William Eden Nesfield

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Victoria Gate sulla Key Road, Londra, 1868

William Eden Nesfield (Bath, 2 aprile 1835Brighton, 25 marzo 1888) è stato un architetto e designer inglese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Stowford Cottage, Stowford, presso Crewe
Raymeadow Cottages, presso Winchcombe, 1876
Fonte battesimale della chiesa di Saint Giles, ricostruita da Nesfield nel 1877

Figlio dell'acquarellista paesaggista e architetto, William Andrew (1793-1881), e di sua moglie Emma Mills,[1] William Eden Nesfield nacque a Bath il 2 aprile 1835; istruito a Eton, fu allievo di W. Burn, un classicista, e di suo zio Anthony Salvin.[2][3]

La sua prima importante commissione fu di costruire una nuova ala per l'abbazia di Coombe (1862-1865) per Lord Craven, nel Warwickshire.[3]

Con Ph. Webb e Richard Norman Shaw, di cui fu socio, contribuì allo sviluppo dell'architettura domestica inglese, come fece notare Hermann Muthesius (Sproughton Manor, Suffolk, 1863; ecc.),[2] anche se progettò chiese, palazzi, giardini.

Le sue prime opere dimostrarono influenze dello stile gotico,[4] invece in seguito aderì ad un repertorio eclettico, prima di ritornare, agli inizi degli anni settanta del XIX secolo, alle forme dell'architettura minore inglese,[5]il cosiddetto stile architettonico Queen Anne.[4]

La parte centrale della sua attività si caratterizzò per l'influenza stilistica delle case del XVII secolo olandese e britannico, come la famosa portineria del Kew Garden di Londra (1866) e il Kimmel Park, Bodelwyddan (1871),[5] con la sua aggiunta di mattoni rossi, rivestimenti in pietra, tetti in ardesia grigio-verde, che elevarono quell'edificio del VIII secolo in un piccolo palazzo rinascimentale.[3]

I suoi lavori, talvolta in legno oppure in pietra, si distinsero per l'uso mutevole dei materiali e per la cura di tutti i dettagli,[5]per un occhio per il pittoresco, per un immancabile rispetto per la dignità;[3] per l'arredamento collaborò spesso con la ditta di Morris.[5]

Notevoli le sue piccole costruzioni nel Regent's Park (1866-1867) e nei Kew Gardens (1866-1867), Londra.[2]

Anche se non costruì una nuova chiesa importante, Nesfield ricostruì la chiesa di Santa Maria, Farnham Royal, vicino a Slough, seguendo il vecchio stile; inoltre restaurò la chiesa di King's Walden, Hertfordshire (1868), la chiesa di Radwinter, Essex (1871) e la chiesa di Cora vicino a Whitchurch (1871).[3]

Il 3 settembre 1885 sposò Mary Annetta, figlia maggiore di John Sebastian Guilt e nipote di Joseph Guilt.[3]

La sua morte precoce, avvenuta nel pieno degli sviluppi stilistici, ne ha interrotto l'evoluzione pregevole e non gli ha consentito di contribuire al rinnovamento inglese dell'architettura, come invece successe a Shaw.[5]

Grazie ad una serie di viaggi di perfezionamento e di studio nel continente europeo, scrisse un volume di disegni riguardante l'architettura del Medioevo in Italia e in Francia, intitolato Esemplari di architettura medievale (Specimens of Mediaeval Architecture, 1862),[4][5]che divenne uno dei libri di testo del revival gotico.[3]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Abbazia di Coombe, Warwickshire (1862-1865);
  • Sproughton Manor, Suffolk (1863);
  • Kew Garden, Londra (1866);
  • Costruzioni nel Regent's Park, Londra (1866-1867);
  • Costruzioni nei Kew Gardens, Londra (1866-1867);
  • Restauro chiesa di King's Walden, Hertfordshire (1868);
  • Kimmel Park, Bodelwyddan (1871);
  • Restauro chiesa di Radwinter, Essex (1871);
  • Restauro chiesa di Cora, presso Whitchurch (1871).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Nesfield, William Eden, su oxforddnb.com. URL consultato l'11 aprile 2019.
  2. ^ a b c William Eden Nesfield, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato l'11 aprile 2019.
  3. ^ a b c d e f g (EN) William Eden Nesfield, su theodora.com. URL consultato l'11 aprile 2019.
  4. ^ a b c (EN) William Eden Nesfield, su npg.org.uk. URL consultato l'11 aprile 2019.
  5. ^ a b c d e f William Eden Nesfield, in le muse, VIII, Novara, De Agostini, 1967, p. 266.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) J. M. Brydon, William Eden Nesfield, in The Architectural Review, n. 1, 1897, pp. 235-247.
  • (EN) Hugh Chisholm, Nesfield, William Eden, in Encyclopædia Britannica (edizione 11), Cambridge, Cambridge University Press., 1911.
  • (EN) Shirley Rose Evans, Masters of their craft : the art, architecture and garden design of the Nesfields, Cambridge, The Lutterworth Press, 2014.
  • (EN) Nina Gibbs James-Fowler, Landscape into architecture : William Andrews Nesfield and William Eden Nesfield, Londra, Università di Londra, 1997.
  • (DE) Hermann Muthesius, Norman Shaw und seine Bedeutung fuer die moderne englische Baukunst, 1910.
  • (EN) Andrew Saint, William Eden Nesfield, in William Eden Nesfield's Letters to the Rector of Radwinter in Essex, 1998.
  • (EN) R. Scourfield e R. Haslam, The Buildings of Wales: Powys; Montgomeryshire, Radnorshire and Breconshire, Yale University Press., 2013.

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