Utente:Iopensa/Cultura del Ticino
Lingua
[modifica | modifica wikitesto]Centro di dialettologia e di etnografia
Documenti orali della Svizzera italiana
Lessico dialettale della Svizzera italiana
Vocabolario dei dialetti della Svizzera italiana
Letteratura
[modifica | modifica wikitesto]Riviste culturali
[modifica | modifica wikitesto]- «Arte e Cultura», Direttore di trimestrale della Fontana Edizioni, diretto da Giorgio Mollisi[1].
- Cenobio: rivista trimestrale di cultura della Svizzera italiana
- I Quaderni del Ticino, Centro Studi Politico Sociali J.F. Kennedy
- Archivio storico della Svizzera italiana, pubblicazione trimestrale
- Bollettino Storico della Svizzera Italiana» (BSSI), proprietà delle Edizioni Salvioni, fondata da Emilio Motta nel 1879 e diretta da Eligio Pometta (1921-41) e da Giuseppe Martinola (1942-91); riprende le pubblicazioni nel 2001 sotto la direzione di Marco Poncioni.
- La Rivista del Locarnese e valli, dal 1994, Armando Dadò Editore.
- Il Mendrisiotto del 1999, Armando Dadò Editore
- La Turrita (che si focalizza sul territorio del Bellinzonese e del piano di Magadino), Armando Dadò Editore.
- Il Ceresio (che si focalizza sul territorio del Luganese), Armando Dadò Editore
Case editrici
[modifica | modifica wikitesto]Le case editrici ticinesi sono raggruppate sotto la SESI Società Editori della Svizzera Italiana[2], una società creata nel 1973.
- Edizioni Salvioni, Bellinzona, fondata intorno al 1850 da Carlo Salvioni[3].
- Edizioni Casagrande, Bellinzona, creata nel 1924[4].
- Armando Dadò Editore, Locarno, creata nel 1961[5].
- Fontana Edizioni, Pregassona.
- Centro di risorse didattiche e digitali, Bellinzona.
- Edizioni Vignalunga, Mendrisio.
- Edizioni Ulivo, Balerna.
- Todaro Editore, Lugano.
- Edizioni San Giorgio c/o Corriere del Ticino, Muzzano.
- Pagine d'Arte, Tesserete.
- Istituto Editoriale Ticinese, Bellinzona.
- Gabriele Capelli Editore, Mendrisio.
- Fidia edizioni d'arte, Lugano (direzione editoriale Giampiero Casagrande).
Vi sono inoltre le Edizioni dello Stato del Cantone Ticino (Bellinzona), le edizioni del Cantone Ticino - Ufficio Statistica (Giubiasco), Edizioni dello Stato del Cantone Ticino e dell'Osservatorio culturale del Cantone Ticino.
Filosofia
[modifica | modifica wikitesto]Musica
[modifica | modifica wikitesto]Cinema
[modifica | modifica wikitesto]Il Locarno Film Festival è un festival cinematografico che si svolge annualmente d'estate a Locarno ed è la più importante manifestazione cinematografica svizzera; il festival assegna il Pardo d'oro.
Media
[modifica | modifica wikitesto]I quotidiani svizzeri in lingua italiana sono il Corriere del Ticino (fondato nel 1891), LaRegione (dal 1992), Giornale del Popolo (1926-2018)
I principali media della svizzera italiana sono la RSI radiotelevisione Svizzera di lingua Italiana con due canali televisivi e tre canali radiofonici.
Architettura
[modifica | modifica wikitesto]Il Cantone Ticino è noto a livello internazionale per
Scuola ticinese di architettura
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Virgilio Gilardoni, Il romanico. Catalogo dei monumenti nella Repubblica e Cantone del Ticino, Edizioni Casagrande, 1967. ISBN 8877131365, 9788877131362
- Aldo Rossi, Eraldo Consolascio, Max Bossard, Daniel Vitale, Bruno Reichlin, Fabio Reinhart, La construzione del territorio: uno studio sul Canton Ticino, Fondazione Ticino Nostro, 1986.
- Roberto Masiero, Architettura in Ticino, Skira, 1999.
- Carlo Agliati, Paola Cordera e Giuliana Ricci, Ornato e architettura nell’Italia neoclassica - Il fondo degli Albertolli di Bedano, secc. XVIII-XIX, Edizioni dello Stato del Cantone Ticino, Bellinzona, 2019.
- Simona Martinoli, Katja Bigger, Patricia Cavadini-Bielander, Lara Calderari, Ludmila Seifert-Uherkovich, Leza Dosch, Guida d'arte della Svizzera italiana, Eduzioni Casagrande, 2007.
