Spaghetti aglio e olio

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Spaghetti aglio e olio
Origini
Luogo d'origineItalia Italia
RegioneCampania
Zona di produzioneItalia
Dettagli
Categoriaprimo piatto

Gli spaghetti aglio e olio (spaghetti aglio e uoglie) sono un piatto tipico della cucina napoletana ma diffuso in tutta Italia, facente parte della schiera di ricette cosiddette della cucina povera partenopea.

Con "aglio e olio" si indica un condimento estremamente semplice per insaporire la pasta, generalmente lunga, in particolare spaghetti, linguine o vermicelli.

La ricetta, di origine napoletana[1], vede sostanzialmente una rivisitazione in chiave povera degli spaghetti alle vongole.

Il piatto un tempo era conosciuto anche come "vermicelli alla Borbonica"[2] o anche come "vermicelli con le vongole fujute", quando nella versione in bianco[3].

A Roma e nel Lazio, la ricetta è anche conosciuta come pasta dei cornuti (da non confondere con l'omonima ricetta con burro e Parmigiano).[4][5]

Ingredienti[modifica | modifica wikitesto]

  • 200 g di spaghetti
  • uno spicchio d'aglio
  • mezzo bicchiere d'olio extravergine d'oliva
  • un ciuffo di prezzemolo
  • peperoncino o pepe[6]
  • acciughe o alici salate[7]

Procedimento[modifica | modifica wikitesto]

Far cuocere la pasta, in abbondante acqua salata, scolare al dente e condire in una zuppiera con un soffritto di aglio, olio e peperoncino,[1] infine completare il piatto con prezzemolo tritato. A piacere si possono aggiungere alcune alici salate nella fase di preparazione dell'intingolo; oppure una breve e veloce "saltata" in padella, a fuoco medio, prima di servire.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b J. C. Francesconi, La cucina napoletana
  2. ^ Maria Rivieccio Zaniboni, Cucina e vini di Napoli e della Campania
  3. ^ Gli spaghetti alle vongole "fujute", su lucianopignataro.it. URL consultato il 04/10/2017.
  4. ^ Roma e il Lazio, Touring Il Viaggiatore, 2002, p. 22.
  5. ^ (EN) Katie Parla, Kristina Gill, Tasting Rome Fresh Flavors and Forgotten Recipes from an Ancient City: A Cookbook, Clarkson Potter/Ten Speed, 2016, p. 90.
  6. ^ Per quanto riguarda la presenza del pepe nelle prime ricette, si veda Vincenzo Tanara, Economia del cittadino in villa, ed. 1651 pag. 36; “... si come li macaronzini di Napoli overo come sono sgocciolati dall’acqua, mettili in un tegame con petroselli, aglio, e pepe, e falli suffriggere in oglio, che facciano crosta”
  7. ^ Vedi prima ricetta riportata dal Cavalcanti, "Vermicielli co l’glio, l’uoglio e alici salate" I. Cavalcanti, Cucina teorico pratica, 1837, pag. 315

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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