Enfisema sottocutaneo: differenze tra le versioni

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== Sintomi e segni ==
== Segni e sintomi ==


I [[segni]] e [[sintomo|sintomi]] dell'enfisema sottocutaneo variano in base alla causa, ma sono spesso associati a gonfiore al collo e al dolore al torace e possono comprendere anche mal di gola, dolore al collo, difficoltà nella deglutizione, respiro affannoso e difficoltà respiratorie.<ref name="Parker90"/> Una [[radiografia]] del torace puo mostrare aria nel mediastino, al centro della cavità toracica.<ref name="Parker90"/> Un caso eclatante di enfisema sottocutaneo è facile da rilevare con la semplice palpazione della pelle sovrastante che appare al tatto come carta velina o neve.<ref name="Long95"/> Infatti, toccando le bolle esse si muovono talvolta emettendo un crepitio.<ref name="Brown04">
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== Eziologia ==

===Trauma===

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Il pneumomediastino può derivare da una serie di eventi. Ad esempio, l'aspirazione di corpi estranei, in cui viene inalato un oggetto che può causare pneumomediastino (e portare a enfisema sottocutaneo) perforando le vie aeree o aumentando la pressione in un polmone tanto da causarne la rottura.<ref name="Findlay03">
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Anche traumi a organi del sistema respiratorio diversi dai polmoni, come la rottura di un [[bronco]], possono causare enfisema sottocutaneo.<ref name="Wicky00"/> L'aria può spostarsi verso l'alto al collo a seguito di un pneumomediastino risultante da una rottura bronchiale, o verso il basso dopo una lacerazione della trachea lacerata o della [[laringe]], verso i tessuti molli del torace.<ref name="Wicky00"/> Può anche verificarsi a seguito di fratture delle ossa facciali, [[neoplasia|neoplasie]], durante attacchi di [[asma]], dopo una [[manovra di Heimlich]] e durante il [[parto]].<ref name="Parker90"/>


== Trattamento ==
== Trattamento ==

Versione delle 12:00, 3 giu 2018

Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
Enfisema sottocutaneo
Un'immagine dell'addome ottenuta tramite tomografia computerizzata di un paziente con enfisema sottocutaneo (freccia)
Specialitàmedicina d'emergenza-urgenza
Classificazione e risorse esterne (EN)
ICD-9-CM958.7 e 998.81
ICD-10T79.7 e T81.8
MeSHD013352
MedlinePlus003286

L'enfisema sottocutaneo, in medicina, è una condizione per la quale del gas o dell'aria viene a trovarsi nello strato sotto la pelle. Poiché l'aria generalmente proviene dalla cavità toracica, l'enfisema sottocutaneo solitamente si verifica sul petto, sul collo e sul viso.[1] Tale condizione presenta un caratteristico crepitio all'atto della palpazione della pelle, una sensazione che è stata descritta come simile a toccare dei Rice Krispies;[2] questa sensazione di aria sotto la pelle viene conosciuta come crepitio sottocutaneo. Il rumore del crepitio è simile a quello prodotto dalla neve fresca quando la si calpesta.

Sono state descritte numerose eziologie di enfisema sottocutaneo. Nel 1819 René Laennec riconobbe il pneumomediastino come entità medica in conseguenza di un trauma. Più tardi, nel 1939, presso il Johns Hopkins Hospital, il dottor Louis Hamman lo riscontrò nelle donne dopo il parto.[3]