- Max Gschwend, La casa rurale nel Canton Ticino. Struttura della Casa, Vol. I, Società svizzera per le tradizioni popolari, G. Krebs, 1976. Recensione dell'opera.
- Max Gschwend, La casa rurale nel Canton Ticino. Vol. II, Società svizzera per le tradizioni popolari, G. Krebs, 1982.
Archeologia
[modifica | modifica wikitesto]Donati, Archeologia medioevale nel Cantone Ticino. Il territorio, le prove materiali e loro utilizzazione in Archeologia Medievale, X, 1983 – Archeologia medievale in Italia settentrionale: il prossimo decennio: Cultura materiale, insediamenti, territorio, Volume 10 di Archeologia Medievale, All’Insegna del Giglio, 1983, pp. 257-...
Arte
[modifica | modifica wikitesto]- Ex voto dipinto nel Ticino XVII e XVIII
- Gioachimo Galbusera (Milano 1870-Lugano 1944)
- Fausto Agnolli (1879-1944)
- I Carlone di Rovio
- I Carloni di Scaria
- I Casella di Carona
- I Colomba di Arogno
- Ivano Proserpi, I Tencalla di Bissone, Collana Artisti dei laghi. Itinerari europei n. 4, Fidia edizioni d'arte, Lugano, 1999.
- Paolo Pagani e I Pagani di Castello Valsolda
- Scultori ticinesi
Il Ticino nell'arte
[modifica | modifica wikitesto]- Giorgio Ghiringhelli, Il Ticino nelle vecchie stampe, Edizioni Casagrande, 2003
Collezioni d'arte
[modifica | modifica wikitesto]- La collezione Bellasi di Lugano
- Collezione di Luciano Cattaneo (artisti Ticinesi tra Otto e Novecento)[9].
- Collezione d'arte del Cantone Ticino presso Museo d’Arte della Città di Lugano e poi confluita nel 2015 nel Museo d’arte della Svizzera italiana (MASI, Lugano)
- Collezione d'arte della città di Lugano presso il Museo Cantonale d'arte e poi confluita nel 2015 nel Museo d’arte della Svizzera italiana (MASI, Lugano)
- Collezione MASI del Museo d’arte della Svizzera italiana.
- Fondazione Ghisla Art Collection, creata da Pierino Ghisla e sua moglie Martine[10].
- Collezione Giancarlo e Danna Olgiati in deposito alla città di Lugano nel 2012 nei sotterranei dello stabile Central Park con opere dagli anni Sessanta all'inizio degli Duemila.
- La collezione del Museo Cantonale che include operen del XIX e XX secolo
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Fabio Soldini, Ticino 1940-1945: arte e cultura di una nuova generazione, Museo d'arte, 2001. ISBN 8885186246, 9788885186248
- 2000 anni di pietra ollare, Dipartimento dell'ambiente, Ufficio monumenti storici, Ufficio musei, Bellinzona, 1986. Con testi di B. Donati e A. Gaggioni sulla Vallemaggia.
- Giulio Foletti, Arte nell'Ottocento. La pittura e la scultura del Cantone Ticino, Armando Dadò Editore, 2001.
- Peter Keller e Edoardo Agustoni, Barocco. Alla scoperta di alcuni piccoli capolavori in territorio ticinese, Editore Casagrande, Bellinzona 2010
Bibliografia su Artisti ticinesi all'estero
[modifica | modifica wikitesto]- Sito Artisti ticinesi in Europa dal XIII al XIX secolo, a cura di Ursula Stevens http://www.artistiticinesi-ineuropa.ch
- Antonov V., Decoratori ticinesi a Mosca in “Bollettino storico della Svizzera italiana” (BSSI) , XCII. ott.-dic. 1981, pp. 158-166.
