Wikipedia:Bar/Discussioni/AIDS o Aids?

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AIDS o Aids? NAVIGAZIONE


Nella pagina "Aids e cinema" un utente ha modificato ovunque la grafia Aids in AIDS http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=AIDS_e_cinema&diff=4710920&oldid=4710842 ed ha spostato la pagina da "Aids e cinema" ad "AIDS e cinema". E' una regola giornalistica generale che le sigle si scrivano sempre, quando sono considerabili parole a sé, MA/min (Fiat, non FIAT o F.I.A.T., Tbc o addirittura tbc, non TBC o T.B.C.; Aids non AIDS o A.I.D.S.; Onu non ONU od O.N.U.). E' stata presa una decisione diversa su Wikipedia rispetto alla sola sigla Aids? Se sì, mi si può indicare la pagina in cui è stata presa? Nessuno muore se la parola è scritta tutta maiuscola piuttosto che MA/min, ma visto che mi capita spesso di scrivere quella parola, tanto vale che la scriva addirittura giusta io, o che faccia notare all'utente di non "correggermela" lui. Grazie. Giovanni Dall'Orto - Per scrivermi clicca qui 14:17, 20 set 2006 (CEST) msg spostato da --torsolo (racconta mela) 14:29, 20 set 2006 (CEST)[rispondi]

senza prendere posizione, segnalo Aiuto:Manuale di stile#Maiuscolo... sembra consigliare il maiuscolo per gli acronimi...--torsolo (racconta mela) 14:41, 20 set 2006 (CEST)[rispondi]
Ti dico la mia col beneficio d'inventario. Fiat, Saab, Aids, Tbc e Onu le puoi scrivere anche minuscole (vedi comunque domanda simile alla tua, nella pagina di discussione della fiat)... Se ti scrivo: Crda Cant, Imam, Ge tu penserai che sto facendo refusi a raffica (o su IMAM sicuramente hai pensato ad altro...). Se l'acronimo è, di uso diffuso e non fraintendibile (tipo Aids) lo puoi scrivere così... negli altri casi le maiuscole ci vanno per mettere sull'avviso (attenzione questo è un acronimo, se non lo sai informati sul suo significato), questa è il mio parere di non-esperto. Non so cosa prescriva WP (wikipedia) sull'argomento. --Elborgo (sms) 14:56, 20 set 2006 (CEST)[rispondi]
Sinceramente io propenderei per le maiuscole, soprattutto in ambito scientifico dove ogni singola parola che genera l'acronimo ha un significato relativamente importante (ma anché in questo ambito parrebbe più intuitivo scrivere laser che non LASER). In ambito commerciale credo sia secondario. Per quanto riguarda tbc invece, non mi risulta essere un acronimo. L'ultima parola la lascerei però a qualcuno che possegga un manuale di stile, in modo da chiarire ogni dubbio. --Aeternus 15:11, 20 set 2006 (CEST)[rispondi]
OK, il manuale dice di mettere in maiuscolo gli acronimi. Ogni progetto editoriale segue le proprie guidelines, l'importante era conoscere quelle di Wikipedia. Lascio così, allora. Grazie e ciao. Giovanni Dall'Orto - Per scrivermi clicca qui 15:30, 20 set 2006 (CEST)[rispondi]

Il manuale sbaglia[va]: gli acronimi comuni si scrivono quasi sempre in minuscolo; scriverli in maiuscolo (nel testo) è una pesantezza inutile e contrastante colla tendenza generale dell'italiano a ridurre l'uso delle maiuscole. Nemo 22:36, 20 set 2006 (CEST)[rispondi]

