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Plezzo comune | |
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Bovec | |
Localizzazione | |
Stato | Slovenia |
Regione statistica | Goriziano |
Territorio | |
Coordinate | 46°20′15″N 13°33′10″E / 46.3375°N 13.552778°E |
Altitudine | 434 m s.l.m. |
Superficie | 367,3 km² |
Abitanti | 3 213 (2011) |
Densità | 8,75 ab./km² |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 5230 |
Prefisso | (+386) 05 |
Fuso orario | UTC+1 |
ISO 3166-2 | SI-006 |
Targa | GO |
Nome abitanti | plezzani (bovški) |
Provincia storica | Litorale |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Plezzo[1][2], già Pletz[3] (in sloveno Bovec[1][2], in tedesco Flitsch[1][2]) è un comune della Slovenia nord-occidentale di 3.213[4] abitanti, di cui 1.630[4] residenti nel capoluogo comunale.
Plezzo è un piccolo paese alpino dell'alta Valle Isonzo, posto in una piana alla confluenza tra la val Coritenza (Koritnica) e la Valle di Trenta, nelle Alpi Giulie, che conducono, rispettivamente, agli importanti valichi alpini del Passo del Predil (Predel) e del Passo della Moistrocca (Vršič). Parte del territorio è compreso nel Parco Nazionale del Tricorno (in sloveno: Triglav).
Cenni storici
Nell’epoca romana Ampletium, trovandosi sulla strada per il valico del Predil (Predel), divenne un importante crocevia tra la Regio X Venetia et Histria dell’Italia Augustea e il Norico.
Nel medioevo divenne parte della Contea di Tolmino e successivamente passò di mano tra la Repubblica di Venezia e la Contea di Gorizia e Gradisca, prima di essere definitivamente annessa alla monarchia asburgica, come la maggior parte dei territori di lingua slovena nella prima metà del Cinquecento. Plezzo rimase sotto il dominio asburgico fino al 1918 ad eccezione di una breve parentesi napoleonica: tra il 1809 e il 1813 fece parte del Dipartimento di Passariano nel Regno d’Italia.
Durante la lunga dominazione asburgica la città divenne parte del litorale austriaco e fu fortemente influenzata dalla cultura tedesca, come testimoniano le tipologie abitative. Tra gli abitanti la lingua tedesca prevalse sullo sloveno per lungo tempo, sino alla fine del XIX secolo quando quest’ultima lingua tornò ad affermarsi[5]. Durante la Prima Guerra Mondiale, i dintorni di Plezzo furono il teatro delle battaglie dell’isonzo, combattute tra l’Italia e l’impero Austro Ungarico. Nel 1918 l’intera area fu occupata dall’esercito italiano e nel 1920 fu ufficialmente annessa all’Italia, così come la rimanente parte della Venezia Giulia. L'attuale territorio comunale era allora articolato nei comuni di:
- Plezzo
- Bretto (annesso nel 1928)
- Oltresonzia (annesso nel 1928)
- Saga (annesso nel 1928)
- Serpenizza (annesso nel 1928)
- Sonzia
- Trenta d'Isonzo (annesso a Sonzia nel 1928)
Tra il 1922 e il 1943 Plezzo e i villaggi circostanti, che avevano una popolazione in maggioranza di lingua slovena, furono sottoposti alla violenta italianizzazione imposta dal regime fascista. Molti abitanti seguirono l’organizzazione segreta antiitaliana TIGR (che col preteso della lotta antifascista perseguiva in realtà come obiettivo il distacco della Venezia Giulia dall'Italia), mentre altri emigrarono verso il Regno di Jugoslavia (tra questi il rinomato letterato sloveno Anton Ocvirk).
Tra il 1943 e il 1945 l’area venne occupata dalle forze armate Naziste, cosicché si attivarono numerosi nuclei partigiani. Dopo la liberazione grazie all’Armata Popolare Jugoslava nel maggio del 1945, Plezzo fu occupata dalle truppe Alleate di Gran Bretagna e Stati Uniti. Tra il giugno del 1945 e settembre del 1947, Plezzo e la totalità della riva destra dell’Isonzo fu inclusa nella Zona A della Venezia Giulia, che passò direttamente sotto il controllo delle forze armate Alleate: la linea di demarcazione separava quindi il capoluogo dalle frazioni isontine di sinistra di Oltresonzia (Čezsoča) e Loga d’Oltresonzia (Log Čezsoški). Nel settembre del 1947, i trattati di Parigi assegnarono il comune così come la quasi totalità della Venezia Giulia alla Jugoslavia: Plezzo, in particolare entrò a far parte della Repubblica Socialista di Slovenia. Nel 1991, dopo la guerra dei dieci giorni, la Slovenia divenne stato indipendente, che nel maggio del 2004 aderì ufficialmente all’Unione Europea.
La conca di Plezzo, altamente sismica, è stata colpita da tre terremoti negli ultimi 35 anni: nel 1976 fu fortemente danneggiata dal Terremoto del Friuli che diede il colpo di grazia a quei pochi edifici che non erano rimasti distrutti nei feroci combattimenti protrattisi per buona parte della seconda guerra mondiale in tutta l'area; nel 1998 seguì una scossa più moderata di magnitudo 5,6, mentre nel 2004 si registrò una lieve scossa di magnitudo 4,9.
Nel 2007 è stata una location del film Cronache di Narnia: Il principe Caspian prodotto da Walt Disney Pictures.