- Bossaglia R. (a cura di): I Maestri Campionesi, Editore G. Casagrande, Lugano 1992
- Brentani L.: Antichi maestri d'arte e di scuola delle terre ticinesi. Notizie e documenti,, vol. I - IV, Como 1937-1941; Vol V - VII, Lugano 1944-1963
- Crivelli A.: Artisti ticinesi nel mondo, 4 vol. Editore Unione di banche svizzere, Locarno, 1966-1971
- Croci Maspoli B., Zappa G. (a cura di): Le maestranze artistiche malcantonesi in Russia dal XVII al XX secolo, Editore Octavo, Firenze 1994
- Donati U.: Breve storia di artisti ticinesi, Editore A. Salvioni, Bellinzona 1993 (ristampa della prima edizione 1936)
- Karpowicz M.: Artisti Ticinesi in Polonia nel '500, Editore Cantone del Ticino, Bellinzona 1987
- Karpowicz M.: Artisti Ticinesi in Polonia nel '600, Editore Cantone del Ticino, Bellinzona 1983
- Karpowicz M.: Artisti Ticinesi in Polonia nella prima metà del '600, Editore Arte e Storia, Ticino Management, Lugano 2002
- Karpowicz M.: Artisti Ticinesi in Polonia nella prima metà del '700, Editore Cantone del Ticino, Bellinzona 1999
- Kühlenthal M. (a cura di): I Magistri grigioni in Europa, Editore Dadò, Locarno 2001
- Martinola, G.: Lettere dai paesi transalpini degli artisti di Meride e dei villaggi vicini (sec. XVII-XIX), Editore dello Stato, Bellinzona 1963
- Martinola, G.: Le maestranze d'arte del Mendrisiotto in Italia nei secoli XVI-XVIII, Editore dello Stato, Bellinzona 1964
- Mollisi G. (a cura di): Svizzeri a Roma nella storia, nell'arte, nell'economia dal Cinquecento ad oggi, Arte e Storia, anno 8, n. 35, Editore Ticino Management 2007.
- Mollisi G. (a cura di): Svizzeri a Venezia nella storia, nell'arte, nella cultura, nell'economia dalla metà del Quattrocento ad oggi, Arte e Storia, anno 9, n.40, Editore Ticino Management 2008
- Mollisi G. (a cura di): Bissone, terra di artisti, Arte e Storia, anno 9, n.41, Editore Ticino Management 2008
- Mollisi G. (a cura di): Svizzeri a Bergamo nella storia, nell'arte, nella cultura, nell'economia dal '500 ad oggi, Arte und Storia, anno 10, n. 44, Editore Ticino Management 2009 (con ampia bibliografia)
- Navone N., Tedeschi L. (a cura di): Dal mito al progetto. La cultura architettonica dei maestri italiani e ticinesi nella Russia neoclassica, Archivio del Moderno, Mendrisio 2003
- Navone N., Costruire per gli zar. Architetti ticinesi in Russia 1700-1850, Editore Casagrande, Bellinzona 2010
- Piffaretti G., Le maestranze d'arte dei paesi della Montagna, Arzo, Besazio, Meride, Tremona. Sec. XV-XVIII, Arzo 1986
- Maestri Ticinesi in Transilvania tra Cinquecento e Settecento, a cura di N. Sabau, Editore Mega, Cluj-Napoca, Romania 2007
- Zendralli, A.M., I magistri Grigioni: architetti e costruttori, scultori, stuccatori e pittori dal 16° al 18° secolo, Editore Tipografia Menghini, Poschiavo 1958.
Teatro e danza
[modifica | modifica wikitesto]Accademia Teatro Dimitri
Religione
[modifica | modifica wikitesto]Processioni storiche di Mendrisio
Scienza
[modifica | modifica wikitesto]Moda e design
[modifica | modifica wikitesto]Cucina
[modifica | modifica wikitesto]Videogiochi
[modifica | modifica wikitesto]Sport
[modifica | modifica wikitesto]Società
[modifica | modifica wikitesto]Politica culturale
[modifica | modifica wikitesto]La politica culturale svizzera si basa sul federalismo e sul principio di sussidiarietà. Nel Cantone Ticino, il Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport è incaricato della cultura. Il dipartimento si occupa delle istituzioni cantonali (Archivio di Stato del Cantone Ticino, biblioteche cantonali, il Centro di dialettologia e di etnografia, l'Osservatorio culturale del Cantone Ticino, l'Osservatorio linguistico della Svizzera Italiana, il Sistema per la valorizzazione del patrimonio culturale e la Pinacoteca cantonale Giovanni Züst), dell'osservatorio linguistico della Svizzera italiana, dell'osservatorio culturale del Cantone Ticino, del Sistema per la valorizzazione del patrimonio culturale, delle richieste di sostegno e della conferenza cantonale della cultura che è stata creata nel 2015 e che si svolge annualmente[11].
Legislazione
[modifica | modifica wikitesto]Anno | Tipologia | Titolo | Descrizione |
---|---|---|---|
2012 | Legge sull’archiviazione e sugli archivi pubblici | ||
2013 | Legge cantonale | Legge sul sostegno alla cultura (del 16 dicembre 2013)[12] | La presente legge ha lo scopo di promuovere e sostenere la vita culturale e la progettualità artistica in Ticino, nonché la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio collettivo, materiale e immateriale. |
2014 | Regolamento cantonale | Regolamento della legge sul sostegno alla cultura (del 16 dicembre 2014)[13] |
Istituzioni culturali
[modifica | modifica wikitesto]Gli enti e gli operatori culturali del Cantone Ticino censiti nel 2017 dall'Osservatorio culturale del Cantone Ticino sono circa 1'400. [14].
