L'ispettore generale: differenze tra le versioni
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Versione delle 20:19, 26 ago 2008
L'ispettore generale | |
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Commedia | |
Copertina originale | |
Autore | Nikolaj Gogol' |
Titolo originale | Ревизор (Revizor) |
Lingua originale | Russo |
Genere | Satira |
Ambientazione | Russia |
Composto nel | 1836 |
Riduzioni cinematografiche | |
L'ispettore generale è un'opera satirica di teatro di Nikolaj Gogol' del 1836, uno dei suoi capolavori.
I personaggi sono corrotti, profittatori, affaristi, sfruttatori che Gogol scolpisce con ironica partecipazione come esagerati, grotteschi, infingardi, pronti a tutto.
Trama
Siamo in una piccola cittadina persa nell'enorme distesa della Russia, improvvisamente risvegliata dalla sua quotidianità di normale e disonesta prevaricazione, dalla notizia dell'arrivo, da San Pietroburgo, di un ispettore generale, un revisore, mandato lì per fare le “bucce” ai notabili del posto. Tutti sono in fermento e impauriti. Figurarsi quando si crede che l'ispettore generale sia già arrivato, in incognito, in città. In realtà è un giovinastro squattrinato che capisce subito i benefici che può trarre dalla situazione. Derisione e mascalzonaggine, imbroglio e nessuna buona fede neppure in casa del sindaco dove il finto ispettore è ospite e si spupazza la moglie e la figlia. Fino a quando, appena partito il giovane imbroglione carico di rubli, non si scopre l'inganno e tutti si immobilizzano, come in un fotogramma da cinema muto, alla notizia che l'ispettore generale, quello vero, è lì, alla porta.
Cinema
All'ispettore generale si ispirano i film:
- Anni ruggenti di Luigi Zampa, con Nino Manfredi, del 1962
- L'Ispettore generale, (The Inspector General) del 1949, di Henry Koster, con Danny Kaye
- Baci e abbracci di Paolo Virzì, con Francesco Paolantoni, del 1999