Giorgio Mendella: differenze tra le versioni

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La stessa motivazione della Sentenza di Condanna, a pagina 165 riconosce inoltre esplicitamente che "non vi sono riscontri documentali" per altre somme; il che, dopo un processo durato circa 10 anni, equivale a dire che quella indicata è l'unica somma che può essere addebitata al Mendella.
La stessa motivazione della Sentenza di Condanna, a pagina 165 riconosce inoltre esplicitamente che "non vi sono riscontri documentali" per altre somme; il che, dopo un processo durato circa 10 anni, equivale a dire che quella indicata è l'unica somma che può essere addebitata al Mendella.


I dati di fatto (sentenza, motivazione alla sentenza e operazioni finanziarie poste in essere da società quotate) attestano che Mendella è stato condannato per [[bancarotta fraudolenta]], e gli è stata addebitata solamente l'appropriazione, per fini personali, di 984.000 milioni di lire.<ref>{{Cita news | url = http://www.repubblica.it/2003/j/sezioni/economia/risparmio/boat/boat.html | titolo = Vent'anni di truffe ai Bot-People. Sono finiti in fumo 22 miliardi | pubblicazione = Repubblica.it| data= 30 ottobre 2003 | accesso = 11 agosto 2014 }}</ref><ref>{{Cita news | url = http://www.piramidedoro.it/pagine/mendella.htm | titolo = Giorgio Mendella | pubblicazione = Piramide d'oro - Realtà e miti del multilevel marketing| data= 28 novembre 2005 | accesso = 11 agosto 2014 }}</ref>
I dati di fatto (sentenza, motivazione alla sentenza e operazioni finanziarie poste in essere da società quotate) attestano che Mendella è stato condannato per [[bancarotta fraudolenta]], e gli è stata addebitata solamente l'appropriazione, per fini personali, di 984 milioni di lire.<ref>{{Cita news | url = http://www.repubblica.it/2003/j/sezioni/economia/risparmio/boat/boat.html | titolo = Vent'anni di truffe ai Bot-People. Sono finiti in fumo 22 miliardi | pubblicazione = Repubblica.it| data= 30 ottobre 2003 | accesso = 11 agosto 2014 }}</ref><ref>{{Cita news | url = http://www.piramidedoro.it/pagine/mendella.htm | titolo = Giorgio Mendella | pubblicazione = Piramide d'oro - Realtà e miti del multilevel marketing| data= 28 novembre 2005 | accesso = 11 agosto 2014 }}</ref>


In seguito, Mendella tentò di rientrare nel mercato finanziario con un'altra Società.<ref>{{Cita news | url = http://archiviostorico.corriere.it/2011/gennaio/16/ritorno_Mendella_Ora_prova_Nasdaq_co_9_110116008.shtml | titolo = Il ritorno di Mendella. Ora ci prova al Nasdaq con il «''Defender''» | pubblicazione = Corriere.it| data= 16 gennaio 2011 | accesso = 11 agosto 2014 }}</ref>
In seguito, Mendella tentò di rientrare nel mercato finanziario con un'altra Società.<ref>{{Cita news | url = http://archiviostorico.corriere.it/2011/gennaio/16/ritorno_Mendella_Ora_prova_Nasdaq_co_9_110116008.shtml | titolo = Il ritorno di Mendella. Ora ci prova al Nasdaq con il «''Defender''» | pubblicazione = Corriere.it| data= 16 gennaio 2011 | accesso = 11 agosto 2014 }}</ref>

Versione delle 02:30, 15 nov 2015

Giorgio Mendella (Monza, 1953) è un imprenditore e truffatore italiano.

Biografia

Nato a Monza nel 1953, è viareggino d’adozione, si diploma perito elettrotecnico e studia informatica ed economia come autodidatta.

