Ville Niinistö
Ville Niinistö | |
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Ministro dell'Ambiente | |
Durata mandato | 22 giugno 2011 – 25 settembre 2014 |
Presidente | Jyrki Katainen, Alexander Stubb |
Predecessore | Paula Lehtomäki |
Successore | Sanni Grahn-Laasonen |
Circoscrizione | Circoscrizione elettorale della Vera Finlandia |
Segretario della Lega Verde | |
Durata mandato | 11 giugno 2011 – 17 giugno 2017 |
Predecessore | Anni Sinnemäki |
Successore | Touko Aalto |
Dati generali | |
Partito politico | Lega Verde |
Titolo di studio | Laurea in scienze politiche |
Università | Università di Turku |
Ville Matti Niinistö (Turku, 30 luglio 1976) è un politico finlandese, parlamentare[1] ed ex Ministro dell'Ambiente nel Governo Katainen e nel Governo Stubb dal 22 giugno 2011 al 25 settembre 2014.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Niinistö si diplomò presso la Kaarinan lukio nel 1995 e conseguì la laurea in scienze politiche presso l'Università di Turku nel 2003[1]. Tra il 1999 e il 2000, Niinistö fece uno scambio culturale nel Regno Unito presso la University College (School of Slavonic and East European Studies)[2]. La tesi del suo master, intitolata "La missione della superpotenza Russia", fu usata dagli esperti in politiche estere russe per pensare alla posizione della Russia nel mondo[3]. È stata votata dalla commissione cum laude approbatur[2]. Niinistö fu segretario dell'Unione degli Studenti dell'Università di Turku (Turun yliopiston ylioppilaskunta, TYY) tra il 2001 e il 2003[1].
Dopo essersi laureato, Niinistö fu uno studente laureato a tempo pieno (2005-2006) e un ricercatore presso la facoltà di scienze politiche dell'Università di Turku (2004-2005, 2006-2007)[1].
Carriera politica
[modifica | modifica wikitesto]Niinistö si descrive come un verde socialliberale[4][5].
Alle elezioni amministrative del 2004 Niinistö venne eletto nel consiglio comunale di Turku con 1515 voti[6] e anche alle elezioni amministrative del 2008 con 1626 voti[7] Tra il 2005 e il 2007 fu anche assessore della città di Turku[1]. Non si ricandidò per le elezioni amministrative del 2012[8].
Niinistö è stato eletto come parlamentare nelle elezioni del 2007, ricevendo 5 182 voti. Fu segretario del gruppo parlamentare verde tra il 2009 e il 2011[1].
Ministro dell'Ambiente
[modifica | modifica wikitesto]Niinistö divenne Ministro dell'Ambiente durante il governo Katainen unanimemente dal gruppo parlamentare verde e dalla delegazione della Lega Verde in un incontro il 20 giugno 2011[9]. Continuò la sua missione anche nel governo Stubb fino al 18 settembre 2014 quando la Lega Verde uscì dal governo per l'approccio del governo di autorizzare l'apertura di una nuova stazione nucleare a Fennovoima in collaborazione con la compagnia russa Rosatom nei pressi di Pyhäjoki[10][11]. A causa delle sue dimissioni Niinistö è stato sostituito il 26 settembre 2014 da Sanni Grahn-Laasonen del Partito di Coalizione Nazionale.
Segretario della Lega Verde
[modifica | modifica wikitesto]Ville Niinistö è stato eletto segretario della Lega Verde l'11 giugno 2011, prendendo il posto di Anni Sinnemäki. Gli succedette Touko Aalto dal 17 giugno 2017[12].
Elezioni
[modifica | modifica wikitesto]Anno | Circoscrizione | Voti | Eletto | Note |
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2003 | Vera Finlandia | 3 435 | in riserva | [13] |
2007 | Vera Finlandia | 5 182 | eletto | [13] |
2011 | Vera Finlandia | 5 362 | eletto | [13] |
2015 | Vera Finlandia | 8 835 | eletto | [13] |
Vita privata
[modifica | modifica wikitesto]Il padre di Ville Niinistö è il docente di pedagogia Kari Niinistö[1] e lo zio è il Presidente della Repubblica finlandese Sauli Niinistö[15]. Ville Niinistö tra il 2004 e il 2012 è stato sposato con la parlamentare svedese[16] nonché segretaria del partito Miljöpartiet de Gröna[17] Maria Wetterstrand, da cui ha avuto due bambini.[1]
Critiche
[modifica | modifica wikitesto]Nel marzo 2013 Niinistö scontò 18 giorni di pena per aver guidato un'auto a 139 km/h su una strada dove il limite massimo era di 100 km/h.[18]. Ha dovuto inoltre pagare una multa da 4 844,43 € per aver guidato una macchina con targa svedese e non aver pagato le tasse di importazione.[19]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h (FI) Ville Niinistö, su eduskunta.fi, Parlamento finlandese. URL consultato il 7 ottobre 2011.
