Encefalite di Murray Valley: differenze tra le versioni

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La maggior parte dei soggetti che si infettano con questo flavivirus restano asintomatici oppure manifestano solo sintomi minori, in particolare malessere generale, astenia e febbre di lieve entità.
La maggior parte dei soggetti che si infettano con questo flavivirus restano asintomatici oppure manifestano solo sintomi minori, in particolare malessere generale, astenia e febbre di lieve entità.
Solo un numero ridotto di soggetti infetti svilupperà una forma grave di [[infezione]], ovvero un processo infiammatorio coinvolgente l'[[encefalo]]. Sia pure raramente, la malattia nell'uomo può condurre a danni neurologici permanenti e alla morte.
Solo un numero ridotto di soggetti infetti svilupperà una forma grave di [[infezione]], ovvero un processo infiammatorio coinvolgente l'[[encefalo]]. Sia pure raramente, la malattia nell'uomo può condurre a danni neurologici permanenti e alla morte.
L'encefalite di solito si verifica nell'[[Australia]] nord-occidentale e nella [[Papua Nuova Guinea]]. In queste regioni e talvolta anche nel sud-est dell'Australia le condizioni climatiche (forti piogge che favoriscono inondazioni in associazione al clima caldo) risultano molto favorevoli alla riproduzione degli uccelli e delle zanzare.
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In queste regioni e talvolta anche nel sud-est dell'Australia le condizioni climatiche (forti piogge che favoriscono inondazioni in associazione al clima caldo) risultano molto favorevoli alla riproduzione degli uccelli e delle zanzare.
Nel corso dell'ultimo secolo in queste stesse zone la malattia si è caratterizzata per l'insorgenza di alcuni focolai epidemici, con lunghi anni di intermezzo nel corso dei quali è stata registrata l'insorgenza solo di pochissimi casi.
Nel corso dell'ultimo secolo in queste stesse zone la malattia si è caratterizzata per l'insorgenza di alcuni focolai epidemici, con lunghi anni di intermezzo nel corso dei quali è stata registrata l'insorgenza solo di pochissimi casi.



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L'encefalite di Murray Valley (conosciuta anche con l'acronimo MVE ed in passato con il nome di encefalite australiana o malattia X australiana) è una rara forma di encefalite causata dal virus di Murray Valley, un arbovirus di gruppo B (flavivirus), correlato ma distinto rispetto al virus dell'encefalite giapponese. La malattia può essere trasmessa all'uomo a seguito della puntura di una zanzara. La maggior parte dei soggetti che si infettano con questo flavivirus restano asintomatici oppure manifestano solo sintomi minori, in particolare malessere generale, astenia e febbre di lieve entità. Solo un numero ridotto di soggetti infetti svilupperà una forma grave di infezione, ovvero un processo infiammatorio coinvolgente l'encefalo. Sia pure raramente, la malattia nell'uomo può condurre a danni neurologici permanenti e alla morte. L'encefalite di solito si verifica nell'Australia nord-occidentale e nella Papua Nuova Guinea.[1] In queste regioni e talvolta anche nel sud-est dell'Australia le condizioni climatiche (forti piogge che favoriscono inondazioni in associazione al clima caldo) risultano molto favorevoli alla riproduzione degli uccelli e delle zanzare. Nel corso dell'ultimo secolo in queste stesse zone la malattia si è caratterizzata per l'insorgenza di alcuni focolai epidemici, con lunghi anni di intermezzo nel corso dei quali è stata registrata l'insorgenza solo di pochissimi casi.

Cenni storici

Le prime epidemie di encefalite di Murray Valley si sono verificate nel 1917 e nel 1918 nel sud-est dell'Australia, dopo anni di elevata piovosità. Tra il 1917 ed il 1925 furono registrati 280 casi di encefalie, con un tasso di mortalità del 68%.[2] Il virus fu isolato per la prima volta da campioni umani nel 1951 durante un'epidemia nella valle di Murray, in Australia.[3][4] Più recentemente, nel 1974, si verificò una nuova ondata di epidemia, e fu in questa occasione che la malattia prese il suo nome definitivo di encefalite australiana.[5] Le epidemie generalmente si verificano a causa di uccelli oppure di zanzare infette che migrano da aree endemiche a zone non endemiche. Il governo del Nuovo Galles del Sud, con capitale Sidney, ed altri stati australiani, come misura di sicurezza della salute pubblica e sistema di preallarme, hanno posizionato dei «gruppi sentinella» di polli in vicinanza di noti siti di riproduzione degli uccelli. Questi gruppi sentinella vengono periodicamente testati per la MVE durante la stagione riproduttiva delle zanzare.[6]

Eziologia

Questa encefalite è causata dall'agente virale di Murray Valley, un virus trasmesso da una zanzara che si mantiene in un ciclo uccelli-zanzara-uccelli. Gli uccelli acquatici appartenenti all'ordine dei Ciconiformi, ordine che comprende gli aironi e cormorani, rappresentano il serbatoio naturale del virus di Murray Valley.[7] Il vettore principale è stato identificato nella zanzara annulirostris Culex. L'infezione dell'uomo avviene solo ed esclusivamente a seguito di puntura di zanzare infette. Il virus non può infatti essere trasmesso da persona a persona. L'annulirostris Culex si riproduce in acque dolci ed è facile ritrovarla in primavera, estate e autunno nelle zone circostanti fiumi, paludi e altre zone umide naturali, acque di irrigazione e lungo le zone costiere dell'Australia nord-occidentale. Questa zanzara tende ad essere più attiva, ovvero a pungere con maggiore facilità, al tramonto e nelle prime ore della sera. Riprende quindi a pungere verso l'alba. Come già accennato sopra il virus infetta in particolare alcune specie di uccelli acquatici, tra cui l'airone australiano Rufous Night. Le zanzare, a loro volta, si infettano nutrendosi di uccelli infetti. Una zanzara infetta può pungere un essere umano e trasmettere quindi l'infezione. Il virus può occasionalmente infettare altri animali come i cavalli, canguri e uccelli non acquatici. In questi casi è stato però appurato che la MVE non può essere passato da questi animali all'uomo.[8]

