Ocepechelon bouyai: differenze tra le versioni

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'''Ocepechelon''' è un [[Genere (tassonomia)|genere]] estinto di [[tartaruga marina]] [[Dermochelyidae|dermochelyoide]] gigante vissuta nel [[Cretaceo superiore]], alla fine del [[Maastrichtiano]] circa 67 milioni di anni fa, nei depositi fosfatici del Bacino Oulad Abdoun, nella [[Provincia di Khouribga]], in [[Marocco]]. Questo animale è noto per il suo [[olotipo]], OCP DEK / GE 516, composto da un [[cranio]] isolato ma completo, lungo da solo già 70 cm, il che rende l'animale una delle più grandi tartarughe marine conosciute. L'animale è stato nominato e descritto dai paleontologi Nathalie Bardet, Nour-Eddine Jalil, France de Lapparent de Broin, Damien Germain, Olivier Lambert e Mbarek Amaghzaz, nel [[2013]] e la [[specie tipo]] è ''Ocepechelon bouyai''. Ciò che rende incredibile questo animale è il suo insolito apparato boccale, formata da un muso lungo a [[pipetta]] e da una testa larga. E' l'unico [[tetrapode]] che abbia sviluppato una [[convergenza evolutiva]] sia con i pesci [[Syngnathidae|syngnathidi]] (o cavallucci marini dotati di un apparato boccale a tubo) sia con le [[balene dal becco]] (con testa di grandi dimensioni ma con il muso allungato, stretto ed edentulo).<ref name=Ocepechelon>{{Cite journal | last1 = Bardet | first1 = N. | last2 = Jalil | first2 = N. E. | last3 = De Lapparent De Broin | first3 = F. | last4 = Germain | first4 = D. | last5 = Lambert | first5 = O. | last6 = Amaghzaz | first6 = M. | editor1-last = Viriot | editor1-first = Laurent | title = A Giant Chelonioid Turtle from the Late Cretaceous of Morocco with a Suction Feeding Apparatus Unique among Tetrapods | doi = 10.1371/journal.pone.0063586 | journal = PLoS ONE | volume = 8 | issue = 7 | pages = e63586 | year = 2013 | pmid = | pmc = }}</ref>
L''''ocepechelone''' ('''''Ocepechelon bouyai''''') è un [[rettile]] marino estinto, appartenente ai [[cheloni]]. Visse nel [[Cretaceo]] superiore ([[Maastrichtiano]], circa 67 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in [[Africa]] ([[Marocco]]).

==Descrizione==
==Descrizione==
[[File:Ocepechelon bouyai reconstruction.png|thumb|left|Ricostruzione della testa di ''O. bouyai'']]
Questo animale è noto per un [[cranio]] isolato ma completo, lungo 70 centimetri. Dalle dimensioni del cranio, doveva essere una delle più grandi [[tartarughe]] mai vissute. Si suppone che l'animale intero possa aver superato i tre metri di lunghezza. Il cranio di questa tartaruga non era eccezionale solo per quanto riguarda le dimensioni, ma soprattutto per l'aspetto: largo posteriormente, si restringeva nella parte anteriore fino a formare una sorta di [[imbuto]] osseo allungato e stretto. In generale, l'aspetto del cranio doveva richiamare in qualche modo quello di un [[coccodrillo]] sdentato: non erano infatti presenti denti, ma gli occhi erano rivolti verso l'alto, così come le narici, queste ultime in posizione molto arretrata. L'insolita struttura è unica tra i [[tetrapodi]], anche se mostra alcune convergenze con i pesci [[Sygnathidae|signatidi]] (il lungo muso tubolare terminante in una bocca diretta in avanti) e le cosiddette [[Ziphiidae|balene dal becco]] (la grande taglia e fauci allungate prive di denti).
L' ''Ocepechelon'' è noto solo per un [[cranio]] isolato ma completo, lungo 70 centimetri. Dalle dimensioni del cranio, doveva essere una delle più grandi [[tartarughe]] mai vissute. Si suppone che l'animale intero possa aver superato i 3 metri di lunghezza.<ref name=Ocepechelon/> Il cranio di questa tartaruga non era eccezionale solo per quanto riguarda le dimensioni, ma soprattutto per l'aspetto: largo posteriormente, si restringeva nella parte anteriore fino a formare una sorta di [[imbuto]] osseo allungato e stretto.<ref name=Ocepechelon/> In generale, l'aspetto del cranio doveva richiamare in qualche modo quello di un [[coccodrillo]] sdentato: non erano infatti presenti denti, ma gli occhi erano rivolti verso l'alto, così come le narici, queste ultime in posizione molto arretrata. E' l'unico [[tetrapode]] che abbia sviluppato una [[convergenza evolutiva]] sia con i pesci [[Syngnathidae|syngnathidi]] (o cavallucci marini dotati di un apparato boccale a tubo) sia con le [[balene dal becco]] (con testa di grandi dimensioni ma con il muso allungato, stretto ed edentulo).


