Thespis (botanica)

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Thespis
Immagine di Thespis (botanica) mancante
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Superasteridi
(clade) Asteridi
(clade) Euasteridi
(clade) Campanulidi
Ordine Asterales
Famiglia Asteraceae
Sottofamiglia Asteroideae
Tribù Astereae

Basal grade

Sottotribù Eschenbachiinae
Genere Thespis
DC., 1833
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Asteridae
Ordine Asterales
Famiglia Asteraceae
Sottofamiglia Asteroideae
Tribù Astereae
Genere Thespis
Specie
(Vedi testo)

Thespis DC., 1833 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae, sottofamiglia Asteroideae, tribù Astereae (Basal grade) e sottotribù Eschenbachiinae.[1][2][3]

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome scientifico del genere è stato definito dal botanico Augustin Pyramus de Candolle (1778-1841) nella pubblicazione " Archives de Botanique. Paris" ( Arch. Bot. (Paris) 2: 517) del 1833.[4]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Portamento. Le specie di questo genere hanno dei cicli biologici annuali e si presentano come piccoli glomeruli erbacei glabri a portamento naniforme.[5][6][7][8][9][10]

Fusto. La parte aerea in genere è diffusa e multiramificata. Le radici sono fitte o rizomatose.

Foglie. Le foglie in genere sono disposte in modo alternato, picciolate o sessili. La lamina con forme da ovate a obovate, ha dei bordi da interi a dentato-seghettati. Sulla superficie possono essere presenti dei punti ghiandolari oppure no.

Infiorescenza. Le sinflorescenze sono composte da diversi capolini, piccoli e globosi, raccolti in piccole cime corimbose. Le infiorescenze vere e proprie sono composte da un capolino terminale brevemente peduncolato (o sessile) di tipo discoidale. I capolini sono formati da un involucro, con forme emisferiche, composto da diverse brattee, al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi: fiori del raggio e fiori del disco. Le brattee, glabre, con forme concave-oblunghe, a consistenza erbacea e margini scariosi, sono disposte in modo più o meno embricato su 2 serie. Il ricettacolo in genere è nudo ossia senza pagliette a protezione della base dei fiori; la forma è piano-convessa.

Fiori. I fiori sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Si distinguono in:

  • fiori del raggio (esterni): sono femminili e sono disposti su più serie; la forma è ligulata (zigomorfa); le ligule sono ridottissime o mancanti e ghiandolose;
  • fiori del disco (centrali): sono pochi con forme brevemente tubulose (attinomorfe); sono funzionalmente maschili (le ovaie sono sterili)
*/x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[11]
  • Corolla: la forma della corolla alla base è più o meno brevemente imbutiforme o tubolare con 4 lobi (i fiori del disco); i lobi, patenti o eretti, hanno una forma oblunga-ovata. I lobi sono percorsi da condotti aranciati di resina. Il colore delle corolle è giallo.
  • Androceo: l'androceo è formato da 5 stami sorretti da filamenti generalmente liberi; gli stami sono connati e formano un manicotto circondante lo stilo; le teche (produttrici del polline) alla base sono troncate e sono lievemente auricolate (molto raramente sono speronate o hanno una coda); le appendici delle antere sono ridotte a piccole punte; il tessuto endoteciale (rivestimento interno dell'antera) è quasi sempre polarizzato (con due superfici distinte: una verso l'esterno e una verso l'interno). Il polline è sferico con un diametro medio di circa 25 micron; è tricolporato (con tre aperture sia di tipo a fessura che tipo isodiametrica o poro) ed è echinato (con punte sporgenti).[9][12]
  • Gineceo: l'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli.[5] Lo stilo (il recettore del polline) è profondamente bifido (con due stigmi divergenti) e con le linee stigmatiche marginali separate.[13] I due bracci dello stilo hanno una forma da lanceolata a deltoide e possono essere papillosi o ricoperti da ciuffi di peli. Lo stilo dei fiori del raggio è supinato.

Frutti. I frutti sono degli acheni con pappo; in alcune specie è presente un certo dimorfismo (gli acheni dei fiori del raggio differiscono dagli acheni dei fiori del disco);

  • achenio: gli acheni, con forme leggermente compresse ellissoidi, hanno nervature multiple; la superficie è finemente papillosa (non ghiandolosa); la parete dell'achenio è formata da celle contenenti rafidi ma prive di fitomelanina; il carpoforo normalmente è anulare; le setole con punte a forma di ancora non sono presenti; dimensioni dell'achenio: da 0,4 a 1,2 mm;
  • pappo: il pappo è formato da una serie di 6 - 13 setole scabre. Talvolta mancano nei fiori del disco.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).[6][7]
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta. Inoltre per merito del pappo il vento può trasportare i semi anche a distanza di alcuni chilometri (disseminazione anemocora).

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Le specie di questo genere sono distribuite in Asia orientale.[3]

Sistematica[modifica | modifica wikitesto]

La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[14], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[15] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[16]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][8][9]

Filogenesi[modifica | modifica wikitesto]

La tribù Astereae comprende circa 40 sottotribù. In base alle ultime ricerche nella tribù sono stati individuati (provvisoriamente) 5 principali lignaggi:[2]

  • Basal grade: include alcuni generi isolati, il gruppo "South American-Oceania", alcune sottotribù africane e il gruppo dei generi legnosi del Madagascar.
  • Bellis lineage: comprende le sottotribù eurasiatiche e una sottotribù africana.
  • Aster lineage: include i generi asiatici di Asterinae e i principali gruppi dell'Australia e dell'Oceania.
  • Baccharis lineage: include alcuni gruppi sudamericani.
  • North American lineage: include la vasta gamma di sottotribù del Nordamerica, Messico e alcuni gruppi distribuiti nel Sudamerica.

Il genere Thespis (insieme alla sottotribù Eschenbachiinae ) è incluso nel Basal grade. In particolare Eschenbachiinae fa parte del sottogruppo relativo agli areali dell'"Africa/Madagascar/Asia sud-est".[2] In precedenti trattazioni questo genere era descritto all'interno della sottotribù Lagenophorinae.[9]

I caratteri distintivi del genere di questa voce sono:[9]

  • il portamento di questo genere è annuale e si presenta come piccoli glomeruli erbacei;
  • le foglie sono disposte in modo alternato;
  • le corolle dei fiori femminili non sono radiate.

Elenco delle specie[modifica | modifica wikitesto]

Questo genere ha 3 specie:[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
  2. ^ a b c Nesom 2020.
  3. ^ a b c World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 13 dicembre 2023.
  4. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 13 dicembre 2023.
  5. ^ a b Pignatti 1982, vol.3 pag.1.
  6. ^ a b Strasburger 2007, pag. 860.
  7. ^ a b Judd 2007, pag.517.
  8. ^ a b Funk & Susanna 2009, p. 589.
  9. ^ a b c d e Kadereit & Jeffrey 2007, p. 284 e 310.
  10. ^ eFloras - Flora of North America, su efloras.org. URL consultato il 13 dicembre 2023.
  11. ^ Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
  12. ^ eFloras - Flora of North America, su efloras.org. URL consultato il 15 febbraio 2012.
  13. ^ Judd 2007, pag. 522.
  14. ^ Judd 2007, pag. 520.
  15. ^ Strasburger 2007, pag. 858.
  16. ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 aprile 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Thespis Royal Botanic Gardens KEW - Database
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