Adolfo Della Noce

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Adolfo Della Noce
NascitaTorino, 30 novembre 1908
MorteMonte Dunun, 19 maggio 1936
Cause della morteCaduto in combattimento
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegio Esercito
ArmaFanteria
CorpoRegio corpo truppe coloniali della Somalia italiana
RepartoIX Battaglione, 3º Raggruppamento arabo - somalo,
GradoTenente din s.p.e.
GuerreGuerra d'Etiopia
Decorazionivedi qui
Studi militariRegia Accademia Militare di fanteria e Cavalleria di Modena
dati tratti da Combattenti Liberazione[1]
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Adolfo Della Noce (Torino, 30 novembre 1908Monte Dunun, 19 maggio 1936) è stato un militare italiano, insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della guerra d'Etiopia[2].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Torino, il 30 novembre 1908, figlio di Cesare e Amalia Borbonese,[2] all'interno di una famiglia di antiche tradizioni militari.[3] All'età di quindi anni si iscrisse alla Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale, assegnato alla Centuria ciclisti "Paggi" di Alessandria, passando poi a quella di Torino entrando quindi nella GUF e poi nel partito fascista.[4] Volle seguire l'esempio del padre, militare di carriera, e nell'ottobre 1929 iniziò a frequentare la Regia Accademia Militare di fanteria e Cavalleria di Modena da cui uscì due anni dopo con il grado di sottotenente in servizio permanente effettivo dell'arma di fanteria, corpo degli alpini.[3] Frequentata successivamente la Scuola di applicazione d'arma di Parma fu promosso tenente in servizio nel battaglione alpini "Intra" del 4º Reggimento alpini.[5] Trasferito a domanda in servizio nel Regio corpo truppe coloniali della Somalia italiana, il 24 aprile 1935 giunse a Mogadiscio per essere assegnato al IX Battaglione del 3º Raggruppamento arabo-somalo.[5] Partecipò alle operazioni belliche nel corso della guerra d'Etiopia, venendo decorato con una medaglia d'argento al valor militare.[5] Cadde in combattimento, colpito al petto da una pallottola di fucile, sul Monte Dunun il 19 maggio 1936, e fu insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[3]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«In aspro e sanguinoso combattimento contro i ribelli in posizione fortificata, dimostrava slancio ammirevole, arditezza e sprezzo del pericolo. Mentre in piedi, incitando i suoi ascari, lanciava una bomba a mano, cadeva colpito a morte. Mirabile esempio di alte virtù militari, di fierezza, di alto sentimento del dovere. Già decorato per essersi distinto in precedenti fatti d'arme. M. Dunun (Neghelli), 19 maggio 1936.[6]»
— Regio Decreto 29 novembre 1937.
Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«In condizioni difficilissime di terreno, conduceva il proprio plotone all'attacco di munitissime posizioni, snidandone l'avversario ed infliggendogli perdite tali da ridurlo alla resa completa. Galgalò (Somalia), 14 febbraio 1936

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]


Fonti[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Andrea Bianchi e Mariolina Cattaneo, I quaderni dell'Associazione Nazionale Alpini. Il Medagliere, Associazione Nazionale Alpini, 2012, ISBN 978-88-902153-2-2.
  • Angelo Del Boca, Gli italiani in Africa Orientale - II. La conquista dell'Impero, Milano, A. Mondadori, 2009, ISBN 978-88-04-46947-6.
  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare, Le medaglie d'oro al valor militare Volume primo (1929-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 174.
Periodici

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Della Noce, Adolfo [collegamento interrotto], su Combattenti Liberazione. URL consultato l'11 gennaio 2022.