Non si conosce altro di questo enigmatico animale, ma si suppone che possa essere stato dotato di un corpo largo e piatto, ricoperto da un carapace piuttosto sottile, e di quattro arti simili a pagaie, come quelle delle attuali tartarughe marine.
Non si conosce altro di questo enigmatico animale, ma si suppone che possa essere stato dotato di un corpo largo e piatto, ricoperto da un carapace piuttosto sottile, e di quattro arti simili a pagaie, come quelle delle attuali [[tartarughe marine]].<ref name=Ocepechelon/>
==Classificazione==
''Ocepechelon'' è stato descritto per la prima volta nel [[2013]], sulla base di un cranio ritrovato nei depositi fosfatici del bacino di [[Oulad Abdoun]], nella [[Kouribga|Provincia di Kouribga]] in Marocco.


==Classificazione==
Un'analisi [[filogenetica]] ha indicato come parenti più prossimi di ''Ocepechelon'' le tartarughe liuto ([[Dermochelyidae]]). Altri possibili stretti parenti sono le estinte [[Protostegidae]], altre tartarughe marine dalle dimensioni gigantesche.
[[File:Ocepechelon bouyai skull dors vent.png|thumb|Diagramma delle ossa del cranio di ''O. bouyai'']]

Di seguito è riportato un [[cladogramma]] dalla descrizione di ''Ocepechelon'', di Bardet ''et al.'' ([[2013]]). A causa del poco materiale fossile a disposizione sono stati utilizzati numerosi metodi per valutare lo posizione filogenetica dell'animale. La rimozione di taxa outgroup, tranne l'ipotetico taxon, ha deliberato alcune relazioni e ha mostrato che l' ''Ocepechelon'' e ''[[Bouliachelys]]'' potrebbero essere due basali dermochelyoidi in una polytomia con il [[Dermochelyidae]] e i [[Protostegidae]]. L'inclusione di [[Chelomacryptodira]] ha risolto questo polytomia, e ha affermato che l' ''Ocepechelon'' è il più basale Dermochelyide conosciuto.<ref name=Ocepechelon/>
Di seguito, il [[cladogramma]] (Bardet et al., 2013):


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==Paleobiologia==
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Le notevoli similitudini tra ''Ocepechelon'' e le balene dal becco (così come i pesci signatidi) hanno portato i paleontologi a ipotizzare il possibile modo di nutrirsi di ''Ocepechelon''. Poiché sia le balene dal becco che i signatidi sono organismi che si nutrono tramite suzione (ovvero creando uno spazio vuoto per risucchiare piccole prede), i paleontologi ritengono che anche ''Ocepechelon'' possa essersi nutrito in questo modo. Probabilmente questo animale nuotava nei pressi della superficie del caldo mare cretaceo, inghiottendo grandi quantità di piccoli pesci, cefalopodi e meduse. Dal raffronto con altre tartarughe attuali, si suppone inoltre che ''Ocepechelon'' possa essere stato dotato di piccole strutture spinose all'interno della gola. Queste ''papillae'' sono attualmente presenti nella tartaruga liuto (una delle più prossime parenti di ''Ocepechelon''), e non solo filtrano l'acqua, ma creano anche una barriera appuntita alle prede che cercano di uscire. Ocepechelon potrebbe aver avuto una struttura analoga, così come altre ''papillae'' lungo i margini della bocca.
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==Bibliografia==
== Bibliografia ==
*Bardet, N., Jalil, N., de Broin, F., Germain, D., Lambert, O., Amaghazaz, M. 2013. A giant chelonioid turtle from the Late Cretaceous of Morocco with a suction feeding apparatus unique among tetrapods. PLoS One. 8, 7. e63586
*Bardet, N., Jalil, N., de Broin, F., Germain, D., Lambert, O., Amaghazaz, M. 2013. A giant chelonioid turtle from the Late Cretaceous of Morocco with a suction feeding apparatus unique among tetrapods. PLoS One. 8, 7. e63586


== Note ==
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[[Categoria:Cheloni estinti]]
[[Categoria:Cheloni estinti]]

Versione delle 16:10, 7 set 2016

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Ocepechelon

Cranio e dimensioni di Ocepechelon, a confronto con un uomo
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseReptilia
OrdineTestudines
SottordineCryptodira
CladeDermochelyoidae
FamigliaDermochelyidae
GenereOcepechelon
Bardet
et al, 2013
Nomenclatura binomiale
† Ocepechelon bouyai
Bardet et al, 2013

