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Marco Paoli (Lucca, 19 novembre 1952) è uno storico dell'arte, bibliografo e saggista italiano, fondatore e direttore della rivista Rara volumina.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Attività professionale[modifica | modifica wikitesto]

Laureatosi in storia dell'arte presso l'Università di Pisa, ha frequentato le lezioni di Roberto Salvini e di Mina Gregori nell'ambito del corso di specializzazione in storia dell'arte presso l'Università di Firenze. Dal 1976 al 2015 è stato funzionario e poi dirigente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dirigendo la Biblioteca statale di Lucca, la Biblioteca universitaria di Pisa e, dal 2005 al 2008, l'Istituto centrale per il catalogo unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche (ICCU)[1].

Nel 1994 ha fondato la rivista "Rara Volumina", di cui è direttore, giunta oltre il XXV anno. La rivista si distingue nel panorama dei periodici italiani di studi bibliografici e bibliologici per valorizzare l'approccio artistico e storico-culturale al libro, sia manoscritto che a stampa, ora indagando il rapporto tra testo e immagine, ora accogliendo contributi di storia della miniatura, della xilografia e della calcografia, o comunque diretti ad illustrare aspetti inerenti all'estetica del libro inteso quale oggetto.

Nel 2005 ha fondato presso l'ICCU la rivista "DigItalia. Rivista del digitale nei beni culturali"[2], giunta oltre il XV anno. La rivista, il cui obiettivo primario è lo studio e il dibattito critico sulle tematiche relative all'applicazione delle tecnologie digitali alle varie tipologie del patrimonio culturale, è riconosciuta dall'Anvur come periodico di Classe A per le aree 11/A1 - Storia medievale, 11/A2 - Storia moderna, 11/A4 - Scienze del libro e del documento e scienze storico religiose e 10/A1 – Archeologia. Dal 2012 il periodico è edito in OJS, piattaforma che garantisce funzionalità di ricerca nei metadati e nel testo.

Presso l'ICCU ha dato vita alla collana "Digitalizzazione. Ricerche e strumenti" con lo scopo di fornire linee guida per la digitalizzazione di vari materiali bibliografici[3].

Dal 2003 al 2013 ha ricoperto l'incarico di commissario straordinario della Domus Mazziniana di Pisa. Durante la sua gestione sono stati effettuati i lavori di restauro e ristrutturazione della sede, inaugurata nella nuova configurazione dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il 20 ottobre 2011.

Nel 2006 ha tenuto un seminario sull'editoria italiana settecentesca presso la Cattedra di Bibliografia e Storia dell'editoria dell'Università degli Studi di Roma "La Sapienza".

Nel 2007 è stato ammesso nell'Accademia Lucchese di Scienze, Lettere ed Arti, di cui è presidente dal 30 ottobre 2023 (D.M. 350 del Ministero della Cultura)[4].

Ha partecipato a numerosi convegni sul territorio nazionale, e all'estero (Bellinzona, Archivio di Stato; Bruxelles e Lussemburgo, Commissione Europea; Budapest, Biblioteca Nazionale Széchényi; Freiburg im Breisgau, Università; Il Cairo, Ministero della Cultura; Parigi, Musée du Louvre; Varsavia, Castello Reale del Wawel).

Campi di ricerca[modifica | modifica wikitesto]

È autore di numerose pubblicazioni tra monografie e articoli scientifici[5].

Già nella sua prima monografia Arte e committenza privata a Lucca nel Trecento e nel Quattrocento (1986) viene manifestata l'esigenza di inquadrare le vicende artistiche nel contesto sociale e politico di appartenenza. Tale approccio storico-culturale, per cui l'indagine sulla società lucchese tardo-medievale è attuata valorizzando principalmente il dato artistico e quello letterario, è alla base anche della produzione successiva. Il volume L'appannato specchio. L'autore e l'editoria italiana nel Settecento (2004) rappresenta il tentativo di ricostruire il complesso rapporto tra gli autori e il mondo del libro nel secolo dei Lumi, evidenziando le problematiche che accompagnavano la produzione e la pubblicazione delle opere letterarie e scientifiche, come il reperimento delle necessarie risorse finanziarie, l'inevitabile ricorso al mecenatismo, e il confronto con il pubblico e la critica.

Il tema del mecenatismo, quale formidabile nesso tra autori e potere, ricorre nel volume La dedica. Storia di una strategia editoriale (2009), prima monografia italiana sul tema della dedica mecenatica, in cui vengono individuati i tópoi retorici e le regole non scritte diffusi nella pratica delle dediche per l'intero periodo di antico regime.

