Utente:Nessuno Niente/Sandbox2

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

La chiesa parrocchiale di san Nicola di Bari in Riofreddo è la chiesa principale e parrocchia del comune di Riofreddo.

Chiesa di san Nicola di Bari
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLazio
LocalitàRiofreddo
Religionecattolica di rito romano
Titolaresan Nicola di Bari
DiocesiTivoli
Consacrazione1771
Fondatorefamiglia Colonna
Stile architettonicoNeoclassicismo
Inizio costruzioneprobabilmente XI secolo (prima costruzione), 1751 (seconda costruzione)
Completamento1771
Demolizione1751 (prima costruzione)


STORIA

C

DESCRIZIONE

Chiesa antica

La chiesa antica presentava una navata con tre altari laterali a destra ed altrettanti a sinistra, senza che fossero chiusi in cappelle effettive. Aveva due entrate separate per uomini e per le donne, un civettuolo (vedi se esiste pag. wikipedia) di due campane sulla facciata ed un pavimento ribassato di tre palmi romani rispetto alla porta (circa 22 cm). Di caratteristica comune alla chiesa nuova, ad ogni altare corrispondeva la sepoltura di una famiglia del paese, mentre ve n'era un'altra comune per il resto della popolazione. Inoltre, ai lati dell'altare maggiore, si accedeva e si accede ancora alla sacrestia e all'oratorio di santa Lucia. Mantenuta in maniera pessima, nel 1688 Biagio Blasi lasciò in eredità alla chiesa 1500 scudi per il restauro della chiesa. Venne ricostruito il soffitto, si rifece e rialzò il pavimento a livello della porta, al quale furono aggiunti stipiti di peperino, venne fatta una balaustra di noce attorno l'altare maggiore, si fecero due acquesantiere nuove, presenti anche bella chiesa attuale.

Chiesa attuale

La chiesa attuale presenta la stessa disposizione di cappelle laterali della chiesa antica. La prima cappella di destra, della famiglia Agostini, è dedicata a sant'Agostino, sua madre santa Monica e san Marco, a cui era dedicato un eremo nei pressi del monte Serra Rotonda. La tela è di Romano Bontempi. In questa cappella è anche sepolto il parroco ... de Felicibus. La seconda, della famiglia Roberti, è dedicata alla Madonna del Carmine e santa Caterina, con tela di Benedetto Fabiani. Da notate come tale tela non rappresenti la santa alessandrina, ma san... . La terza, detta delle Compagnie, era inizialmente dedicata alla Madonna del Rosario, a san Michele ed a sant'Antonio abate, con tela del Cavalier Orazio, del 1695, oggi perduta, ma nel secondo dopoguerra venne dedicata alla Madonna dei Fiorentini, venerata in paese dal Medioevo in relazione alla chiesa di santa Maria dei Fiorentini (pagina da creare con link). Passando a sinistra, la prima, dei Sebastiani, inizialmente dedicata al transito di san Giuseppe, nel ..., è ora dedicata ai santi Giuseppe, Rocco e Bartolomeo. La seconda, dei De' Sanctis, è dedicata a santa Lucia, con tela di Ambrogio Mattei, a cui è dedicato anche il piccolo oratorio collegato alla chiesa. Nell'altare si conserva un corpo santo di tale Gaudenzio, che venne fatto portare da Roma nel 1755 da Giuseppe de' Sanctis, mentre sopra è esposta una Sacra Famiglia del 1945 di Augusto Alessandri, pittore riofreddano. La terza ed ultima cappella, della fa,iglia Mancini, è invece dedicata a sant'Antonio di Padova, con tela di Benedetto Fabiani.

I due corridoi ai lati portano alla sacrestia. Il corridoio di destra presenta tre affreschi raffiguranti i tre dottori della Chiesa ... realizzati da ..., che realizzò anche l'affresco di san ..., quarto ed ultimo dei dottori della Chiesa "tradizionali" e di san Giovanni Napomuceno, andati ambedue perduti. Appena entrati, un secondo corridoio sulla destra conduce all'oratorio di santa Lucia.

Oratorio di Santa Lucia

L'Oratorio di santa Lucia (anticamente Oratorio delle Compagnie del santissimo Sacramento e del santissimo Rosario) presenta una struttura ad una sola navata. Sulla parete d'ingresso è presente una vecchia statua della Madonna Addolorata, mentre sulla parete sinistra sono degni di nota un crocefisso processionale e un decreto lapidario proveniente dal Monastero di san Gioegio. Dal ciborio del medesimo monastero provengono le quattro colonne che delimitano l'altare. Sotto di esso, un Cristo Morto in cartapesta del ..., oggi non più in uso. L'affresco della santa

NOTE

BIBLIOGRAFIA