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L'antica trasversale sicula è il nome di un cammino e antico tracciato che collegava le principali città della Sicilia orientale e occidentale. Asse portante degli spostamenti e dell'economia isolana, l'Antica trasversale sicula nacque dall'unione, attraverso le regie trazzere e antiche mulattiere, della via del sale, dello zolfo, del miele, del vino, del grano e della ceramica, e tocca oggi i liberi consorzi comunali di Trapani, Palermo, Ragusa, Caltanissetta, Enna, Catania, Siracusa, Agrigento, Messina.

Dell'itinerario si era persa memoria essendo riconducibile all'epoca greca e romana. Grazie all'impegno di alcuni archeologi, appassionati di storia ed escursionismo e di archeologi, l'intero percorso è stato interamente riscoperto nel 2015 e collega l’antica città greca di Kamarina in provincia di Ragusa all’insediamento cartaginese di Mozia in provincia di Trapani.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Origini[modifica | modifica wikitesto]

L'ipotesi dell'esistenza di un tragitto che potesse attraversare in diagonale l'intera isola, percorrendo le “Regie Trazzere” e collegando le due antiche colonie, si deve a Biagio Pace, archeologo comisano e docente universitario di fama internazionale, vissuto nella prima metà del novecento. Pace ipotizzava, infatti, che questo percorso fosse la più antica strada dell’isola e che fosse già attiva nel periodo greco-romano [*tesi*].

La riscoperta di questa antico itinerario è avvenuta dallo studio, da parte di alcuni appassionati di cammini, del testo dell’archeologo comisano “Arte e civiltà della Sicilia antica”, testo approfondito e studiato poi dagli archeologi Giuseppe Labisi e Giovanni Uggeri (professore di Topografia antica alla Sapienza di Roma). Da quel momento, anno 2016, è iniziato lo studio di ricerca dell’antica via tramite l’analisi di altri testi (come quello dell’archeologo Paolo Orsi, Notizie degli scavi di antichità) e di carteggi. Su base cartografica utili sono state il “Samuel Von Schmetau”, le carte del catasto borbonico del 1848 e gli scritti di un autore greco sullo spostamento rapido dell’esercito siracusano da Siracusa ad Entella durante le guerre greco-puniche.  Oltre alle pubblicazioni archeologiche e scientifiche, le tavole dell’istituto militare, utili sono stati gli studi di Uggeri, un intenso approfondimento della viabilità locale connessa con quella regionale interna alla Sicilia e lo studio del sistema “trazzerale”.

Da qui è stato inizialmente tracciato l’ipotetico percorso dell’antica trasversale sicula.


L'Antica trasversale oggi[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2017, i pionieri trasversali hanno studiato, ripercorso, mappato e geo-referenziato l’intero asse viario. Il Labgis, Osservatorio Turistico Regione Siciliana, ha fornito al gruppo di esploratori una serie di supporti tecnologici. Con l’uso combinato di un Gps e di un programma specifico su un tablet, si è riusciti a ricostruire e individuare la traccia.

Dopo aver percorso per due volte a piedi l’intero tracciato, l’itinerario è stato dunque aggiornato e caricato sull’app del Labgis, sia sull’app open source wikiloc, nonché per maggiore praticità su google map, creando tappe in formato kml e gpx, cosi da essere disponibile per chiunque volesse ripercorrerlo.

Tracciato[modifica | modifica wikitesto]

L’Antica Trasversale Sicula è stata ricostruita dagli studi degli archeologi ==Biagio Pace== (tra i fondatori, nello scorso secolo della scuola di Topografia Antica italiana e ordinario de «La Sapienza» Università di Roma) e Giovanni Uggeri (professore emerito della stessa Università) che hanno individuato un reticolo di Trasversali Sicule almeno del periodo greco che collegavano Camarina alle principali città greche, indigene e puniche della Sicilia orientale e occidentale. Questo cammino è forse uno dei pochi al mondo che collega tanti diversi insediamenti: Siculi, Sicani, Elimi, Sicelioti e fenicio-punici. Tra questi i siti di Camarina, Pantalica, Akrai, Palikè, Morgantina, il lago di Pergusa e la Rocca di Cerere, Entella, Hippana, Mokarta, Segesta e Mozia.

