Utente:Urselli/Sandbox

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Urselli
Stato
Titoli
  • Signore di Monticello
  • Signore di Santogna
EtniaItaliana

Gli Urselli furono una nobile famiglia italiana.

Antica ed assai nobile famiglia laziale, di chiara ed avita virtù, propagatasi, nel corso dei secoli, in diverse regioni d'Italia, con importanti e aristocratici insediamenti in Umbria, Abruzzo e Puglia. Annoverata tra quelle che godettero sin da epoca antica di nobiltà, la distinta notorietà goduta da questa Casata è suffragata anche dalla presenza dello stemma gentilizio, antico privilegio delle famiglie nobili.

Blasonatura[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma che compete alla casata Urselli, delineato nel manoscritto n.325 conservato nel Fondo Vittorio Emanuele della Biblioteca Nazionale di Roma, risulta così blasonato:

"Trinciato da una banda abbassata di azzurro: nel I° d'oro, all'aquila di nero, posata su di essa; nel II° d'argento all'orso passante su un terreno, il tutto al naturale."

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Le prime testimonianze della dinastia risalgono al X secolo. La loro provenienza è incerta, ma vengono indicati, dall'antica tradizione popolare, tra le famiglie di nobile stirpe militare di origine normanna che scesero in Italia al seguito di Roberto il Guiscardo a cui diedero omaggio feudale. Nota in Roma ed in Viterbo sin almeno dal tredicesimo secolo, questa casata acquisì nel tempo titoli e prestigio. I suoi esponenti furono infatti signori e capitani nei territori del comprensorio tra Rieti, Monticello, Machilone, Santogna e Laposta, si ha notizia degli Urselli in Roma sin almeno dal secolo decimoterzo. Parteciparono alle vicende storiche della città dell' Aquila nel Medioevo trovandosi coinvolti in quel periodo storico turbolento che diede il via all'indipedenza dei Comuni.

Tradizionalmente di parte angioina, già signori feudali di Monticello (Monticellim, Monticulum - nei pressi di Voceto frazione di Amatrice), il 7 giugno 1390 Ladislao I gli concesse ad uso perpetuo il feudo di Santogna [1] nato sui resti del feudo di Machilone[2]. Il feudo di Santogna, sito nelle odierne pertinenze della città dell’Aquila, che era stato di Lalle Camponeschi, conte di Montorio, ribellatosi a Carlo III (padre di Ladislao I), comprendeva il Castello di Santogna ed il Castello di Laposta.

Il 22 novembre 1415 con Diploma[3] di Giacomo II e Giovanna II si confermava in favore degli Urselli e i suoi eredi la concessione del Castello di Santogna fattagli dalla regina Margherita, (tutrice del re Ladislao I), e successivamente dallo stesso Ladislao I; nonché di altri beni in Laposta; l'esenzione da collette generali, la provvisione di carlini 16 annui da percepire sulle collette imposte alle terre di Cittaducale e di Leonessa.

Nel 1418 gli Aquilani guidati da Pirro Camponeschi distruggeranno il Castello di Santogna[4], nel feudo degli Urselli subendo gravi perdite, furono costretti a ripiegare verso L'Aquila.

La nobiltà in l' Aquila è documentata anche nella presenza nel manoscritto del 1629 "Historia dell'origine et fondazione della città dell'Aquila" di Claudio Crispomonti.

Comunque nel 1737 non risultavano più nell'elenco delle famiglie nobili dell' Aquila come riportato nel libro "Reggia Marsicana ovvero memorie Topografiche-Storiche" di Pietro Antonio Corsignani Vescovo di Venosa, poiché, la casata si era già diramata in Terra d'Otranto, durante il periodo angioino, ovvero, quando il Principato di Taranto (era normanna) in buona parte divenne Terra d'Otranto.

Nel XVI secolo la casata ha largamente diramato in Terra d'Otranto, ove i suoi rappresenti hanno occupato prestigiosi uffici. Molti furono notai e regi procuratori. In Ostuni gli Urselli risultano presenti anteriormente al 1574, anno in cui Giovanni Urselli registrava la di lui figlia Flora. Ivi essi hanno dato il nome ad un Palazzo, una contrada ed anche ad un monte. Inoltre, dinnanzi alla chiesa di san Giacomo di Compostella è possibile ammirare il portale familiare. Anche in Grottaglie è presente un palazzo nobiliare della famiglia; risalente al XV secolo conserva ancora oggi la propria facciata rinascimentale.

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Urselli deriva dal genitivo del latino Ursellus (traduzione: Orsacchino - Accademia della Crusca)

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Mario Tosi, La società romana dalla feudalità al patriziato, Edizioni di Storia e Letteratura, 1968.


Note[modifica | modifica wikitesto]