Discussione:Bandiera d'Italia

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Bandiera d'Italia
Argomento di scuola secondaria di II grado
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Progetto Wikipedia e scuola italiana

Zamboni e De Rolandis[modifica wikitesto]

Noto che questa voce e Origini del Tricolore in parte si sovrappongono, fornendo opinioni e conclusioni a volte non coerenti tra loro. Ho notato il fatto in occasione del dibattito con altro utente su Zamboni e De Rolandis, fautori di una tentata sollevazione in Bologna nel 1794, durante la quale vennero predisposte delle coccarde bianco-rosso-verdi. Alcuni autori hanno negato l'esistenza di questo fatto, altri hanno minimizzato i loro obiettivi, ma recentemente è stato verificato che esiste una coccarda originale ed è tricolore (col verde). Quindi credo necessario mettere al vaglio incrociato le due voci e penso necessario inserire la notizia (equilibrata fin che si vuole) che il primo abbinamento tricolore, ancorché non su una bandiera, sia avvenuto a Bologna da parte dei due martiri. --Il TuchinoAmo la Pace, non fatemi la guerra! 20:14, 24 gen 2014 (CET)[rispondi]

Notizia inserita in Origini del Tricolore, procedo quindi ad eliminarla da qui. Faccio comunque notare che l'unica fonte che parla di questa coccarda (e ne riporta l'immagine) è opera di Ito De Rolandis (probabile parente del De Rolandis "martire") e che la stessa (in circolazione almeno dal 1794) viene ignorata non solo nelle altre due opere riportate nella Bibliografia di Origini del Tricolore ma anche nelle opere principali sulla storia della bandiera italiana (vedere [1]) cioè Enrico Ghisi, Il tricolore italiano (1796-1870), Rizzoli & C., Milano 1931 e Ugo Bellocchi, Il tricolore. Duecento anni (1797-1997), Artioli, Modena 1996. ISBN 8877920491; devo ancora consultare l'opera di Oreste Bovio.—GJo ↜↝ Parlami 14:56, 26 gen 2014 (CET)[rispondi]

Commento: Io ho proposto un vaglio incrociato, non una edit war: il primo prevede il dialogo ed il confronto, la seconda non la cerco e la rifuggo. --Il TuchinoAmo la Pace, non fatemi la guerra! 16:24, 26 gen 2014 (CET)[rispondi]

La notizia da te sostenuta è stata inserita nella voce che tratta dell'argomento in questione; l'ho eliminata da qui per evitare inutili ripetizioni, se a te questo sembra voler cercare lo scontro non so che dirti. Se vuoi inserire altre fonti la voce è a tua disposizione, se vuoi cambiarne l'impostazione parliamone. Comunque lascio un messaggio nei progetti (Progetto:Risorgimento e Progetto:Vessillologia) coinvolti chiedendo altri pareri.—GJo ↜↝ Parlami 18:18, 26 gen 2014 (CET)[rispondi]

Rammento che nell'Archivio di Stato di Bologna sono conservati i faldoni processuali Zamboni-De Rolandis scritti in lingua latina e che pochi hanno consultato... alcune pagine sono consultabili anche in rete, inoltre, non si comprende per quale motivo, non e' citato correttamente il seguente documento (Archivio di Stato di Bologna, Archivio napoleonico, I, Senato provvisorio, Atti dell'Assunteria di magistrati, b. 5, c. 542 “Bandiera coi colori nazionali” e sgg., 10 maggio 1796 - 30 ottobre 1796). Estratto del verbale del Senato di Bologna datato 28 ottobre 1796 in cui si legge: "Bandiera coi colori Nazionali - Richiesto quali siano i colori Nazionali per formarne una bandiera, si è risposto il Verde il Bianco ed il Rosso."—Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 79.26.55.121 (discussioni · contributi) 20:58, 27 gen 2014 (CET).[rispondi]

E io rammento che
(1) Aiuto:Cosa mettere su Wikipedia: «Wikipedia non è una fonte primaria, ma riporta informazioni già reperibili altrove» e Wikipedia:Fonti attendibili: «Le voci di Wikipedia devono essere basate su fonti attendibili e pubblicate»; utilizzare documenti d'archivio per di più in latino si configurerebbe come una ricerca originale
(2) la dichiarazione del Senato di Bologna non è in discussione – è riportata da varie fonti – ma è successiva alla lettera dell'11 ottobre di Napoleone Bonaparte che fissa i "colori nazionali" del vessillo della Legione lombarda; non ha quindi nessuna attinenza con l'origine del Tricolore.—GJo ↜↝ Parlami 21:12, 27 gen 2014 (CET)[rispondi]

Fate attenzione al capoverso che inizia con "Vous y trouverez l'organisation de la légion Lombarde. Les couleurs nationales qu'ils ont adoptées sont le vert, le blanc et le rouge. Parmi les Officiers......" (I colori nazionali che essi [De Rolandis-Zamboni] hanno adottato sono il verde, il bianco e il rosso). Tratto dalla lettera di napoleone datata: Milano, 20 Vendemmiatore (11 ottobre 1796) (lettera n. 988 nel nuovo Epistolario), indirizzata al Direttorio Esecutivo, nella quale Napoleone precisa che i colori nazionali della Legione Lombarda saranno il verde, il bianco e il rosso. In essa il Generale comunica di avere approntato anche il progetto organizzativo della prima Legione Italiana, cioè di quella che dovrebbe essere deliberata dal congresso dei Delegati di Ferrara, Bologna, Modena e Reggio Emilia, in corso di convocazione. PS la lettera integrale e' reperibile in reteQuesto commento senza la firma utente è stato inserito da 79.26.55.121 (discussioni · contributi) 21:34, 27 gen 2014 (CET).[rispondi]

Il fatto che con ils si riferisca a De Rolandis e Zamboni è una tua opinione personale, non supportata da alcuna fonte; a me sembra molto più probabile che esso sia riferito ai capi della costituenda Legione lombarda.––GJo ↜↝ Parlami 21:52, 27 gen 2014 (CET)[rispondi]

Evidenzio che la parola e' qu'ils non solo ils, in rete c'e' molto materiale sul tema...Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 79.26.55.121 (discussioni · contributi) 22:51, 27 gen 2014 (CET).[rispondi]

In entrambi i casi non cambia molto, senza fonti non ci è permesso ipotizzare sul pensiero di Napoleone. In ogni caso sul tricolore ci sono delle fonti cartacee, valide e disponibili in biblioteca o in libreria che devo essere usate di preferenza nella compilazione delle voci di Wikipedia.—GJo ↜↝ Parlami 23:17, 27 gen 2014 (CET)[rispondi]

Per una seria ricerca, i documenti cartacei che DEVONO essere consultati, sono quelli originali che sono conservati nei vari Archivi di Stato in particolare Bologna, Modena e Milano. Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 79.26.55.121 (discussioni · contributi) 01:58, 28 gen 2014 (CET).[rispondi]

