Utente:Fungo velenoso/Sandbox/Pillola anticoncezionale

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Un blister di Levlen®ED

La pillola anticoncezionale o pillola contraccettiva è un farmaco contraccettivo ormonale considerato, attualmente, il più sicuro tra quelli reversibili. La pillola è stata dapprima approvata per uso contraccettivo negli Stati Uniti nel 1960, e divenne molto popolare. Oggi è utilizzata da più di 100 milioni di donne nel mondo. L'utilizzo varia molto in base all'età, all'educazione, allo stato civile e allo stato di appartenenza: un quarto delle donne tra i 16 e i 49 anni nel Regno Unito usa correntemente la pillola, mentre in Giappone solo l'1%. In Italia, poco meno del 20% delle donne tra i 15 e i 44 anni utilizza la pillola, classificando il nostro paese al 14°posto in Europa, davanti solo a Spagna, Slovacchia, Polonia e Grecia.

Funzionamento[modifica | modifica wikitesto]

La pillola contraccettiva agisce grazie alla combinazione di piccole quantità di un estrogeno (generalmente etinilestradiolo) e di un progestinico. L'assunzione quotidiana di questi due ormoni inibisce gli eventi ormonali che inducono l'ovulazione.

Oltre a sopprimere l'ovulazione, la pillola è causa di meccanismi contraccettivi accessori che ne aumentano la sicurezza: provoca infatti l'ispessimento della mucosa cervicale, rendendo così difficoltoso il passaggio degli spermatozoi attraverso la cervice.

Alcuni scienziati sostengono che le possibilità di fecondazione durante l'assunzione della pillola anticoncezionale siano molto ridotte. Da questo concludono che è improbabile che le modifiche all'endometrio possano giocare un ruolo rilevante nell'efficacia del farmaco.[1] Altri presentano analisi più complesse per smentire la sussistenza di questi effetti[2], mentre altri scienziati ancora sostengono che i dati di cui si dispone confermino tali meccanismi.[3]

Cenni storici[modifica | modifica wikitesto]

Gli ormoni come possibilità anticoncezionale furono proposti in medicina per la prima volta nel 1931 dal ginecologo austriaco Haberlandt, ma l'idea fu completamente ignorata. Soltanto nel 1958 tre medici (Garcia, Rock e Pincus) sperimentarono con successo la prima pillola che fu commercializzata negli USA due anni dopo, con il nome di Enovid (composizione: 150 mcg di mestranolo e 9,85 mg di noretinodrel). In Europa la pillola arrivò nel 1961 sotto un altro nome e un'altra composizione: Anovlar (5m mcg di etinil-estradiolo 4 mg di noretisterone acetato )[4]

Impatto sociale e culturale[modifica | modifica wikitesto]

Dettaglio del blister: sono indicati i giorni della settimana per facilitare la memoria e evitare errori nei dosaggi

Dopo la sua introduzione, la pillola anticoncezionale ebbe un grande impatto sociale. In primo luogo, era molto più efficace di qualsiasi precedente metodo di controllo delle nascite, dando alle donne il controllo sulla propria fertilità. L'utilizzo non richiedeva particolari accorgimenti al momento dell'attività sessuale che potessero interferirne con la spontaneità o le sensazioni. Questa combinazione di fattori rese la pillola immensamente popolare in pochi anni dalla sua introduzione.

Poiché la pillola era così efficace, e presto fu anche così diffusa, in breve tempo si sollevò il dibattito attorno alla morale e alle conseguenze per la salute del sesso pre-matrimoniale e della promiscuità. Mai prima di allora l'attività sessuale e la riproduzione furono così separate. Per una coppia che usava la pillola, fare sesso divenne puramente una espressione di amore, o un modo per cercare il piacere fisico, o entrambi; ma non significava più riprodursi. Mentre questo era vero anche per i precedenti contraccettivi, la loro relativa alta fallibilità e la loro scarsa diffusione mancarono di enfatizzare questa distinzione così chiaramente come fece la pillola. La diffusione di un contraccettivo orale portò molte figure religiose e istituzioni a dibattere attorno al tema della sessualità e della relazione con la procreazione. La Chiesa Cattolica Romana in particolare, dopo aver studiato il fenomeno dei contraccettivi orali, rienfatizzò l'insegnamento tradizionale Cattolico circa il controllo delle nascite e nel 1968 Papa Paolo VI pubblicò l'Enciclica "Humanae Vitae". L'Enciclica reiterò l'insegnamento tradizionale Cattolico che la contraccezione artificiale distorce la natura e gli obiettivi del sesso.