Il villaggio, nell'epoca romana, prese il nome di Ampletium a sottolineare l'ampiezza della conca in cui è posto (Bovška Kotlina) e la posizione strategica, sulla strada che collegava il Norico con la Venetia attraverso il passo del Predil (Predel). Nel periodo napoleonico ebbe il nome Pletz[3]; rientrato in mano asburgica già assunse, assieme alla quella tedesca e slovena, la dizione italiana di Plezzo[1], che mantenne poi anche nel periodo interbellico, tra il 1918 e il 1947. Successivamente il comune riadottò solo la dizione slovena Bovec, toponimo menzionato per la prima volta nei documenti del 1192.
Geografia
Il paese è adagiato sul versante meridionale del Monte Rombon, in un'ampia conca dell'alta valle dell'Isonzo, la Bovška Kotlina chiusa a nord da quest'ultimo e dal gruppo del Monte Canin (Kanin), a sud dal Monte Polonig (Polovnik) e a est dal Monte Javoršček.
Nella Zadnja Trenta, compresa interamente nel territorio comunale, nasce l'Isonzo, che, unendosi al Suhi potok prosegue lungo la Zgornja Trenta dove riceve a sinistra le acque del Limarica (che scende dal Passo della Moistrocca), del Mlinarica, della Krajcarica e del torrente della Trebiski Dol che da luogo ad una serie di cascatelle. Il fiume attraversa poi la Spodnja Trenta dove confluiscono a sinistra il Lavetnik, la Vrsnica, la Lepenjca e Golobarski potok dando origine a profonde forre vicino agli abitati di Sonzia e Cal-Coritenza che prendono il nome, rispettivamente, di Velika Korita e Zmuklica[6].
In prossimità del villaggio di Cal-Coritenza la Val Trenta lascia il posto all'ampia piana (Bovska Kotlina) dove il fiume giuliano riceve le acque da destra dell'importante affluente Coritenza (Koritnica): questo torrente, che percorre la valle omonima, nasce ai piedi del Monte Mangart con il nome di rio Mangart (Mangartski potok) e riceve le acque del pittoresco rio Mogenza (Možnica) che sorge nei pressi del Passo del Predil, nell'insediamento di Bretto di sopra (Strmec na Predelu).
Proseguendo il suo corso, sull'Isonzo si riversano da destra le acque del rio Plusina (Glijuna) che raccoglie le acque del torrente sotterraneo Geres e dà origine alle cascate di Virje, nei pressi di Plusina di Plezzo (Plužna), mentre a sinistra riceve le acque del fiume sotterraneo Oplenk che scorre sotto l'abitato di Oltresonzia. Infine, l'Isonzo si unisce da destra alle acque del torrente Bocca (Boka), che forma le omonime cascate con un salto di 108 m dal Monte Canin e può raggiungere una portata di circa 100 m3 al secondo nel periodo del disgelo primaverile. L'ultimo affluente di rilievo compreso nel territorio comunale è il rio Uccea (Učja), che nasce in territorio italiano presso la Sella Carnizza e bagna l'abitato omonimo fino ad entrare in slovenia nei pressi di Saga (Žaga) dove confluisce dell'Isonzo.
Il territorio comunale di Plezzo è rappresentato in parte nelle carte IGM al 25.000: 14-III-NE, 14-III-SO, 26-I-NE, e nella corrispondente mappa IGM al 100.000.
Luoghi d'interesse
Presso la località di Chiusa di Plezzo (Kluže) si trova una fortezza costruita dalla Serenissima nel secolo XV, distrutta nel 1797 dalla truppe napoleoniche e ricostruita nel 1882 dagli austriaci.
Nel comune si trovano inoltre la sorgente dell'Isonzo, le cascate di Bocca (Boka) (108 m), la stazione sciistica del Monte Canin (Kanin), numerosi alberghi e un aeroporto sportivo. Vicino alla fortezza di Chiusa vi è la più profonda gola della Slovenia.
Sulle rive dell'Isonzo in comune di Plezzo, nel giugno 2007, sono state girate alcune scene della saga cinematografica Le cronache di Narnia: nel Municipio di Plezzo è conservato un manichino raffigurante Arslan.
Località
Il comune di Plezzo è diviso in 13 insediamenti (naselja):
Galleria fotografica
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La storica locanda Letni Vrt nel centro del capoluogo
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Il centro di Plezzo
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Plezzo in una cartolina del 1899
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Plezzo in una cartolina del 1900
Note
- ^ a b c d indicazione trilingue del comune di Flitsch, Plezzo, Bovec in: Gemeindelexikon, der im Reichsrate Vertretenen Königreiche und Länder. Bearbeit auf Grund der Ergebnisse der Volkszählung vom 31. Dezember 1900. Herausgegeben von der K.K. Statistischen Zentralkommission. VII. Österreichisch-Illyrisches Küstenland (Triest, Görz und Gradiska, Istrien). Wien 1906
- ^ a b c Flitsch (Bovec, Plezzo) nella mappa zoomabile di : " Flitsch (1912) - K.u.K. Militärgeographisches Institut - 1:75 000 - ZONE 20 – KOL IX"
- ^ a b Pletz in Mappa Originale del Territorio di Coritinza e Cau, Comune di Pletz, Cantone di Caporetto, Distretto del Natisone, Dipartimento di Passariano – periodo napoleonico
- ^ a b Popolazione residente al 30/06/2011 SI-STAT
- ^ Branko Marušič, Pregled politične zgodovine Slovencev na Goriškem, 1848-1899 (Goriški muzej, 2005)
- ^ Carta Geografica: Triglavski Narodni Park, Planinska Zveza Slovenije, Scala 1:50 000
Altri progetti
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