Che Wiki non sia fonte primaria è ovvio, come è altrettanto chiaro che da nessuna parte è scritto che le fonti primarie non sono valide o che it.wiki richiede fonti secondarie o terziarie nelle note. Utilizzare fonti primarie è lecito, oltre che assai consigliabile in argomenti storici. Per la disponibilità di un testo, faccio notare che un Archivio di Stato è una biblioteca documentale. Le RO sono le pubblicazioni di opinioni personali, non il richiamo a fonti esistenti.
Preferirei evitassimo per ora l'annosa questione sul Senato di Bologna, grazie.. (un argomento alla volta consente di raggiungere risultati migliori ed in breve.)--Il TuchinoAmo la Pace, non fatemi la guerra! 09:29, 28 gen 2014 (CET)[rispondi]
La frase «fonti attendibili e pubblicate» mi sembra abbastanza chiara; i documenti d'archivio vanno interpretati e spesso (peggio) tradotti, direi che un loro uso su Wikipedia necessita di grande attenzione.—GJo ↜↝ Parlami 10:09, 28 gen 2014 (CET)[rispondi]
Ho trovato L'Almanacco della Repubblica. Storia d'Italia attraverso le tradizioni, le istituzioni e le simbologie repubblicane di Maurizio Ridolfi, edito nel 2003 da Bruno Mondadori, che accredita Zamboni e De Rolandis come primi utilizzatori di bianco, rosso e verde nel 1794 e cita l'adozione della bandiera (militare) della Legione Lombarda nel 1796. --Il TuchinoAmo la Pace, non fatemi la guerra! 12:52, 28 gen 2014 (CET)[rispondi]
Già, peccato che citi come fonte il Bellocchi (che io possiedo) e che afferma esattamente il contrario, appoggiando la tesi del Fiorini… che tristezza (e mi riferisco a chi scrive certi libri senza neanche guardare le fonti che cita).—GJo ↜↝ Parlami 13:39, 28 gen 2014 (CET)[rispondi]
Mi pare che la citazione di Bellocchi riguardi la concordia nella genesi del tricolore e che Zamboni e De Rolandis siano nelle righe successive. A questo punto imho si dovrebbero citare tutte le opinioni. --Il TuchinoAmo la Pace, non fatemi la guerra! 14:04, 28 gen 2014 (CET)[rispondi]
La nota uno del testo mi sembra abbastanza chiara, le fonti usate nel testo (come riportato nella Bibliografia dello stesso) sono Bellocchi (in gran parte), Bovio e Ghisi; ora, Bellocchi e Ghisi da me consultati (e che ti invito a leggere) non appoggiano la tesi Zamboni-De Rolandis, Bovio lo devo controllare ma dubito che sia a favore della tesi "bolognese". Vogliamo inserire una notizia "errata" solo perché presente in un testo che contraddice le sue stesse fonti?—GJo ↜↝ Parlami 14:26, 28 gen 2014 (CET)[rispondi]
Mi ripeto, a Bologna c'e' stato un processo e gli atti processuali De Rolandis - Zamboni sono consevati nell'Archivio di Stato, gli atti sono in latino con molti allegati in italiano... che pochi hanno consultato, neppure il Fiorini... mentre il Bellocchi non mensiona quanto e scritto nei faldoni processuali.. non mensiona neppure il documento del Senato Bolognese...
Me ne sono accorto che si ripete, ed anche del fatto che non legge quanto scrivono gli altri mi sono accorto.—GJo ↜↝ Parlami 14:40, 28 gen 2014 (CET)[rispondi]

Io vedo che la nota (1) è chiaramente prima del testo sul 1794, quindi la intendo come riferita solo a "Si è sostanzialmente concordi nella ricostruzione della genesi del tricolore". Se fosse altrimenti sarebbe a fine paragrafo. --Il TuchinoAmo la Pace, non fatemi la guerra! 19:02, 28 gen 2014 (CET)[rispondi]

