Utente:Kaga tau/Morte di Andrea Rocchelli
Morte di Andrea Rocchelli omicidio | |
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Data | 24 maggio 2014 |
Luogo | Andreevka, Slov"jans'k |
Stato | Ucraina |
Distretto | Distretto di Kramators'k |
Conseguenze | |
Morti | Andrea Rocchelli e Andrej Nikolaevič Mironov |
Feriti | William Roguelon[1] |
La morte di Andrea Rocchelli è avvenuta il 24 maggio 2014 ad Andreevka, nei pressi di Slov"jans'k in Ucraina, nell'ambito della guerra del Donbass. Secondo la magistratura italiana e diverse inchieste giornalistiche Rocchelli ed il suo interprete, Andrej Nikolaevič Mironov, sarebbero stati uccisi durante la loro attività di reportage del conflitto da alcuni colpi di mortaio sparati forse durante un conflitto tra i due schieramenti[2], anche se alcune ricostruzioni affermano che sarebbero stati sparati in assenza di conflitti a fuoco nell'area e quindi contro civili inermi.[3]
I fatti
[modifica | modifica wikitesto]Andrea Rocchelli, giornalista e fotoreporter italiano fondatore del collettivo di fotografi indipendenti CESURA, si recò in Ucraina per documentare il conflitto armato tra gli ucraini e i separatisti filo-russi in Donbass, con particolare attenzione alle condizioni dei civili stretti tra i due fuochi. Rocchelli in passato aveva già lavorato per raccontare la Primavera araba in Libia e Tunisia, le violazioni dei diritti umani in Kirghizistan e Inguscezia e le condizioni dei migranti nel meridione d'Italia così come il loro sfruttamento da parte della criminalità organizzata.[4]
Il 24 maggio 2014 Rocchelli si trovava a bordo di un taxi nel sobborgo di Andreevka, nella periferia di Slov"jans'k in un'area contesa tra ucraini e filo-russi, insieme al giornalista ed attivista russo Andrej Nikolaevič Mironov (suo interprete), al collega francese William Roguelon[5] e al conducente del mezzo. Scesi dal veicolo i quattro furono bersagliati da alcuni colpi di fucili d'assalto e cercarono quindi riparo in un vicino dirupo che fu poi bersagliato da colpi di mortaio; il gruppo sarebbe stato raggiunto anche da un civile del luogo, Maksym Tolstoj.[6] I colpi di mortaio hanno ucciso sul colpo Rocchelli e Mironov mentre Roguelon, ferito ad una gamba, sarebbe riuscito a raggiungere l'ospedale più vicino per dare l'allarme mentre il conducente della vettura e Tolstoj erano riusciti a fuggire senza riportare ferite di particolare entità.[7][8]
La notizia della sua morte è stata confermata da fonti filo-russe e poi dal Ministero degli affari esteri italiano il giorno successivo.[5] L'ultima inchiesta giornalistica di Rocchelli e Mironov, sulle condizioni di una famiglia di Slov"jans'k sostenitrice del movimento separatista filo-russo e stretta tra le forze ucraine e quelle filo-russe, è stata pubblicata il 25 maggio dal periodico russo Novaja Gazeta.[9][10]
Le indagini
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2015 la Procura della Repubblica di Pavia ha avviato un'indagine sulla morte di Rocchelli richiedendo diverse rogatorie in Ucraina che a distanza di un anno hanno portato i risultati delle indagini svolte dalle autorità locali, ritenuti tuttavia insoddisfacenti.[11][12][7] Parallelamente anche Francia e Russia avrebbero avviato proprie inchieste sull'accaduto.[13]
Secondo il Vice Procuratore generale dell'Ucraina Jevhenij Jenin Rocchelli sarebbe entrato in una "zona grigia" senza alcuna autorizzazione da parte ucraina e non sarebbero state riscontrate prove "convincenti" del coinvolgimento delle Forze armate ucraine nella sua uccisione.[14] Successivamente il Ministero degli affari interni e la Guardia nazionale hanno affermato che secondo le inchieste svolte dalle autorità ucraine i colpi di mortaio che hanno colpito il convoglio civile sarebbero stati sparati dalle milizie filo-russe.[15]
Nel maggio 2016 sono state rinvenute le ultime foto scattate da Rocchelli che testimonierebbero l'assenza di insegne o divise militari.[16][17]