Gli istituti di spettanza del Cantone Ticino sono[15]:
- Archivio di Stato del Cantone Ticino
- biblioteche cantonali (biblioteca cantonale di Bellinzona, biblioteca cantonale di Locarno, biblioteca cantonale di Lugano e biblioteca cantonale di Mendrisio) e il sistema bibliotecario ticinese
- Centro di dialettologia e di etnografia;
- Pinacoteca cantonale Giovanni Züst;
- Museo cantonale di Storia naturale;
- Parco botanico delle Isole di Brissago.
Gli istituti culturali non di proprietà del Cantone riconosciuti di importanza cantonale sono[15]:
- Orchestra della Svizzera italiana;
- Festival del film Locarno;
- Fondazione Museo d’arte della Svizzera italiana di Lugano;
- Fondazione Monte Verità;
- Fonoteca nazionale;
- Bibliomedia Svizzera.
Località | Numero istituzioni nel 2017 | Percentuale |
Distretto di Bellinzona | 189 | 13.4% |
Distretto di Blenio | 33 | 2.3% |
Distretto di Leventina | 35 | 2.5% |
Distretto di Locarno | 264 | 18.8% |
Distretto di Lugano | 650 | 46.2% |
Distretto di Mendrisio | 188 | 13.4% |
Distretto di Riviera | 23 | 1.6% |
Distretto di Vallemaggia | 24 | 1.7% |
Cantone Ticino | 1’406 | 100.0% |
Indicatore | 2012 | 2013 | 2014 | 2015 | 2016 | 2017[16] | 2018 | 2019 | 2020 | 2021[17] |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Totale numero operatori culturali | 1'406 | 973 | ||||||||
Operatori musica e opera | 344 | 222 | ||||||||
Corali | 53 | |||||||||
Operatori arte e fotografia / arti visive | 327 | 173 | ||||||||
Operatori letteratura e linguistica | 240 | 144 | ||||||||
Operatori mediazione culturale | 168 | |||||||||
Operatori teatro | 136 | 92 | ||||||||
Operatori danza | 67 | 13 | ||||||||
Operatori etnografia e cultura popolare | 51 | |||||||||
Operatori cinema e audiovisivi | 35 | 59 | ||||||||
Operatori scienze naturali | 13 | |||||||||
Operatori scienza e società | 35 | |||||||||
Operatori architettura e design | 11 | |||||||||
Beni culturali di interesse nazionale | 210 | |||||||||
Eventi nell'agenda culturale | 10643[16] | 10.974[16] | 10.340[16] | 9.291[16] | 8.992[16] | 8.329 | ||||
Eventi Distretto di Bellinzona | 13.7% | 13,3% | 11,6% | |||||||
1.273 | 1.197 | 964 | ||||||||
Eventi Distretto di Blenio | 1,5% | 1,3% | 1,3% | |||||||
141 | 120 | 111 | ||||||||
Eventi Distretto di Leventina | 2% | 2% | 2,5% | |||||||
190 | 181 | 209 | ||||||||
Eventi Distretto di Locarno | 22,4% | 20,5% | 20,3% | |||||||
2.083 | 1.844 | 1.693 | ||||||||
Eventi Distretto di Lugano | 46,5% | 49,6% | 50,9% | |||||||
4.318 | 4.458 | 4.239 | ||||||||
Eventi Distretto di Mendrisio | 11,6% | 10,9% | 10,9% | |||||||
1.074 | 980 | 911 | ||||||||
Eventi Distretto di Riviera | 1,1% | 1,2% | 1,5% | |||||||
105 | 112 | 122 | ||||||||
Eventi Distretto di Vallemaggia | 1,2 | 1,1% | 1% | |||||||
107 | 100 | 80 |
Musei
[modifica | modifica wikitesto]Biblioteche
[modifica | modifica wikitesto]Le biblioteche del Cantone Ticino sono 72 nel 2022[17] e sono coordinate dal Sistema bibliotecario ticinese. Il Sistema bibliotecario ticinese è accessibile anche su Sàmara con oltre 800'000 schede[17].