Sarà, peccato che quel «sostanzialmente concordi nella ricostruzione della genesi del tricolore» non concordi neanche con le fonti citate dall'autore per non parlare della bibliografia specialistica sull'argomento. Sinceramente sono un po' stanco e mi sembra che questa discussione si stia avvitando su sé stessa; vorrei che qualcun altro si prendesse la briga di intervenire ma sembra che nessuno sia interessato.—GJo ↜↝ Parlami 20:02, 28 gen 2014 (CET)[rispondi]
Concordo, è decisamente opportuno che intervengano altri utenti: più si è, meglio ci si confronta. --Il TuchinoAmo la Pace, non fatemi la guerra! 20:33, 28 gen 2014 (CET)[rispondi]
Si da per oro colato il Fiorini e altri, quando non citano documenti che a quel tempo non erano conosciuti o non era possibile consultare... Rammento che molti documenti sulla vicenda Zamboni-De Rolandis sono conservati nell'archivio segreto del Vaticano. Mentre il Bellocchi fa una ricostruzione molto di parte... Non mensiona neppure, che dopo l'entrata delle truppe Napoleoniche a Bologna, la stessa, si costitui in Repubblica (il territorio comprendeva piu' o meno l'attuale provincia)... Bologna fu anche capitale della Repubblica Cispadana.
Credo che i problemi storiografici siano tre, da trattare distintamente in quanto tali sono: nascita e adozione di bandiere fatte con tre colori nella penisola ad imitazione di quanto fatto in Francia (il tema include anche la nascita del concetto di bandiera come puro simbolo di uno stato e non come simbolo dinastico), scelta colori simbolici nazionali/di ideale fino ad arrivare al bianco, rosso verde (ossia il tricolore italiano) come colori italiani ovvero come e perché (non necessariamente per utilizzo come bandiera) e stabilizzazione/adozione di una bandiera verde-bianca-rossa come bandiera. nazionale.
Si deve considerare che in quel periodo in pratica inventarono il moderno utilizzo simbolico dei colori,ed ovviamente non fu ne una invenzione lineare ne parto di un'unica mente; l'idea di una Italia unita e unica nazione era poco diffusa e sfocata, mentre era (ed e' tuttora) diffuso il sentimento del piccolo campanilismo, il nuovo modello francese era guardato con interesse, amore e ripulsione, si voleva essere simili ma al contempo distinti. Queste cose hanno influenzato anche la storia della bandiera e le scritture (ossia la storiografia) sulla storia della bandiera italiana. Sarebbe bello riuscire a fornire una visione chiara, moderna, senza fraintendimenti o mescolanze di soggetti.--Bramfab Discorriamo 10:24, 29 gen 2014 (CET)[rispondi]
P.S. sui documenti archiviati, questo sono fonte più che primaria, si può scrivere che ci sono e cosa contengono, ma non essere usati a supporto di primati o tesi se non sono presenti e discussi nelle fonti testuali.--Bramfab Discorriamo 10:27, 29 gen 2014 (CET)[rispondi]
Concordo su tutto. La prima parte del capitolo mi pare che già vada abbastanza nella direzione di citare documenti evitando di costruirci sopra un castello. (quindi Zamboni e De Rolandis li dovremmo aggiungere) --Il TuchinoAmo la Pace, non fatemi la guerra! 12:37, 29 gen 2014 (CET)[rispondi]
Il discorso posto da Bramfab è interessante e complesso, e sarà sicuramente d'affrontare, le fonti in merito non mancano; purtroppo al momento mi è già difficile stare dietro alla questione delle varie tesi sulle origini del Tricolore (cioè al perché della «scelta colori simbolici nazionali») per cui ho già creato l'omonima voce (sicuramente da migliorare) in cui la questione (per me ormai noiosissima) "Zamboni e De Rolandis" è affrontata in un paragrafo dedicato (quindi no, non ritengo necessario ripetere il tutto qui). Attualmente i paragrafi "Significato" e "Storia" di questa voce sono da rivedere; per quanto mi riguarda eliminerei anche la parte su "Cherasco" (documento d'archivio riportante una correzzione da "verde" a "blue" di cui ignoriamo il motivo e di conseguenza l'importanza sulla storia della bandiera) e "Bologna" (al limite tenendola ma chiarendo che la deliberazione del Senato bolognese avviene dopo che Napoleone ha già ufficialmente sanzionato il – primo – tricolore "italiano", cioè la bandiera della Legione lombarda, quest'ultima notizia fondamentale ma del tutto ignorata nella voce).—GJo ↜↝ Parlami 13:10, 29 gen 2014 (CET)[rispondi]
Su Cherasco per me vedi sopra Discussione:Bandiera_d'Italia#Domanda, direi che forse e' la prima menzione di una bandiera tricolore sul suolo italico, nulla di più e nulla di meno.--Bramfab Discorriamo 14:42, 29 gen 2014 (CET)[rispondi]
Considerando che:
(1) all'epoca una bandiera poteva essere solo un vessillo militare, ma non si capisce quale unità militare (italiana?) rappresentasse
(2) è molto più semplice supporre un semplice refuso oppure che si tratti di una bandiera francese (esposta quotidianamente agli elementi atmosferici) dove il blu è diventato un colore indistinto tanto da essere scambiato per verde
(3) cito: i «documenti archiviati … si può scrivere che ci sono e cosa contengono, ma non essere usati a supporto di primati o tesi se non sono presenti e discussi nelle fonti testuali» cosa che invece avviene attualmente e non mi risulta esistano fonti che trattino di questa prima "apparizione".—GJo ↜↝ Parlami 14:55, 29 gen 2014 (CET)[rispondi]
Il capitolo inizia con citazioni di documenti ufficiali che non vengono utilizzate per dichiarare altro o per ipotizzare la nascita della bandiera in tali luoghi; imho è giusto segnalarli e nulla più. Non viene certo da me la proposta di dichiarare questa o quella come "primo tricolore", per carità. E' evidente che l'esercito francese venne accolto in molti luoghi con improvvisati striscioni, bandiere ecc bianco-rosso-verdi, perchè tali colori erano già diffusi tra i giacobini italiani (informati della fallita sollevazione bolognese del 74). A Cherasco, come ho già spiegato, negli anni successivi avvenne una censura filofrancese. Non c'entrano nulla le bandiere militari, i piemontesi si arruolarono singolarmente. (si fossero arruolati come corpi civili già formati avrebbero avuto la croce bianca in campo rosso, simbolo in cui si riconoscevano come Piemontesi prima che come sudditi sabaudi). L'ipotesi di un blu scolorito non ha senso: che ci faceva a Cherasco una bandiera francese? Non capisco perchè non si possa accettare che anche in terra sabauda c'erano giacobini e patrioti italiani, forse perchè anni dopo il Piemonte venne accorpato alla Francia? Non c'entra nulla, ma proprio nulla.. --Il TuchinoAmo la Pace, non fatemi la guerra! 15:35, 29 gen 2014 (CET)[rispondi]
Scusa, ma come ho scritto sopra non vedo ne chi avrebbe potuto innalzare una bandiera italica quel giorno specifico, e neppure perché si sarebbe dovuto censurare un foglietto che sembra parte di appunti personali, non certamente un documento ufficiale e sopratutto nulla prova che la correzione del blu sia stata fatta a distanza di tempo, e non poco dopo per correggere un errore descrittivo. --Bramfab Discorriamo 15:43, 29 gen 2014 (CET)[rispondi]
[Fuori crono](1)Già il fatto che "Cherasco" sia in testa dimostra il contrario
(2) Fiorini ha dimostrato che ha Bologna non ci fu uso di tricolori e, ancora di più, che la rivolta (praticamente abortita sul nascere) non ebbe praticamente nessun eco in Italia.
(3)L'ipotesi della «censura filofrancese» è una tua ipotesi che vale quanto qualsiasi altra e non è non dico dimostrata, ma manca completamente qualsiasi "pezza d'appoggio" in proposito.
(3) visto che nella pagina web citata come fonte si parla di «stendardo innalzato a Cherasco dalle truppe francesi destinate all'Italia» non mi dilungo oltre
(4)la pagina prosegue con un «Con un indiscusso Modus scribendi di chi corregge un errore" afferma il prof. Grovin», dove chi corregge è lo stesso estensore del testo e non qualcuno qualche tempo dopo; da ammirare nella pagina il salto logico con cui il documento di Cherasco viene collegato al «Tricolore Italico nato a Bologna» (!) e successivamente alla posteriore lettera di Napoleone che tratta della bandiera della Legione lombarda.
Concludo ripetendo che non esistono fonti testuali che parlino del documento di Cherasco e che tutte le fonti autorevoli appoggiano la tesi dell'articolo del Fiorini; l'unico a sostenere che a Bologna si sia usata una coccarda tricolorata (verde-bianco-rosso) e non bicolorata (bianco-rosso, colori della Città) è Ito De Rolandis che io sospetto non proprio disinteressato in proposito; la relativa coccarda in possesso della famiglia De Rolandis (in 200 anni) non è mai stata esaminata da alcuno studioso terzo.—GJo ↜↝ Parlami 15:58, 29 gen 2014 (CET)[rispondi]
Forse comprendo la diffidenza ad accettare i fatti di Cherasco, visto che la nota rimanda ad un sito su cui molto spesso i wikipediani hanno espresso dubbi: non avevo fatto caso a ciò. Ricordo di aver letto anche altro su Cherasco, quindi lo cercherò e poi eventualmente ve lo segnalo. Tanto per tenere aperto l'argomento, prendendo per buono quanto scritto da www.radiomarconi,com si potrebbe spiegare che già fosse nota la preferenza di Napoleone per i tre colori come simboli italici. (del resto, fu lui a riconoscerli per le Guardia, o sbaglio?) Ma siamo nel campo delle ricostruzioni storiche, che si possono esprimere liberamente in discussione ma ovviamente non sono da utilizzare in voce.
@GJo. 1) Cherasco in testa dimostra il contrario di che? 3)L'ipotesi di censura filofrancese è ovvio che è un mio discorsivo approccio dialogante. Nelle pagine di discussione mi pare molto utilizzato tale metodo, per chiarire idee opinioni e concetti. Poi, essuno può affermare con certezza che "tutte le fonti autorevoli appoggiano la tesi di Fiorini", si può dire che non ne conosci(amo) altre... salvo poi dichiarare che Ito De Rolandis non è credibile: opinione tua, non certezza verificata. Guarda caso, la coccarda di Bologna viene detta tricolore (col verde) anche da Felice Venosta nel 1864, per citarne uno. E che diciamo delle polemiche su le "Ultime lettere di Jacopo Ortis", testo omonimo su cui aveva messo le mani uno dei congiurati? --Il TuchinoAmo la Pace, non fatemi la guerra! 21:14, 29 gen 2014 (CET)[rispondi]
(1) Il fatto di metterlo in testa dimostra che si ritiene quello il primo Tricolore
(3) Sì, ma è in contraddizione con quanto dichiarato da chi ha studiato il documento (secondo la fonte). Sulle fonti autorevoli diciamo pure che non ne conosco altre, il succo del discorso non cambia molto, mi sembra; Ito De Rolandis non è (per me) molto credibile in quanto "portatore" di un chiaro "conflitto d'interesse", in contrasto con le fonti autorevoli note e perché si basa su un reperto (la coccarda) che in duecento e passa anni non è mai stata esaminata in maniera indipendente. Riguardo alla dichiarazione sulla coccarda fatta da Venosta dico che non dovrebbe sorprendere in quanto la tesi dell'origine bolognese del Tricolore ebbe grande fama durante il Risorgimento grazie alla ricostruzione dell'Aglébert, come riportato (e confutato) dal Fiorini nel suo articolo. Sulle polemiche del testo foscoliano, prima mi dovrei documentare, ma non vedo l'attinenza con quanto qui in discussione.—GJo ↜↝ Parlami 21:31, 29 gen 2014 (CET)[rispondi]
Voi scrivete questo: Concludo ripetendo che non esistono fonti testuali che parlino del documento di Cherasco e che tutte le fonti autorevoli appoggiano la tesi dell'articolo del Fiorini; l'unico a sostenere che a Bologna si sia usata una coccarda tricolorata (verde-bianco-rosso) e non bicolorata (bianco-rosso, colori della Città) è Ito De Rolandis che io sospetto non proprio disinteressato in proposito; la relativa coccarda in possesso della famiglia De Rolandis (in 200 anni) non è mai stata esaminata da alcuno studioso terzo Io vi chiedo, AVETE CONSULTATO I FALDONI PROCESSUALI DE ROLANDIS-ZAMBONI avete letto i suoi allegati??? mettete in dubbio alcune cose... date per veritiere le interpretazioni del Fiorini, senza aver consultato i documenti originali, conservati negli archivii di Stato di Bologna e Modena e nella Biblioteca del Vaticano... Dubitate quanto scritto dallo storico, Ito De Rolandis Medico chirurgo e giornalista professionista... Evidenzio per qualcuno, che la coccarda e' stata esaminata da esperti, sottoposta ad analisi, risulta di fattura tutta manuale ed è un tessuto di seta di antica manifattura settecentesca... Voi siete degli storici??? Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 82.58.23.60 (discussioni · contributi) 31 gen 2014 (CET).