Nel febbraio 2022 viene pubblicata su Rai News 24 un'intervista ad un anonimo disertore della 95ª Brigata d'assalto aereo dell'Esercito ucraino, fuggito nell'Unione europea, in cui testimonia che l'arma impiegata contro il gruppo di giornalisti sarebbe stato il 2B9 Vasilek, un mortaio automatico capace di sparare quattro colpi in sequenza. Nell'inchiesta vengono riportate anche le dichiarazioni di Andrej Antonišak, ufficiale della Guardia nazionale ucraina, in cui afferma che sul monte Karačun le truppe ucraine usavano proprio quel tipo di mortai e alla luce delle testimonianze di Roguelon e di Tolstoj questo confermerebbe le dichiarazioni del disertore ucraino.[18] Lo stesso disertore ha accusato il comandante Mychajlo Zabrods'kyj di aver deliberatamente aperto il fuoco contro il convoglio civile con piena consapevolezza di chi fossero gli occupanti del mezzo.[6]
I processi
[modifica | modifica wikitesto]A seguito delle indagini italiane nel luglio 2017 viene arrestato a Bologna dai Carabinieri[19] Vitalij Markiv, soldato italo-ucraino della Guardia nazionale, in qualità di vice-comandante del battaglione Kul'čyc'kyj della Guardia nazionale a cui è imputata l'azione militare che ha portato alla morte di Rocchelli e Mironov. L'arresto di Markiv è stato fortemente contestato dal governo ucraino[20][21], che ha avanzato anche l'ipotesi che le indagini italiane siano state inquinate dai servizi segreti russi[22], e ha scaturito diverse manifestazioni presso l'ambasciata italiana a Kiev.[23] Nel 2019 sarebbe stato inoltre reso pubblico un piano di fuga di Markiv, smentito dalla difesa, risalente a prima del suo trasferimento dal carcere di Torre del Gallo a quello di Opera, effettuato nel 2017 proprio per scongiurare tale eventualità.[24]
Il processo di primo grado inizia nel 2018[25] e si conclude nel 2019 con la condanna a 24 anni di carcere per Markiv[26] per concorso nel duplice omicidio di Rocchelli e Mironov. Durante il processo una donna ucraina, selezionata come interprete dall'ucraino all'italiano, ha rinunciato all'incarico; secondo alcuni testimoni la donna avrebbe ricevuto intimidazioni per ritrattare le proprie traduzioni.[27][28] Per l'innocenza di Markiv si sono schierati apertamente i Radicali Italiani, che hanno anche organizzato una conferenza stampa presso il Senato della Repubblica accusando una possibile ingerenza della Russia nelle indagini.[29] La sentenza ha altresì destato numerosi dubbi sia per le sue motivazioni che per le modalità con cui sono state svolte le indagini, portando alla realizzazione di un'indagine indipendente svolta da quattro giornalisti (Cristiano Tinazzi, Olga Tokariuk, Danilo Elia e Ruben Lagattolla) e culminata nella pubblicazione del documentario The Wrong Place.[30][31] Il quotidiano statunitense The New York Times ha altresì sostenuto che alcune delle prove prese in esame provenissero dal sistema di propaganda russo.[32]
Successivamente nel 2020 nell'ambito del processo d'appello la Corte d'assise di Milano ha assolto Markiv, pur ritenendo le forze armate ucraine (nello specifico la 95ª Brigata d'assalto aereo) comunque colpevoli per la morte di Rocchelli e Mironov, per non aver commesso il fatto.[33][3] All'indomani della sentenza d'appello l'avvocato di Markiv, Raffaele della Valle, ha sostenuto che l'accusa e i giudici del processo di primo grado si erano rifiutati di portare avanti "gli accertamenti che potevano fin da subito evidenziare l'infondatezza dell'imputazione" e di essersi basati su prove "errate" o "mal interpretate".[34] Sempre nel 2020 il Tribunale di Basmannyj ha decretato l'arresto di Markiv per omicidio plurimo.[35] La sentenza d'appello italiana è stata poi confermata nel 2021 dalla Corte suprema di cassazione.[36]
Nel 2023 i genitori di Rocchelli si sono rivolti alla Corte penale internazionale.[37]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Nicoletta Pisanu, Pavia, fotoreporter morto in guerra: "Hanno sparato per uccidere", in Il Giorno - Pavia, 1º dicembre 2018. URL consultato il 27 marzo 2023.
