Accademia di belle arti di Ravenna

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Accademia di Belle Arti di Ravenna
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
CittàRavenna
Dati generali
Fondazione1829
Tipoaccademia
Mappa di localizzazione
Map
Sito web

L'Accademia di Belle Arti di Ravenna è un'istituzione italiana di alta formazione artistica (AFAM) riconosciuta dal Ministero dell'Istruzione e del Merito[1]. Rilascia diplomi accademici triennali e biennali di I e II livello. Ha sede in via delle Industrie 76 a Ravenna.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La proposta di istituire un'Accademia di Belle Arti a Ravenna, fu avanzata da Lavinio Spada de' Medici e Ignazio Sarti. I lavori per la costruzione furono avviati nel settembre 1827 e della facciata originaria sopravvivono ancora tre arcate dell'edificio ottocentesco progettato dal Sarti[2]. L'accademia venne inaugurata il 26 novembre 1829 dal Comune di Ravenna e dalla Legazione provinciale.

Il 28 aprile 1924 fu aperta la Scuola del mosaico, la prima scuola pubblica del settore del XX secolo. Primo direttore fu Giuseppe Zampiga. Alla scuola si formarono i maggiori artisti e restauratori ravennati come Ines Morigi Berti, Sergio Cicognani, Lino Melano, Libera Musiani, Romolo Papa, Antonio Rocchi e Renato Signorini[3].

Tra le persone di rilievo che diressero l'accademia vi furono tra gli altri: Arturo Moradei, Domenico Miserocchi, Vittorio Guaccimanni e Giovanni Guerrini.

Nel 1974 l'accademia ottiene il riconoscimento legale[4].

Nel 2008 vengono istituiti il triennio in Arti visive e Mosaico e il biennio in Mosaico, unici nel panorama accademico italiano[3].

Nel 2023, dopo 194 anni di storia, diviene un'istituzione statale[4].

Biblioteca[modifica | modifica wikitesto]

L'accademia è dotata di una biblioteca fin dalla fondazione. Al 2022, il patrimonio librario consta di circa 8000 volumi[5], riguardanti la storia e la didattica dell'arte. Vi è un'importante sezione sul XIX secolo. Sono inoltre presenti numerosi periodici e riviste di arte e architettura contemporanee.

La biblioteca fa parte della Rete Bibliotecaria di Romagna e San Marino, e dunque del Servizio Bibliotecario Nazionale italiano.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Istituzioni AFAM riconosciute, su miur.gov.it. URL consultato il 9 marzo 2024.
  2. ^ Biografia di Ingazio Sarti sul portale PatER
  3. ^ a b Cent'anni di scuola del mosaico: «Vogliamo attivare nuovi corsi», su ilrestodelcarlino.it. URL consultato il 13 febbraio 2024.
  4. ^ a b Storia. Arte e cultura dal 1829, su abaravenna.it. URL consultato il 13 febbraio 2024.
  5. ^ Pagina della biblioteca sul sito dell'Accademia

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN130258828 · BAV 494/7068 · ULAN (EN500310494 · LCCN (ENn85294090 · GND (DE1044081-1