Burcardo II di Svevia: differenze tra le versioni
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Versione delle 16:42, 2 set 2019
Burcardo II di Svevia (883 o 884 – Novara, 28 aprile 926) fu Duca di Svevia dal 917 alla morte e conte di Rezia.
Bucardo II di Svevia | |
---|---|
Duca di Svevia | |
In carica | 917 – 28 aprile 926 |
Predecessore | Ercangero |
Successore | Ermanno I |
Nascita | 883 o 884 |
Morte | Novara, 28 aprile 926 |
Dinastia | Hunfridingi |
Padre | Bucardo I di Svevia |
Madre | Liutgarda di Sassonia |
Consorte | Regelinda |
Figli | Gisela di Svevia Hicha di Svevia Burcardo III di Svevia Berta di Svevia Adalric di Svevia |
Biografia
Burcardo II di Svevia nacque nell'883 o 884 da Burcardo I di Svevia (morto 5 o 23 novembre 911) e Liutgarda di Sassonia. Burcardo prese parte alle prime guerre che interessarono la Svevia. Egli era appartenente alla famiglia francona dei Hunfridingi e fondò il convento di Santa Marghareta a Waldkirch per estendere l'influenza della propria famiglia fino nella Renania.
Quando suo padre venne giustiziato per tradimento nel 911 lui e la moglie Regelinda, figlia del conte Eberhard I di Zürich, si recarono in Italia (non è certo se in esilio volontario o per mano di Erchanger I di Svevia). Attorno al 913 Burcardo tornò nella Svevia per prendere possesso delle proprietà paterne e lì si unì a Erchanger e ad Arnolfo di Baviera nella lotta contro i Magiari, quindi volsero le loro attenzioni contro Corrado I di Franconia che sconfissero nella battaglia di Wahlwies nell'Hegau.
Poco dopo Erchanger venne proclamato duca. Quest'ultimo venne giustiziato il 21 gennaio 917 e Burcardo prese tutte le sue terre e venne acclamato suo successore nel ducato. Due anni dopo Rodolfo II di Borgogna mise sotto assedio la contea di Zurigo e la regione di Costanza, intaccando quel che di fatto era il centro e la capitale della Svevia. Rodolfo venne sconfitto a Winterthur e in quello stesso anno Burcardo diede il proprio riconoscimento a Enrico I di Sassonia quale re di Germania avendo in cambio da lui il permesso di imporre le tasse e di nominare i vescovi e gli abati entro il ducato.
Nel 922 Burcardo maritò la figlia Berta di Svevia a Rodolfo per sancire la pace, quindi lo accompagnò in Italia dove venne eletto re in contrapposizione a Berengario del Friuli. Pochi anni dopo, nel 926, Burcardo attaccò la città di Novara, difesa dagli uomini di Lamberto, arcivescovo di Milano e qui fu ucciso probabilmente il 28 aprile.
Dopo la sua morte Regelinda si risposò con il suo successore Hermann I di Svevia (morto 10 dicembre 949).
Dall'unione di Burcardo e Regelinda nacquero:
- Gisela di Svevia (905 circa-26 ottobre 923 o 925), badessa
- Hicha di Svevia (905 circa-950), che sposò Werner V dei Salii e madre di Corrado il Rosso.[1]
- Burcardo III di Svevia
- Berta di Svevia
- Adalric di Svevia (morto 973), monaco presso l'Abbazia territoriale di Einsiedeln
È stato ipotizzato che Burcardo II fosse anche il padre di Teodorico I di Wettin, il fondatore della Casata di Wettin.
Note
- ^ Tietmaro, Tavola genealogica, in Cronaca di Tietmaro, collana Fonti tradotte per la storia dell'Alto Medioevo, traduzione di Matteo Taddei, Pisa University Press, p. 319, ISBN 978-8833390857.
Collegamenti esterni
- Burcardo di Svèvia, su sapere.it, De Agostini.
- (IT, DE, FR) Burcardo II di Svevia, su hls-dhs-dss.ch, Dizionario storico della Svizzera.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 10705328 · CERL cnp00565374 · GND (DE) 121574490 |
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