Commento: Egregio IP 82.58.23.60, per cortesia mantieni bassi i toni, stiamo conversando e confrontando opinioni (molto dissimili) con pacatezza e non serve ribadire di continuo l'esistenza di documentazioni. Sarebbe più utile fornire fonti seconde o terze sui fatti del 1794 e del 1796, oppure dimostrare se e quanto Fiorini e De Rolandis sono accreditati e credibili come storici. A proposito, io - ancorchè dilettante - sono uno storico. --Il TuchinoAmo la Pace, non fatemi la guerra! 10:25, 1 feb 2014 (CET)[rispondi]

Bandiera RSI[modifica wikitesto]

Nella pagina della Repubblica di Salò la bandiera italiana risulta essere questa, mentre invece sulla pagine viene indicata quella con l'aquila (quella da combattimento) -- Atbc (dimmi) 15:23, 20 ott 2014 (CEST)[rispondi]

Simbologia[modifica wikitesto]

Cosa rappresenta il tricolore?! Lo chiedo a GJo che ha annullato la mia modifica. Ho l'impressione che si dia per scontato che simboleggi la nazione Italia. A questo punto è inutile che legga il resto della voce perché anche se fosse la bandiera dell'Azerbaigian secondo GJo non cambia nulla! --Morbius () 17:58, 8 feb 2015 (CET)[rispondi]

Potresti spiegarti meglio? Inoltre una frase come «La bandiera italiana è il tricolore della nazione Italia» mi sembra contorta e farraginosa.—GJo ↜↝ Parlami 18:04, 8 feb 2015 (CET)[rispondi]
C'è poco da spiegare! Rimetti la mia versione cortesemente. --Morbius () 18:06, 8 feb 2015 (CET)[rispondi]
"Cortesemente"? Non ci penso proprio a reinserire un simile mostro grammatico e sintattico.—GJo ↜↝ Parlami 18:12, 8 feb 2015 (CET)[rispondi]
Si direbbe al limite, volendo conservare la tua metafora e contrazione, mostro grammatico–sintattico. In ogni caso qui non stiamo discutendo affatto della grammatica nella o della sintassi della mia frase; semmai stiamo polemizzando inutilmente su una questione semantica sintattica. Dunque sarebbe meglio non lasciarmi trasportare da certe irritanti disquisizioni. --Morbius () 18:23, 8 feb 2015 (CET)[rispondi]

Il Senato Provvisorio di Bologna decreta che per la costituzione di una Bandiera Nazionale si utilizzino i colori Verde Bianco e Rosso[modifica wikitesto]

Segnalo: Il Senato Provvisorio di Bologna decreta che per la costituzione di una Bandiera Nazionale si utilizzino i colori Verde Bianco e Rosso, in quest'ordine. L'Atto stabilisce la nascita del nuovo Vessillo in data 28 ottobre 1796, e tra i firmatari è presente l'Avvocato Antonio Aldini. (Archivio di Stato di Bologna, Archivio napoleonico, I, Senato provvisorio, Atti dell’Assunteria di magistrati, b. 5, c. 542 fascicolo 16 “Bandiera coi colori nazionali” e sgg., 10 maggio 1796 - 30 ottobre 1796). Estratto del verbale del Senato di Bologna datato 28 ottobre 1796 in cui si legge: "Bandiera coi colori Nazionali - Richiesto quali siano i colori Nazionali per formarne una bandiera, si è risposto il Verde il Bianco ed il Rosso." Mentre nella voce viene citato un qualcosa di pura fantasia
Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 79.55.57.108 (discussioni · contributi) il 10 giugno 2015.

Dovresti leggere meglio la voce, quanto tu segnali è scritto; la data esatta è quella presente nella voce, basta controllare le corrispondenze tra il calendario rivoluzionario e quello attuale. Per cortesia, apponi la tua firma (click sulla matita blu)--Il TuchinoAmo la Pace, non fatemi la guerra! 08:25, 10 giu 2015 (CEST)[rispondi]

La Congregazione dei magistrati e deputati aggiunti non si sa cosa siano, la data risulta errata...

Data di adozione[modifica wikitesto]

La template di testa richiederebbe una data di adozione, che ora viene posta equivalente a quella della pubblicazione sulla gazzetta ufficiale della repubblica. Tuttavia mi sembra abbia poco senso indicare una data, per il tricolore, essendo nato a inizio ottocento, venne adottato nel 1848 dal Regno di Sardegna per poi passare al regno d'Italia, il passaggio alla repubblica consistette nella rimozione del simbolo sabaudo nel campo bianco, ma sostanzialmente non fu una adozione ex novo o dal nulla o da qualcosa di decisamente diverso, tanto vero che la descrizioen del soggetto dell avoce inizia da napoleone, per o lascerei vuota l'indicazione della data, oppure metterei 1848 oppure ancora scriverei non definibile. In ogni caso 1947 e' un puro recentismo che non copre il contenuto di tutta la voce.--Bramfab Discorriamo 17:05, 21 lug 2015 (CEST)[rispondi]

Io sarei per indicare il 1848, in pratica il Regno d'Italia (da un punto di vista legale) non fu che una continuazione del Regno di Sardegna.—GJo ↜↝ Parlami 20:16, 21 lug 2015 (CEST)[rispondi]
La voce èBandiera d'Italia, non del regno di Sardegna. Per me va bene la data presente nella voce; al limite ci potrebbe stare 1861, benché la bandiera fosse differente, anche se solo per un particolare. --Il TuchinoAmo la Pace, non fatemi la guerra! 09:08, 22 lug 2015 (CEST)[rispondi]
Si, ma stiamo parlando di "adozione" e l'atto ufficiale di "adozione" è quello del 1848, non mi risulta che ce ne siano stati altri dopo.—GJo ↜↝ Parlami 09:19, 22 lug 2015 (CEST)[rispondi]
Se la voce genericamente e' "Bandiera d'Italia" (titolo un poco evanescente , poco preciso e scarsamente enciclopedico, oltre che fare a pugni con l'italiano comune) la data di adozione non può essere quella da parte della "Repubblica italiana".--Bramfab Discorriamo 10:39, 22 lug 2015 (CEST)[rispondi]

Obbiettività[modifica wikitesto]

Siamo sicuri che la frase "pressioni di forze morali massoniche democratiche" al paragrafo La Repubblica Italiana (1802-1805) e il Regno d'Italia (1805-1814) sia enciclopedica? Ok che nella pagina sulle origini del tricolore si accenna all'ipotesi massonica, ma da qui a darla per causa certa del mantenimento del verde... E poi perchè Melzi d'Eril non avrebbe voluto volere il verde?Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 78.14.127.228 (discussioni · contributi) 12:49, 27 lug 2015 (CEST).[rispondi]

Gentile 78.14.127.228 l'affermazione è ripresa dalla fonte indicata in nota a fine periodo e, a me, sembra abbastanza importante.—GJo ↜↝ Parlami 13:13, 27 lug 2015 (CEST)[rispondi]
Posso comprenderne l'interesse, ma non capisco il motivo per cui i massoni avrebbero voluto il verde e Melzi d'Eril no. Prima di causare equivoci, dei massoni poco me ne frega, è solo per enciclopedicità.

Vilipendio[modifica wikitesto]

Nella sezione "Tutela giuridica" credo sarebbe bene, per dare concretezza e storicità alle informazioni riportate, citare, magari in nota, le vicende relative al reato di vilipendio per cui è stato imputato e processato Umberto Bossi. --Gierre (msg) 09:41, 26 mar 2016 (CET)[rispondi]

✔ Fatto --LukeWiller [Scrivimi] 16:41, 26 mar 2016 (CET)[rispondi]

Alcune possibili correzioni[modifica wikitesto]

Gentili amici e [@ LukeWiller], elenco alcune possibili correzioni alla voce. Essendo, a quanto ho capito, già stata sottoposta ad un vaglio di qualità, non so se sia possibile e/o appropriato inserire correzioni nel testo della voce, quindi nel dubbio le indico qui, e prego qualche utente più esperto nelle procedure di farmi sapere.

