TTV Performing Arts on screen

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Il TTV Performing Arts on screen (o più propriamente “Riccione TTV Festival – Performing Arts on screen”)[1] è una delle più importanti manifestazioni dedicate alla produzione video legata alle arti sceniche. Giunto alla 25ª edizione, il TTV si svolge nella città di Riccione ed è organizzato dall’associazione Riccione Teatro. L’edizione più recente ha avuto luogo ad agosto-settembre 2020.[2]

Storia del festival[modifica | modifica wikitesto]

La manifestazione è nata nel 1985 come rassegna internazionale di videoteatro abbinata al Premio Riccione per il Teatro, su iniziativa di Franco Quadri, all’epoca direttore dell’associazione Riccione Teatro.[3] Inizialmente indicato con la sigla TTVV (“Teatro, TV, Video"), poi semplificato in TTV, il festival fin dall’inizio ha riservato un’attenzione particolare al rapporto fra arti sceniche e nuove tecnologie, proponendosi come punto di riferimento per la riflessione sui linguaggi della contemporaneità, con incontri, spettacoli e proiezioni che hanno acquistato i consensi delle maggiori istituzioni culturali e teatrali.[4]

Nel 2000, con l’appoggio del Ministero per i beni e le attività culturali, della Regione Emilia-Romagna, della Provincia di Rimini e del Comune di Riccione, il TTV ha assunto cadenza biennale.

Dal 2002 al 2010, sotto la direzione di Fabio Bruschi, la manifestazione ha assegnato il Premio Riccione TTV per la Televisione. Nel 2002 il premio è stato assegnato a Piero Chiambretti per la trasmissione Chiambretti c'è, nel 2004 ad Antonio Albanese per Non c'è problema, nel 2006 a Serena Dandini per Parla con me, nel 2008 a Daniele Luttazzi per Decameron e ad Enrico Vaime alla carriera, nel 2010 a Marco Paolini per La macchina del capo. Racconto di Capodanno e Miserabili. Io e Margaret Thatcher.

Dal 2010, sotto la direzione di Simone Bruscia, accanto a spettacoli, mostre e convegni, il festival ha introdotto nuove rassegne cinematografiche con ospiti come Mario Martone, Peter Greenaway[5] Matteo Garrone[6], Elio Germano[7] e approfondimenti sul teatrodanza con documentari, rassegne video e performance di esponenti storici del Tanztheater Wuppertal Pina Bausch.[8][9] Dal 2018 è in programma inoltre focus sul vincitore del Premio speciale per l’innovazione drammaturgica, riconoscimento assegnato fuori concorso dal Premio Riccione per il Teatro a personalità o compagnie, attive in Italia, che abbiano aperto nuove prospettive al mondo della scena. I primi due focus hanno avuto per protagonisti Chiara Lagani di Fanny & Alexander (2018) e il duo Daria Deflorian-Antonio Tagliarini (2020).[10]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Riccione Teatro, su riccioneteatro.it. URL consultato il 22 marzo 2021.
  2. ^ La lunga estate del 25° TTV, su Riccione Teatro. URL consultato il 22 marzo 2021.
  3. ^ Franco Quadri, su ubuperfq.it. URL consultato il 22 marzo 2021.
  4. ^ ALL' UNANIMITA' , VIVA 'PIECE NOIRE' - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 22 marzo 2021.
  5. ^ Riccione TTV Festival: il cinema racconta il teatro. Con Martone e Greenawayda IlFattoQuotidiano.it.
  6. ^ (IT) 'Sette Minuti' arriva a Riccione, Ottavia Piccolo scalda la platea, in il Resto del Carlino, 5 novembre 2016. URL consultato l'8 novembre 2016.
  7. ^ Il viaggio di Elio nel mondo virtuale, su il Resto del Carlino, 1599632286912. URL consultato il 22 marzo 2021.
  8. ^ System, RICCIONE TTV FESTIVALTre giorni tra arte e multimedialità: ad aprire il Festival un concerto di Teho Teardo. Grande attesa per l’arrivo a Riccione di Lutz Förster, su storico.beniculturali.it. URL consultato il 22 marzo 2021.
  9. ^ Redazione Theatron 2.0, Riccione Teatro e il TTV Festival. Intervista al direttore artistico Simone Bruscia, su Webzine Theatron 2.0, 12 settembre 2020. URL consultato il 22 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2020).
  10. ^ Un premio speciale al duo Deflorian-Tagliarini, su Riccione Teatro. URL consultato il 22 marzo 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Colomba, Sergio (a cura di). Il destino della scena: la drammaturgia italiana e il Premio Riccione. Bologna, Grafis, 1990.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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