- ^ a b (FI) Ville Niinistö, Henkilötiedot, su villeniinisto.fi. URL consultato il 7 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2011).
- ^ (FI) Pro gradu -tutkielmat, su utu.fi, Università di Turku, facoltà di scienzxe politiche. URL consultato il 24 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 28 luglio 2014).
- ^ (FI) Näkemyksiä, su villeniinisto.fi. URL consultato il 7 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2011).
- ^ (FI) Jouni Mölsä, Ville Niinistö haastamassa Sinnemäen vihreiden puheenjohtajakilvassa, su hs.fi, Helsingin Sanomat, 18 febbraio 2009. URL consultato il 24 giugno 2014.
- ^ (FI) Valitut ehdokkaat Turku, su tulospalvelu.vaalit.fi, Ministero della Giustizia, 29 ottobre 2004. URL consultato il 7 ottobre 2011.
- ^ (FI) Valitut ehdokkaat Turku, su tulospalvelu.vaalit.fi, Ministero della Giustizia, 17 novembre 2008. URL consultato il 7 ottobre 2011.
- ^ (FI) Ville Niinistö ei asetu ehdolle kuntavaaleissa, su hs.fi, Helsingin Sanomat, 4 giugno 2012. URL consultato il 12 dicembre 2013.
- ^ (FI) Niinistö ympäristöministeriksi, Hautala kehitysyhteistyöministeriksi, su yle.fi, Yle, 20 giugno 2011. URL consultato il 22 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 23 giugno 2011).
- ^ (EN) Gov't accepts Fennovoima changes--Greens leave cabinet, su yle.fi, Yle, 18 settembre 2014. URL consultato il 18 settembre 2014.
- ^ (FI) Paula Tapiola, Vihreät ulos hallituksesta - "Mieli on raskas ja pettynyt", su yle.fi, Yle, 18 settembre 2014. URL consultato il 18 settembre 2014.
- ^ (FI) Linda Pelkonen, Touko Aalto vihreiden puheenjohtajaksi, su Ilta-Sanomat, 17 giugno 2017. URL consultato il 1º febbraio 2018.
- ^ a b c d e f g h (FI) StatFin, su stat.fi. URL consultato il 1º febbraio 2018 (archiviato dall'url originale il 20 ottobre 2021).
- ^ (FI) Kunnallisvaalit 2000 – Kaarina, su www2.hs.fi, Helsingin Sanomat. URL consultato l'8 maggio 2014 (archiviato dall'url originale l'8 maggio 2014).
- ^ (FI) Esittelyssä uusi hallitus, su yle.fi, Yle, 21 giugno 2011. URL consultato l'8 febbraio 2022 (archiviato dall'url originale il 26 maggio 2012).
- ^ (SV) Maria Wetterstrand (MP) - Riksdagen, su riksdagen.se, Riksdag, 16 settembre 2011. URL consultato il 7 ottobre 2011.
- ^ (SV) Maria Wetterstrand lämnar Riksdag, su dn.se, Dagens Nyheter, 27 agosto 2011. URL consultato il 7 ottobre 2011.
- ^ (FI) Ville Niinistö kaahasi reilua ylinopeutta, su iltalehti.fi, Iltalehti, 16 aprile 2013. URL consultato il 24 giugno 2014.
- ^ (FI) Ville Niinistölle 4800 euron autovero - tulli lopetti veropetostutkinnan, su Yle.fi, 27 agosto 2013. URL consultato il 1º febbraio 2018.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ville Niinistö
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su villeniinisto.fi.
- Ville Niinistö, su europarl.europa.eu, Parlamento europeo.
- (FI) Ville Niinistö, su eduskunta.fi, Parlamento finlandese.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 2357156919250354970007 · LCCN (EN) n2019054923 |
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