Membrana semipermeabile: differenze tra le versioni
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Le [[Membrana artificiale|membrane semipermeabili artificiali]] trovano largo impiego in molte applicazioni industriali, ad esempio nell'[[osmosi inversa]], nell'[[ultrafiltrazione]] e nella [[depurazione delle acque]], ma anche nel campo della medicina ([[emodialisi]]), riuscendo in molti casi a raggiungere ''performance'' (in termini di selettività nel separare i componenti) prossime alle membrane semipermeabili presenti in natura. |
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Versione delle 18:55, 3 lug 2013
Una membrana semipermeabile, anche chiamata membrana selettivamente permeabile, membrana parzialmente permeabile o membrana permeabile differenzialmente, è una membrana che permette a certe molecole o ioni di attraversarla tramite la diffusione e a volte tramite la "diffusione facilitata" specializzata. Il flusso di passaggio dipende dalla pressione, dalla concentrazione e dalla temperatura delle molecole o di soluti da entrambi i lati, oltre che dalla permeabilità[1] della membrana a ciascun soluto. In base alla membrana e al soluto, la permeabilità potrebbe dipendere dalle dimensioni, dalla solubilità, dalle proprietà o dalla chimica del soluto stesso.
Membrane semipermeabili presenti in natura
Un esempio di membrana semipermeabile è il doppio strato fosfolipidico (sul quale si basa la membrana cellulare che circonda tutte le cellule biologiche), cioè un gruppo di fosfolipidi (che consistono in una testa di fosfato e due code di acidi grassi) disposti in un doppio strato, con le teste di fosfato idrofilo esposte all'acqua esterna e interna alla cellula e le code di acidi grassi idrofobiche nascoste al suo interno. Il doppio strato fosfolipidico è il più permeabile ai soluti piccoli e senza carica. I canali proteici passano attraverso i fosfolipidi e questo modello, collettivamente, è conosciuto come il modello del mosaico fluido.
Membrane semipermeabili artificiali
Le membrane semipermeabili artificiali trovano largo impiego in molte applicazioni industriali, ad esempio nell'osmosi inversa, nell'ultrafiltrazione e nella depurazione delle acque, ma anche nel campo della medicina (emodialisi), riuscendo in molti casi a raggiungere performance (in termini di selettività nel separare i componenti) prossime alle membrane semipermeabili presenti in natura.
Note
Bibliografia
- Paolo Silvestroni, Fondamenti di chimica, 10ª ed., CEA, 1996, pp. 279-280, ISBN 8840809988.