  • C'è una ripetuta imprecisione nel definire la partizione della bandiera. Nell'incipit è indicato il termine Banda, ripetuto nel paragrafo "Come bandiera nazionale della Repubblica Cisalpina" addirittura come "bande orizzontali" (la Banda è invece una diagonale), mentre nel paragrafo "Come stendardo militare della Legione Lombarda" è usato il termine "fasce verticali" (le Fasce sono invece orizzontali). Il termine esatto dovrebbe essere "Palo", in questo caso, per l'esattezza, "interzato in palo".
✔ Fatto errore corretto. --LukeWiller [Scrivimi] 14:22, 2 mag 2016 (CEST)[rispondi]
  • Nella descrizione della bandiera di guerra dell'epoca napoleonica nel capitolo "Come bandiera nazionale della Repubblica Italiana e del Regno d'Italia" è indicato " i vessilli militari riportassero un'aquila imperiale di colore giallo sul quadrato verde", che mi sembra inesatta. In realtà la prima bandiera militare fu il modello per la Gendarmeria Nazionale della Repubblica Italiana del 1804, di modello francese, ossia di forma quadrata con al centro una losanga bianca i cui vertici toccavano i lati della bandiera, ed i triangoli che si venivano a creare ai vertici del quadrato nei colori alternati rosso e verde. Sulla losanga bianca era caricato un fregio, ossia una bilancia con al centro una spada incrociata con una fronda di palma. Questa bandiera rimase in uso anche per la prima parte del Regno. L'aquila, che andrebbe indicato più correttamente come oro (non giallo), apparve sempre al centro della losanga bianca solo sulle bandiere mod.1809, per altro non presente da sola ma inserita nello stemma araldico del Regno, ed era un elemento secondario, mostrata sul solo retro della bandiera. Per finire, non era neppure propriamente quella imperiale, ma quella reale italiana (con la testa rivolta a destra e caricata sul petto della Corona d'Italia). Era presente da sola solo sulle bandiere della Gendarmeria Scelta mod.1810, e sulle bandiere della fanteria/stendardi di cavalleria mod.1813 (e comunque sempre sul retro della bandiera). L'aquila imperiale apparve solo sulle bandiere e stendardi della Guardia mod.1813, sovrastante la Corona Ferrea, ed anche in questo caso solo sul rovescio della bandiera. . Vedi Terence Wise, Flags of the Napoleonic Wars, vol.1, pp.26-33 e Keith Over, Flags and Standards of the Napoleonic Wars, pp.67-74
✔ Fatto imprecisione eliminata. Purtroppo il testo citato come fonte non l'ho consultato: l'informazione è stata inserita prima del mio intervento sulla voce. --LukeWiller [Scrivimi] 14:35, 2 mag 2016 (CEST)[rispondi]
  • Nel paragrafo "Dai moti del 1821 alle rivolte del 1848" viene citato lo "stendardo rosso, blu e verde dell'esercito del Regno di Sardegna". Bisognerebbe controllare se il termine è usato propriamente, perchè"stendardo" non è sinonimo di bandiera (si riferisce alle "bandiere" della cavalleria). Ma soprattutto i colori non mi risultano. A quel che so nel 1821 le bandiere militari del Regno di Sardegna erano ancora quelle dell'Ordinanza del 1816, ossia il drappo turchino con l'aquila nera coronata in volo abbassato caricata dello stemma araldico del regno (per le bandiere reali o colnnelle) oppure il drappo rosso con la croce d'argento a bracci scorciati (per le bandiere d'ordinanza). Vedi Stefano Ales, Insegne militari preunitarie italiane, pp.29-30
✔ Fatto hai perfettamente ragione: anche sulla mia fonte si cita il "vessillo" nazionale, che è "difeso dall'esercito". Ho interpretato male io la frase. --LukeWiller [Scrivimi] 15:01, 2 mag 2016 (CEST)[rispondi]
  • Nella sezione "Dalla terza guerra d'indipendenza alla presa di Roma" si parla diffusamente del labaro di Vicenza come apparente eccezione. In realtà tutti labari di comuni/provincie/regioni decorati con MOVM hanno diritto agli onori militari, e AFAIK tutti i labari devono essere scortati in occasione di cerimonie pubbliche. L'eccezione è nella forma del labaro, che per la città di Vicenza è una bandiera tricolore caricata al centro dello stemma comunale. In teoria, cosa del tutto illegale, ma visto che è così dal 1866 e nessuno ha mai avuto da obiettare, direi oramai accettata e consolidata. --Arturolorioli (msg) 16:29, 15 apr 2016 (CEST)[rispondi]
✔ Fatto passaggio impreciso eliminato. --LukeWiller [Scrivimi] 14:37, 2 mag 2016 (CEST)[rispondi]
  • Nei capitoli successivi "Dall'Unità d'Italia alla prima guerra mondiale", "Le due guerre mondiali e il periodo interbellico", "La Repubblica Italiana", la parte preponderante del testo si riferisce ad eventi generici della storia nazionale (mondiali di calcio, olimpiadi, volo di Nobile, bonifica pontina etc) che non hanno alcuna rilevanza specifica con l'oggetto della voce. Sono ben scritti e piacevoli da leggere, ma IMHO sono del tutto off-topic e non forniscono alcuna informazione pertinente alla voce. Qualcuno potrebbe essere salvato, contestualizzandolo alla voce (ad esempio indicare che la bandierina italiana sul K2 era in realtà una bandierina comunale (per altro totalmente non regolamentare!), con la dicitura "Comune di Valfurva - Sondrio" etc etc. Ma si tratterebbe comunque di spigolature irrilevanti in un contesto enciclopedico, che allungano inutilmente la lunghezza della voce.
Su questo non sono d'accordo. Faccio un esempio: i mondiali di calcio. Quando la nazionale vince il mondiale di calcio, è tra le pochissime occasioni in cui il tricolore viene tolto dalle soffitte degli italiani diventano protagonista assoluto nelle strade. Altro esempio: volo di Nobile. Ho aggiunto questa informazione per ricordare che il tricolore è arrivato pure al polo nord. In entrambi gli esempi il tricolore è, o è stato, uno dei protagonisti degli eventi citati. --LukeWiller [Scrivimi] 14:41, 2 mag 2016 (CEST)[rispondi]
  • Nella sezione "Le due guerre mondiali e il periodo interbellico" è indicato che la bandiera di guerra nella Repubblica Sociale Italiana era presente un fascio littorio, mentre si trattava di un fascio repubblicano.
✔ Fatto imprecisione corretta. --LukeWiller [Scrivimi] 14:43, 2 mag 2016 (CEST)[rispondi]
  • Nella sezione "Significato dei colori" non c'è alcun riferimento all'ipotesi del verde come colore massonico (indicata solo in nota in altra sezione della voce). Forse varrebbe la pena di inserirla, è una ipotesi abbastanza fantasiosa come tutte le altre indicate.
Sì che c'è la menzione all'ipotesi massonica: "Per l'adozione del verde esiste anche la cosiddetta "ipotesi massonica": anche per la massoneria il verde era il colore della natura... ecc.". --LukeWiller [Scrivimi] 14:44, 2 mag 2016 (CEST).[rispondi]
  • Nella sezione "L'alzabandiera" il riferimento alla caserma di Cividale del Friuli (tra l'altro quale? Credo la Francescatto, mi sembra che la Zucchi sia chiusa da tempo), con tutto il rispetto mi sembra piuttosto irrilevante. Eccetto per gli amici Cividalesi, ovviamente ;-)
✔ Fatto osservazione condivisibile: ho eliminato il passaggio citato. --LukeWiller [Scrivimi] 14:45, 2 mag 2016 (CEST)[rispondi]
  • La sezione "Altre bandiere nazionali rosse, bianche e verdi" mi sembra esageratamente dettagliata, credo che descritte le differenze con le uniche davvero simili (Messico ed Irlanda) le altre siano irrilevanti all'oggetto della voce. Dubito che qualcuno possa mai scambiare la bandiera del Burundi per quella Italiana, neppure con il più audace volo di fantasia.
Non sono d'accordo: a parer mio un richiamo alle altre bandiere tricolori rosse, bianche e verdi ha senso (non ho citato la bandiera del Burundi perché potrebbe essere confusa con il tricolore italiano, ma perché è una bandiera rossa bianca e verde). Non credo neppure che questo paragrafo sia eccessivamente dettagliato: anzi, mi sembra piuttosto riassuntivo. --LukeWiller [Scrivimi] 14:48, 2 mag 2016 (CEST)[rispondi]
  • Sarebbe certamente opportuno unificare la voce con quella collegata Origini del tricolore italiano, il cui argomento è completamente assorbibile in questa voce (che ne ripercorre molte parti). Allo stesso modo sarebbe, IMHO, fortemente auspicabile auspicabile integrare questa voce con quella Bandiere istituzionali e militari dello Stato italiano, molto più asciutta e meno narrativa, ma comunque molto ben fatta e ricca di informazioni.
Su questa proposta non sono d'accordo. È meglio avere una voce Bandiera d'Italia che tratti l'argomento genericamente senza scendere troppo in dettaglio, e delle voci di approfondimento come Origini del tricolore italiano e Bandiere istituzionali e militari dello Stato italiano che vadano più nel dettaglio. In riferimento a quest'ultima voce, ho però aggiunto dei "vedi anche" nei paragrafi "Altre bandiere ufficiali italiane" e "Evoluzione storica della bandiera d'Italia", di cui la voce è in effetti l'approfondimento. --LukeWiller [Scrivimi] 15:07, 2 mag 2016 (CEST).[rispondi]