Il metodo storico-culturale è riconoscibile anche in una serie di ricerche di storia dell'arte condotte tra il 2011 e il 2017, che hanno avuto per oggetto capolavori rinascimentali quali Venere e Marte di Botticelli[6], la Tempesta di Giorgione[7], Giove che dipinge le farfalle di Dosso Dossi[8], e in cui, ricorrendo agli strumenti critici dell'iconografia e dell'iconologia, vengono avanzate nuove interpretazioni dei significati simbolici riposti. Altre ricerche hanno mirato, ora ad una sistematizzazione dell'iconografia ariostesca e di quella foscoliana con l'individuazione di nuovi possibili ritratti (1995[9], 2015[10]), ora al riconoscimento nel Botanico di Bartolomeo Passerotti (Galleria Spada) del ritratto di Ulisse Aldrovandi (2009[11]).

Un ultimo filone di studi, dedicato alle raffigurazioni artistiche del fenomeno onirico, è rappresentato dal volume di oltre 500 pagine Homo imaginificus. Sogni e visioni nella storia dell'arte dal Paleolitico superiore al Rinascimento (2023), che raccoglie in parte saggi precedenti, e che propone, in una prospettiva storica di lunghissimo periodo, una rivisitazione dell'arte dell'immaginario a far data dalle pitture rupestri della regione franco-cantabrica fino alle allegorie del sogno elaborate da Leonardo, Raffaello e Michelangelo.

Il volume Jan Van Eyck alla conquista della rosa. Il Matrimonio 'Arnolfini' della National Gallery di Londra (2009) - in cui è sviluppata la tesi che i raffigurati siano il pittore e la consorte, e non il mercante lucchese Arnolfini - ha suscitato interesse anche al di fuori dell'ambito specialistico[12].

Le sue opere sono state recensite, fra gli altri, da Paul Barolsky[13], Marcello Ciccuto[14], Mariarosa Cortesi[15], Gigetta Dalli Regoli[16], Albert Derolez[17], Gloria Fossi[18], Mario Infelise[19], Sara Mori[20], Deborah Tennen[21], Loretta Vandi[22].

Opere principali[modifica | modifica wikitesto]

  • Arte e committenza privata a Lucca nel Trecento e nel Quattrocento, Lucca, Pacini Fazzi, 1986.
  • L'appannato specchio. L'autore e l'editoria italiana nel Settecento, Lucca, Pacini Fazzi, 2004. ISBN 88-7246-612-1
  • La dedica. Storia di una strategia editoriale (Italia, secoli XVI-XIX), Lucca, Pacini Fazzi, 2009. ISBN 978-88-7246-927-9
  • Jan Van Eyck alla conquista della rosa. Il Matrimonio 'Arnolfini' della National Gallery di Londra, Lucca, Accademia Lucchese di Scienze, Lettere e Arti, 2009 (II ed. 2010). ISBN 978-88-7246-975-0
  • La 'Tempesta' svelata. Giorgione, Gabriele Vendramin, Cristoforo Marcello e la 'Vecchia', Lucca, Pacini Fazzi, 2011. ISBN 978-88-6550-072-9
  • Il sogno di Giove di Dosso Dossi e altri saggi sulla cultura del Cinquecento, Lucca, Accademia Lucchese di Scienze, Lettere e Arti, 2013. ISBN 978-88-6550-186-3 Maria Pacini Fazzi
  • Lo specchio del Rinascimento. Novità su Tiziano e Dosso che ritraggono Ariosto, Lucca, Pacini Fazzi, 2015. ISBN 978-88-6550-453-6
  • Sogni celebri e bizzarri. Indagine sulla bizzarria onirica tra storia ed evoluzionismo, Milano, FrancoAngeli, 2015. ISBN 978-88-917-1113-7
  • Ilaria Maior. Storia e alterna fortuna del capolavoro di Jacopo della Quercia nella Cattedrale di San Martino a Lucca, Lucca, Pacini Fazzi, 2016. ISBN 978-88-6550-537-3
  • Botticelli. Venere e Marte. Parodia di un adulterio nella Firenze di Lorenzo il Magnifico, Pisa, Edizioni ETS, 2017. ISBN 978-88-467-4701-3
  • Homo Imaginificus. Sogni e visioni nella storia dell'arte dal Paleolitico superiore al Rinascimento, Lucca, Accademia Lucchese di Scienze, Lettere e Arti, 2023. ISBN 978-88-6550-849-7