- ^ Davide Maria de Luca, Un documentario getta nuova luce sull'uccisione di Andrea Rocchelli, in Domani, 28 settembre 2020. URL consultato il 27 marzo 2023.
- ^ a b Giuliano Foschini, Omicidio Rocchelli, così un errore formale ha portato all'assoluzione del soldato ucraino, in la Repubblica, 28 gennaio 2021. URL consultato il 17 aprile 2022.«La ricostruzione dei fatti – si legge nella sentenza - così come emerge dalle prove processualmente utilizzabili e dalle considerazioni svolte ai paragrafi che precedono, porta questa Corte a concordare con le conclusioni della Corte d'assise di Pavia in merito alla provenienza dei colpi che hanno ucciso Rocchelli e ferito Roguelon e cioè dei colpi di mortaio sparati dalla collina Karachun ad opera dei militari dell’armata ucraina, dove erano nascosti i fotoreporter, il tassista e il civile […] essi erano quindi lì per svolgere la loro attività di fotoreporter […] L’attacco ha avuto luogo senza alcuna provocazione e offensiva né da parte loro né dei filorussi»
- ^ Andy Rocchelli Grant 2021 - CESURA, su art-vibes.com, 28 luglio 2021. URL consultato il 27 marzo 2023.
- ^ a b Ucciso in Ucraina il fotoreporter Andrea Rocchelli, in il manifesto, 25 maggio 2014. URL consultato il 27 marzo 2023.
- ^ a b Andrea Sceresini, Questo documentario prova a spiegarci, finalmente, chi ha ucciso Andy Rocchelli, in Rolling Stone Italia, 10 febbraio 2022. URL consultato il 27 marzo 2023.
- ^ a b Giuliano Foschini, Quel processo diventato una guerra Italia-Ucraina, in la Repubblica, 30 giugno 2019. URL consultato il 27 marzo 2023.
- ^ Giornalista italiano ucciso in Ucraina, la testimonianza del fotografo francese, in la Repubblica, 24 maggio 2014. URL consultato il 27 marzo 2023.
- ^ (RU) Andrej Nikolaevič Mironov, «Мы не звери. Не надо нас колючей проволокой обтягивать!», in Novaja Gazeta, 25 maggio 2014. URL consultato il 27 marzo 2023.
- ^ L'ultimo reportage di Rocchelli: una storia sulle famiglie costrette a nascondersi nelle cantine, in Rai News, 25 maggio 2014. URL consultato il 27 marzo 2023.
- ^ Lucia Sgueglia, Diteci perché è stato ucciso Andrea Rocchelli, in L'Espresso, 10 ottobre 2016. URL consultato il 27 marzo 2023.
- ^ Maria Fiore, Rocchelli, altri accertamenti in Ucraina, in la Provincia Pavese, 7 maggio 2017. URL consultato il 27 marzo 2023.
- ^ Andrea Rocchelli, attivista della verità, in L'Espresso, 10 ottobre 2016. URL consultato il 27 marzo 2023.
- ^ (UK) Oleksandr Šumilin, Єнін: Італійський журналіст Рокеллі заїхав на Донбас без дозволу, in Ukraïns'ka pravda, 3 luglio 2017. URL consultato il 27 marzo 2023 (archiviato il 16 gennaio 2018).
- ^ (UK) Офіційна позиція МВС, su mvs.gov.ua, Ministero degli affari interni, 2 luglio 2017. URL consultato il 27 marzo 2023 (archiviato dall'url originale il 16 settembre 2018).
- ^ Tiziana Faraoni, Gli ultimi scatti di Andrea Rocchelli prima di essere ucciso, in L'Espresso, 10 ottobre 2016. URL consultato il 27 marzo 2023.
- ^ Michela A. G. Iaccarino, Rocchelli e Mironov erano nel "posto sbagliato", in il Fatto Quotidiano, 15 febbraio 2020. URL consultato il 27 marzo 2023.