Mi dispiace di "essere arrivato tardi" per il vaglio, spero che comunque alcune correzioni si possano comunque inserire. --Arturolorioli (msg) 18:58, 1 apr 2016 (CEST)[rispondi]

Mi esprimo unicamente sulla penultima questione: imho la parte sulle altre bandiere rosse, bianche e verdi va bene così, in fondo alle bandiere con uguali colori ma diversa disposizione, come quella del Burundi, sono dedicate appena 10 righe tra tutte quante per cui non mi sembra eccessivamente dettagliata. E anzi ho trovato interessante - a prescindere dalla possibilità di confusione tra le bandiere - leggere di quali altri stati utilizzano i nostri stessi colori. --Postcrosser (msg) 01:17, 2 apr 2016 (CEST)[rispondi]
Gentili amici, rileggendo il tutto, noto che ho scritto una bella scemenza. La prima bandiera militare della Repubblica Italiana napoleonica aveva il centro verde (ma confermo, non con l'aquila, tantomeno imperiale, ma con la bilancia+spada+palma, come descritto). Nel caso, se può servire, posso preparare qualche disegno. Fatemi sapere. Saluti cordiali --Arturolorioli (msg) 01:23, 2 apr 2016 (CEST)[rispondi]

Senato di Bologna[modifica wikitesto]

La prima costituzione Repubblicana fu quella di Bologna... anche il primo documento ufficiale che definisce il vessillo Nazionale italiano, precisandone chiaramente i colori con cui doveva essere formato, è del Senato di Bologna. Vi domando cosa intendete per vessillo civico della congregazione di Bologna, dagli atti ufficiali conservati all'Archivio di Stato di Bologna risulta che tale documento e del Senato di Bologna--Elioa (msg) 05:33, 7 lug 2016 (CEST)[rispondi]

Purtroppo qui non ti so rispondere perché non posseggo il libro citato come fonte (l'avevo preso in prestito dalla biblioteca). Anche in questo caso, se hai fonti più autorevoli, modifica pure la voce senza problemi. --LukeWiller [Scrivimi] 14:19, 17 ago 2016 (CEST).[rispondi]

Documento conservato all'archivio di stato di Bologna...[modifica wikitesto]

Gentili signori, per quale motivo si cita il documento del Senato di Bologna con una data errata... facendolo passare come documento ufficiale della congregazione di Bologna... che non si sa neppure cosa sia.... --Elioa (msg) 13:34, 17 ago 2016 (CEST)[rispondi]

Se hai fonti più autorevoli di quelle citate dove viene riportata la data corretta, modifica la voce senza problemi. --LukeWiller [Scrivimi] 14:15, 17 ago 2016 (CEST).[rispondi]

Sito non autorevole[modifica wikitesto]

Gentilissimo, Prima di giungere alla attuale Costituzione italiana ci sono volute ben 52 Costituzioni che hanno comportato lotte, sacrifici, speranze. La prima costituzione Repubblicana fu quella di Bologna... anche il primo documento ufficiale che definisce il vessillo Nazionale italiano, precisandone chiaramente i colori con cui doveva essere formato, è del Senato di Bologna che puoi consultare cliccando in questo link, tutti documenti riprodotti sono conservati all'archivio di stato di Bologna e Modena... ora bannatemi buttantemi fuori per aver segnalato una pagina web dove sono pubblicati i documenti inediti che rigurano Bologna i quali sono provenienti dall'archivi di stato di Bologna e Modena...poi volendo basta fare una breve ricerca su internet per capire che alla voce Bologna.. qualcosa non va......--Elioa (msg) 19:28, 20 ago 2016 (CEST)[rispondi]

Ci risiamo con Bologna?[modifica wikitesto]

Egregio [@ Elioa], sono passati cinque anni da questa procedura e ritorni a voler modificare la voce sulla bandiera, a tuo parere creata a Bologna? naturalmente con i soliti riferimenti a Radio Marconi. Per cortesia... --Il TuchinoAmo la Pace, non fatemi la guerra! 21:00, 20 ago 2016 (CEST)[rispondi]

Gentilissimo, Radiomarconi????? forse voleva scrivere Comitato Marconi... ripeto non si sa cosa sia la congregazione di Bologna... il documento e del senato Bolognese e la data e sbagliata... i documenti sono consultabili in rete e tramite gli archivi di stato di Bologna e di Modena... --Elioa (msg) 11:15, 21 ago 2016 (CEST)[rispondi]
Basta con questa storia di Bologna, per favore… non se ne può più.—GJo ↜↝ Parlami 11:29, 21 ago 2016 (CEST)[rispondi]

Fonti più autorevoli: bandiera d'Italia Claudio Villa??[modifica wikitesto]

Si da come fonte autorevole il testo Claudio Villa, "I simboli della Repubblica: la bandiera tricolore, il canto degli italiani, l'emblema, Comune di Vanzago, 2010," e non i documenti provenienti dall'archivio di Stato di Bologna e Modena reperibili in rete -- --Elioa (msg) 16:21, 23 ago 2016 (CEST)[rispondi]

Il testo e' una fonte terza, i documenti sono di per se' richiedono una fonte interpretativa.--Bramfab Discorriamo 16:25, 23 ago 2016 (CEST)[rispondi]