L'enfisema sottocutaneo può essere conseguenza di una perforazione di un organo dell'apparato respiratorio o gastrointestinale. In particolare nel torace e nel collo, l'aria può rimanere intrappolata a seguito di un trauma penetrante (ad esepio da una ferita d'arma da fuoco o da taglio) o contusivo. Un'infezione (ad esempio la gangrena gassosa) può causare l'intrappolamento del gas nei tessuti sottocutanei. L'enfisema sottocutaneo può essere causato anche da procedure mediche e condizioni patologiche che fanno sì che la pressione negli alveoli del polmone sia superiore a quella che si riscontra nei tessuti al di fuori di essi.[4] Le cause più comuni sono il pneumotorace e un drenaggio toracico occluso da un coagulo di sangue o da materiale fibroso. Può anche verificarsi spontaneamente a causa della rottura degli alveoli.[5] Quando la condizione è dovuta ad un intervento chirurgico prende il nome di enfisema chirurgico.[6] Il termine enfisema sottocutaneo spontaneo viene usato quando la causa non è chiara.[4] L'enfisema sottocutaneo non è tipicamente pericoloso in sé e per sé, tuttavia può essere un sintomo di condizioni sottostanti molto pericolose, come il pneumotorace.[7] Sebbene le condizioni sottostanti richiedano un trattamento, l'enfisema sottocutaneo di solito non lo richiede in quanto le piccole quantità d'aria vengono riassorbite dall'organismo. Tuttavia, possono esserci dei casi in cui interferisce con la respirazione e quindi viene spesso risolto rimuovendo l'aria dai tessuti utilizzando, ad esempio, aghi di grande diametro, incisioni cutanee o una cateterizzazione sottocutanea.

Segni e sintomi

I segni e sintomi dell'enfisema sottocutaneo variano in base alla causa, ma sono spesso associati a gonfiore al collo e al dolore al torace e possono comprendere anche mal di gola, dolore al collo, difficoltà nella deglutizione, respiro affannoso e difficoltà respiratorie.[4] Una radiografia del torace puo mostrare aria nel mediastino, al centro della cavità toracica.[4] Un caso eclatante di enfisema sottocutaneo è facile da rilevare con la semplice palpazione della pelle sovrastante che appare al tatto come carta velina o neve.[8] Infatti, toccando le bolle esse si muovono talvolta emettendo un crepitio.[9] Le bolle d'aria, che sono indolori e sembrano piccoli noduli al tatto, possono esplodere quando vengono poste le dita sulla pelle sopra di esse.[9] I tessuti che circondano l'enfisema solitamente appaiono gonfi. Quando grandi quantità di aria penetrano nei tessuti, il viso può gonfiarsi considerevolmente.[8] In caso di enfisema sottocutaneo attorno al collo, potrebbe esserci una sensazione di gonfiore locale e il timbro della voce potrebbe cambiare.[10] Se l'enfisema fosse particolarmente accentuato, esso potrebbe interferire con la respirazione. L'aria può viaggiare in molte parti del corpo, compreso l'addome e gli arti, poiché non vi sono separazioni nel tessuto adiposo nella pelle che le impediscano di muoversi.[11]

Eziologia

Trauma

L'enfisema sottocutaneo può essere causato da un [trauma fisico]], sia di tipo contusivo che penetrante;[4] spesso è il risultato di una ferita da accoltellamento o da arma da fuoco.[12] Spesso l'enfisema sottocutaneo si riscontra anche in coloro che hanno subito un incidente stradale a causa della forza dello schianto.

Il trauma toracico, una delle principali cause dell'enfisema sottocutaneo, può causare l'ingresso di aria sotto la cute del torace proveniente dal collo o dal polmone.[9] Quando le membrane pleuriche vengono perforate, come accade nel caso di trauma penetrante del torace, l'aria può spostarsi dal polmone ai muscoli e al tessuto sottocutaneo.[9] Quando gli alveoli polmonari si rompono, nei casi di lacerazione polmonare, l'aria può viaggiare sotto la pleura viscerale (la membrana che riveste il polmone) per poi arrivare alla parete toracica dopo essere passata dall'ilo del polmone, dalla trachea e dal collo.[9] La condizione può anche verificarsi quando una costa fratturata fora un polmone;[9] infatti, il 27% dei pazienti con fratture costali accusa anche un enfisema sottocutaneo.[11] Le fratture costali possono lacerare la pleura parietale, la membrana che riveste l'interno della parete toracica, consentendo all'aria di fuoriuscire nei tessuti sottocutanei.[13]