- ^ "La disciplina del silenzio", inchiesta sulla morte di Andrea Rocchelli e Andrej Mironov, in Rai News, 11 febbraio 2022. URL consultato il 27 marzo 2023.
- ^ Fotoreporter ucciso in Ucraina. Arrestato a Bologna italo-ucraino, in Corriere della Sera - Milano, 1º luglio 2017. URL consultato il 27 marzo 2023.
- ^ (EN) MP: Markiv detained in Italy is acting platoon commander in Kulchytsky battalion, in Kyiv Post, 1º luglio 2017. URL consultato il 27 marzo 2023.
- ^ Alessandro Fulloni, Processo Rocchelli, il ministro ucraino assiste all'udienza: «Markiv? Arresto arbitrario, lui è un eroe», in Corriere della Sera, 18 maggio 2019. URL consultato il 27 marzo 2023.
- ^ (EN) Ukrainian diplomats closely following the case of detained Ukrainian soldier in Italy, in UAWIRE, 3 luglio 2017. URL consultato il 27 marzo 2023.
- ^ (EN) Veronika Melkozerova, Italy sentences Ukrainian soldier for Italian photographer murder; Ukraine says he's innocent, in Kyiv Post, 11 ottobre 2019. URL consultato il 27 marzo 2023.
- ^ Nicoletta Pisanu, Morte del reporter Rocchelli, la rivelazione: "Markiv aveva un piano per evadere", in Il Giorno, 26 gennaio 2019. URL consultato il 27 marzo 2023.
- ^ Fabrizio Gatti, L'ultimo oltraggio in aula alla memoria di Andy Rocchelli, reporter dalle tenebre d’Europa, in L'Espresso, 6 marzo 2019. URL consultato il 27 marzo 2023 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2019).
- ^ Pavia, l'ucraino Vitaly Markiv condannato a 24 anni per l'omicidio del fotoreporter Andrea Rocchelli, in la Repubblica, 12 luglio 2019. URL consultato il 27 marzo 2023.
- ^ Morte Andy Rocchelli: presunte intimidazioni a interprete nel processo, in Sky TG24, 1º ottobre 2020. URL consultato il 27 marzo 2023.
- ^ Massimiliano Melley, Morte Rocchelli, presunte minacce all'interprete del processo di Pavia, in MilanoToday, Citynews, 1º ottobre 2020. URL consultato il 27 marzo 2023.
- ^ Francesco Bechis, Il caso Markiv? Per i radicali conferma di interferenze russe, in formiche.net, 26 luglio 2019. URL consultato il 27 marzo 2023.
- ^ Cristina Provenzano, Andrea Rocchelli, i punti oscuri e i testimoni chiave: una docu-inchiesta prova a far luce sull'omicidio del fotoreporter. L'anticipazione, in il Fatto Quotidiano, 4 settembre 2020. URL consultato il 27 marzo 2023.
- ^ Enrico Zucca, Un soldato a processo per l'omicidio di Andy Rocchelli: un caso controverso, in Altreconomia, 12 ottobre 2020. URL consultato il 27 marzo 2023.
- ^ (EN) Anna Momigliano, How Russian Propaganda Showed Up in an Italian Murder Trial, in The New York Times, 17 dicembre 2019. URL consultato il 28 marzo 2023 (archiviato il 26 marzo 2023).
- ^ Nello Scavo, In Donbass. Assolto a sorpresa il sergente ucraino accusato dell'omicidio Rocchelli, in Avvenire, 4 novembre 2020. URL consultato il 27 marzo 2023.
- ^ Valentina Stella, «Il caso Tortora non ha insegnato nulla. Accuse a Markiv inesistenti», in Il Dubbio, 6 novembre 2020. URL consultato il 28 marzo 2023.
- ^ Omicidio Rocchelli, il Tribunale di Mosca accusa Markiv, in Rai News, 11 dicembre 2020. URL consultato il 27 marzo 2023.
- ^ Joseph Giles, Omicidio Rocchelli, assolto definitivamente Markiv, in il manifesto, 10 dicembre 2021. URL consultato il 27 marzo 2023.
- ^ Maria Fiore, Omicidio Rocchelli, i genitori si rivolgono al tribunale dell'Aja, in la Provincia Pavese, 27 gennaio 2023. URL consultato il 27 marzo 2023.