Segni e sintomi

Il periodo di incubazione che fa seguito all'esposizione al virus è variabile da circa 1 a 4 settimane. La maggior parte delle persone che vengono infettate dal virus dell'encefalite di Murray Valley non manifesta alcun disturbo. Tuttavia alcune persone possono accusare disturbi di lieve entità come malessere generale associato a febbre, lieve cefalea, perdita di appetito, nausea e vomito. Talvolta si possono associare disturbi intestinali (in particolare diarrea) e mialgie diffuse. Solo molto raramente l'infezione virale può comportare gravi disturbi di tipo neurologico secondari allo sviluppo di una encefalite. In questi casi il paziente può riferire una grave forma di cefalea, rigidità della muscolatura del collo, una eccessiva sensibilità alle fonti di luce (fotofobia), confusione mentale e ridotto stato di vigilanza con tendenza all'assopimento. I sintomi che caratterizzano la fase di presentazione della malattia possono progredire fino ad interferire con la coordinazione dei movimenti, dell'equilibrio e dell'eloquio. In alcuni soggetti la sintomatologia evolve fino allo sviluppo di crisi convulsive, perdita completa dello stato di coscienza, coma e infine la morte. Tra i soggetti che si riprendono dalla encefalite di Murray Valley è possibile che si verifichino delle complicanze neurologiche permanenti. A seguito di una avvenuta infezione il soggetto sviluppa un'immunità permanente al virus.

Prevenzione

Gli individui che si trovano costretti a frequentare aree in cui il virus è endemico debbono mettere in atto ogni tipo di precauzione atta ad evitare di essere punti dalle zanzare. Quando ci si trova all'esterno degli edifici è opportuno utilizzare indumenti attillati (meglio se di colore chiaro) e calzature coprenti. Appare inoltre opportuno ricorrere ad una sostanza repellente gli insetti, di provata efficacia, che deve essere stesa su tutta la cute esposta. Queste sostanze repellenti vanno riapplicate nel giro di alcune ore, in particolare se a causa della sudorazione (legata ad esempio ad un clima particolarmente caldo oppure all'esecuzione di esercizio fisico) la protezione del repellente risulta meno efficace. Si deve tenere presente che le zanzare che trasportano il virus sono di solito più attive nelle prime ore dopo il tramonto e con l'approssimarsi dell'alba. Per questo motivo, se possibile, è opportuno prestare particolare attenzione alla prevenzione in queste ore. I prodotti botanici a base, ad esempio, di eucalipto, citronella e sostanze simili, forniscono solo protezione limitata. I migliori repellenti antizanzare si basano sui alcuni noti composti chimici, tra cui il DEET (Dietiltoluamide), il cui uso è però indicato solo per soggetti con più di 12 anni di età, e il KBR3023 (Picaridina), con un migliore profilo di tollerabilità che la rende adatta anche in età pediatrica.

Note

  1. ^ Mackenzie JS, Lindsay MD, Coelen RJ, Broom AK, Hall RA, Smith DW, Arboviruses causing human disease in the Australasian zoogeographic region, in Arch. Virol., vol. 136, n. 3-4, 1994, pp. 447–67, PMID 8031248.
  2. ^ Mackenzie JS, Broom AK, Australian X disease, Murray Valley encephalitis and the French connection, in Vet. Microbiol., vol. 46, n. 1-3, Settembre 1995, pp. 79–90, PMID 8545982.
  3. ^ French EL, Murray Valley encephalitis isolation and characterization of the aetiological agent, in Med. J. Aust., vol. 1, n. 4, Gennaio 1952, pp. 100–3, PMID 14909902.
  4. ^ Burnet FM, Murray Valley encephalitis, in Am J Public Health Nations Health, vol. 42, n. 12, Dicembre 1952, pp. 1519–21, PMC 1526305, PMID 13007862. URL consultato il 1º dicembre 2014.
  5. ^ Marshall ID, Woodroofe GM, Hirsch S, Viruses recovered from mosquitoes and wildlife serum collected in the Murray Valley of South-eastern Australia, February 1974, during an epidemic of encephalitis, in Aust J Exp Biol Med Sci, 60 (Pt 5), Ottobre 1982, pp. 457–70, PMID 6299258.
  6. ^ Broom AK, Sentinel Chicken Surveillance Program in Australia, July 2003 to June 2004, in Commun Dis Intell Q Rep, vol. 29, n. 1, 2005, pp. 65–70, PMID 15966677.
  7. ^ Marshall ID, Brown BK, Keith K, Gard GP, Thibos E, Variation in arbovirus infection rates in species of birds sampled in a serological survey during an encephalitis epidemic in the Murray Valley of South-eastern Australia, February 1974, in Aust J Exp Biol Med Sci, 60 (Pt 5), Ottobre 1982, pp. 471–8, PMID 6299259.
  8. ^ Gordon AN, Marbach CR, Oakey J, Edmunds G, Condon K, Diviney SM, Williams DT, Bingham J, Confirmed case of encephalitis caused by Murray Valley encephalitis virus infection in a horse, in J. Vet. Diagn. Invest., vol. 24, n. 2, Marzo 2012, pp. 431–6, DOI:10.1177/1040638711433325, PMID 22379060. URL consultato il 1º dicembre 2014.
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