Umbrina cirrosa
Ombrina | |
---|---|
Stato di conservazione | |
Vulnerabile[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Classe | Actinopterygii |
Ordine | Perciformes |
Famiglia | Sciaenidae |
Genere | Umbrina |
Specie | U. cirrosa |
Nomenclatura binomiale | |
Umbrina cirrosa Linnaeus, 1758 | |
Sinonimi | |
Asperina improvisa |
L'ombrina[2] (Umbrina cirrosa (Linnaeus, 1758)) è un pesce osseo marino della famiglia Sciaenidae[3].
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Comune nel mar Mediterraneo e nelle acque italiane, è presente anche nel mar Nero[4], e nell'oceano Atlantico orientale tra il golfo di Guascogna e la Guinea[5]. È presente anche nelle acque di Capo Verde e delle Isole Canarie[5]. È penetrata nel mar Rosso attraverso il canale di Suez, è dunque tra le poche specie che hanno fatto il percorso inverso rispetto alla migrazione lessepsiana[6][5].
Si tratta di un pesce legato ai fondi sabbiosi nei pressi delle spiagge[7]. Si trova prevalentemente in acque poco profonde e a breve distanza dalla riva, anche se può arrivare a vivere a 200 m di profondità[1]. Essendo eurialino penetra frequentemente nelle foci dei fiumi e nelle lagune, soprattutto da giovane[8][1].
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Questa specie ha ventre piatto e dorso arcuato con sagoma allungata. Le pinne dorsali sono due, la prima più alta e triangolare, la seconda più lunga e quasi attaccata alla prima. La pinna anale è corta ed ha forma triangolare, ventrali e pettorali sono abbastanza sviluppate e la pinna caudale finisce tronca. La testa è massiccia, la bocca abbastanza piccola, con labbro superiore sporgente ed un caratteristico, corto barbiglio sotto il mento[8].
La livrea è argentata con strie oblique ondulate di colore giallastro e azzurro alternato sul dorso e i fianchi. Le pinne sono giallastre scure o beige, con bordi scuri. A differenza dell'ombrina fosca, presenta un bordo dell'opercolo branchiale di colore nero[8].
La lunghezza massima registrata è di 73 cm per 30 kg di peso; in genere non supera comunque i 40[4].
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Alimentazione
[modifica | modifica wikitesto]Si ciba principalmente di invertebrati che cattura nella sabbia grufolando in piccoli gruppi. Le sue prede preferite sono crostacei (come Upogebia e anche granchi come Liocarcinus[9]), molluschi (soprattutto cannolicchi), echinodermi e policheti. Può predare anche altri pesci ossei (clupeidi, sgombridi) e seppie[1].
Riproduzione
[modifica | modifica wikitesto]Raggiunge la maturità sessuale intorno ai tre anni di età[1]. Si riproduce in primavera ed estate[10][6]. Le uova, trasparenti e sferiche[11], sono disperse nell'acqua e non ci sono cure verso di esse. I giovani fino a 3 cm sono nerastri con pinne bianche.
Pesca
[modifica | modifica wikitesto]Le sue carni sono tra le più pregiate tra quelle dei pesci mediterranei. Viene insidiata con le reti da posta e con ogni tipo di rete costiera[1] e, dai pescatori sportivi, con la tecnica del surf casting, di cui rappresenta una tipica preda.
Conservazione
[modifica | modifica wikitesto]Presente nell'appendice III della convenzione di Berna e in seguito elencata dalla Convenzione di Barcellona come una delle specie la cui pesca deve essere regolamentata[1], l'ombrina è minacciata dal degrado degli habitat costieri e dalla sovrapesca. La lista rossa IUCN la classifica come "vulnerabile" perché le sue popolazioni appaiono essere in declino[1].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h (EN) Bizsel, K., Pollard, D.A., Yokes, B., Goren, M., Chao, L., Di Natale, A. & Kara, M. 2020, Umbrina cirrosa, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ Decreto Ministeriale n°19105 del 22 settembre 2017 - Denominazioni in lingua italiana delle specie ittiche di interesse commerciale, su politicheagricole.it.
- ^ (EN) Umbrina cirrosa, in WoRMS (World Register of Marine Species).
- ^ a b (EN) Umbrina cirrosa, su FishBase. URL consultato il 10 gennaio 2021.
- ^ a b c Fao Species Identification Guide, p. 2652.
- ^ a b (EN) J.-C. Hureau, Shi drum (Umbrina cirrosa), su Marine Species Identification Portal. URL consultato il 10 gennaio 2021.
- ^ Rupert Riedl, p. 638.
- ^ a b c Louisy P., 2006, p. 179.
- ^ (EN) Food and Feeding Habits Summary Umbrina cirrosa, su FishBase. URL consultato il 10 gennaio 2021.
- ^ (EN) Spawning for Umbrina cirrosa, su FishBase. URL consultato il 10 gennaio 2021.
- ^ (EN) Egg Characteristics of Umbrina cirrosa, su FishBase. URL consultato il 10 gennaio 2021.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Tortonese E., Osteichthyes, Calderini, 1975.
- Rupert Riedl, Fauna e flora del Mediterraneo, Franco Muzzio Editore, 1983.
- Costa F., Atlante dei pesci dei mari italiani, Mursia, 1991, ISBN 88-425-1003-3.
- Louisy P., Guida all'identificazione dei pesci marini d'Europa e del Mediterraneo, a cura di Trainito E., Milano, Il Castello, 2006, ISBN 88-8039-472-X.
- (EN) The Living Marine Resources of the Eastern Central Atlantic: Bony Fishes Part 2 (Perciformes to Tetradontiformes) and Sea Turtles (PDF), collana FAO Species Identification Guide for Fishery Purposes, vol. 4, Roma, 2016, ISBN 978-92-5-109266-8.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Umbrina cirrosa
- Wikispecies contiene informazioni su Umbrina cirrosa
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) ITIS Standard Report Page: Umbrina cirrosa, in Integrated Taxonomic Information System. URL consultato il 10 gennaio 2021.