Segnalo una pagina web in cui si possono visionare alcuni documenti conservati all'archivio di stato di Bologna http://www.bolognatoday.it/cronaca/7-gennaio-festa-bandiera-italiana-nata-bologna.html --Elioa (msg) 00:18, 30 ago 2016 (CEST)[rispondi]
La Confederazione Cispadana non si eresse a Stato ed infatti tali territori si aggregarono nella successiva repubblica. Giusto segnalare gli atti del loro convegno, non esatto asserire che da questo sia stata ufficializzata la bandiera della Repubblica. --Il TuchinoAmo la Pace, non fatemi la guerra! 09:11, 30 ago 2016 (CEST)[rispondi]
Non compredo per quale motivo non risponde alle mie domande.. La prima costituzione Repubblicana fu quella di Bologna... anche il primo documento ufficiale che definisce il vessillo Nazionale italiano, precisandone chiaramente i colori con cui doveva essere formato, è del Senato di Bologna. Vi domando cosa intendete per vessillo civico della congregazione di Bologna, dagli atti ufficiali conservati all'Archivio di Stato di Bologna risulta che tale documento e del Senato di Bologna-- Molti atti della Repubblica Cispadana sono conservati all'archivio di Stato di Bologna... sono stati consultati??? -- --Elioa (msg) 01:48, 31 ago 2016 (CEST)[rispondi]
Tutti i documenti pubblicati nel sito del Comitato Marconi che riguardano il primo documento ufficiale che definisce il vessillo Nazionale italiano, precisandone chiaramente i colori con cui doveva essere formato, è del Senato di Bologna ed e' tratto dall'Archivio di stato di Bologna, come comprova il documento linkato http://www.radiomarconi.com/marconi/carducci/arch_di_stato_bo.jpg --Elioa (msg) 17:02, 2 set 2016 (CEST)[rispondi]
La nascita della Bandiera Nazionale Italiana a Bologna è suffragata da documenti conservati all'Archivio di Stato di Bologna. Difatti nel documento varato dal Senato Provvisorio - Atti dell’Assunteria di Magistrati, 28 ottobre 1796, foglio 542: “Bandiera coi colori Nazionali”, è scritto chiaramente: “Richiesto quali siano i colori Nazionali per formarne una Bandiera, si è risposto il Verde il Bianco ed il Rosso”; qui si parla di formazione, ossia creazione. Il 18 ottobre a Modena si decreta "...ART.VIII Ogni Coorte avrà la sua bandiera a tre colori Nazionali Italiani, distinte per numero, e adorne degli emblemi della Libertà. I numeri delle Coorti saranno estratti a sorte fra quelle formate delle quattro Provincie." Nel documento di Reggio Emilia datato 7 gennaio 1797 si legge: “... Sempre Compagnoni fa mozione che lo stemma della Repubblica sia innalzato in tutti quei luoghi nei quali è solito che si tenga lo Stemma della Sovranità. Decretato. Fa pure mozione che si renda Universale lo Stendardo o Bandiera Cispadana di tre colori, Verde, Bianco e Rosso e che questi tre colori si usino anche nella Coccarda Cispadana, la quale debba portarsi da tutti. Viene decretato”. E' indubbio che in questo testo “mozione che si renda universale lo Stendardo o Bandiera”, non si parli di creazione di Bandiera, segno evidente che la Bandiera esisteva già. Il Congresso della Repubblica Cispadana convocato a Modena il 21 gennaio del 1797 “confermando le deliberazioni di precedenti adunanze decretò Vessillo di Stato il Tricolore per virtù d'uomini e di tempi fatto simbolo dell'Unità indissolubile della Nazione.” --Elioa (msg) 16:30, 25 set 2016 (CEST)[rispondi]
Il 1° gennaio 1948 con l'entrata in vigore della Costituzione Italiana, l'Italia divenne una Repubblica: « L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. »Ma prima di giungere a questa Costituzione ci sono volute ben 52 Costituzioni che hanno comportato lotte, sacrifici, speranze.La prima costituzione Repubblicana fu quella di Bologna... la quale fu la prima provincia emiliana a darsi una costituzione. Anche il primo documento ufficiale che definisce il vessillo Nazionale italiano, precisandone chiaramente i colori con cui doveva essere formato, è del Senato di Bologna. Ora vi domando per quale motivo prima di scrivere qualcosa su Bologna non consultate almeno la Costituzione di Bologna regolarmente approvata... in cui vengono menzionati i territori che appartenevano alla Repubblica di Bologna... --Elioa (msg) 18:02, 31 ott 2016 (CET)[rispondi]

Gentilissimo lei cita "Il 18 ottobre 1796[17] la congregazione " la congregazione non esiste si deve parlare del senato provvisorio di Bologna... inoltre la data 18 ottobre risulta errata... quella giusta e il 28 ottobre... come piu' volte da me citata.. --Elioa (msg) 14:36, 1 nov 2016 (CET)[rispondi]

Al campanilismo, aggiungo l'insistenza di definire la fonte del comitato Marconi come autorevole: ci sarà forse qualche intento promozionale ? O forse siamo davanti a un caso di contribuzione su commissione ? --LukeWiller [Scrivimi] 14:40, 1 nov 2016 (CET).[rispondi]
In una cosa l'utente Elioa non sbaglia: la delibera è del Senato Provvisorio, organismo gestito da Napoleone per predisporre il passaggio dell'area bolognese alla futura repubblica Cispadana. --Il TuchinoAmo la Pace, non fatemi la guerra! 15:51, 1 nov 2016 (CET)[rispondi]

Tentata alterazione della bandiera della Marina mercantile[modifica wikitesto]

Segnalo questa discussione su quanto riportato in campo oggetto [2]. Saluti. --Nicola Romani (msg) 01:45, 3 apr 2017 (CEST)[rispondi]

Bandiera DELL' o D'?![modifica wikitesto]

dovremmo rinominare la pagina a "Bandiera dell'Italia,"visto che gli altri stati hanno:"Bandiera Dell'Algeria,Bandiera Dell'Australia"ecc.ecc.?

--	Qualcuno dei miliardi uguali e diversi (msg) 14:10, 9 ago 2017 (CEST)[rispondi]

2000 kiloBITE[modifica wikitesto]

ma perche qua c'è cosi tanta roba quando nelle altre pagine c'è scritto: la bandiera del(pinco panco ponco) è stata adottata il (31 febbraio millemilaventordici) e contiene tre strisce:una di (quel colore la,una di quell'altro colore ed una di questo colore quà) e FORSE:è stata ideata da (pinco pallino)(scusatemi per gli esempi) -- Qualcuno dei miliardi uguali e diversi (msg) 17:28, 20 ago 2017 (CEST)[rispondi]

Sinceramente non ho capito una parola di quello che hai scritto: potresti spiegarti meglio ? --LukeWiller [Scrivimi] 18:13, 20 ago 2017 (CEST).[rispondi]
Tra l'altro, sono 200 kb, non 2000... ;-) --LukeWiller [Scrivimi] 18:14, 20 ago 2017 (CEST)[rispondi]
voglio dire che qua c'è un testo davvero prolisso mentre nelle bandiere degli altri stati non c'è scritto praticamente nulla.
È conforme alle linee guida di it.wiki, che sono queste. --LukeWiller [Scrivimi] 22:53, 20 ago 2017 (CEST).[rispondi]
io credo che dovremmo rinominare la pagina a "bandiera dell'italia -- Qualcuno dei miliardi uguali e diversi (msg) 11:48, 21 ago 2017 (CEST)[rispondi]

Collegamenti esterni modificati[modifica wikitesto]

Gentili utenti,

ho appena modificato 5 collegamento/i esterno/i sulla pagina Bandiera d'Italia. Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot

Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 10:05, 7 set 2017 (CEST)[rispondi]

Collegamenti esterni modificati[modifica wikitesto]

Gentili utenti,

ho appena modificato 2 collegamento/i esterno/i sulla pagina Bandiera d'Italia. Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot

Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 20:38, 10 nov 2017 (CET)[rispondi]

Errore nell'attuale rappresentazione grafica della bandiera del Regno Italico (1805-1814)[modifica wikitesto]

Bandiera storica, attualmente desueta Bandiera del Regno d'Italia (1805-1814)

Segnalo che la bandiera del Regno Italico (1805-1814) con l'aquila dorata qui riportata è completamente errata, quella giusta è adornata di corona ferrea sul petto e lo scudo con cifra reale "N" per Napoleone in campo blu, in pratica come questa: [3], [4], cosa che è possibile verificare anche direttamente a p. 158 in Ugo Bellocchi, Il Tricolore duecento anni 1797-1997). Grazie anticipatamente! --Nicola Romani (msg) 13:10, 11 dic 2017 (CET)[rispondi]

P.S. ho trovato altre fonti [5], [6],[7], in special modo, quella più simile all'originale che sono stato in grado di trovare è lo Stendardo del Reggimento d’artiglieria a cavallo del Regno Italico Modello 1813 (Museo del Risorgimento, Milano) [8];.

