Y (album)

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Y
album in studio
ArtistaThe Pop Group
Pubblicazione1979
Durata43:44
Dischi1
Tracce10
GenerePost-punk
Art punk
Rock sperimentale
EtichettaRadar Records, Warner Bros. Records Rhino Records
FormatiLP, MC, CD
The Pop Group - cronologia
Album precedente

Y è il primo album in studio del gruppo musicale britannico The Pop Group, pubblicato nel 1979.[1]

Forse l'album più ostico pubblicato nel Regno Unito durante la prima ondata punk, Y mescola punk rock, funk, dub, reggae e free jazz, istanze etniche ed elementi sintetici senza concedere spazio alle melodie, e presenta testi polemici e dalla forte connotazione militante.[2][3][4]

Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
Piero Scaruffi[2]

Y è considerato uno dei capolavori del post-punk e tra i dischi più rivoluzionari dell'intera storia del rock.[2][5] Nel loro libro dedicato ai cinquecento "dischi rock fondamentali", Eddy Cilìa e Federico Guglielmi asseriscono che, quelle di Y, sono "canzoni apparentemente confusionarie ma in realtà frutto di un disegno unitario lucido, compatto e privo di compromessi, le cui intuizioni si estendono in ogni direzione, dalla new wave ai futuri hip e trip hop." Inoltre, i due autori apprezzano brani dalle liriche politicizzate quali Blood Money e Don't Call Me Pain, che ritengono "così acuti nel criticare il modello di vita occidentale da risultare inquietantemente attuali anche in tempo di globalizzazione e G8".[3]

Piero Scaruffi considera Y il ventitreesimo album rock migliore di sempre[6] e dichiara che si tratta di uno "straordinario incrocio fra seduta psicanalitica, viaggio psichedelico, messa pagana e reportage di musica-verita".[2]

L'album è stato inserito nella 35ª posizione della classifica dei migliori 100 album degli anni settanta della rivista Pitchfork.[7]

La rivista Rumore dichiara che l'album è "l'origine del suono di Bristol e di tante emozioni forti degli anni 80".[4] Tim Cooper di Louder Than War ritiene che "si sente spesso qualcuno dire con aria di ammirazione che un disco suona 'come niente prima e dopo' e spesso si tratta di una grossa esagerazione (...) E tuttavia nel caso di Y (...) l'encomio è palpabilmente veritiero."[4]

  • Gareth Sager
  • Mark Stewart
  • Bruce Smith
  • Simon Underwood
  • John Waddington
  1. She Is Beyond Good and Evil (brano presente solo nella versione CD) – 3:23
  2. Thief of Fire – 4:35
  3. Snow Girl – 3:21
  4. Blood Money – 2:57
  5. We Are Time – 6:29
  6. Savage Sea – 3:02
  7. Words Disobey Me – 3:26
  8. Don't Call Me Pain – 5:35
  9. The Boys from Brazil – 4:16
  10. Don't Sell Your Dreams – 6:40
  1. ^ Eddy Cilia e Federico Guglielmi, New wave: 100 album fondamentali, in Mucchio Extra, #30, Stemax Coop, autunno 2008.
  2. ^ a b c d (ENIT) Pop Group: biography, discography, reviews, links, su The History of Rock Music, Piero Scaruffi's knowledge base. URL consultato il 13 febbraio 2017.
  3. ^ a b Eddy Cilìa, Federico Guglielmi, Rock. 500 dischi fondamentali, Giunti, 2002, p. 164.
  4. ^ a b c The Pop Group - Y, in Rumore, dicembre 2019.
  5. ^ Pop Group - Y, su OndaRock. URL consultato il 13 febbraio 2017.
  6. ^ (EN) Best Rock Albums of all Times, su scaruffi.com. URL consultato il 14 aprile 2021.
  7. ^ (EN) Top 100 Albums of the 1970s - Page 7, su Pitchfork. URL consultato il 13 febbraio 2017.

Collegamenti esterni

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