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana - nastrino per uniforme ordinaria

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Who's Who in Italy 2006, pp. 1324-1325.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ https://www.beniculturali.it/mibac/multimedia/MiBAC/documents/1257424379113_Paoli_Marco,_Curriculum.pdf
  2. ^ https://digitalia.cultura.gov.it/
  3. ^ Linee guida per la digitalizzazione del materiale fotografico, Roma, ICCU, 2005; Linee guida per la digitalizzazione del materiale cartografico, Roma, ICCU, 2006; Linee guida per la digitalizzazione di bandi, manifesti e fogli volanti, Roma, ICCU, 2006.
  4. ^ https://www.beniculturali.it/comunicato/25478
  5. ^ https://id.oclc.org/worldcat/entity/E39PCjx3XFGfDWqrJCxFqFpfhd
  6. ^ Botticelli. Venere e Marte. Parodia di un adulterio nella Firenze di Lorenzo il Magnifico, Pisa, Edizioni ETS, 2017
  7. ^ La 'Tempesta' svelata. Giorgione, Gabriele Vendramin, Cristoforo Marcello e la 'Vecchia' , Lucca, Pacini Fazzi, 2011.
  8. ^ Il sogno di Giove di Dosso Dossi e altri saggi sulla cultura del Cinquecento, Lucca, Accademia Lucchese di Scienze, Lettere e Arti, 2013.
  9. ^ Lo specchio del poeta: contributo all'iconografia di Ugo Foscolo, in "Rara Volumina", II, 1995, 1, pp. 39-76.
  10. ^ Lo specchio del Rinascimento. Novità su Tiziano e Dosso che ritraggono Ariosto, Lucca, Pacini Fazzi, 2015.
  11. ^ Il più bel (ignoto) ritratto di Ulisse Aldrovandi e un ritratto erroneamente attribuitogli. Entrambi del Passerotti, in "Rara Volumina", XVI, 1995, pp. 17-22.
  12. ^ Rubrica Scaffale in "Panorama" del 22 aprile 2010; "Storica National Geographic" del 15 maggio 2010 e del 17 luglio 2010; rubrica "Le vite degli altri" nella trasmissione televisiva "Che tempo che fa" (stagione RAI 2010); si veda poi F. Caroli, Il volto dell'amore, Milano, Mondadori, 2011, pp. 11-14.
  13. ^ https://www.cambridge.org/core/journals/renaissance-quarterly/article/abs/botticelli-venere-e-marte-parodia-di-un-adulterio-nella-firenze-di-lorenzo-il-magnifico-marco-paoli-pisa-edizioni-ets-2017-94-pp-10/9F38307E4A18694EF98BC317F2E49E62
  14. ^ https://www.jstor.org/stable/43997199
  15. ^ Recensione di Arte e committenza privata a Lucca nel Trecento e nel Quattrocento in "Quellen und Forschungen", LXIX, 1989, pp. 536-537.
  16. ^ Recensione di Homo imaginificus. Sogni e visioni nella storia dell’arte dal Paleolitico superiore al Rinascimento, in "Critica d’Arte", 2023, 17-18, pp. 125-126.
  17. ^ Recensione di Arte e committenza privata a Lucca nel Trecento e nel Quattrocento in "Scriptorium", XLIII, 1989, 1, pp. 140-141.
  18. ^ Recensione de La tempesta svelata in "Art e dossier", XXVI, 2011, 283, p. 83; recensione de Il sogno di Giove di Dosso Dossi in "Art e dossier", XXIX, 2014, 306, p. 83; recensione de Lo specchio del Rinascimento. Novità su Tiziano e Dosso che ritraggono Ariosto in "Art e dossier", XXX, 2015,323, p. 81; recensione di Homo imaginificus. Sogni e visioni nella storia dell’arte dal Paleolitico superiore al Rinascimento in "Art e dossier", XXXVIII, 2023, 413, p. 85.
  19. ^ https://www.jstor.org/stable/26213491
  20. ^ https://bollettino.aib.it/article/view/5422
  21. ^ https://www.cambridge.org/core/journals/renaissance-quarterly/article/abs/marco-paoli-la-dedica-storia-di-una-strategia-editoriale-lucca-pacini-fazzi-2009-416-pp-illus-40-isbn-9788872469279/DA1B85A25A96D400DCF212AF6D1A36A5
  22. ^ https://www.ilgiornaledellarte.com/articoli/contemplare-criticamente-ilaria/96337.html
  23. ^ Pagina sul Sito del Quirinale, su quirinale.it.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]