Turki bin Nasser Al Sa'ud

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Turkī bin Nāṣer Āl Saʿūd
Principe dell'Arabia Saudita
Stemma
Stemma
Nome completoTurkī bin Nāṣer bin ʿAbd al-ʿAzīz Āl Saʿūd
NascitaRiad, 14 aprile 1948
Morte30 gennaio 2021 (72 anni)
SepolturaCimitero al-'Ud, 31 gennaio 2021
DinastiaDinastia Saudita
PadreNasser bin Abd al-Aziz Al Sa'ud
MadreMūḍā bint Aḥmad al-Sudayrī
ConsorteNoura bint Sultan bin Abd al-Aziz Al Sa'ud
FigliPrincipe Faysal
Principessa Abeer
Principessa Areej
Principessa Lamia
Principessa Rima
Principe Abd Allah
Principessa Haifa
ReligioneIslam sunnita
Turkī bin Nāṣer Āl Saʿūd

Capo della Presidenza della Meteorologia e dell'Ambiente
Durata mandato2001 –
18 agosto 2013
Predecessore-
SuccessoreAbd al-Aziz bin Omar Al Jaser

Turkī bin Nāṣer Āl Saʿūd (in arabo الأمير تركي بن ناصر بن عبد العزيز آل سعود?; Riad, 14 aprile 194830 gennaio 2021[1]) è stato un principe, militare e imprenditore saudita, membro della famiglia reale Āl Saʿūd.

Primi anni di vita e formazione[modifica | modifica wikitesto]

Turki bin Nasser è nato a Riad 14 aprile 1948[2] ed è il settimo figlio di Nasser bin Abd al-Aziz Al Sa'ud,[2] che è stato escluso dalla successione a causa di costumi "dissoluti".[3] Sua madre è Muhdi bint Ahmad bin Mohammed Al Sudairi,[2][4] sorella della madre dei sette fratelli Sudairi, Hassa.[4]

Turki bin Nasser oltre ad aver conseguito un master in scienze politiche,[5] ha seguito vari corsi militari negli Stati Uniti e nel Regno Unito e partecipato a sei sessioni di corsi di aviazione in Arabia Saudita.[2]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1966, è diventato ufficiale con grado di sottotenente alla Base aerea Re Abd al-Aziz. Nel 1975 è diventato comandante ad interim dell'unità di addestramento. Dal 1976 al 1984 ha lavorato come comandante in tre diverse unità, ovvero del 13º Squadrone (nel 1976), del 3º gruppo delle ali volanti (nel 1978) e della Base aerea Re Abd al-Aziz della Provincia Orientale (nel 1984).[2] Dal 1989 al 1994 ha servito come responsabile del progetto Al Yamamah. Successivamente, divenne capo delle operazioni del personale dell'aria, del progetto "scudo di pace" e del progetto "pace del falco" nel 1994.[2]

Nel 1996, il principe Turki è diventato vice comandante della Forza aerea saudita. Nel 2000, è stato nominato consigliere speciale del principe Sultan, allora ministro della difesa.[2] Da alcuni documenti diplomatici statunitensi emerge che Turki bin Nasser non ha cercato di nascondere le sue attività commerciali quando era ufficiale militare e che il principe Mansour bin Bandar Al Sa'ud era uno dei suoi partner commerciali.[6]

Dopo essersi congedato dall'aviazione, Turki bin Nasser è stato nominato capo della presidenza della meteorologia e dell'ambiente, l'ente responsabile della tutela dell'ambiente e della conservazione e sviluppo delle risorse naturali in Arabia Saudita.[5] Il principe Turki è stato anche presidente della società ambientale saudita.[7] È stato presidente del consiglio di amministrazione dell'associazione di beneficenza saudita per l'autismo di Gedda. Nell'aprile 2012, a Riyad, è stato aperto un nuovo centro, il Centro per l'Autismo Principe Nāṣer bin ʿAbd al-ʿAzīz, con lo scopo di raccogliere fondi per la ricerca.[8] Il 18 agosto 2013, re Abd Allah ha emesso un decreto reale in cui si nominava Abd al-Aziz bin Omar Al Jaser capo della presidenza di meteorologia e l'ambiente[9] in sostituzione del principe.[10]

Il 4 novembre 2017 re Salman ha costituito una commissione anti-corruzione guidata dal principe ereditario Mohammad bin Salman. Poche ore dopo la commissione ha ordinato l'arresto di undici principi e trentotto ex ministri. Il principe Turki bin Nasser è stato arrestato con l'accusa di corruzione.