Confermo che, a quanto ne so io, la scelta stilistica più corretta (e più usata in ambito giornalistico, ma non siamo in ambito giornalistico ovviamente) è quella dei minuscoli... - Giac! - (Tiago è qui) 07:48, 21 set 2006 (CEST)[rispondi]
Tanto per dire la mia :-) Visto che è citata tra gli esempi, mi risulta che Fiat ora sia minuscolo (anche nelle loro comunicazioni ufficiali) perchè non è più l'acronimo di Fabbrica Italiana Automobili Torino come una volta, altrettanto valido per la Saab mentre SEAT è ancora maiuscolo. --pil56 13:13, 21 set 2006 (CEST)[rispondi]
Ma perché non è piú un acronimo? Proprio per via del grande uso, che fa naturalmente perdere memoria della sua origine (finché non ha piú senso perpetuarla). Nemo 23:00, 21 set 2006 (CEST)[rispondi]
Ne abbiamo già parlato qui. Di sicuro nel giornalismo la scelta più diffusa è quella delle minuscole, ma ciò non vuol dire necessariamente che sia anche la più corretta. Di fatto, Accademia della Crusca, normative UNI e raccomandazioni europee sono unanimi nel suggerire l'uso delle maiuscole. In particolare, l'uso delle maiuscole è raccomandato nelle pubblicazioni tecnico-scientifiche. Senza perdersi in guerre di religione tra maiuscolisti e minuscolisti, una scelta di buonsenso potrebbe essere quella di usare le minuscole soltanto quando l'acronimo non è più percepito come tale (come nel caso di Fiat), e le maiuscole negli altri casi. Nei casi dubbi (come AIDS/Aids), sarebbe meglio a mio parere seguire la regola e usare quindi le maiuscole. -Andrea.gf - (parlami) 11:44, 22 set 2006 (CEST)[rispondi]
Ma perdiamo tempo sul maiuscolo o il minuscolo delle sigle!? Olando 20.28, 22 set 2006
Per piacere, evitiamo di classificare l'uno o l'altro uso come corretto o scorretto, popolare o tecnico, giornalistico o rigoroso (come poi se questi ultimi fossero antonimi). In italiano c'è una generale tendenza verso le minuscole; non c'è niente di male in questo, perciò non vedo perché opporsi. Quando un acronimo è entrato nell'uso ed è piuttosto comune, automaticamente lo si scrive in minuscolo, anche se non si è ancora persa la percezione del suo status di acronimo, semplicemente per alleggerire graficamente il testo – è evidente che che UNICEF è piú pesante di Unicef, mentre di U.N.I.C.E.F. non si parla nemmeno, per lo stesso motivo –; quando invece si vuole evidenziare che la parola in questione è un acronimo, ad esempio perché si vuole richiamare le parole da cui è composto o addirittura si «pretende» che sia letto per esteso, allora si scrive tutto in maiuscolo. Semplicemente, nell'uso di normale comunicazione (giornalistica, divulgativa ecc.) prevale la prima necessità, in testi tecnici la seconda. Differenti esigenze possono esserci anche all'interno dello stesso testo: ad esempio nei titoli delle voci gli acronimi saranno in maiuscolo, mentre nel testo prevarrà il minuscolo. Insomma, nessun conflitto. Nemo 23:29, 22 set 2006 (CEST)[rispondi]
Guarda che a classificare l'uso maiuscolo come più corretto non siamo noi ma i linguisti, le normative di riferimento, eccetera. Detto questo, sono d'accordo a non osservare la regola quando l'acronimo non viene più percepito come tale (come Cia, Interpol, Fiat, Rai, Eni, Iri, Snam, Enel), ma d'altro canto penso sia meglio continuare a seguirla nei casi in cui l'acronimo viene ancora riconosciuto (per esempio UE, BCE, DVD) oppure si può confondere con un nome proprio (IVA). L'esigenza giornalistica della leggerezza grafica ha il suo peso, ma qui su Wikipedia ha una certa importanza anche quella opposta della riconoscibilità e della chiarezza, che viene seguita nei testi scientifici. Per quanto riguarda la possibilità di usare forme diverse all'interno della stessa voce, sono fortemente contrario. Andrea.gf - (parlami) 15:10, 23 set 2006 (CEST)[rispondi]
Ovvio che bisogna essere coerenti: dico solo che nel titolo bisogna scriverli in maiuscolo, mentre nel testo dipende.
Ribadisco comunque che mi sembra impropria questa polarizzazione: non esiste una forma piú corretta, esiste una forma piú precisa; e la precisione quando è superflua oltre a non costituire una maggiore correttezza è un errore. Nemo 00:04, 24 set 2006 (CEST)[rispondi]
Ah, non avevo capito la questione dei titoli. Dato che la discussione si ripresenta periodicamente, provo a scrivere qui sotto una linea guida più estesa, mettendo insieme quello che abbiamo detto qui con le indicazioni dell'Accademia della Crusca. Sono d'accordo comunque sull'evitare l'eccessiva rigidità. Andrea.gf - (parlami) 13:29, 24 set 2006 (CEST)[rispondi]

