp. [18-19]
  • Renzo Grandi, Pittura e scultura nell'Ottocento, in Aldo Berselli (a cura di), Storia della Emilia Romagna, Imola, University Press Bologna, vol. 3, 1980, pp. 1213-1214
  • Roberto Martorelli, Cento anni di scultura bolognese. L'album fotografico Belluzzi e le sculture del Museo civico del Risorgimento, Bologna, Museo del Risorgimento, 2008, p. 15
  • Anna Maria Matteucci, I decoratori di formazione bolognese tra Settecento e Ottocento. Da Mauro Tesi ad Antonio Basoli, Milano, Electa, 2002, pp. 495-496

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