Tepalo

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Nel fiore delle Angiosperme si ricorre al nome di tepali per indicare antofilli non distinguibili in sepali e petali[1]. L'insieme dei tepali prende il nome di perigonio, un tipo di perianzio nel quale, per l'appunto, i sepali e i petali non sono distinti.

Tipologie[modifica | modifica wikitesto]

Tepali colorati (petaloidei) in Lilium bulbiferum L.
Tepali verdastri (sepaloidei) in Helleborus viridis L.

I tepali possono essere indicati come petaloidei nel caso in cui siano colorati e assomiglino quindi ai petali, o sepaloidei nel caso siano verdastri e assomiglino ai sepali.[2]

Diffusione[modifica | modifica wikitesto]

La presenza di tepali è comune nelle Monocotiledoni (es. tulipani, gigli…).[3]

Il fiore del giglio offre un caso evidente in cui non è possibile individuare, almeno a una prima occhiata, la presenza dei sepali, poiché i tre antofilli che formano il calice e i tre che formano la corolla hanno il medesimo aspetto di petali. In realtà, anche in questo fiore sono anatomicamente distinguibili un verticillo inferiore formato da tre sepali e uno superiore formato da tre veri petali; tuttavia si preferisce chiamare tutti e sei gli antofilli col nome di tepali, enfatizzandone così la somiglianza morfologica e funzionale.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Tepalo, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  2. ^ Il fiore (PDF), su ipsaameloni.edu.it, Istituto di Istruzione Superiore "Don Deodato Meloni" - Oristano. URL consultato il 1º gennaio 2021.
  3. ^ Maria Antonietta Colasante, Iridaceae presenti in Italia – Iridaceae Present in Italy, Sapienza Università Editrice, 2018, p. 72. URL consultato il 1º gennaio 2021.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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