Silvja Manzi

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Silvja Manzi (Foggia, 24 luglio 1973) è un'attivista e politica italiana; è stata segretaria di Radicali Italiani tra il novembre 2018 e il novembre 2019.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nata a Foggia nel 1973, si è trasferita a Torino dove ha lavorato come consulente editoriale. Del 1991 ha cominciato a militare nei radicali.[1] Dal 1997 ha collaborato con Emma Bonino alla animazione delle iniziative per i diritti delle donne in Afghanistan nella campagna “Un fiore per le donne di Kabul”. Dal 2000 alla fine del 2001 ha collaborato con il Gruppo consiliare “Radicali-Lista Emma Bonino” del Piemonte occupandosi dei diritti negati nei Paesi del Sud Est Asiatico. Nel 2001 è stata arrestata nel Laos per aver organizzato con altri quattro militanti radicali (Olivier Dupuis, Nikolaj Khramov, Massimo Lensi, Bruno Mellano) una manifestazione nonviolenta nella capitale Vientiane, per chiedere conto della scomparsa di cinque leader studenteschi laotiani. Dopo due settimane di carcere[2] con l'accusa di istigazione alla rivolta[3] e un processo sommario, è stata espulsa dal Laos[4], rientrando in Italia anche grazie all'interessamento di Margherita Boniver, allora sottosegretario agli esteri.[5] Da allora mantiene i contatti con gli esuli democratici del Laos (in particolare con il Mouvement Lao pour les Droits de l'Homme MLDH), organizzando eventi per far conoscere la situazione di quel paese e sostenere la democrazia, la riconciliazione, la libertà di espressione e di religione nell’area[6]. Nel 2017 ha guidato una campagna politica per denunciare le influenze russe sul processo relativo a Vitaly Markiv ed alla morte di Andrea Rocchelli. [7]

Nel quinquennio 2014/2019, è stata nominata nel Comitato Diritti Umani della Regione Piemonte prendendo parte ai lavori e promuovendo eventi e iniziative informative.[8][9] Nel 2019 è stata fermata e perquisita nei pressi del Quirinale per aver contestato assieme ad Antonella Soldo, allora presidente del partito radicale, l'accoglienza fatta al capo di stato russo Vladimir Putin dal governo italiano nel corso della visita ufficiale che si svolgeva in quei giorni.[10] Tra il novembre 2018[11] e il novembre 2019 è stata segretaria di Radicali Italiani.[12]

Nel gennaio 2018 è stata nominata amministratrice di +Europa, di cui è stata inoltre fondatrice e tesoriera fino a fine 2019[13]. Alle elezioni europee del 2019 fu candidata in tutte le circoscrizioni per +Europa, senza risultare eletta.[14]

Alle elezioni politiche anticipate del 25 settembre 2022 viene candidata per la Camera dei deputati nel collegio plurinominale Piemonte 1 - 02 come capolista e nel collegio Piemonte 1 - 01 in seconda posizione dietro a Riccardo Magi, senza risultare eletta.

Opere e curatele[modifica | modifica wikitesto]

  • Silvja Manzi e Gabriele Giuliano, L'Editing professionale. Breve guida al mestiere di editor, Diderotiana Editrice, 2017 2017.
  • Igor Boni, Monica Cirinnà, Enzo Cucco, Bruno De Filippis, Filomena Gallo, Chiara Gribaudo, Franco Grillini, Yuri Guaiana, Luca Imarisio, I Diritti dell'Amore - Quarant'anni di lotte per il matrimonio egualitario, Silvja Manzi (a cure di), Diderotiana Editrice, 2017.
  • Angiolo Bandinelli, Luca Frassineti e Olivier Dupuis, The radicals and nonviolence, Angiolo Bandinelli, Olivier Dupuis, Luca Frassineti, Silvja Manzi (a cura di), Roma, The New Party, 1994.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Onofrio D’Alesio, Silvja Manzi: "Puntiamo agli Stati Uniti d'Europa" (PDF), in L'Adriatico, n. 32, 24 maggio 2019. URL consultato il 4 luglio 2020.
  2. ^ Redazione, «Racconto ai genovesi la dittatura nel Laos», in Il Giornale, 28 ottobre 2005. URL consultato il 4 luglio 2020.
  3. ^ AA.VV., L'Espresso, 44-48, Editrice L'Espresso, 2001, p. 202. URL consultato il 4 luglio 2020.
  4. ^ Laos, condannati ed espulsi i cinque militanti radicali, in la Repubblica, 9 novembre 2001. URL consultato il 4 luglio 2020.
  5. ^ Massimo Lensi, Bruno Mellano, Edoardo Guglielmetti, Indocina libera il caso Laos trent'anni dopo, dove la democrazia è reato, Liberal libri, 2002, ISBN 9788882700492. URL consultato il 16 maggio 2021.
  6. ^ Radio Radicale, Dal Tibet al sud-est asiatico: Birmania, Laos, Vietnam. La lotta nonviolenta per il rispetto dei diritti umani, su Radio Radicale, 30 maggio 2008. URL consultato il 4 maggio 2019.
  7. ^ Radicali Italiani a Irpin e Bucha espongono striscione, RAI, 22 aprile 2023. URL consultato il 15 maggio 2023.
  8. ^ Giulio Manfredi, Silvja Manzi nel Comitato Regionale Diritti Umani. Una nomina che vale tre volte – Associazione radicale Adelaide Aglietta, su associazioneaglietta.it. URL consultato il 4 maggio 2019.
  9. ^ Cinque anni di iniziative per i diritti umani, su cr.piemonte.it. URL consultato il 4 maggio 2019.
  10. ^ Raffaello Binelli, Dirigenti radicali contestano Putin: fermate vicino al Quirinale, in Il Giornale, 4 luglio 2019. URL consultato il 4 luglio 2020.
  11. ^ Silvio Buzzanca, Manzi nuova segretaria di Radicali Italiani. "Pronti ad aprirci per grandi battaglie per l'Europa", in La Repubblica, 4 novembre 2018. URL consultato il 4 luglio 2020.
  12. ^ I Boni propositi dei Radicali, in Lo Spiffero. URL consultato il 4 luglio 2020.
  13. ^ Paolo Frosina, +Europa tra truppe di iscritti fantasma e opacità nei finanziamenti. Così un software ha reso il partito scalabile e senza trasparenza, in Il fatto quotidiano, 18 marzo 2021. URL consultato il 16 maggio 2021.
  14. ^ Tutti i candidati italiani alle elezioni europee, su Il Post, 18 aprile 2019. URL consultato il 18 aprile 2019.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]