A metà degli anni settanta si diffuse l'ipotesi che l'uso della pillola portasse al cancro al seno[senza fonte]. Fino a quel momento, molte donne nei movimenti femministi avevano affermato[senza fonte] che la pillola era un "equalizzatore" che avrebbe dato la stessa libertà sessuale di cui da sempre godevano gli uomini. Questi nuovi sviluppi, comunque, portarono molte donne a denunciare[senza fonte] la contraccezione orale come un'invenzione dell'uomo destinata a facilitare la libertà sessuale degli uomini con le donne al costo di rischiare la loro salute. Allo stesso tempo, la società stava cominciando a prendere coscienza dell'impatto della pillola sui tradizionali ruoli di genere. Negli anni '80 e '90, nuovi studi e una progressiva riduzione del contenuto ormonale delle pillole contraccettive in commercio (ne esistono diverse tipologie, con differenti indicazioni di utilizzo ed effetti collaterali variamente significativi), hanno scongiurato queste gravi preoccupazioni per la salute della donna. Oggi si ritiene l'utilizzo corretto della pillola come il più efficace metodo contraccettivo esistente, il cui uso può essere protratto anche molto a lungo senza seri rischi, se non per alcune particolari categorie di donne (quali quelle affette da malattie cardiovascolari). Tuttavia molte donne continuano a guardare con preoccupazione all'assunzione di ormoni artificiali e preferiscono perciò ricorrere ad altri metodi contraccettivi o di riconoscimento della fertilità, che tuttavia presentano un'efficacia contraccettiva molto inferiore (eccezion fatta per il metodo sintotermico, che ha un indice di Pearl analogo a quello dei contraccettivi orali).

Vantaggi[modifica | modifica wikitesto]

L'uso della pillola comporta i seguenti vantaggi:

  • efficacia contraccettiva elevatissima.
  • facilità di utilizzo
  • economicità
  • nessuna interferenza con l'atto sessuale
  • riduzione dei disturbi mestruali e dell'acne
  • diminuisce il rischio di sviluppare il tumore dell'endometrio, dell'ovaio, e del colon-retto.[5]

Svantaggi[modifica | modifica wikitesto]

L'uso della pillola comporta i seguenti svantaggi:

  • non protegge dalle malattie sessualmente trasmissibili.
  • richiede la prescrizione del medico, conseguente a determinati esami.
  • deve essere assunta con regolarità e precisione, altrimenti la sua efficacia va persa.
  • alcune donne non possono assumerla per problemi cardiovascolari o forti rischi di determinate malattie
  • può dare alcuni effetti collaterali spiacevoli, soprattutto all'inizio dell'assunzione: fra questi, nausea, tensione mammaria, sensazione di gonfiore, lieve aumento di peso, leggere perdite di sangue (al di fuori delle mestruazioni), depressione.
  • interferisce con alcuni farmaci, come antibiotici e analgesici, che possono ridurne l'efficacia.
  • agisce come cofattore nello sviluppo del cancro della cervice e aumenta il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, quest'ultime in modo particolare tra le donne con più di 35 anni e fumatrici.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Rivera R, Yacobson I, Grimes D, The mechanism of action of hormonal contraceptives and intrauterine contraceptive devices, in Am J Obstet Gynecol, vol. 181, 5 Pt 1, 1999, pp. 1263–9, DOI:10.1016/S0002-9378(99)70120-1, PMID 10561657.
  2. ^ Susan A. Crockett, Donna Harrison, Joe DeCook, and Camilla Hersh, Hormone Contraceptives Controversies and Clarifications, American Association of Pro Life Obstetricians and Gynecologists, April 1999. URL consultato il 26 febbraio 2008.
  3. ^ Larimore WL, Stanford JB, Postfertilization effects of oral contraceptives and their relationship to informed consent (PDF), in Arch Fam Med, vol. 9, n. 2, 2000, pp. 126–33, DOI:10.1001/archfami.9.2.126, PMID 10693729. URL consultato il 26 febbraio 2008.
  4. ^ Giuseppe Pescetto, Luigi De Cecco, Domenico Pecorari, Nicola Ragni, Ginecologia e ostetricia seconda ristampa, pp. 441-442, Roma, Società editrice universo, 2004, ISBN 88-87753-49-0.
  5. ^ a b "Hormonal contraception: recent advances and controversies" (2008) - Practice Committee of the American Society for the Reproductive Medicine

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Achille della Ragione - Pianeta donna - Napoli 1984

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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