Lindsay Anderson: differenze tra le versioni
m added Category:Nati in India usando HotCat |
Nessun oggetto della modifica |
||
Riga 12: | Riga 12: | ||
|Attività = regista |
|Attività = regista |
||
|Nazionalità = inglese |
|Nazionalità = inglese |
||
|Didascalia2 = {{Premio|oscar|al miglior cortometraggio documentario|1955|x}} |
|||
}} |
}} |
||
Tra i massimi esponenti del [[free cinema]] britannico, diresse pochi film nell'arco temporale di oltre un ventennio, ma tutti importanti. |
Tra i massimi esponenti del [[free cinema]] britannico, diresse pochi film nell'arco temporale di oltre un ventennio, ma tutti importanti. |
Versione delle 21:59, 7 dic 2012
Lindsay Gordon Anderson (Bangalore, 17 aprile 1923 – Angoulême, 30 agosto 1994) è stato un regista inglese.
Tra i massimi esponenti del free cinema britannico, diresse pochi film nell'arco temporale di oltre un ventennio, ma tutti importanti.
Biografia
Dopo un'attività di cortometraggi a sfondo sociale e politico, esordì nel lungometraggio nel 1963 con Io sono un campione, film notevole che narra la vicenda di un minatore che diventa campione di rugby. La pellicola è considerata una delle migliori del giovane cinema inglese dell'epoca, con un grande Richard Harris che vinse il premio per il miglior attore al festival di Cannes.
Con Se... (1968), metafora sul malessere e sul desiderio di rivolta della gioventù britannica, Anderson fece di nuovo centro vincendo la Palma d'oro al Festival di Cannes. Anderson raggiunse una notevole notorietà con questo film che divenne uno dei manifesti della ribellione giovanile del sessantotto e che è il primo della trilogia dedicata al personaggio di Mick Travis.
Seguì nel 1973 O Lucky Man!, ballata satirica con cadenze picaresche interpretata da Malcolm Mc Dowell.
Negli anni seguenti si dedicò anche al teatro, alla tv ed alla realizzazione di video musicali, tra gli altri per gli Wham!. Dopo l'interessante film-tv L'anniversario (1974), Anderson torna alla ribalta nel 1982 con Britannia Hospital, farsa grottesca che se la prende con il massimalismo dei sindacati, con la burocrazia, con lo snobismo e l'attaccamento alle tradizioni e l'invadenza dei mass media.
Il suo ultimo film è Le balene d'agosto, una commedia che è anche una grande prova di quattro vecchie glorie del cinema: Vincent Price, Bette Davis, Ann Sothern e Lillian Gish.
Filmografia
- Meet the Pioneers (1948) (cortometraggio - documentario)
- Idlers That Work (1949) (cortometraggio)
- Three Installations (1952) (cortometraggio)
- Wakefield Express (1952) (cortometraggio - documentario)
- Trunk Conveyor (1952) (cortometraggio)
- O Dreamland (1953) (cortometraggio - documentario)
- Thursday's Children (1954) (cortometraggio - documentario)
- A Hundred Thousand Children (1955) (cortometraggio)
- The Children Upstairs (1955) (cortometraggio - documentario)
- Henry (1955) (cortometraggio)
- Green and Pleasant Land (1955) (cortometraggio)
- Foot and Mouth (1955) (cortometraggio)
- Energy First (1955) (cortometraggio)
- £20 a Ton (1955) (cortometraggio)
- Tutti i giorni eccetto Natale (Every Day Except Christmas) (1957) (mediometraggio)
- March to Aldermaston (1959), coregia di Karel Reisz (cortometraggio - documentario)
- Io sono un campione (This Sporting Life) (1963)
- The Singing Lesson, coregia di Piotr Szulkin (cortometraggio - documentario)
- The White Bus (1967) (mediometraggio)
- Se... (If...) (1968)
- O Lucky Man! (1973)
- L'anniversario (1974)
- Celebrazione (In Celebration) (1975)
- The Old Crowd (1979) [Film TV]
- Look Back in Anger, coregia di David Hugh Jones (1980)
- Britannia Hospital (1982)
- Wham!in China:Foreign Skies (1984) (documentario)
- Wish You Were There (1985)
- Le balene d'agosto (The Whales of August) (1987)
- Gloria!Gloria! (Glory!Glory!) (1989) (Film TV)
- Is That All There Is? (1993)
Bibliografia
- Alberto Crespi, Lindsay Anderson, Il Castoro Cinema n. 137, Editrice Il Castoro, 1988
CDs
CDs P Porn
Note
- Lindsay Anderson ha dedicato al personaggio immaginario di Mick Travis la trilogia composta da Se..., O Lucky Man! e Britannia Hospital.
- A Lindsay Anderson è stato dedicato il film di Davide Ferrario intitolato Tutti giù per terra, tratto dal libro omonimo di Giuseppe Culicchia.