Tang Tang

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Tang Tang
videogioco
Il soldato giallo nel primo livello
PiattaformaArcade, Game Boy Advance
Data di pubblicazioneArcade:
23 maggio 2000
Bandiera della Corea del Sud 23 maggio 2000

Game Boy Advance:
28 agosto 2001
Zona PAL 19 ottobre 2001

GenerePiattaforme, rompicapo
TemaFantascienza
OrigineCorea del Sud
SviluppoExcellent Soft Design (arcade), GameVision Corporation (GBA)
PubblicazioneESD Co., Ltd. (arcade), Take Two Interactive (GBA)
DirezioneTony Jeong (arcade)
ProduzioneJames Park (arcade), Jamie King (GBA), Chris Lacey (GBA)
ProgrammazioneJeong Hun Kim (arcade)
MusicheManfred Linzner (GBA)
Modalità di giocoGiocatore singolo
SupportoCartuccia
Fascia di etàaDeSe: TP · ELSPA: 3+ · ESRB: E[1] · OFLC (AU): G[2]
Specifiche arcade
SchermoOrizzontale
Periferica di inputJoystick

Tang Tang è un videogioco a piattaforme in stile rompicapo sviluppato da Excellent Soft Design e pubblicato da ESD Co., Ltd. per arcade nel 2000 ed in seguito convertito da GameVision Corporation per la console portatile Game Boy Advance nel 2001 dove uscì ad opera di Take Two Interactive[3].

Trama[modifica | modifica wikitesto]

La storia è ambientata nel 3025 dove i pianeti in pace fra loro istituiscono un'associazione che porta il nome di TANG (The Associated Nexus of Galaxies), la quale viene in seguito minacciata da diverse orde di invasori che intendono rubare i Cristalli di energia del loro pianeta per utilizzarli per i propri scopi. L'associazione non riuscendo a contrastare i nemici si vede costretta a rivolgersi a quattro soldati cyborg (rispettivamente di colore giallo, blu, rosso e verde) noti come Tangibili per via delle loro capacità innate di poter far apparire dal nulla dei blocchi solidi. Il compito di questi eroi è quello di fare uso delle proprie capacità per recuperare i Cristalli e sconfiggere una volta per tutte i malvagi alieni[4].

Modalità di gioco[modifica | modifica wikitesto]

Lo stile di gioco è molto simile a quello utilizzato nel titolo arcade Solomon's Key, dove in questo caso bisognerà impersonare uno dei quattro soldati cyborg, il cui sprite sarà in stile super deformed, e guidarlo attraverso i vari livelli utilizzando l'abilità di far apparire dei blocchi dal nulla per avanzare, eliminare ostacoli, bloccare nemici e raggiungere il termine dell'area[5][6].

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Valutazioni professionali
Testata Versione Giudizio
Metacritic (media al 18-03-2020) GBA 56/100[7]
GameRankings (media al 09-12-2019) GBA 57.18%[8]
Nintendo Power GBA [8]
Gaming Target GBA 6/10[9]
DS Central GBA [8]
GameSpot GBA 4.8/10[10]
Game Vortex GBA 9/10[8]
Video Gamers First GBA 3.5/10[8]
Gamer Web GBA 6.5/10[8]
GameSpy GBA 71/100[8]
Gaming Age GBA C-[8]
Hot Games GBA [8]

Il gioco ha ricevuto recensioni miste da parte della critica, la cui media è stata appena sufficiente[7][8].

Thomas Wilde di Gaming Target gli diede un 6, affermando "Se non sei un fan dei puzzle, sentiti pure libero di saltare Tang Tang. È un gradito ritorno ai vecchi tempi del NES ma con un risultato diretto di qualcosa di datato. Con gli ulteriori problemi grafici dati dal GBA, Tang Tang affonda come una roccia"[9]. Frank Provo di GameSpot gli assegnò un 4.8 definendolo come il peggior titolo rompicapo pubblicato dopo Hello Kitty Cube Frenzy[10].

Giudizi negativi furono dati anche da: DS Central con un 1[8], Video Gamers First un 3.5[8] e Gaming Age con una C-[8].

Altre recensioni invece più positive furono date da: Nintendo Power che gli diede un 3.5[8], Game Vortex un 9[8], Gamer Web un 6.5[8], GameSpy un 71/100[8] e Hot Games un 3.5[8].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Tang Tang, su esrb.org, Entertainment Software Rating Board. URL consultato il 7 aprile 2019.
  2. ^ (EN) Tang Tang, su classification.gov.au, Office of Film and Literature Classification. URL consultato il 14 marzo 2020.
  3. ^ (EN) Tang Tang Goes GBA, in IGN, 22 giugno 2001. URL consultato il 17 marzo 2018.
  4. ^ (EN) Tang Tang, su GameSpy. URL consultato il 17 marzo 2018 (archiviato dall'url originale il 28 agosto 2008).
  5. ^ (EN) Craig Harris, Tang Tang, su IGN, 27 settembre 2001. URL consultato il 17 marzo 2018.
  6. ^ (FR) Test du jeu Tang Tang sur GBA, su jeuxvideo.com, 20 novembre 2001. URL consultato il 17 marzo 2018.
  7. ^ a b (EN) Tang Tang, su Metacritic. URL consultato il 17 marzo 2018.
  8. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r (EN) Tang Tang, su GameRankings. URL consultato il 17 marzo 2018 (archiviato dall'url originale il 9 dicembre 2019).
  9. ^ a b (EN) Thomas Wilde, Tang Tang Review, su Gaming Target, 30 novembre 2001. URL consultato il 17 marzo 2018.
  10. ^ a b (EN) Frank Provo, Tang Tang Review, su GameSpot, 7 settembre 2001. URL consultato il 17 marzo 2018.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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