Lavora quindi come fattorino presso una galleria d'arte il cui titolare, sul finire degli anni settanta, gli propone di apparire sugli schermi di Bergamo TV come televenditore di quadri. Negli anni ottanta fonda una propria emittente, Rete Mia, e più tardi, a cavallo fra gli anni '80 e i anni '’90, fonda il gruppo Intermercato, holding che controlla una cinquantina di società, con un giro d’affari stimato, secondo i dati riportati dalla stampa dell'epoca, in oltre 1.000 miliardi.[1] Oltre a Rete Mia, Mendella possedeva anche Capitalfinanziaria, Domovideo, Fin Versilia, Publimercato '90, Interco, il Banco di Tricesimo, la Mias Assicurazioni, il Viareggio Calcio e molto altro. Allo stadio dei Pini di Viareggio, Mendella organizza convention con migliaia di persone ad ascoltarlo.

Secondo quanto riportato dal Giornale, nel 1989 fu il creatore in Italia della prima public company; acquistò inoltre un satellite per telecomunicazioni, Primosat. Alla caduta del muro di Berlino entrò nei mercati commerciali dell'Europa orientale con iniziative immobiliari e turistiche; aprì a Bucarest un supermercato che vendeva merce occidentale nella valuta locale.

Le vicende giudiziarie

Nel 1991 è incriminato per una serie di reati fra i quali associazione a delinquere, truffa, sollecitazione abusiva del pubblico risparmio, esercizio abusivo della professione bancaria e falso in bilancio.[2]

L'esperienza di Rete Mia finisce nel 1999, quando il Tribunale di Lucca condanna Mendella solo per bancarotta fraudolenta, in parte assolvendolo dagli altri reati, e in parte dichiarandone la intervenuta prescrizione. Tuttavia, nonostante l'assoluzione in primo grado, come pure in Appello e in Cassazione, dall'accusa di associazione a delinquere finalizzata alla truffa, la stampa e l'opinione pubblica fanno sì che questo giudizio venga ritenuto "non obiettivo", e sufficiente per riportare la verità processuale (condanna solo per bancarotta), pretendendo di vedere invece affermata anche la "verità giornalistica", pur non essendoci mai stata una sentenza di condanna, essendo invece intervenuta la prescrizione.

La motivazione alla sentenza di condanna per bancarotta emessa dal Tribunale di Lucca indica la somma che allo stesso viene imputata come "utilizzata per fini personali": "... L'ammontare complessivo del sottratto a scopi personali nella misura di lire 984 milioni da Mendella..."[senza fonte].

La stessa motivazione della Sentenza di Condanna, a pagina 165 riconosce inoltre esplicitamente che "non vi sono riscontri documentali" per altre somme; il che, dopo un processo durato circa 10 anni, equivale a dire che quella indicata è l'unica somma che può essere addebitata al Mendella.

I dati di fatto (sentenza, motivazione alla sentenza e operazioni finanziarie poste in essere da società quotate) attestano che Mendella è stato condannato per bancarotta fraudolenta, e gli è stata addebitata solamente l'appropriazione, per fini personali, di 984 milioni di lire.[3][4]

In seguito, Mendella tentò di rientrare nel mercato finanziario con un'altra Società.[5]

Note

  1. ^ Il mosaico di Mendella, in Repubblica.it, 9 maggio 1989. URL consultato l'11 agosto 2014.
  2. ^ Mendella, il bancarottiere visionario tra finanza e tv, in Linkiesta, 8 settembre 2013. URL consultato l'11 agosto 2014.
  3. ^ Vent'anni di truffe ai Bot-People. Sono finiti in fumo 22 miliardi, in Repubblica.it, 30 ottobre 2003. URL consultato l'11 agosto 2014.
  4. ^ Giorgio Mendella, in Piramide d'oro - Realtà e miti del multilevel marketing, 28 novembre 2005. URL consultato l'11 agosto 2014.
  5. ^ Il ritorno di Mendella. Ora ci prova al Nasdaq con il «Defender», in Corriere.it, 16 gennaio 2011. URL consultato l'11 agosto 2014.

Collegamenti esterni