Tappe[modifica | modifica wikitesto]

Provincia di Trapani[modifica | modifica wikitesto]

Marsala, Mozia, Paceco, Trapani, Calatafimi Segesta (Segesta), Vita, Salemi (Basilica di San Miceli), Gibellina, Santa Ninfa, Poggioreale.

Provincia di Palermo[modifica | modifica wikitesto]

Contessa Entellina, Campofiorito, Corleone, Hyppana, Prizzi, Castronovo di Sicilia,

Provincia di Caltanissetta[modifica | modifica wikitesto]

Vallelunga Pratameno, Resuttano, Alimena,

Provincia di Enna[modifica | modifica wikitesto]

Villapriolo, Villarosa, Calascibetta, Enna, Lago di Pergusa, Valguarnera Caropepe, Aidone (Morgantina),

Provincia di Catania[modifica | modifica wikitesto]

Ramacca, Palagonia, Mineo, Grammichele, Licodia Eubea, Vizzini,

Provincia di Siracusa[modifica | modifica wikitesto]

Buccheri, Ferla, Sortino (Pantalica), Cassaro, Palazzolo Acreide,

Provincia di Ragusa[modifica | modifica wikitesto]

Giarratana, Chiaramonte Gulfi, Comiso, Castello di Donnafugata, Camarina (Scoglitti).

Aree archeologiche[modifica | modifica wikitesto]

Il reticolo di vie dell’Antica trasversale sicula riunisce i siti archeologici di grande interesse storico.

Kamarina, ex colonia di Siracusa sorta sul promontorio limitrofo alla foce del fiume Ippari dove sorgeva il tempio di Athena”; il “Parco Archeologico di Occhiolà” a Grammichele; l’area archeologica di Morgantina; Calascibetta: Vallelunga Pratameno; Castronovo di Sicilia nella contrada Grotte sulla riva del fiume Platani con il suo insediamento arcaico costituito da abitazioni troglodite (pare che le pareti di alcune grotte presentino dei segni geroglifici), Mokarta (con la sua necropoli preistorica), San Miceli dove si trova una delle Basiliche paleocristiane più antiche al mondo.

Progetti[modifica | modifica wikitesto]

Negli anni, attorno alla tratta diventata un "cammino" si sono sviluppate diverse iniziative. Lo sviluppo della consapevolezza dell’ambiente come bene di tutti, fa sì che all’interno dell’Antica trasversale sicula trovino espressione progetti di innovazione e management ambientale contro il deterioramento ambientale, la desertificazione, etc. Tra questi: il progetto Grenn link promosso dalla Comunità europea e portato avanti da Biocity con il dispositivo Cocoon sono state messe a dimora specie autoctone dell’isola; il progetto plastic free con attività di sensibilizzazione civica all’interno di ogni singolo Comune delle tappe. E poi ancora di programmi di educazione ambientale e la diffusione di attività sportive ( con i percorsi in bici e a cavallo) a diretto contatto con l’ambiente storico e naturale; la diffusione attraverso l’escursionismo e il trekking nonché la promozione di incontri, manifestazioni, momenti di aggregazione.

Scheda tecnica[modifica | modifica wikitesto]

  • Lunghezza: 638 km
  • Tempo di percorrenza a piedi: 44 giorni
  • Difficoltà: mediamente impegnativa
  • Dislivello medio: 6%
  • Segnaletica: In corso di completamento
  • Percorribile in bici: Sì
  • Percorribile a cavallo: Sì
  • Tipologia percorso: 52.5% su manto stradale (335 su 638 km)

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • L.Santagati, Viabilità e topografia della Sicilia antica, La Sicilia del 1720, Regione Siciliana, Assessorato dei Beni Culturali ed Ambientali e della Pubblica Istruzione (2006)
  • B. Pace, Arte e civiltà della Sicilia antica, I, Milano-Roma-Napoli-Città di Castello 1958, p. 464)
  • P. Orsi, in Notizie degli scavi di antichità, 1907, p. 750)

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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