L'enfisema sottocutaneo si trova frequentemente nei casi di pneumotorace (aria al di fuori del polmone nella cavità toracica)[1][14] e può anche derivare da aria presente nel mediastino (pneumomediastino) e da un pneumopericardio (aria nel pericardio, la membrana intorno al cuore).[15] Uno pneumotorace iperteso, in cui l'aria si accumula nella cavità pleurica ed esercita pressione sugli organi all'interno del torace, rende più probabile che l'aria entri nei tessuti sottocutanei attraverso la pleura lacerata da una costa rotta.[13] Quando l'enfisema sottocutaneo è causato da un pneumotorace, l'aria può entrare nei tessuti compresi quelli del viso, del collo, del torace, delle ascelle o dell'addome.[1]

Il pneumomediastino può derivare da una serie di eventi. Ad esempio, l'aspirazione di corpi estranei, in cui viene inalato un oggetto che può causare pneumomediastino (e portare a enfisema sottocutaneo) perforando le vie aeree o aumentando la pressione in un polmone tanto da causarne la rottura.[16]

L'enfisema sottocutaneo della parete toracica è comunemente tra i primi segni di comparsa di barotrauma, danno causato da un'eccessiva pressione,[17][18] ed è un'indicazione che il polmone è stato sottoposto ad un barotrauma significativo.[19] Pertanto il fenomeno può verificarsi in caso di ferite subacquee.[4][20]

Anche traumi a organi del sistema respiratorio diversi dai polmoni, come la rottura di un bronco, possono causare enfisema sottocutaneo.[13] L'aria può spostarsi verso l'alto al collo a seguito di un pneumomediastino risultante da una rottura bronchiale, o verso il basso dopo una lacerazione della trachea lacerata o della laringe, verso i tessuti molli del torace.[13] Può anche verificarsi a seguito di fratture delle ossa facciali, neoplasie, durante attacchi di asma, dopo una manovra di Heimlich e durante il parto.[4]

Trattamento

L'enfisema sottocutaneo è generalmente una condizione benigna.[1] La maggior parte dei casi non richiede un trattamento, sebbene possano richiederlo le condizioni che lo hanno causato); tuttavia, se la quantità di aria è ingente, la condizione può interferire con la respirazione che risulta difficoltosa.[21] Occasionalmente può progredire a "enfisema sottocutaneo massiccio", una situazione che deve essere risolta tramite un drenaggio chirurgico. Quando la quantità di aria espulsa dalle vie aeree o dai polmoni diventa ingente, di solito a causa della ventilazione a pressione positiva, le palpebre si gonfiano così tanto che il paziente non riesce a vedere. La pressione dell'aria può impedire anche la perfusione sanguigna alle areole del torace e alla pelle dello scroto o delle labbra portando alla necrosi della cute in queste aree. Quest'ultime sono situazioni urgenti che richiedono una decompressione rapida e adeguata.[22][23][24] I casi gravi possono comprimere anche la trachea e quindi necessitare di un immediato trattamento.[25]

Nei casi più gravi di enfisema sottocutaneo, possono essere inseriti dei cateteri nel tessuto sottocutaneo al fine di espellere l'aria.[1] Piccoli tagli o "buchi" possono essere fatti nella cute per rilasciare i gas.[15] Quando l'enfisema sottocutaneo si verifica a causa di un pneumotorace, si ricorre spesso ad un drenaggio toracico al fine di eliminare la fonte di aria che entra nello spazio sottocutaneo.[1] Se il volume di aria sottocutanea è in aumento, è possibile che il drenaggio toracico non stia rimuovendo l'aria abbastanza rapidamente, quindi necessita di essere sostituito con uno più grande.[8] Puo anche essere applicata una aspirazione al drenaggio al fine di rimuovere l'aria più velocemente.[8] La progressione della condizione può essere monitorata segnando i confini con una matita speciale per la marcatura sulla pelle.[25]