Ricchezza[modifica | modifica wikitesto]

Il quotidiano britannico The Guardian ha riportato che il principe possedeva quasi 200 auto d'epoca, un Boeing Business Jet privato da 20 milioni di sterline, un grande yacht, il Sarah, una villa a Beverly Hills e alcune case in diverse città come Barcellona, Riad, Dhahran e Londra. La sua casa nella capitale britannica si trova in Sussex Square, vicino ad Hyde Park.[11]

Altri incarichi[modifica | modifica wikitesto]

Turki bin Nasser è stato patrono del club saudita Al Qadsieh e membro onorario dell'Al-Nassr Athletic, Social and Cultural Club.[2] È stato amministratore delegato del Consiglio dei ministri arabi responsabili per l'ambiente.[2][12] Ha fatto parte anche del consiglio di amministrazione del commissione saudita degli animali selvatici.[13]

Controversie[modifica | modifica wikitesto]

È stato riferito che il principe Turki bin Nasser avesse presumibilmente ricevuto più di 60 milioni di sterline di fondi in nero dalla BAE Systems. È stato inoltre dichiarato che aveva ricevuto almeno un miliardo di sterline attraverso una società offshore anonima, la Poseidon, che era legata al politico libanese Mohammad Safadi, ministro delle finanze del suo paese dal giugno 2011.[14] Il suo nome è stato collegato con l'offerta di presunte commissioni nel contratto da 50 miliardi di contratti, l'affare Al Yamamah, avviato sotto l'amministrazione di Margaret Thatcher nel 1980.[15] Pertanto, nel 2005, è diventato il centro di un'indagine condotta dal dipartimento britannico contro la corruzione, il Serious Fraud Office.[16]

Gardiner, titolare di un'agenzia di viaggi che mediava tra il principe e la BAE, ha dichiarato di aver erogato del denaro e che gran parte di esso è andato a Turki bin Nasser, allora capo dell'aeronautica militare e importante cliente della BAE. Altri fondi sono stati utilizzati anche indirettamente in suo favore, in particolare pagare la luna di miele della figlia del principe Bandar bin Sultan,[17] che precedentemente era sposata con il primo figlio del principe Turki, Faysal. È stato inoltre sostenuto una delle sue figlie ha realizzato un video di nozze a spese della BAE da 200 000 sterline.[16] Un'altra accusa è stata rivolta alla moglie del principe Turki, Noura bint Sultan, che avrebbe ricevuto come regalo di compleanno una Rolls-Royce da 170 000 sterline, trasportata in Arabia Saudita con un aereo cargo noleggiato dalla BAE.[16][18] Un'altra accusa rivolta al Turki è stata di aver usufruito con la sua famiglia di una vacanza dal valore di 2 milioni di sterline.[16]

Arresto[modifica | modifica wikitesto]

Il 4 novembre 2017 fu arrestato durante un'ampia operazione anti-corruzione condotta da un comitato reale di nuova costituzione.[19][20] Nel gennaio del 2018 fu scarcerato.[21]

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Turki bin Nasser è stato sposato con Noura bint Sultan (nata nel 1948), che è la figlia del defunto principe ereditario Sultan.[11][22][23]

I suoi figli sono Faysal, Abeer, Areej, Lamia, Rima, Abd Allah e Haifa bint Turki.[2] Sua figlia Areej, ha aperto un iCafe, l'Areej art cafe, a Riyad a fine maggio 2012.[24]

Morte e funerale[modifica | modifica wikitesto]

Morì il 30 gennaio 2021.[25][26] Le preghiere funebri si tennero il giorno successivo nella moschea Imam Turki bin Abd Allah di Riad. La salma venne poi sepolta nel cimitero al-'Ud della città.[26][27]

Onorificenze[2][modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze saudite[modifica | modifica wikitesto]

Membro di I Classe dell'Ordine del re Abd al-Aziz - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia della liberazione del Kuwait - nastrino per uniforme ordinaria