Premesso che è caduta ormai in disuso la forma con le iniziali puntate (usiamo ONU e non O.N.U.), le normative (come la UNI 7413) e i manuali di linguistica suggeriscono di usare la forma con tutte le lettere maiuscole, regola che viene usata anche nei testi tecnici e scientifici per rendere più riconoscibili gli acronimi (ad esempio LASER); d'altra parte nell'ambito giornalistico si tende invece a scrivere maiuscola la sola lettera iniziale dell'acronimo, per non appesantire graficamente il testo. Su Wikipedia si suggerisce di adottare un compromesso tra le due esigenze opposte, in questo modo:

Si possono scrivere con la sola iniziale maiuscola gli acronimi che non vengono mai usati nella forma estesa (nessuno scrive «è uscita la nuova utilitaria della "Fabbrica Italiana Automobili Torino"») e che vengono pronunciati come delle parole a sè stanti (Snam si pronuncia snam e non esse-enne-a-emme), al punto che si è persa la percezione del loro status di acronimo: Agip, Enel, Eni, Fiat, Laser, Led, Rai, Snam.

Vanno scritti con tutte le lettere maiuscole gli acronimi che:

  • possono essere confusi con parole di uso comune o nomi propri: CONI, FIFA, IRA, IVA
  • vengono comunemente usati sia nella forma abbreviata sia in quella estesa: FAQ o Frequently Asked Questions, UE o Unione Europea, USA o Stati Uniti d'America
  • sono pronunciati lettera per lettera: ABS (che si pronuncia a-bi-esse, e non abs), BCE (pronunciato bi-ci-e e non bcè), BMW, DVD, FS, IBM, ISBN, NBA, OGM
  • rappresentano i nomi di partiti: AN (Alleanza Nazionale), DC (Democrazia Cristiana), PCI (Partito Comunista Italiano), ecc.

Nei titoli, gli acronimi si scrivono sempre con tutte le lettere maiuscole.

Nei casi dubbi, che non rientrino chiaramente in una delle categorie precedenti, è preferibile usare tutte lettere maiuscole.

