EE-18 Sucuri II: differenze tra le versioni
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Versione delle 00:46, 16 feb 2017
EE-18 Sucuri II | |
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Descrizione | |
Tipo | Autoblindo |
Equipaggio | 4 (Comandante, artigliere, servente e pilota) |
Progettista | ENGESA |
Costruttore | ENGESA |
Data impostazione | 1987 |
Esemplari | 1 prototipo |
Dimensioni e peso | |
Lunghezza | 5,84 m (Scafo) 7,75 m (Con il pezzo principale) |
Larghezza | 2,80 m |
Altezza | 2,59 m |
Peso | 18,5 t |
Propulsione e tecnica | |
Motore | Scania DSI-11 diesel 6 cilindri |
Potenza | 384 CV |
Rapporto peso/potenza | 17,18 hp/t |
Trazione | ruote |
Sospensioni | idropneumatiche indipendenti Dunlop McPherson |
Prestazioni | |
Velocità su strada | 105 km/h |
Autonomia | 700 km |
Pendenza max | 60% |
Armamento e corazzatura | |
Armamento primario | 1 cannone OTO-Melara da 105/52 mm |
Armamento secondario | 1 mitragliatrice M2HB da 12,7 mm 1 mitragliatrice coassiale FN MAG da 7,62 mm |
Capacità | 30 colpi (105 mm) 800 colpi (12,7 mm) 3.200 colpi (7,62 mm) |
dati tratti da Uma realidade brasileira. Projetos ainda viáveis[1] | |
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L'EE-18 Sucuri II era un prototipo brasiliano di autoblindo controcarro sviluppato dall'impresa privata ENGESA di San Paolo, nel corso degli anni ottanta del XXI Secolo e rimasto allo stadio di prototipo.[1]
Sviluppo
Dopo il fallimento[2] del programma EE-17 Securi,[3] relativo ad una autoblinda armata con un cannone GIAT NC-105 D1504 cal. 105/44 mm, e derivata dalla precedente EE-9 Cascavel,[4] l’industria ENGESA sviluppò una nuova autoblindo pesante nella seconda metà anni ottanta che venne designata EE-18 Securi II.
Si trattava di un veicolo 6x6 propulso da un motore diesel Scania DSI-11[5] a 6 cilindri in linea raffreddato ad acqua erogante la potenza massima di 384 CV. Accoppiato ad una trasmissione automatica ZF 6HP 600 con sei marce in avanti e una retromarcia.[5] L’adozione di questo propulsore, installato nella parte anteriore destra del veicolo, consentiva di raggiungere una velocità massima di 105 km/h, di superare un ostacolo verticale di 0,60 m, un guado di 1,3 m di profondità e una trincea della larghezza di 2 m.
L'armamento principale era costituito da un cannone di origine italiana OTO-Melara cal. 105/52 mm,[6] dotato di freno di bocca ed estrattore di fumi,[7] posizionato in una torretta stabilizzata che consentiva un’elevazione da -6° a +15°, in grado di sparare munizioni APFSDS-T, HEAT e HESH.[7] La riserva di munizioni per il cannone era pari a 30 colpi, di cui 8 contenuti nella torretta e ventidue nello scafo. L’armamento secondario verteva su di una mitragliatrice FN MAG cal 7,62 mm installata coassialmente al cannone, mentre quello antiaereo si basava su di una mitragliatrice Browning M2HB cal. 12,7 mm posizionata sul tetto della torretta.[8] L’equipaggio era composto da 4 membri, capocarro, cannoniere, servente e pilota, ognuno dei quali poteva vedere all’esterno grazie ad un proprio periscopio.[7]
La corazzatura consiste in uno strato interno in acciaio indurito[9] e di uno strato interno di acciaio più dolce, uniti tra loro tramite laminazione e trattati a caldo.[9] Tale sistema consente una efficace protezione contro proiettili fino al calibro di 20-25 mm e schegge di proiettili esplosivi. A richiesta del cliente erano disponibili sistema di condizionamento, riscaldamento, pneumatici[10] a controllo automatico della pressione,[7] e completo sistema di protezione per operare in ambiente NBC. L’adozione del sistema centrale di controllo della pressione dei pneumatici (CTIS) consente al veicolo una grande mobilità su qualsiasi tipo di terreno.[7] Le sei ruote sono tutte motrici, con le prime due servosterzanti, mentre la sospensione posteriore ENGESA Boomerang assicura un’ottima mobilità fuoristrada.[9]
Il nuovo modello non ottenne alcun ordine di produzione, e fu definitivamente accantonato in seguito al fallimento della ditta costruttrice avvenuto nel 1993.
Note
- ^ a b Bastos 2007, p. 44
- ^ Bastos 2007, p. 45
- ^ Schmidt 1987, p. 131
- ^ Drago, Boroli 1992-94, p. 17
- ^ a b Bastos 2007, p. 46
- ^ Il proiettile sparato da questo cannone poteva perforare 150 mm di corazza a 5.000 m di distanza.
- ^ a b c d e Bastos 2007, p. 47
- ^ Bastos 2007, p. 48
- ^ a b c Drago, Boroli 1992-94, p. 18
- ^ Ruote e pneumatici MICHELIN XS 18R 22,5 della misura di 14 x 22,5 sono antiproiettile.
Bibliografia
(EN) Christian Schmidt, The Economics of Military Expenditures: Military Expenditure, Economic Growth and Fluctuactions, London, The MacMillan Press Ltd., 1987, ISBN 1-34908-919-2.
- Marco Drago, Pietro Boroli, Autoblindo Engesa EE-9 Cascavel, in War Machine. Tecnica e impiego delle armi moderne, vol. 2, Novara, Istituto Geografico De Agostini, 1992-1994, ISBN non esistente.
- Marco Drago, Pietro Boroli, Carro leggero-cacciacarri SK-105, in War Machine. Tecnica e impiego delle armi moderne, vol. 2, Novara, Istituto Geografico De Agostini, 1992-1994, ISBN non esistente.
Periodici
- Carlos Stephani Bastos, Uma realidade brasileira. Projetos ainda viáveis, in Revista DaCultura, n. 11, Fundação Cultural Exército Brasileiro, 2007, p. 42-53.
- Giuliano Da Frè, Il rinnovamento dell'esercito brasiliano, in RID- Rivista Italiana Difesa, n. 9, Chiavari, Giornalistica Riviera Soc. Coop. s.r.l., settembre 2015, p. 64-75.
Collegamenti esterni
*(EN) http://www.military-today.com, su military-today.com.
- (EN) http://www.army-guide.com, su army-guide.com.