Poiché ;a gestione di solito comporta il trattamento della condizione sottostante, i casi di enfisema sottocutaneo spontaneo possono richiedere nient'altro che il riposo a letto, farmaci per lenire il dolore e, in taluni casi, la somministrazione di ossigeno supplementare.[4] Infatti, la respirazione di aria con una percentuale di ossigeno maggiore può aiutare il corpo ad assorbire più rapidamente i gas sottocutanei.[10]

Prognosi

L'aria nel tessuto sottocutaneo di solito non rappresenta una minaccia letale;[7] piccole quantità d'aria vengono riassorbite dal corpo.[8]Una volta risolto il pneumotorace o il pneumomediastino che hanno causato la condizione, con o senza intervento medico, l'enfisema sottocutaneo di solito si risolve.[14] Tuttavia, l'enfisema sottocutaneo spontaneo può, in rari casi, evolvere fino a una condizione pericolosa per la vita,[4] mentre quello dovuto alla ventilazione meccanica può indurre insufficienza respiratoria.[26]

Note

  1. ^ a b c d e f Papiris SA, Roussos C, Pleural disease in the intensive care unit, in Bouros D (a cura di), Pleural Disease (Lung Biology in Health and Disease), New York, N.Y, Marcel Dekker, 2004, pp. 771–777, ISBN 0-8247-4027-0. URL consultato il 16 maggio 2008.
  2. ^ Lefor, Alan T., Critical Care on Call, New York, Lange Medical Books/McGraw-Hill, Medical Publishing Division, 2002, pp. 238–240, ISBN 0-07-137345-4. URL consultato il 9 maggio 2008.
  3. ^ M. T Macklin e C. C Macklin, Malignant interstitial emphysema of the lungs and mediastinum as an important occult complication in many respiratory diseases and other conditions: an interpretation of the clinical literature in the light of laboratory experiment, in Medicine, vol. 23, n. 4, 1944, pp. 281–358, DOI:10.1097/00005792-194412000-00001.
  4. ^ a b c d e f g h i Parker GS, Mosborg DA, Foley RW, Stiernberg CM, Spontaneous cervical and mediastinal emphysema, in Laryngoscope, vol. 100, n. 9, September 1990, pp. 938–940, DOI:10.1288/00005537-199009000-00005.
  5. ^ Brooks DR, Current Review of Minimally Invasive Surgery, Philadelphia, Current Medicine, 1998, p. 36, ISBN 0-387-98338-4.
  6. ^ Oxford Concise Medical Dictionary, 6th, Oxford, UK, Oxford University Press, 2003, ISBN 0-19-860753-9.
  7. ^ a b Maunder RJ, Pierson DJ, Hudson LD, Subcutaneous and mediastinal emphysema. Pathophysiology, diagnosis, and management, in Arch. Intern. Med., vol. 144, n. 7, July 1984, pp. 1447–53, DOI:10.1001/archinte.144.7.1447.
  8. ^ a b c d e Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Long95
  9. ^ a b c d e f DeGowin's Diagnostic Examination, New York, McGraw-Hill Medical Pub. Division, 2004, pp. 388, 552, ISBN 0-07-140923-8. URL consultato il 12 maggio 2008.
  10. ^ a b NOAA, NOAA Diving Manual, US Dept. of Commerce – National Oceanic and Atmospheric Administration, 1991, p. 3.15, ISBN 0-16-035939-2. URL consultato il 9 maggio 2008.
  11. ^ a b Radiology of Blunt Trauma of the Chest, Berlin, Springer, 2000, pp. 10–11, ISBN 3-540-66217-0. URL consultato il 6 maggio 2008.