Non mi trovi concorde su questo compromesso. S'intende che lo stile dipende dall'ambito in cui si scrive, in questo caso va considerato ciò che conviene a una enciclopedia. Se ad esempio scrivessimo su una lapide, il maiuscolo nel nome del mese può essere molto più opportuno di quanto lo sia in una enciclopedia. In un giornale è accettabilissimo che l'autore scriva "dc" o "msi". In ambito enciclopedico sono richieste invece precisione e chiarezza, questo mi suggerisce che le sigle andrebbero sempre tutte in maiuscolo (comprese 'RAI', 'IRI', 'ENEL'...), eccetto casi come 'laser', che ha assunto caratteri di parola a sé. Ho l'impressione che sia l'UTET che la Treccani, nelle loro enciclopedie cartacee, seguano questa strada. --F. Cosoleto 16:06, 24 set 2006 (CEST)[rispondi]
Ho tolto "Interpol" e "Iri" e aggiunto "Agip". Per me andrebbe benissimo scrivere tutto e sempre maiuscolo, ma altri non sono d'accordo, e hanno anche qualche valido argomento: se riesci a convincerli bene, altrimenti cerchiamo una via di mezzo - basata sul buonsenso - che possa essere accettata da tutti, anche se non coincide del tutto con le proprie preferenze. Consideriamo un altro aspetto: quando è la stessa azienda a scrivere il proprio nome con la sola iniziale maiuscola (come appunto Enel, Eni, Rai) mi sembra ragionevole fare la stessa cosa; negli altri casi come IRI, direi anch'io di usare tutte maiuscole. Andrea.gf - (parlami) 16:33, 24 set 2006 (CEST)[rispondi]
Concordo sul fatto che se l'acronimo è il nome di un'azienda sia corretto usare la grafia che loro stessi considerano ufficiale. Laser è ormai una parola a sè stante (in inglese usano in verbo "to lase"). In fondo sono esempi dell'evoluzione della lingua. Cruccone (msg) 20:44, 24 set 2006 (CEST)[rispondi]
Riporto (brevemente) il parere del Lesina (Il nuovo manuale di stile): gli acronimi vanno generalmente scritti maiuscoli, senza punti di separazione, ma per termini assimilati nel linguaggio comune questi vanno scritti con la sola iniziale maiuscola nel caso di denominazioni proprie (Fiat) e completamente in minuscolo in caso di denominazioni comuni (laser, radar).--Moroboshi 23:42, 24 set 2006 (CEST)[rispondi]
Non concordo sul alcuni punti di questa proposta, ma soprattutto non mi piace di regolamentare cosí precisamente la questione creando tante distinzioni che non fanno che complicarci le cose (se non altro per il tempo impiegato a discuterne). Preferisco che ci sia maggiore libertà, e che si imponga una convenzione solo là dove è strettamente necessario, cioè nei titoli delle pagine. Nemo 00:39, 26 set 2006 (CEST)[rispondi]

Se oggi l'ente nazionale per l'energia elettrica viene chiamato nei documenti ufficiali "Enel" (penso in primo luogo a quello principale), e non "ENEL", sono d'accordo che si dovrebbe riperete la stessa forma. Allora dovremmo rinominare la voce, e fare lo stesso anche in quella dedicata alla RAI/Rai, che si trovano correntemente tutte in maiuscolo. In pratica, quindi, a quanto detto prima aggiungo che deduco che dovremmo riprendere, ove è da citarne il nome, la forma presente nel titolo della voce.

Ma avverto che la forma da scegliere non dovrebbe essere influenzata dal logo dell'azienda, altrimenti dovremmo scrivere ad es. "TELECOM ITALIA". Altro ambito, come i casi citati della lapide e il giornale. E un sito web potrebbe essere non sempre il luogo ideale per capire il da farsi...

Le obiezioni che ho visto prendono come riferimento la prosa giornalistica, la quale richiede che si eviti di dare enfasi e riconoscibilità immediata a una sigla all'interno di un articolo, come è stato detto anche nella discussione pregressa citata da Andrea.gf, che porterebbe, come accennato all'inizio, lontano da una esigenza di chiarezza e precisione, e lontano dagli standard citati. --F. Cosoleto 05:43, 26 set 2006 (CEST)[rispondi]