Le biblioteche cantonali del Cantone Ticino sono la biblioteca cantonale di Bellinzona che ha sede a Palazzo Franscini, la biblioteca cantonale di Locarno, la biblioteca cantonale di Lugano e la Biblioteca cantonale di Mendrisio presso LaFilanda. A Mendrisio, oltre a LaFilanda che ospita la biblioteca cantonale vi sono anche la biblioteca dell'Accademia di architettura di Mendrisio e la biblioteca e materioteca SUPSI. A Lugano ha sede la Fonoteca nazionale svizzera che è una sezione della Biblioteca nazionale svizzera con un'importante collezione di quasi 500'000 supporti sonori collegati alla storia della Svizzera.
Biblioteca | Servizio | 2017[16] | 2021[17] |
---|---|---|---|
Biblioteche cantonali | Iscritti al prestito | 10.275 | |
Numero di prestiti | 178.669 | ||
Documentazione | 820.146 | ||
Numero di colaboratori | 67 | ||
Accesso sito web | 130.167 | ||
Numero di eventi (comprese esposizioni) | 120 | ||
Visite guidate, corsi, formazioni | 117 |
Strategia digitale
[modifica | modifica wikitesto]Il principale progetto digitale del Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport del Cantone Ticino è il progetto Sàmara. Una serie di istituzioni ticinesi hanno aderito al portale:
- Sistema bibliotecario ticinese, Catalogo cantonale (nel 2017 con 843.538 schede[16] e nel 2021 con 883.270[17])
- Pinacoteca cantonale Giovanni Züst (nel 2017 con 446 schede[16] e nel 2021 con 1.106[17])
- Monetario cantonale - Ufficio dei beni culturali (nel 2017 con 1.258 schede[16] e nel 2021 con 3.601[17])
- Fondi fotografici dell'Archivio di Stato del Cantone Ticino (nel 2017 con 14.848 schede[16] e nel 2021 con 19.881[17])
- Dizionario storico della Svizzera (nel 2017 con 36.254 schede[16]e nel 2021 con 36.357[17])
- Fonoteca nazionale svizzera (nel 2017 con 128.559 schede[16] e nel 2021 con 141.351[17])
- Sistema bibliotecario ticinese, Catalogo scolastico (nel 2017 con 287.796 schede[16] e nel 2021 con 324.018[17])
- Fondo Leoncavallo (nel 2021 con 4.232[17])
- Collezione MASI (nel 2021 con 3.295[17])
- Tesi SUPSI (nel 2021 con 1.079[17])
- Tesi USI (nel 2021 con 317[17])
- Collezione Ex-Voto (nel 2021 con 1.051[17])
- OltreconfiniTI (nel 2021 con 831[17])
- Museo delle culture di Lugano (nel 2021 con 662[17])
- Fondo Giannini SUPSI (nel 2021 con 209[17])
- Centro Biologia Alpina (nel 2021 con 162[17])
Accessibilità, diversità e inclusione
[modifica | modifica wikitesto]In Svizzera è esiste un marchio (o label) "Cultura inclusiva" gestito in Ticino da Pro Infirmis[18]. Questo marchio viene dato alle istituzioni e i grandi eventi che hanno una attenzione verso i temi di accessibilità e inclusione in una serie di ambiti: offerta culturale, accesso ai contenuti, accessibilità architettonica, offerte di lavoro e comunicazione[19]. In Ticino le istituzioni che hanno il marchio "Cultura inclusiva" sono il MASILugano / LAC[20], il Museo Vincenzo Vela[21], ORME Festival[22] e Teatro Danzabile[23].
Patrimonio culturale
[modifica | modifica wikitesto]Protezione dei beni culturali
[modifica | modifica wikitesto]L'Ufficio federale per la protezione della popolazione (UFPP) è l'ente preposto alla protezione dei beni culturali e opera con vari livelli istituzionali, istituzioni culturali, associazioni ed enti di vario genere[16] producendo annualmente l'Inventario della protezione dei beni culturali.
2017[16] | 2021[17] | |
---|---|---|
Beni inseriti nell'Inventario della protezione dei beni culturali di importanza nazionale (oggetti A) | 200 | |
Beni inseriti nell'Inventario della protezione dei beni culturali di importanza regionale (oggetti B) | 450 | |
Beni di interesse cantonale | 1.777 | 1.880 |
Beni di interesse locale | 3'743 | 4.206 |
Proposte in corso di valutazione | 2'770 | 362+2.643 |
Patrimonio dell'umanità
[modifica | modifica wikitesto]Il Cantone Ticino è il Cantone della Svizzera con il numero più elevato di beni culturali dichiarati patrimonio dell'umanità; 3 sul totale di 13 beni[24]. Tra i patrimoni dell'umanità della Svizzera con sede in Ticino vi sono:
- Tre castelli, mura difensive e bastioni della città-mercato di Bellinzona dal 2000;
- Monte San Giorgio (collocato nei comuni di Brusino Arsizio, Mendrisio, Riva San Vitale e Stabio e condiviso con l'Italia) dal 2003;
- Antiche faggete primordiali dei Carpazi e di altre regioni d'Europa di cui fa parte la Foresta della valle di Lodano.