Ocepechelon è un genere estinto di tartaruga marina dermochelyoide gigante vissuta nel Cretaceo superiore, alla fine del Maastrichtiano circa 67 milioni di anni fa, nei depositi fosfatici del Bacino Oulad Abdoun, nella Provincia di Khouribga, in Marocco. Questo animale è noto per il suo olotipo, OCP DEK / GE 516, composto da un cranio isolato ma completo, lungo da solo già 70 cm, il che rende l'animale una delle più grandi tartarughe marine conosciute. L'animale è stato nominato e descritto dai paleontologi Nathalie Bardet, Nour-Eddine Jalil, France de Lapparent de Broin, Damien Germain, Olivier Lambert e Mbarek Amaghzaz, nel 2013 e la specie tipo è Ocepechelon bouyai. Ciò che rende incredibile questo animale è il suo insolito apparato boccale, formata da un muso lungo a pipetta e da una testa larga. E' l'unico tetrapode che abbia sviluppato una convergenza evolutiva sia con i pesci syngnathidi (o cavallucci marini dotati di un apparato boccale a tubo) sia con le balene dal becco (con testa di grandi dimensioni ma con il muso allungato, stretto ed edentulo).[1]

Descrizione

Ricostruzione della testa di O. bouyai

L' Ocepechelon è noto solo per un cranio isolato ma completo, lungo 70 centimetri. Dalle dimensioni del cranio, doveva essere una delle più grandi tartarughe mai vissute. Si suppone che l'animale intero possa aver superato i 3 metri di lunghezza.[1] Il cranio di questa tartaruga non era eccezionale solo per quanto riguarda le dimensioni, ma soprattutto per l'aspetto: largo posteriormente, si restringeva nella parte anteriore fino a formare una sorta di imbuto osseo allungato e stretto.[1] In generale, l'aspetto del cranio doveva richiamare in qualche modo quello di un coccodrillo sdentato: non erano infatti presenti denti, ma gli occhi erano rivolti verso l'alto, così come le narici, queste ultime in posizione molto arretrata. E' l'unico tetrapode che abbia sviluppato una convergenza evolutiva sia con i pesci syngnathidi (o cavallucci marini dotati di un apparato boccale a tubo) sia con le balene dal becco (con testa di grandi dimensioni ma con il muso allungato, stretto ed edentulo).

Non si conosce altro di questo enigmatico animale, ma si suppone che possa essere stato dotato di un corpo largo e piatto, ricoperto da un carapace piuttosto sottile, e di quattro arti simili a pagaie, come quelle delle attuali tartarughe marine.[1]

Classificazione

Diagramma delle ossa del cranio di O. bouyai

Di seguito è riportato un cladogramma dalla descrizione di Ocepechelon, di Bardet et al. (2013). A causa del poco materiale fossile a disposizione sono stati utilizzati numerosi metodi per valutare lo posizione filogenetica dell'animale. La rimozione di taxa outgroup, tranne l'ipotetico taxon, ha deliberato alcune relazioni e ha mostrato che l' Ocepechelon e Bouliachelys potrebbero essere due basali dermochelyoidi in una polytomia con il Dermochelyidae e i Protostegidae. L'inclusione di Chelomacryptodira ha risolto questo polytomia, e ha affermato che l' Ocepechelon è il più basale Dermochelyide conosciuto.[1]


Chelomacryptodira

 Chelonioidea 
 Cheloniidae 

Toxochelys

Ctenochelys

Euclastes

Puppigerus

Chelonia

 Dermochelyoidae 

Bouliachelys

 Protostegidae 

Santanachelys

Notochelone

Desmatochelys

Chelosphargis

Protostega

 Dermochelyidae 

Ocepechelon

Corsochelys

Mesodermochelys

Dermochelys

Paleobiologia

Animazione dell'alimentazione per suzione di Ocepechelon

Le notevoli similitudini tra Ocepechelon e le balene dal becco (così come i pesci syngnathidi) hanno portato i paleontologi a ipotizzare il possibile modo di nutrirsi di Ocepechelon. Poiché sia le balene dal becco che i sygnathidi sono organismi che si nutrono tramite suzione (ovvero creando uno spazio vuoto per risucchiare piccole prede), i paleontologi ritengono che anche Ocepechelon possa essersi nutrito in questo modo. Probabilmente questo animale nuotava nei pressi della superficie del caldo mare Cretacico, inghiottendo grandi quantità di piccoli pesci, cefalopodi e meduse. Dal raffronto con altre tartarughe attuali, si suppone inoltre che Ocepechelon possa essere stato dotato di piccole strutture spinose all'interno della gola. Queste papillae sono attualmente presenti nella tartaruga liuto (una delle più prossime parenti di Ocepechelon), e non solo filtrano l'acqua, ma creano anche una barriera appuntita alle prede che cercano di uscire. Ocepechelon potrebbe aver avuto una struttura analoga, così come altre papillae lungo i margini della bocca.


Bibliografia

  • Bardet, N., Jalil, N., de Broin, F., Germain, D., Lambert, O., Amaghazaz, M. 2013. A giant chelonioid turtle from the Late Cretaceous of Morocco with a suction feeding apparatus unique among tetrapods. PLoS One. 8, 7. e63586

Note