Toni Zanussi

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Toni Zanussi (Qualso, 11 settembre 1952) è un artista italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Alla morte di entrambi i genitori nel 1964 viene assegnato e accolto presso l'Istituto religioso Saveriano di Udine.

Nel 1968 si trasferisce a Rapallo e nel 1969 viene assunto presso il Porto di Genova in Costa Crociere con varie mansioni, naviga sulle rotte mediterranee e della East Coast continentale americana da Buenos Aires, Porto Rico, Miami, Nassau (Bahamas) e Cuba.

Entra in contatto con il panorama artistico e culturale degli anni '70 della East Coast americana.

Nel 1971 rientra a Venezia, con l'esperienza maturata a bordo delle navi da crociera viene assunto a Palazzo della Contessa Cicogna dove entra in contatto con il panorama artistico e culturale dell'area veneziana

Nel 1975 ritorna nella terra friulana d'origine: da qui comincia a sviluppare il suo percorso artistico all'interno del suo studio.

Sviluppa una rete di rapporti in ambito artistico e legati all'impegno sociale.

Fondamentali gli incontri con Ernesto Balducci, Elio Bartolini, Davide Lajolo, Gianfranco Ravasi, Duccio Trombadori, David Maria Turoldo, Marisa Vescovo e Gillo Dorfles.

Attività artistica[modifica | modifica wikitesto]

La sua ricerca è legata all'uso delle forme astratte, cromatiche e tecniche come la linea dei Voli di Sarajevo e Le Città Invisibili. Il legame con agli aspetti sociali del proprio lavoro, lo portano a creazioni e figurazioni più esplicite con installazioni come La Porta della Pace (1998) la Tenda della Pace (Udine, 2002) e la Porta di Baghdad/Babel Baghdad (2007).

Tale ricerca nel panorama degli artisti contemporanei lo pone all'attenzione della critica di Gillo Dorfles che, con la definizione di Cosmo-Gonie (cosmo in formazione) consacra l'originale ricerca cromatica e di strutturazione nella visione metaforica della realtà frutto di intime attitudini all'introspezione e alla meditazione.

Gillo Dorfles inserisce il testo critico (Cosmo-Gonie, opere stabili, dicembre 1993 Berlino) nel volume “Gli artisti che ho incontrato” (2016), raccolta della produzione critica di Dorfles dell'arte ed estetica del XX secolo.

Legami con l'area geografica[modifica | modifica wikitesto]

Il laboratorio dell'artista è situato a Tarcento sul Monte Stella ed è sede distaccata del Centro Interdipartimentale di Ricerca sulla pace "Irene" dell'Università degli Studi di Udine.

Documentazione attività artistica[modifica | modifica wikitesto]

La documentazione della sua attività artistica si trova presso il Kunsthistorisches Institut in Florenz.[1]

Mostre ed Esposizioni (parziale)[modifica | modifica wikitesto]

  • 1971 Bainville Art Gallery, Nassau (Bahamas)
  • 1972 Flower Art Gallery, Miami, Florida (Usa)
  • 1993 Scuderie Palazzo Ruspoli, Roma, Italia
  • 2003 Giubbe Rosse, Firenze
  • 2003 Ilidža-Sarajevo-Samira Catovica, Sarajevo (BIH)
  • 2004 Karmeliterkirche, Wiener-Neustadt(Austria)
  • 2006 Aeroporto Leonardo da Vinci di Alitalia per l'Arte, Roma
  • 2006 Privredna Banka Zagreb-Intesa Sanpaolo, Zagabria (Croazia)
  • 2007 Aeroporto Marco Polo, sala Tintoretto di Alitalia per l'Arte, Venezia
  • 2010 Maison de l'Italie Citè Universitarie de Paris, Parigi (Francia)
  • 2014 Arte a bordo di Costa Diadema, Venezia
  • 2015 Istituto Italiano di Cultura, Lubiana (Slovenia)
  • 2016 Dipingo le sue parole. Teatro Verdi, Pordenone, Italia

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Kunsthistorisches Institut in Florenz [collegamento interrotto], su khi.fi.it.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Pino Roveredo,Toni Zanussi, l’arte contro la brutalità, in Messaggero Veneto del 17 marzo 2015
  • Laura Venerus, Toni Zanussi e l’arte per le parole di Turoldo, in Messaggero Veneto del 2 dicembre 2016
  • Gillo Dorfles, Toni Zanussi. Opere stabili in Berlino, La Molisana, Berlino, dicembre 1993, Gli artisti che ho incontrato ed. Skira 2016 (a cura di Luigi Sansone) pp.715.
  • Pino Roveredo, Toni Zanussi. Le città cosmogoniche invisibili, Istituto italiano di Cultura in Slovenia, 2015, pp. 25.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN50390761 · ISNI (EN0000 0000 1938 6629 · GND (DE13253603X · WorldCat Identities (ENviaf-50390761