  12. ^ Peart O, Subcutaneous emphysema, in Radiologic Technology, vol. 77, n. 4, 2006.
  13. ^ a b c d Wicky S, Wintermark M, Schnyder P, Capasso P, Denys A, Imaging of blunt chest trauma, in European Radiology, vol. 10, n. 10, 2000, pp. 1524–1538, DOI:10.1007/s003300000435.
  14. ^ a b Critical Care Study Guide: text and review, Berlin, Springer, 2002, p. 169, ISBN 0-387-95164-4. URL consultato il 12 maggio 2008.
  15. ^ a b Anesthetic implications of minimally invasive urological surgery, in Minimally Invasive Urological Surgery, London, Taylor & Francis Group, 2004, p. 105, ISBN 1-84184-170-6. URL consultato l'11 maggio 2008.
  16. ^ Findlay CA, Morrissey S, Paton JY, Subcutaneous emphysema secondary to foreign-body aspiration, in Pediatric Pulmonology, vol. 36, n. 1, July 2003, pp. 81–82, DOI:10.1002/ppul.10295.
  17. ^ Hwang JC, Hanowell LH, Grande CM, Peri-operative concerns in thoracic trauma, in Baillière's Clinical Anaesthesiology, vol. 10, n. 1, 1996, pp. 123–153, DOI:10.1016/S0950-3501(96)80009-2.
  18. ^ Principles of Pathophysiology and Emergency Medical Care, Albany, N.Y, Delmar Thomson Learning, 2002, p. 121, ISBN 0-7668-2548-5. URL consultato il 16 giugno 2008.
  19. ^ Rankine JJ, Thomas AN, Fluechter D, Diagnosis of pneumothorax in critically ill adults, in Postgraduate Medical Journal, vol. 76, n. 897, July 2000, pp. 399–404, DOI:10.1136/pmj.76.897.399.
  20. ^ Raymond LW, Pulmonary barotrauma and related events in divers, in Chest, vol. 107, n. 6, June 1995, pp. 1648–52, DOI:10.1378/chest.107.6.1648. URL consultato il 5 luglio 2009.
  21. ^ Abu-Omar Y, Catarino PA, Progressive subcutaneous emphysema and respiratory arrest, in Journal of the Royal Society of Medicine, vol. 95, n. 2, February 2002, pp. 90–91, DOI:10.1258/jrsm.95.2.90.
  22. ^ R J Maunder, Subcutaneous and mediastinal emphysema. Pathophysiology, diagnosis, and management, in Archives of Internal Medicine, vol. 144, n. 7, July 1984, pp. 1447–1453, DOI:10.1001/archinte.144.7.1447.
  23. ^ Kleber J Romero, Spontaneous pneumomediastinum and subcutaneous emphysema in asthma exacerbation: The Macklin effect, in Heart & Lung: the Journal of Critical Care, vol. 39, n. 5, 21 aprile 2010, pp. 444–7, DOI:10.1016/j.hrtlng.2009.10.001.
  24. ^ Takeo Ito, Hypertrophic pulmonary osteoarthropathy as a paraneoplastic manifestation of lung cancer, in Journal of Thoracic Oncology: Official Publication of the International Association for the Study of Lung Cancer, vol. 5, n. 7, July 2010, pp. 976–980, DOI:10.1097/JTO.0b013e3181dc1f3c.
  25. ^ a b Carpenito-Moyet LJ, Nursing Care Plans and Documentation: Nursing Diagnoses and Collaborative Problems, Hagerstown, MD, Lippincott Williams & Wilkins, 2004, p. 889, ISBN 0-7817-3906-3. URL consultato il 12 maggio 2008.
  26. ^ Conetta R, Barman AA, Iakovou C, Masakayan RJ, Acute ventilatory failure from massive subcutaneous emphysema, in Chest, vol. 104, n. 3, September 1993, pp. 978–980, DOI:10.1378/chest.104.3.978.

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