Yo! Noid
Yo! Noid videogioco | |
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Titolo originale | 仮面の忍者 花丸 |
Piattaforma | Nintendo Entertainment System, PlayChoice-10 |
Data di pubblicazione | 16 marzo 1990 novembre 1990 |
Genere | Piattaforme |
Origine | Giappone |
Sviluppo | Now Production |
Pubblicazione | Capcom, Nintendo |
Modalità di gioco | Giocatore singolo |
Periferiche di input | Gamepad |
Supporto | Cartuccia 2-megabit |
Yo Noid (仮面の忍者 花丸?, Kamen no Ninja: Hanamaru) è un videogioco a piattaforme sviluppato da Now Production e pubblicato nel 1990 da Capcom per Nintendo Entertainment System. Del gioco è stata realizzata una versione arcade per PlayChoice-10.
Originariamente ispirato all'anime Akakage, il gioco subì drastiche modifiche nella versione statunitense del gioco: il protagonista Hanamaru, un ninja dalla caratteristica maschera rossa, venne sostituito con Noid, mascotte della catena di pizzerie statunitense Domino's Pizza, già protagonista di diversi spot pubblicitari realizzati in claymation, e l'ambientazione fu spostata nella città di New York.[1][2]
Modalità di gioco
[modifica | modifica wikitesto]Trama
[modifica | modifica wikitesto]Noid deve battere Mr Green (il suo duplicato malvagio) per salvare la città e ottenere in ricompensa una gigantesca pizza.
Gameplay
[modifica | modifica wikitesto]Noid utilizza lo yo-yo come arma e, raccogliendo "magic points", è in grado di sferrare attacchi speciali. Noid può attraversare i vari livelli a piedi, alcuni su uno skateboard o su un autogiro (una specie di aeroplano) già presente negli spot della mascotte.
Il gioco è formato da 14 livelli a scorrimento orizzontale. Una particolarità di Yo! Noid è la mancanza di una barra della salute: Noid perde una vita solo con il contatto con un nemico, allo scadere del tempo e se danneggia la pizza che sta trasportando; è possibile altresì guadagnare una vita extra ogni 20 000 punti raggiunti nel punteggio.
Accoglienza
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Kamen no Ninja Hanamaru, su Video Game Den.
- ^ (EN) Nathan Altice, I Am Error, MIT Press, 2015, p. 113, ISBN 978-0-262-02877-6.