Giuseppe Colla: differenze tra le versioni

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Figlio di Francesco e discendente da una famiglia di musicisti: il fratello Francesco (nominato cavaliere il 2 gennaio 1752) era un [[violinista]] mentre il fratello Giacomo un contrabassista. Giuseppe seguì studi di perfezionamento a [[Bologna]], con padre Martini entrando poi nell'Accademia Filarmonica di quella città nel 1758.
Figlio di Francesco e discendente da una famiglia di musicisti: il fratello Francesco (nominato cavaliere il 2 gennaio 1752) era un [[violinista]] mentre il fratello Giacomo un contrabbassista. Giuseppe seguì studi di perfezionamento a [[Bologna]], con padre Martini entrando poi nell'Accademia Filarmonica di quella città nel 1758.


La sua prima composizione come operista è datata al 1760, quando Colla si trovava in Germania e viene citato come autore di alcune arie dell'opera ''Caio Fabrizio'' di [[Niccolò Jommelli]]. Al suo ritorno in Italia fu chiamato a comporre la musica per ''Adriano in Siria ''di Metastasio al Ducale di Milano (31 dicembre 1762) e tornò definitivamente nella città natale dapprima con il ruolo di "maestro di musica di Sua Altezza Reale" (quindi a capo del Concerto Reale, cioè la musica privata di Corte) e in seguito di docente del [[Ludovico I di Etruria|principe ereditario]]. Per il Teatro Ducale di Parma scrisse nel 1766 ''Tigrane ''e per il teatrino di Colorno nel 1769 la pastorale ''Licida e Mopso'' in occasione dei festeggiamenti per il matrimonio del duca Ferdinando di Borbone con Maria Amalia d'Asburgo-Lorena.
La sua prima composizione come operista è datata al 1760, quando Colla si trovava in Germania e viene citato come autore di alcune arie dell'opera ''Caio Fabrizio'' di [[Niccolò Jommelli]]. Al suo ritorno in Italia fu chiamato a comporre la musica per ''Adriano in Siria ''di Metastasio al Ducale di Milano (31 dicembre 1762) e tornò definitivamente nella città natale dapprima con il ruolo di "maestro di musica di Sua Altezza Reale" (quindi a capo del Concerto Reale, cioè la musica privata di Corte) e in seguito di docente del [[Ludovico I di Etruria|principe ereditario]]. Per il Teatro Ducale di Parma scrisse nel 1766 ''Tigrane ''e per il teatrino di Colorno nel 1769 la pastorale ''Licida e Mopso'' in occasione dei festeggiamenti per il matrimonio del duca Ferdinando di Borbone con Maria Amalia d'Asburgo-Lorena.

Versione delle 01:09, 23 gen 2021

Caricatura di Giuseppe Colla con Lucrezia Agujari

Giuseppe Colla (Parma, 4 agosto 1731Parma, 16 marzo 1806) è stato un compositore e musicista italiano.

Figlio di Francesco e discendente da una famiglia di musicisti: il fratello Francesco (nominato cavaliere il 2 gennaio 1752) era un violinista mentre il fratello Giacomo un contrabbassista. Giuseppe seguì studi di perfezionamento a Bologna, con padre Martini entrando poi nell'Accademia Filarmonica di quella città nel 1758.

La sua prima composizione come operista è datata al 1760, quando Colla si trovava in Germania e viene citato come autore di alcune arie dell'opera Caio Fabrizio di Niccolò Jommelli. Al suo ritorno in Italia fu chiamato a comporre la musica per Adriano in Siria di Metastasio al Ducale di Milano (31 dicembre 1762) e tornò definitivamente nella città natale dapprima con il ruolo di "maestro di musica di Sua Altezza Reale" (quindi a capo del Concerto Reale, cioè la musica privata di Corte) e in seguito di docente del principe ereditario. Per il Teatro Ducale di Parma scrisse nel 1766 Tigrane e per il teatrino di Colorno nel 1769 la pastorale Licida e Mopso in occasione dei festeggiamenti per il matrimonio del duca Ferdinando di Borbone con Maria Amalia d'Asburgo-Lorena.

La Bastardella (Lucrezia Agujari)

Gran parte del successo di Colla lo si deve al suo sodalizio, professionale e sentimentale, con la famosa virtuosa Lucrezia Agujari (detta La Bastardella) che inaugurò molte delle sue opere in Italia e all'estero e che egli sposò, dopo molti anni di convivenza, nel 1780 e dalla loro unione nacquero due figli: Francesco nel 1768 e Angela nel 1779. Già dal 1776 comunque, Colla aveva cessato di scrivere opere.

Dopo la morte della moglie, nel 1783, continuò la sua attività al servizio della corte di Parma dedicandosi soprattutto alla musica sacra e strumentale, all'insegnamento e, dal 1790, alla direzione del Teatro Ducale, di cui divenne Maestro Concertatore.

Opere

Bibliografia

  • Gaspare Nello Vetro "Lucrezia Agujari, La Bastardella", Parma 1993, Zara Editrice, ISBN 1135265208
  • Manferrari U. Dizionario universale delle opere melodrammatiche. Firenze, 1954
  • A.S.P. Atti Parrocchiali della S.S. Trinità, Parma
  • Gaspare Nello Vetro "Dizionario della musica e dei musicisti dei territori del Ducato di Parma e Piacenza"

Altri progetti

Collegamenti esterni

  • Biografia, su biblioteche2.comune.parma.it. URL consultato l'11 dicembre 2006 (archiviato dall'url originale il 21 luglio 2006).
Controllo di autoritàVIAF (EN56875992 · ISNI (EN0000 0000 5521 5050 · SBN MUSV016983 · CERL cnp01384849 · LCCN (ENno2007081466 · GND (DE136048307 · BNF (FRcb14809061g (data)