Almanacco: differenze tra le versioni

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Famoso è l'almanacco di [[Nostradamus]], ''Centurie astrologiche'', pubblicato nel [[1550]], perché ancora consultato da [[astrologia|astrologi]] e [[chiaroveggenza|veggenti]]. Fra gli altri almanacchi più importanti sono: l<nowiki>'</nowiki>''[[Almanacco di Gotha]]'' che, pubblicato in [[Germania]], riporta dal [[1763]] gli [[albero genealogico|alberi genealogici]] delle famiglie principesche e della nobiltà europea; l<nowiki>'</nowiki>''Almanacco nautico'' pubblicato dal [[1766]] in Inghilterra per [[astronomo|astronomi]] e naviganti; l<nowiki>'</nowiki>''Almanacco delle Muse'' molto noto in Francia ed in Germania in cui si pubblicavano rassegne letterarie di [[poesia]]; l<nowiki>'</nowiki>''Almanacco del povero Riccardo'' ([[1732]]) molto celebre negli [[Stati Uniti d'America]], fondato e scritto per venticinque anni da [[Benjamin Franklin]].
Famoso è l'almanacco di [[Nostradamus]], ''Centurie astrologiche'', pubblicato nel [[1550]], perché ancora consultato da [[astrologia|astrologi]] e [[chiaroveggenza|veggenti]]. Fra gli altri almanacchi più importanti sono: l<nowiki>'</nowiki>''[[Almanacco di Gotha]]'' che, pubblicato in [[Germania]], riporta dal [[1763]] gli [[albero genealogico|alberi genealogici]] delle famiglie principesche e della nobiltà europea; l<nowiki>'</nowiki>''Almanacco nautico'' pubblicato dal [[1766]] in Inghilterra per [[astronomo|astronomi]] e naviganti; l<nowiki>'</nowiki>''Almanacco delle Muse'' molto noto in Francia ed in Germania in cui si pubblicavano rassegne letterarie di [[poesia]]; l<nowiki>'</nowiki>''Almanacco del povero Riccardo'' ([[1732]]) molto celebre negli [[Stati Uniti d'America]], fondato e scritto per venticinque anni da [[Benjamin Franklin]].


In epoca contemporanea in [[Italia]] sono molto diffusi alcuni almanacchi fedeli alla [[tradizione|tradizione popolare]] come il ''[[Barbanera (almanacco)|Barbanera]]'' di [[Foligno] e lo ''[[Schieson Trevisan]]'', entrambi di origine settecentesca, o quello religioso di [[Frate Indovino]], pubblicato dal [[1945]]. In ambito televisivo andò in onda fino agli anni novanta l'''[[Almanacco del giorno dopo]]'', caratterizzato da una sigla dal sapore medievale, che entrò a far parte dell'immaginario collettivo.<ref name = linkiesta>{{Cita news|autore=Luciana Grosso|url=http://www.linkiesta.it/it/article/2015/06/13/lalmanacco-del-giorno-dopo-e-la-nostalgia-che-non-ti-aspetti/26305/|titolo=L'Almanacco del giorno dopo e la nostalgia che non ti aspetti|pubblicazione=linkiesta.it|giorno=13|mese=6|anno=2016|accesso=5 maggio 2016}}</ref>
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Frontespizio dell'almanacco Neuer Bauernkalender del 1947.

L'almanacco è una pubblicazione annuale simile al calendario ma con informazioni aggiuntive, come indicazioni astronomiche (le ore della levata e del tramonto del Sole e della Luna), geografiche e statistiche.

La parola deriva dall'arabo المناخ al-manākh, "clima". Al-manākh era inoltre il luogo dove i cammelli sostavano per effettuare lo scarico e il carico di merci e di rifornimenti.[1]

Storia

L'almanacco nacque nel Medioevo.[2] I primi almanacchi di cui si hanno traccia risalgono al 1088, ed in un primo tempo erano formati da tavole astronomiche utili per ottenere il giorno della settimana, o come conversione di date da un'era ad un'altra; in un secondo tempo divennero una pubblicazione periodica multisettoriale che forniva notizie e informazioni di vario genere.[1]

Pagina di un almanacco Hindu per l'anno 1871-72.

Davano notizie astronomiche, utili agli agricoltori ed ai naviganti, quali la posizione di stelle, pianeti e costellazioni visibili mese per mese, quindi l'alternarsi delle stagioni. Successivamente comparvero altre notizie, per esempio quelle relative alle previsioni del tempo, agli accadimenti futuri, alle nascite, le morti ed i matrimoni avvenuti nelle famiglie reali, alle notizie sui prezzi dei raccolti e del bestiame, alle date ed ai luoghi dove si tenevano le fiere, a rudimentali nozioni di medicina, alle notizie, ai resoconti ed ai racconti di fatti accaduti nel mondo e redatti in versione popolare.

Nel 1500 l'avvento della stampa favorì l'ulteriore successo degli almanacchi, in quanto rappresentava il principale, a volte l'unico, mezzo di diffusione culturale tra la popolazione contadina ed artigiana. Il 1700 si rivelò il secolo della massima voga degli almanacchi; cioè la pubblicazione delle effemeridi si rivelò un affare economico che i sovrani di Francia e di Inghilterra, che ne detenevano il monopolio, concessero solo ad editori debitamente autorizzati. Alla successiva diffusione nei quartieri popolari e nelle campagne provvedevano i venditori ambulanti che spesso ne facevano lettura nelle piazze ad un pubblico di analfabeti.

Famoso è l'almanacco di Nostradamus, Centurie astrologiche, pubblicato nel 1550, perché ancora consultato da astrologi e veggenti. Fra gli altri almanacchi più importanti sono: l'Almanacco di Gotha che, pubblicato in Germania, riporta dal 1763 gli alberi genealogici delle famiglie principesche e della nobiltà europea; l'Almanacco nautico pubblicato dal 1766 in Inghilterra per astronomi e naviganti; l'Almanacco delle Muse molto noto in Francia ed in Germania in cui si pubblicavano rassegne letterarie di poesia; l'Almanacco del povero Riccardo (1732) molto celebre negli Stati Uniti d'America, fondato e scritto per venticinque anni da Benjamin Franklin.

In epoca contemporanea in Italia sono molto diffusi alcuni almanacchi fedeli alla tradizione popolare come il Barbanera di Foligno e lo Schieson Trevisan, entrambi di origine settecentesca, o quello religioso di Frate Indovino, pubblicato dal 1945. In ambito televisivo andò in onda fino agli anni novanta l'Almanacco del giorno dopo, caratterizzato da una sigla dal sapore medievale, che entrò a far parte dell'immaginario collettivo.[3]

Contenuto

Tra le altre informazioni presenti, sono riportate: le festività principali, notizie su fiere e mercati, novelle e passatempi.

Un'impostazione simile è seguita dagli almanacchi sportivi, annuari che raccolgono numeri e cronache dell'annata agonistica.[4]

Riferimenti letterari

Nelle Operette Morali di Giacomo Leopardi si trova il Dialogo di un venditore di almanacchi e di un passeggere.

Note

  1. ^ a b Chiara Palmerini, Prevedere il tempo, in Le Scienze, agosto 2001, 4-11.
  2. ^ Uno strumento simile e predecessore agli almanacchi furono i parapegmata greci e latini.
  3. ^ Luciana Grosso, L'Almanacco del giorno dopo e la nostalgia che non ti aspetti, in linkiesta.it, 13 giugno 2016. URL consultato il 5 maggio 2016.
  4. ^ L'Almanacco del ciclismo compie 25 anni, su gazzetta.it, 24 marzo 2016.

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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