Il patrimonio immateriale del Ticino riconosciuto dall'UNESCO comprende invece nel 2023[25]:
- Canti della Stella
- Castanicoltura, castagne e marronai
- Copertura e riparazione dei tetti
- Cultura dei grotti nella Svizzera italiana
- Fiere di San Martino e di San Provino
- Il Gottardo e le sue storie
- Milizie storiche
- Novena di Natale a Morcote
- Processioni della Settimana Santa di Mendrisio
- Rabadan e il carnevale in Ticino
Statistiche culturali
[modifica | modifica wikitesto]L'Osservatorio culturale del Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport del Cantone Ticino nasce nel 2007[16] e ha il compito di monitorare l'offerta culturale in Ticino e utilizza gli indicatori definiti inizialmente dal "Leadership Group on Cultural Statistics" e dai successivi lavori dell’Unesco Institute for Statistics e della Commissione Europea (ESS-Net Culture)[26]. Il lavoro dell'osservatorio si somma alle rilevazioni generiche sulle pratiche culturali dei cittadini prodotte dall'Ufficio federale di statistica (UST) e dall'Ufficio cantonale di statistica del Cantone Ticino (USTAT)[27].
- 2010 convegno "Misura la cultura" con una riflessione scientifica sul rapporto cultura e statistica.
- 2014 censimento cantonale sui musei e gli istituti analoghi.
- 2016 censimento sulla cultura nei comuni ticinesi
- 2016 indagine sui settori della danza e del teatro del Cantone Ticino (pubblicata nel 2018).
- 2017 rapporto statistico sul settore culturale del Cantone Ticino (pubblicato nel novembre 2018)[16]
- 2021 rapporto statistico sul settore culturale del Cantone Ticino (pubblicato nel novembre 2022)[17]
Operatori culturali
[modifica | modifica wikitesto]Il numero delle persone attive occupate nel settore culturale ha avuto una significativa flessione a causa del Covid.
Operatori culturali (persone attive) | 2019[17] | 2020[17] | 2021[17] |
---|---|---|---|
Ticino | 13.262 | 11.803 | 11.093 |
Zurigo | 74.553 | 77.252 | 67.991 |
Regione del Lemano | 60.361 | 56.602 | 53.622 |
2013 | 2014 | 2015 | 2016 | 2017[16] | 2021[17] | |||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Volontari nei musei | 187 |
- Paolo Colombo, A regola d'arte: attualità e prospettive dei mestieri d'arte in Lombardia e Canton Ticino, Vita e Pensiero, 2005.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Carlo Monti, Qualcosa sul censimento dei musei del Ticino in Politiche culturali e musei oggi: modelli e prospettive. Atti del Convegno di Lugano, 10-11 febbraio 2006, Quaderni del Bollettino Storico della Svizzera italiana, a cura di Andrea Ghiringhelli e Carlo Monti, Salvioni Edizioni 2007, 107-123.
- Andrea Ghiringhelli e Carlo Monti, Politiche culturali e musei oggi: modelli e prospettive. Atti del Convegno di Lugano, 10-11 febbraio 2006, Quaderni del Bollettino Storico della Svizzera italiana, Salvioni Edizioni 2007.
- Marco Meneguzzo, Gian Michele Zeolla, Reti integrate e strategie di intervento culturale nel Canton Ticino in "Economia della Cultura", 1/2007, pp. 111-120.
- Andrea Ghiringhelli e Elio Venturelli, Misura la cultura – Mesure la culture. Atti del Convegno di Bellinzona, 25-26 marzo 2010, Quaderni del Bollettino Storico della Svizzera italiana, Salvioni Edizioni, 2011.
- Sandro Rusconi, Paola Piffaretti, Barbara Fibbioli, Marco Imperadore, L'Osservatorio culturale del Cantone Ticino: uno strumento per la politica culturale del Cantone, Dati - Statistiche e società, Ufficio di statistica, n. 2, settembre 2013.
- Danilo Bruno, Il finanziamento delle attività culturali in Ticino. Anni di riferimento, 2012-2013, Osservatorio culturale del Cantone Ticino, 2015.
