Per la decima edizione, denominata TORX, sono state aggiunte due gare, oltre alla prova principale di 330km e al Tot Dret di 140km e 12000 d+ sono stati aggiunti il Tor Des Glaciers una gara di 450km aperta solamente a 100 atleti che in precedenza avevano già concluso il TOR e il Passage Au Malatra una gara da 30km e 2000D+ con partenza a Saint Rhemy en Bosses e passaggio suggestivo a 3000 metri di altitudine al Col Malatra prima di scendere verso Courmayeur. Nel 2019, la prima edizione di questa gara più corta ha visto tagliare il traguardo in prima posizione il valdostano Davide Cheraz davanti a due atleti francesi.
Un momento del Tor des Géants, il Gran Paradiso sullo sfondo.
È una competizione[2] che prevede premi per tutti i partecipanti che portino a termine il percorso. La gara, che attraversa il territorio di 34 comuni ed è considerata "il trail più duro al mondo"[3], percorre i sentieri delle Alte vie della regione con partenza ed arrivo a Courmayeur.
La prova si svolge in una sola tappa, a velocità libera e in un tempo limite di 150 ore, in regime di semi-autosufficienza con l'atleta che deve portare con sé l'indispensabile per la sussistenza e può rifornirsi unicamente presso dei punti di assistenza prestabiliti. Il numero massimo di partecipanti per motivi di organizzazione e di sicurezza è stato fissato a 750 atleti più una cinquantina tra wildcard e giornalisti, anche se per l'edizione 2017 le richieste di partecipazione sono state 2.362[4]. Dall'edizione 2014 sono stati introdotti i commissari di gara per evitare tagli del percorso e situazioni di pericolo[5].
Dall'edizione 2017 è stato introdotto un servizio di geolocalizzazione tramite GPS che mostra, per ogni corridore, sul sito ufficiale del Tor des Géants[6] diverse informazioni: la posizione in classifica generale, la velocità media, i chilometri e il dislivello positivo percorsi. Vengono inoltre mostrati tutti i tempi di passaggio in punti predefiniti sul percorso (corrispondenti a rifugi o comuni attraversati), l'ora di entrata e quella di uscita dalle basi vita e la previsione di arrivo al punto successivo.
Il tracciato, un anello che misura circa 330 km per un totale di 24.000 metri di dislivello positivo, segue dapprima l'Alta via della Valle d'Aosta n. 2 in direzione della bassa Valle e fa ritorno a Courmayeur per l'Alta via della Valle d'Aosta n. 1 ripercorrendo i sentieri ai piedi di alcuni tra i più importanti 4000 delle Alpi ed attraversando il parco nazionale del Gran Paradiso e il parco regionale del Mont Avic[7]. Il percorso attraversa 25 colli oltre i 2000 metri, 30 laghi ed è compreso tra un'altitudine di 300 metri ad una di 3300 metri[8].
Lungo il percorso sono previsti più di quaranta punti di ristoro, riposo e soccorso, oltre a sette basi d'accoglienza di maggior dimensione (basi vita) che dividono il percorso in sette settori:
La gara ha avuto una rilevante copertura mediatica sia sulle trasmissioni e sulla stampa generalista[9][10][11][12] sia sui media specializzati nei settori del podismo, dell'escursionismo e dell'alpinismo. Per esempio Meridiani Montagna, una delle riviste di riferimento per gli appassionati, ha dedicato alla preparazione della gara un ampio articolo del proprio numero del maggio 2010.[13]
Nell’ambito del Tor des Géants, dall’edizione 2017, viene organizzato un trail chiamato Tot Dret. Il nome, che in patois valdostano significa “tutto dritto” (una versione è ugualmente presente in Titsch, Groadus), allude al fatto che rispetto al Tor, nel quale si può individuare un percorso di andata (l’Alta via della Valle d'Aosta n. 2) e uno di ritorno (l'Alta via della Valle d'Aosta n. 1), nel Tot Dret si percorre solo l’Alta via della Valle d'Aosta n. 1, quindi può definirsi “tutto dritto” con partenza da Gressoney-Saint-Jean e arrivo a Courmayeur. Il tracciato è lungo 140 chilometri con un dislivello positivo di 12000 metri. Lungo il percorso sono situati diversi punti ristoro (ogni 7/10 km) e una base vita ad Ollomont. Come il Tor, si svolge in una sola tappa, velocità libera, in un tempo limitato pari a 38 ore, in regime di semi-autosufficienza[14].
A partire dall'edizione 2019, il 'Tot Dret diventa TOR130 - Tot Dret, gara qualificante per il Tor des Géants[15]. A tutti i finisher dell'edizione 2017 e 2018, è permesso l'accesso diretto, senza sorteggio, all'iscrizione al Tor des Géants 2019. Lo stesso privilegio sarà riservato a 200 finisher dell'edizione 2019 per l'accesso al Tor des Géants 2020.
Nel 2019 l’atleta Giuliano Cavallo è giunto in prima posizione al traguardo di Courmayeur stabilendo un nuovo record del percorso.
Nell’ambito del Tor des Géants, dall’edizione 2019 (TORX), viene organizzato un trail chiamato Tor des Glaciers (Giro dei ghiacciai in patois valdostano). La gara è più lunga del Tor des Géants, infatti prevede circa 450 km di strada con 38000 metri di dislivello, ed è aperta solo a persone che hanno finito il tor negli anni precedenti in un tempo massimo di 130 ore per un massimo di 100 concorrenti (2019). Il percorso si snoda tra le Altevie 3 e 4 della Valle d'Aosta, percorsi mai ufficializzati.