Saluti. --Nicola Romani (msg) 13:03, 11 dic 2017 (CET)[rispondi]

Dovresti spiegarmi il senso di avere messo l'avviso nella voce. Mettendolo sul file, si è certi prima o poi che qualcuno corregga l'errore sul file e poi, di conseguenza, si corregga in tutte le voci automaticamente. --LukeWiller [Scrivimi] 14:11, 11 dic 2017 (CET).[rispondi]
E' un avviso generico perché sovente vengono prese per buone, comunque ho già domandato a uno dei migliori wikigrafici se può cortesemente provvedere. --Nicola Romani (msg) 16:41, 11 dic 2017 (CET)[rispondi]
Direi che è la soluzione migliore, anche perché è quella più immediata. Visto che le fonti ce le hai già, conviene fare sistemare direttamente il file. --LukeWiller [Scrivimi] 17:15, 11 dic 2017 (CET).[rispondi]

Aggiungiamo una foto?[modifica wikitesto]

Secondo me sarebbe interessante aggiungere una foto della maglia tricolore indossata dal campione italiano di ciclismo su strada. Qui c'è la categoria di Commons. È una maglia molto importante nella storia di questo sport e presenta molto chiaramente i tre colori (soprattutto nel passato, in alcuni casi degli ultimi anni lo sponsor ha tolto molto spazio alla bandiera). Probabilmente non c'è più spazio nella voce e non ci sono foto da sostituire, per questo preferisco discuterne prima qui. --Martin Mystère (contattami) 14:43, 24 feb 2018 (CET)[rispondi]

Perchè proprio la maglia del campione italiano di ciclismo su strada e non ad esempio una qualunque tuta da competizione di un qualunque altro sport dove sono rappresentati i colori della bandiera tricolore? --Postcrosser (msg) 14:53, 24 feb 2018 (CET)[rispondi]
Perchè il campione italiano? Dobbiamo fare una distinzione tra maglia di campione italiano e maglia della nazionale italiana, per qualsiasi sport. Nel secondo caso si tratta di qualcosa di relativamente comune dato che all'interno dello stesso sport può essere indossata dai vari membri della nazionale scelta per un determinato evento. Nel caso del campione italiano, invece, stiamo parlando di una divisa indossata unicamente da una persona durante tutta la stagione agonistica. Penso che sia molto più interessante il secondo caso.
Perchè il ciclismo su strada? Perchè il tricolore in questo caso è molto evidente. Sinceramente io conosco questo sport meglio di tutti gli altri, ma penso che non ci siano altri casi in cui il campione di una nazione risulta riconoscibile così facilmente. --Martin Mystère (contattami) 18:38, 24 feb 2018 (CET)[rispondi]
L'unico problema è che non c'è spazio. Tra l'altro nello stesso passaggio si parla pure dello scudetto, quindi andrebbe, di logica, inserita anche un'immagine di una squadra campione d'Italia uscente. Forse c'è spazio per inserire l'immagine nella voce Storia della bandiera d'Italia. --LukeWiller [Scrivimi] 21:09, 24 feb 2018 (CET).[rispondi]
Forse hai ragione, io toglierei da Storia della bandiera d'Italia la foto del Genoa e metterei quella di Michele Dancelli in maglia tricolore. --Martin Mystère (contattami) 10:20, 25 feb 2018 (CET)[rispondi]
Io le metterei tutte e due: hanno una rilevanza paragonabile (lo "scudetto" lo conoscono in tutto il mondo). --LukeWiller [Scrivimi] 12:07, 25 feb 2018 (CET).[rispondi]
✔ Fatto con entrambe le foto. --Martin Mystère (contattami) 14:09, 25 feb 2018 (CET)[rispondi]

Collegamenti esterni modificati[modifica wikitesto]

Gentili utenti,

ho appena modificato 5 collegamenti esterni sulla pagina Bandiera d'Italia. Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot.

Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 02:59, 12 ago 2019 (CEST)[rispondi]

Ma è proprio necessario mettere una pronuncia in alfabeto fonetico in una pagina riguardante la bandiera d'Italia? Mi sembra una scelta da vocabolario e Wikipedia non è un vocabolario. Oltretutto la fonte citata (DOP) usa un alfabeto differente (una versione dell'Ascoli-Merlo) anziché l'alfabeto fonetico internazionale come compare sulla pagina.--Carnby (msg) 17:06, 1 nov 2019 (CET)[rispondi]

Quello non è un problema, primo perché non siamo così sprovveduti da fraintendere l'Ascoli-Merlo, secondo perché il DOP ha i file audio e terzo perché al limite c'è il DiPI che usa l'AFI. Che la pronuncia nell'incipit affligga ben più d'una voce, mentre per i lemmi italiani non è praticamente mai necessaria, sono del tutto d'accordo. Il problema è che su Wikipedia è troppo facile resistere a tutto, e se questo è comprensibile da parte del sempliciotto di passaggio, molto meno lo è da parte certi sedicenti eruditi che, altolà, prima-cosa-dirsi-contrari (a qualunque cosa che non sia trascrizione scientifica, se non ricordo male) poi discutiamo (di che?). Se no basterebbe segnare un accento grafico ogni tanto o, proprio male che vada, in rarissimi casi, le s e le z sonore.
Quindi, ci teniamo l'AFI che ci dice lettera per lettera che non si pronuncia bàndiera d'italìa. Anche se si dimentica di spiegarci come si pronuncia glicine --Actormusicus (msg) 18:16, 1 nov 2019 (CET)[rispondi]
Volendo, l'alfabeto fonetico internazionale ha un glifo specifico per la «g dura», ma non tutti i tipi di carattere lo mostrano differente dalla g normale: /ɡ/.--Carnby (msg) 20:08, 1 nov 2019 (CET)[rispondi]

Collegamenti esterni modificati[modifica wikitesto]

Gentili utenti,

ho appena modificato 4 collegamenti esterni sulla pagina Bandiera d'Italia. Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot.

Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 15:09, 30 apr 2020 (CEST)[rispondi]

Collegamenti esterni interrotti[modifica wikitesto]

Una procedura automatica ha modificato uno o più collegamenti esterni ritenuti interrotti:

In caso di problemi vedere le FAQ.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 04:24, 26 lug 2020 (CEST)[rispondi]

Collegamenti esterni interrotti[modifica wikitesto]

Una procedura automatica ha modificato uno o più collegamenti esterni ritenuti interrotti:

In caso di problemi vedere le FAQ.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 09:38, 27 feb 2021 (CET)[rispondi]

Collegamenti esterni interrotti[modifica wikitesto]

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In caso di problemi vedere le FAQ.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 22:24, 12 mar 2021 (CET)[rispondi]

Collegamenti esterni interrotti[modifica wikitesto]

Una procedura automatica ha modificato uno o più collegamenti esterni ritenuti interrotti:

In caso di problemi vedere le FAQ.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 20:21, 8 giu 2021 (CEST)[rispondi]

probabile imprecisione[modifica wikitesto]

Salve a tutti: segnalo una possibile imprecisione nella voce. Poiché si tratta di una voce in vetrina, preferisco segnalare prima di fare la modifica. La questione è questa. Nella sezione bandiera della repubblica cispadana è scritto:

il 27 dicembre 1796, in un'assemblea tenutasi in un salone del municipio della città (in seguito all'uopo ribattezzato Sala del Tricolore) 110 delegati presieduti da Carlo Facci approvarono la carta costituzionale della Repubblica Cispadana

In realtà tale costituzione fu votata al termine del terzo congresso cispadano il giorno 1 marzo 1797. Vera la data dell'approvazione del vessillo, sbagliato collegarla con quella del varo della (effimera) Costituzione. Attendo pareri per fare una modifica di precisazione. --Francescosaverio50 (msg) 12:30, 17 gen 2022 (CET)[rispondi]