- Andrea Plata, Musei pubblici e privati in Ticino a confronto. Alcune evidenze quantitative tratte dal Censimento cantonale dei musei e degli istituti analoghi del 2015 Dati - Statistiche e società, Ufficio di statistica, n. 2, ottobre 2016.
- Marco Imperadore, Barbara Fibbioli, Danilo Bruno, L’offerta culturale ticinese secondo i dati raccolti dall’Osservatorio culturale del Cantone Ticino, Dati - Statistiche e società, Ufficio di statistica, n. 2, ottobre 2016.
- Danilo Bruno e Andrea Plata, Eventi e operatori culturali in Ticino e nella Svizzera italiana. Rapporto statistico 2015, Osservatorio culturale del Cantone Ticino, 2016.
- Andrea Plata, Censimento cantonale dei musei e degli istituti analoghi. Anno di riferimento: 2014, Osservatorio culturale del Cantone Ticino, 2016.
- Andrea Plata e Danilo Bruno, La cultura nei comuni ticinesi: gestione, risorse, istituti, infrastrutture ed eventi. Anno di riferimento principale: 2016, Osservatorio culturale del Cantone Ticino, 2017.
- Andrea Plata, Aggiornamento del Censimento cantonale dei musei e istituti analoghi. Anno di riferimento: 2015, Osservatorio culturale del Cantone Ticino, 2017.
- Danilo Bruno, Tommy Cappellini, Giovanna Caravaggi, Roland Hochstrasser, Rapporto statistico sul settore culturale nel Cantone Ticino. Anno di riferimento: 2017, Osservatorio culturale del Cantone Ticino, 2018.
- Danilo Bruno, Tommy Cappellini, Giovanna Caravaggi, Andrea Plata, Indagine sui settori della danza e del teatro nel Cantone Ticino. Anno di riferimento: 2016, Osservatorio culturale del Cantone Ticino, 2018.
- Tommy Cappellini, Il patrimonio si racconta. Valori e visioni culturali nel Cantone Ticino, Edizioni dello Stato del Cantone Ticino, 2018.
Patrimonio culturale
[modifica | modifica wikitesto]Il patrimonio culturale ticinese di rilevanza nazionale e cantonale è gestito dall'Ufficio dei beni culturale del Dipartimento del Territorio che collabora con l'Ufficio federale della cultura per segnalare i beni di rilevanza nazionale e cantonale e ha l'obbligo di curare l'inventario. La protezione dei beni culturali è gestita dalle sedi regionali dalla Protezione civile svizzera[28]. La valorizzazione dei beni culturali è affidata al Sistema per la valorizzazione del patrimonio culturale del Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport.
I beni di rilevanza nazionale in Cantone Ticino nel 2019 sono 50 edifici singoli, 26 collezioni e 35 siti archeologici. Vi sono inoltre degli insediamenti (comuni e frazioni) classificati come "insediamenti svizzeri da proteggere" (ISOS); gli insediamenti svizzeri da proteggere del Cantone Ticino nel 2019 sono 74.
Inventari
[modifica | modifica wikitesto]- Giuseppe Martinola, Inventario d'arte del Mendrisiotto Vol. I, Dipartimento delle pubbliche costruzioni del Cantone Ticino, Commissione cantonale dei monumenti storici e artistici, Edizioni dello Stato, Bellinzona, 1975
- Giuseppe Martinola, Inventario d'arte del Mendrisiotto Vol. II
- Virgilio Gilardoni, Inventario delle cose d'arte e di antichità. Il distretto di Bellinzona Vol. II, Edizioni dello Stato, Bellinzona 1955
- Piero Bianconi, Inventario delle cose d'arte e di antichità. Le Tre Valli Superiori: Leventina, Blenio, Rivera, Vol. I, Dipartimento della pubblica educazione del Cantone Ticino. Commissione cantonale dei monumenti storici e artistici, S.A. Grassi & Co., Bellinzona, 1948.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ "[https://www.catt.ch/newsi/un-ticino-tutto-da-scoprire-con-arte-e-cultura/ Un Ticino tutto da scoprire con "Arte e Cultura"" in Catt.ch, 13.07.2019.
- ^ Lista degli editori associati della SESI Società Editori della Svizzera Italiana http://www.editori-sesi.ch/index.php?id=445.
- ^ Storia delle Edizioni Salvioni http://www.salvioni.ch/storia.asp?menuon=storia.
- ^ Storia delle Edizioni Casagrande http://www.edizionicasagrande.com/index.php?m=5&s=1
- ^ Presentatore di Armando Dadò Editore https://www.editore.ch/la-storia-di-dado.html.
