Icosaedrite

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icosaedrite
Schema di diffrazione dei raggi X della icosaedrite Al63Cu24Fe13
Formula chimicaAl63Cu24Fe13
Proprietà cristallografiche
Sistema cristallinoquasicristallo
Proprietà fisiche
Fratturairregolare
Coloregrigio scuro, nero
Lucentezzametallica
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale

L'icosaedrite[1] è stato il primo quasicristallo scoperto in natura. Ha la composizione Al63Cu24Fe13 ed è un minerale approvato dall'International Mineralogical Association nel 2010 [2][3] . La sua scoperta ha fatto seguito a una ricerca sistematica durata 10 anni da parte di un team internazionale di scienziati guidati da Luca Bindi e Paul Steinhardt per trovare il primo quasicristallo di origine naturale che molti scienziati erano convinti che non potesse esistere. La sua scoperta ha fatto seguito a una ricerca sistematica durata 10 anni da parte di un team internazionale di scienziati guidati da Luca Bindi e Paul Steinhardt per trovare il primo quasicristallo di origine naturale che molti scienziati erano convinti che non potesse esistere.[4]

Origine e giacitura[modifica | modifica wikitesto]

È stato scoperto in piccoli grani esaminando un piccolo campione etichettato khatyrkite (numero di catalogo 46407 / G, ospitato nel Museo di Storia Naturale dell'Università di Firenze. Il campione era stato raccolto da un affioramento di serpentinite alterata nella zona di Khatyrka dell'area Koryak-Kamchatka, nell'estrema Siberia . Il campione di roccia contiene anche spinello, diopside, forsterite, nepheline, sodalite, corundum, stishovite, khatyrkite, cupalite [ e una lega AlCuFe senza nome. Le prove dimostrano che il campione è in realtà di origine extraterrestre, consegnato alla Terra da un asteroide condrite carbonioso CV3 di 4,5 miliardi di anni.[4][5] Una spedizione geologica ha identificato il luogo esatto della scoperta originale e ha trovato altri esemplari del meteorite.[6][7] La stessa fase quasicristallina di Al-Cu-Fe era stata precedentemente creata in laboratorio alla fine degli anni 1'80 in un laboratorio giapponese.[8]

Il concetto di quasicristalli – insieme al termine – è stato introdotto per la prima volta nel 1984 da Steinhardt e Dov Levine, entrambi allora all'Università della Pennsylvania. Il primo quasicristallo sintetico, una combinazione di alluminio e manganese, è stato riportato nel 1984 dallo scienziato israeliano dei materiali Dan Shechtman e colleghi del National Institute of Standards and Technology degli Stati Uniti, una scoperta per la quale Shechtman ha vinto il Premio Nobel perla chimica nel 2011.[9][10]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Mindat.org
  2. ^ L. Bindi, Paul J. Steinhardt, Nan Yao e Peter J. Lu, Icosahedrite, Al63Cu24Fe13, the first natural quasicrystal (PDF), in American Mineralogist, vol. 96, 5–6, 2011, pp. 928–931, Bibcode:2011AmMin..96..928B, DOI:10.2138/am.2011.3758. URL consultato il 21 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale il 4 aprile 2012).
  3. ^ Commission on New Minerals and Mineral Names, Approved as new mineral Archiviato il 20 marzo 2012 in Internet Archive.
  4. ^ a b Luca Bindi, John M. Eiler, Yunbin Guan, Lincoln S. Hollister, Glenn MacPherson, Paul J. Steinhardt e Nan Yao, Evidence for the extraterrestrial origin of a natural quasicrystal, in Proceedings of the National Academy of Sciences, vol. 109, n. 5, 3 gennaio 2012, pp. 1396–1401, Bibcode:2012PNAS..109.1396B, DOI:10.1073/pnas.1111115109, PMC 3277151, PMID 22215583.
  5. ^ Steinhardt Paul J., Quasicrystals: a brief history of the impossible, paper presented at the conference "The Centennial of X-Ray Diffraction (1912–2012)", held at Accademia Nazionale dei Lincei in Roma on May 8 and 9, 2012. (PDF), in Rend. Fis. Acc. Lincei, vol. 24, 15 settembre 2012, pp. 85–91, DOI:10.1007/s12210-012-0203-3. URL consultato il 22 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 14 ottobre 2013).
  6. ^ Nadia Drake, Prospecting for Quasicrystals, Science News, Print edition: Nov. 3, 2012; Vol.182 #9 (p. 24)/ Web edition: October 19, 2012
  7. ^ A second natural quasicrystal with a different (decagonal) structure has been identified in the samples, Luca Bindi, Natural quasicrystal with decagonal symmetry, in Scientific Reports, vol. 5, 2015, p. 9111, Bibcode:2015NatSR...5E9111B, DOI:10.1038/srep09111, PMC 4357871, PMID 25765857.
  8. ^ An-Pang Tsai, Akihisa Inoue e Tsuyoshi Masumoto, A Stable Quasicrystal in Al-Cu-Fe System, in Japanese Journal of Applied Physics, vol. 26, Part 2, No. 9, 20 settembre 1987, pp. L1505–L1507, Bibcode:1987JaJAP..26L1505T, DOI:10.1143/JJAP.26.L1505, ISSN 0021-4922 (WC · ACNP).
  9. ^ Extra-terrestrial Origin
  10. ^ "Impossible" crystal discovery

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Luca Bindi, Natural Quasicrystals The solar system's hidden secrets, Cham : Springer International Publishing, Imprint Springe, 2020, ISBN 9783030456771.
  • Luca Bindi, QuasiCristalli L'avventura di una scoperta., Roma, tab, 2021, ISBN 978-88-9295-214-0.

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