Mario Cubbino: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nureyev (discussione | contributi)
Mario Cubbino
Eskimbot (discussione | contributi)
m Bot: Aggiungo: fr:Mario Cubbino
Riga 26: Riga 26:
==Fonti==
==Fonti==
Fumetti d'Italia [http://fumettitalia.blogspot.com/]
Fumetti d'Italia [http://fumettitalia.blogspot.com/]

[[fr:Mario Cubbino]]

Versione delle 08:49, 16 apr 2008

File:Cubbino-(ph-by-zattere)
Mario Cubbino, foto di Joe Zattere

Mario Cubbino (Gorizia, 14 gennaio 1930Rimini, 2 maggio 2007) è stato un fumettista italiano.

Cenni biografici

Vive la giovinezza a Vicenza, ma a vent'anni si trasferisce a Milano dopo la scomparsa del padre. Esordisce nel settore fumettistico nel 1950 collaborando con Enzo Magni (Ingam) a Pantera Bionda. Nel 1954 è invece la volta di Nat del Santa Cruz, disegnato per l'editore Tristano Torelli; ma non solo: per lui realizza tra l'altro, nel 1955, Roy Dallas sui dieci numeri del mensile Totem). Entrato nello studio di Roy D'Amy Rinaldo D'Ami, disegna storie di guerra e sentimentali per l'inglese Amalgamated Press (gruppo creato da Alfred Harmsworth nel 1890, cambiato in Fleetway nel 1963, ceduto a Robert Maxwell nel 1987 che la vende a Egmont nel 1991 che ne sfrutta l'uso fino al 2002). Cubbino - come l'amico e collega Ferdinando Tacconi ed altri - si trasferisce in Inghilterra per collaborarvi direttamente. Nel 1963 torna in Italia, dove la sua firma appare sulle tavole dei nuovi episodi di Pecos Bill per l'Edizione Angelo Fasani. Per il mercato francese collabora con la Lug di Lione dell'editore Marcel Navarro (Rick Ross, Baroud, Roxy, Tahy Tim, Rod Zey, The Sea King, Blek) e con Aventures & Voyages dell'editrice Bernardette Ratier (Shirley-Belinda per il periodico Mon Journal).

Successivamente disegna tascabili erotici come Al Capone, Jungla, Wallenstein e Karzan, per poi approdare alla Sergio Bonelli Editore dove disegna il numero 17 di Zagor, scritto da Guido Nolitta e intitolato Condanna a morte (novembre 1966). Nel 1973 avvia una collaborazione con il Corriere dei ragazzi e poi con Corrier Boy . Tre anni dopo entra alla Casa Editrice Universo, ma realizza anche le matite di un numero di Diabolik (Lo strangolatore, numero 15 del luglio 1976).

Nel 1994 torna a Diabolik nel ruolo di inchiostratore (Realtà simulata, numero 1 pubblicato a gennaio su matite di Sergio Zaniboni) diventando uno dei disegnatori più apprezzati e lavora agli episodi del 'Re del Terrore' fino al 1998, quando abbandona il tavolo da disegno per problemi di salute. Il suo ultimo episodio è Gli occhi di Sushima (numero 11 del mese di novembre), su matite di Giancarlo Tenenti.

Fonti

Fumetti d'Italia [1]