- ^ Marcello Fagiolo, Giuseppe Bonaccorso, Studi sui Fontana: Una dinastia di architetti ticinesi a Roma tra Manierismo e Barocco, Gangemi Editore, 2009
- ^ Francesca Cecini Strozzi, Giulio Foletti, Carlo Martino Biucchi, Silvana2006.
- ^ Giulio Foletti, Titta Ratti. Milano 1896 - Malvaglia 1992, Salvioni 2002
- ^ Artisti Ticinesi tra Otto e Novecento. Casa dei Landfogti a Rivera, in RSI, 17 maggio 2017.
- ^ http://www.ghisla-art.ch/
- ^ Conferenza cantonale della cultura - UAPCD (DECS) - Repubblica e Cantone Ticino, su www4.ti.ch. URL consultato il 5 marzo 2023.
- ^ Legge sul sostegno alla cultura (del 16 dicembre 2013) del Cantone Ticino, su m3.ti.ch. URL consultato il 5 marzo 2023.
- ^ Regolamento della legge sul sostegno alla cultura (del 16 dicembre 2014) del Cantone Ticino, su m3.ti.ch, 16 dicembre 2014. URL consultato il 5 marzo 2023.
- ^ Danilo Bruno, Tommy Cappellini, Giovanna Caravaggi, Roland Hochstrasser, #culturainticino Rapporto statistico sul settore culturale nel Cantone Ticino Anno di riferimento 2017, Osservatorio culturale del Cantone Ticino, Bellinzona, Novembre 2018.
- ^ a b Regolamento della legge sul sostegno alla cultura (del 16 dicembre 2014) del Cantone Ticino, su m3.ti.ch, 16 dicembre 2014. URL consultato il 5 marzo 2023.
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s Danilo Bruno, Tommy Cappellini e Giovanna Caravaggi, #culturainticino. Rapporto statistico sul settore culturale nel Cantone Ticino. Anno di riferimento 2017 (PDF), collana Osservatorio culturale del Cantone Ticino, Roland Hochstrasser, 2018, ISBN 978-88-9416-083-3.
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z Roland Hochstrasser, Daniele Menenti e Giorgio Robbiani, #CulturainTicino. Rapporto statistico sul settore culturale nel Cantone Ticino. 2021, collana Osservatorio cultuale del Cantone Ticino, 2022, ISBN 979-12-80755-09-4.
- ^ Marchio «Cultura inclusiva» - ora anche in Ticino nel sito di Pro Infirmis, 17.04.2019.
- ^ Pro Infirmis, Servizio Cultura inclusiva, Schwarztorstrasse 32, 3007 Berna, Marchio, su Cultura inclusiva. URL consultato l'11 marzo 2023.
- ^ Pro Infirmis, Servizio Cultura inclusiva, Schwarztorstrasse 32, 3007 Berna, Museo d’arte della Svizzera italiana, su Cultura inclusiva. URL consultato l'11 marzo 2023.
- ^ Pro Infirmis, Servizio Cultura inclusiva, Schwarztorstrasse 32, 3007 Berna, Museo Vincenzo Vela, su Cultura inclusiva. URL consultato l'11 marzo 2023.
- ^ Pro Infirmis, Servizio Cultura inclusiva, Schwarztorstrasse 32, 3007 Berna, ORME Festival, su Cultura inclusiva. URL consultato l'11 marzo 2023.
- ^ Pro Infirmis, Servizio Cultura inclusiva, Schwarztorstrasse 32, 3007 Berna, Teatro Danzabile, su Cultura inclusiva. URL consultato l'11 marzo 2023.
- ^ (EN) UNESCO World Heritage Centre, Switzerland - UNESCO World Heritage Convention, su UNESCO World Heritage Centre. URL consultato il 5 marzo 2023.
- ^ Ufficio federale della cultura UFC, Ticino, su www.lebendige-traditionen.ch. URL consultato il 5 marzo 2023.
- ^ European Statistical System (ESS) - European Statistical System (ESS) - Eurostat, su ec.europa.eu. URL consultato il 5 marzo 2023.
- ^ Statistiche culturali altri istituti - UAPCD (DECS) - Repubblica e Cantone Ticino, su www4.ti.ch. URL consultato il 5 marzo 2023.
- ^ Giulio Foletti e Katja Bigger, La PBC nel Canton Ticino in Seite, pp. 55-60 http://www.alexandria.admin.ch/Foletti_Seiten_55_%2060_aus%202012forum19print-6.pdf.