Utente:Carlomorino/monetazione di Thurium

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La monetazione di Thurium, cioè le emissioni della città di Thurii, Thurium per i Romani, si sviluppa dalla fondazione della città, nella seconda metà del V secolo d.C. e si conclude agli inizi del II secolo, con la deduzione della colonia di Copia. Si ebbe successivamente, per breve tempo, una monetazione di Copia, che diversi autori analizzano assieme a quella di Thurium.

Contesto storico[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Thurium e Sibari.

Thurii (in greco antico: Θούριοι? - Thourioi), in latino Thurium) fu una città della Magna Grecia, situata nelle vicinanze dell'antica Sybaris, o pressoché sullo stesso sito, sulla costa occidentale del Golfo di Taranto.

Thurii sorse nel 444/443 a.C. come colonia panellenica (ovvero formata da greci di tutte le provenienze) ma fu di fatto l'unica fondazione realizzata da Atene nel Mediterraneo occidentale. La nuova fondazione prese inizialmente il nome della precedente Sybaris, ma lo cambiò quasi subito in Thourioi.

In seguito Thurii fu assoggettata dai Lucani. La città ridusse la sua rilevanza e nel 193 a.C. i Romani vi dedussero una colonia, cui diedero nome Copia. In seguito si tornò al nome originale e già nella tarda repubblica il nome di Copia non era più usato.

Contesto monetario[modifica | modifica wikitesto]

La monetazione seguì il piede acheo, che era il piede in uso nelle colonie greche dell'area, con uno statere di ca. 8g; furono coniati anche dei distateri[1].

Il tipo principale presenta la testa di Atena mentre al rovescio è rappresentato un toro spesso completato in esergo da un pesce. I tipi riprendono quelli della penultima monetazione di Sybaris la cosiddetta Sybaris IV, battuti verso la metà del V secolo.

Sono note numerose varianti delle monete, raffigurate, tra le altre in HN Italy da 1757 a 1902.

Monete[modifica | modifica wikitesto]

Argento[modifica | modifica wikitesto]

Statere (350-300 a.C.)
Testa di Atena con elmo attico decorato con Scilla; dietro TIMO Toro caricante; sopra Nike in volo che incorona il toro; in esergo ΘΟΥΡΙΩΝ
AR 7,98 g
[[|300px]]

Emessi: distateri, stateri, dracme, trioboli e dioboli.

Sui distateri: Noepassim

Diverse monete recano lettere o gruppi di lettere.

I primi sono considerati

Bronzo[modifica | modifica wikitesto]

Atena (ca. 435-410 a.C.)
Atena con elmo attico decorato con ramo di olivo ΘΟΥΡΙΩΝ Toro cozzante; Δ sotto; in esergo pesce
Æ 12mm; 2,36 g (cfr. HN Italy # 1904).
Atena (ca. 400-375 a.C.)
Atena con elmo attico, sulla calotta ippocampo ΘΟΥΡΙΩΝ toro cozzante, in esergo pesce
Æ 18mm; 7,10 g (HN Italy 1913)
Apollo
Testa laureata di Apollo; dietro AP in monogramma ΘΟΥ cornucopia; ΣΩ a sinistra, ΦI a destra
Æ 13mm; 1,95 g; circa 280-213 a.C.
[[|300px]]

La coniazione del bronzo inizia verso il 440 a.C.[2]. In precedenza Head l'aveva collocata alla fine del V secolo a.C.[3]; la datazione proposta da Rutter et al. è congetturale e proposta in base al raffronto con le monete d'argento[2].

Il tipo più usato richiama quello della monetazione d'argento, con la testa elmata di Atena al dritto e il toro al rovescio. Rutter et al. elencano ca. 20 monete diverse[4], distribuite tra il 440-435 a.C. e la fine del IV secolo[3].

Dal 320 ca. vengono usati, accanto a quelli già visti, altri tipi. Sono identificabili altri gruppi, in base al tipo raffigurato al dritto.

  • Apollo
  • Artemide
  • Demetra
  • Eracle

Durante la seconda guerra punica ???

In una prima fase, databile tra ca. il 440 e ca. il 415 a.C.[2], come già visto, al dritto è raffigurata la testa di Atena, che indossa un elmo attico decorato con una corona di rami di ulivo. Al rovescio la legenda è inizialmente ΘΟΥ e poi ΘΟΥΡΙΩΝ (thouriōn, dei turini). Il tipo è il toro, rappresentato in vari modi: stante, passante, cozzante o anche rappresentato solo come protome taurina.

Monetazione di Copia[modifica | modifica wikitesto]

Quadrante
Busto di Ercole, con copricapo di pelle di leone; tre globuli dietro Cornucopia; tre globuli sotto, L L AID a sinistra, COPIA a destra
Æ 2,20 g
Sestante
Mercurio con petaso; dietro due globuli Cornucopia; due globuli e caduceo COPIA
Æ; 1,46 g

La monetazione, esclusivamente in bronzo, è simile a quella di Roma: ha l'indicazione del valore tramite numero di globuli pari al valore in once.

Anche il tipi del dritto sono gli stessi di quelli romani dello stesso periodo. Il rovescio reca invece una cornucopia e a sinistra il nome della colonia, COPIA[5]. Sulle monete è anche presente il nome del magistrato responsabile e il titolo di aedilis (AID, secondo l'ortografia dell'epoca)[5].

L'emissione dovrebbe risalire alla prima metà del secondo secolo a.C.[6] ed essere legata alle guerre di Roma contro Antioco III (guerra contro Antioco) e Perseo di Macedonia (terza guerra macedonica)[5]. Il piede monetario usato è il semunciale, con un asse di ca. 10 grammi[7][5].

Il rovescio presenta sempre l'indicazione di valore tramite l'appropriato numero di globuli, una cornucopia e la legenda COPIA. In alcuni casi vi è anche l'indicazione del magistrato responsabile. Il tipo della cornucopia era stato usato in precedenza nella monetazione di Thurium, nel III secolo, associato ad Apollo.

Conii firmati[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ HN Italy, p. 146.
  2. ^ a b c HN Italy, p. 154.
  3. ^ a b Head, p. 87-88.
  4. ^ Catalogate da HN Italy 1903 a 1923
  5. ^ a b c d HN Italy, p. 156
  6. ^ Caruso
  7. ^ Head, p. 88.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Colin M. Kraay, Archaic and Classical Greek coins, Londra, Methuen, 1976, pp. 121-124.
  • (EN) Keith N. Rutter, Greek coinages of Southern Italy and Sicily, Londra, Spink, 1997, ISBN 0-907605-82-6.
Monetazione di Copia
  • HN Italy, p. 156
  • Sear, p. 67
  • Teresa Caruso, La monetazione di Copia Lucaniae, in Miscellanea greca e romana, 9, Roma, Istituto italiano per la storia antica, 1984.

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