AFAIK il Lesina è un manuale per la redazione (anche) di articoli tecnici. BTW faccio notare che sul sito UNI laser è scritto in minuscolo: [1], così come per esempio radar [2].--Moroboshi 10:55, 26 set 2006 (CEST)[rispondi]
Benissimo, prendiamo a riferimento le indicazioni del Lesina? (ovvero, per dirla in breve, AIDS, Fiat, laser...) Andrea.gf - (parlami) 14:31, 26 set 2006 (CEST)[rispondi]
Mi sembra che non ci sia qualcuno che sostenga che in una frase del tipo «Superman e amici, con le loro spade LASER...» non vada corretta. Ma se la voce è FIAT e non Fiat, cosa gli diremmo a chi volesse correggere da qualche parte "Fiat" in "FIAT", cosa che risulterebbe allo stato delle cose non scorretta? --F. Cosoleto 16:20, 26 set 2006 (CEST)[rispondi]
Le indicazioni del Lesina sono già nel manuale di stile; ribadisco comunque la necessità e opportunità di lasciare una certa libertà nel testo. Cosa dire ai solerti? Il titolo è questo perché la nomenclatura nelle voci esige la massima precisione per evitare ogni possibile confusione; nel testo è spesso un'inutile pesantezza [non è questione di modello giornalistico: siamo un po' ossessionati da questi giornalisti, sembra| ;-)], perciò lascia com'è: in genere non si interviene nelle scelte stilistiche degli altri utenti. Nemo 20:08, 26 set 2006 (CEST)[rispondi]
Nemo, ho visto che hai corretto il manuale di stile senza avvisare qui; l'ho modificato ancora un po' e riporto qui sotto la mia versione. Spero possa andare bene a tutti; in caso contrario, se la modificate ancora per favore parlatene anche qui in modo che gli altri possano dire la loro. Andrea.gf - (parlami) 12:36, 30 set 2006 (CEST)[rispondi]

Attuale versione del manuale di stile[modifica wikitesto]

  • Gli acronimi, che vanno scritti senza lettere puntate (es. FAO, USA e non F.A.O., U.S.A.); fanno eccezione i nomi entrati nel linguaggio comune, che vanno scritti con la sola iniziale maiuscola se si tratta di marchi scritti in questo modo dagli stessi detentori (es. Fiat, Rai, Saab, ma non IBM o ONU), oppure interamente in minuscolo se sono diventati veri e propri nomi comuni (laser, radar, sonar).
Non ho avvisato semplicemente perché la mia specificazione mi sembrava in linea con l'idea prevalente in questa discussione, nel manuale di stile e in wikipedia in generale. La tua modifica non mi piace affatto perché è troppo rigida e «burocratizzante».
Ribadisco: la minuscola è perfettamente legittima ed è ampiamente prevalente in generale e anche in wikipedia (senza contare che ad esempio per me è preferibile), perciò non c'è motivo di negare la libertà di scegliere come scrivere le sigle, se non nei titoli per ovvie necessità di nomenclatura uniforme. Nemo 22:08, 1 ott 2006 (CEST)[rispondi]
Nemo, tu la pensi così e Cosoleto la pensa esattamente al contrario (e in mezzo c'è tutta una serie di persone con opinioni più sfumate e più vicine all'uno o all'altro). O la risolvete a botte fra voi due, oppure cerchiamo un compromesso: mi è sembrato che la scelta più ragionevole fosse seguire dove possibile l'uso dei detentori del marchio e per il resto usare le minuscole soltanto quando gli acronimi sono diventati a tutti gli effetti dei nomi comuni. Per venire incontro alla tua richiesta di flessibilità possiamo ancora cambiare in «gli acronimi vanno scritti preferibilmente in lettere maiuscole..."» Se neanche questo ti basta, proponi tu una soluzione che possa andare bene anche a chi ha preferenze diverse dalle tue, oppure facciamo un referendum. Ma è inutile che ognuno continui a ribadire le proprie posizioni senza trovare un accordo con gli altri. Andrea.gf - (parlami) 09:42, 2 ott 2006 (CEST)[rispondi]
Io sono semplicemente per applicare le norme consigliate anche dal Lesina come sono riportate sopra: non mi piace che ci si debba uniformare alle scelte dell'azienda o ente in questione. E comunque non si è ancora detto perché si dovrebbe imporre una norma rigida per questi casi invece che lasciare libertà di scelta (nel testo, ovviamente), né tantomeno perché si dovrebbe favorire il maiuscolo in contrasto coll'orientamento prevalente nello stesso manuale di stile, che dice da qualche parte «in tutti i casi dubbi, preferire il minuscolo». Nemo 22:44, 2 ott 2006 (CEST)[rispondi]