Onorificenze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere dell'Ordine della Legion d'Onore (Francia) - nastrino per uniforme ordinaria
Commendatore dell'Ordine Nazionale al Merito (Francia) - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia della liberazione del Kuwait (Kuwait) - nastrino per uniforme ordinaria
Crescente di Eccellenza (Pakistan) - nastrino per uniforme ordinaria
Comandante della Legion of Merit (Stati Uniti) - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (AR) وفاة الأمير تركي بن ناصر بن عبدالعزيز آل سعود, su ajel.sa, 30 gennaio 2021.
  2. ^ a b c d e f g h i j k His Royal Highness Prince Turki bin Nasser bin Abdulaziz Al Saud, su Saudi Environmental Society. URL consultato il 24 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 3 novembre 2013).
  3. ^ Nabil Mouline, Power and generational transition in Saudi Arabia (PDF), in Critique Internationale, vol. 46, April–June 2012, pp. 1–22. URL consultato il 24 aprile 2012.
  4. ^ a b Joseph A. Kechichian, Succession In Saudi Arabia, Palgrave Macmillan, 3 agosto 2001, p. 283, ISBN 978-0-312-29962-0. URL consultato il 20 marzo 2015.
  5. ^ a b H.R.H. Prince Turki bin Nasser bin Abdulaziz Al Saud, su Environmental Infrastructure Forum. URL consultato il 24 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 17 luglio 2012).
  6. ^ The role of Saudi princes in uniform, su Wikileaks, 27 maggio 1985. URL consultato il 25 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 26 ottobre 2011).
  7. ^ Message from Turki bin Nasser (PDF), su gulfenvironmentforum.com, Gulf Environment Forum. URL consultato il 24 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 5 novembre 2013).
  8. ^ Prince Salman to open Prince Nasser bin Abdulaziz Center for Autism, in Saudi Press Agency (SPA), 16 aprile 2012. URL consultato il 16 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2013).
  9. ^ كلمة معالي الدكتور عبد العزيز بن عمر الجاسر الرئيس العام للأرصاد وحماية البيئة, su Meteorology and Environment Society. URL consultato il 3 novembre 2013 (archiviato dall'url originale il 4 novembre 2013).
  10. ^ الجاسر رئيساً عاماً للأرصاد وحماية البيئة وابن فويّز مستشاراً بإمارة الرياض, su Al Riyadh, 18 agosto 2013. URL consultato il 3 novembre 2013.
  11. ^ a b Prince Turki: The man with everything, in The Guardian, 4 maggio 2004. URL consultato il 24 maggio 2012.
  12. ^ Board of Trustees (2006-2008), su cedare.int, CEDARE. URL consultato il 24 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 26 aprile 2013).
  13. ^ Board of Governors, su ncwcd.gov.sa, Saudi Wildlife Commission. URL consultato il 24 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 30 giugno 2012).
  14. ^ BAE files, in The Guardian. URL consultato il 2 ottobre 2012.
  15. ^ David Leigh e Rob Evans, Prince Turki bin Nasser, in The Guardian, 7 giugno 2007. URL consultato il 24 maggio 2012.
  16. ^ a b c d David Isenberg, Scandal sours Saudi arms deal, in Asia Times Online, 6 ottobre 2005. URL consultato il 6 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 20 novembre 2012).
  17. ^ Nelson D. Schwartz e Lowell Bergman, Payload: Taking Aim at Corporate Bribery, in The New York Times, 25 novembre 2007. URL consultato il 6 giugno 2012.
  18. ^ Abdullah bin Abdulaziz Al Saud, in APS Review Oil Market Trends, 24 ottobre 2005. URL consultato l'11 giugno 2013.
  19. ^ Saudi Arabia princes detained, ministers dismissed, in Al Jazeera.
  20. ^ Stephen Kalin e Katie Paul, Future Saudi king tightens grip on power with arrests including Prince Alwaleed, in Reuters, 5 novembre 2017. URL consultato il 7 luglio 2017.
  21. ^ Shares of Saudi prince's firm surge after his release, in Middle East Eye, 28 gennaio 2018. URL consultato il 2 settembre 2020.
  22. ^ Family Tree of Turki bin Nasser bin Abdulaziz, su Datarabia. URL consultato il 19 marzo 2012 (archiviato dall'url originale il 1º febbraio 2011).
  23. ^ Sabri Sharif, The House of Saud in Commerce: A Study of Royal Entrepreneurship in Saudi Arabia, New Delhi, I. S. Publications, 2001, ISBN 81-901254-0-0.
  24. ^ Areej Art Cafe opens in Riyadh, in Arab News, 29 maggio 2012. URL consultato il 30 maggio 2012.
  25. ^ وفاة الأمير تركي بن ناصر بن عبدالعزيز آل سعود Ajel. Retrieved 30 January 2021.
  26. ^ a b Saudi Arabia announces death of Prince Turki bin Nasser bin Abdulaziz Al Saud, in Arab News, 31 gennaio 2021. URL consultato il 31 gennaio 2021.
  27. ^ (AR) Muhammad Tariq, شاهدوا بالفيديو.. تشييع جثمان الأمير الراحل تركي بن ناصر, su muhtwaplus.com, 31 gennaio 2021. URL consultato il 3 febbraio 2021.

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