Shepenupet II

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Shepenupet II
Testa di Shepenupet II (Alessandria d'Egitto, National Museum)
Divina Sposa di Amon
Incoronazione700 a.C.-650 a.C.
PredecessoreAmenardis I
SuccessoreAmenardis II (come Sposa del dio); Nitokris I (come Divina Adoratrice di Amon)
Nome completoNenutneferumut-irytra Duatnetjer-shapenewpet
Altri titoliDivina Adoratrice di Amon
Luogo di sepolturaMedinet Habu
DinastiaXXV
PadrePi(ankh)y

Henutneferumut-irytra Duatnetjer-shapenewpet, più nota come Shepenupet II , ma anche Shapenewpet (... – ...; fl. VIII-VII secolo a.C.), è stata una Divina Sposa di Amon a Tebe ai tempi della XXV dinastia egizia.

Figlia del primo faraone kushita, Pi(ankh) y) (XXV dinastia), e sorella di Taharqa, successore del primo, Shepenupet II fu Divina Adoratrice di Amon a Karnak tra il 700 e il 650 a.C. nel Periodo Tardo della Storia egiziana[1][2].

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hnwt nfrw mwt irt r՚ - Nenutneferumut-irytra (Signora di bellezza, Mut, occhio di Ra)

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dw3t ntr sp (n) wpt - Duatnetjer-shapenewpet

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Sfinge di Shepenupet II (Berlino, Neues Museum)

Come era prassi, istituita durante il regno di Pinedjem I (XXI dinastia), la Divina Adoratrice di Amon riuniva in sé le due cariche di Divina Sposa di Amon e di Superiora delle Recluse di Amon[3] con la prerogativa di adottare chi avrebbe dovuto succederle nella carica[4][5]. In tal senso Shepenupet II assunse la carica nei primi anni di regno di Taharqa[6], suo fratello, e la mantenne fino all'anno nono del successore Psammetico I[7]. Durante il suo pontificato, intorno al 656 a.C., unitamente alla Divina Adoratrice Amenardis I, adottò come futura massima sacerdotessa la principessa Nitokris I concedendole una ricca dote nell'Alto Egitto. Tale adozione, e la futura prevedibile successione nell'incarico era, di fatto, l'indiretto riconoscimento politico del padre, il faraone Psammetico I, posto sul trono a nord dal re assiro Assurbanipal, come sovrano di tutto il Paese[8].

Alla sua morte le successe, nell'incarico di Divina Adoratrice, Amenardis II alla quale successe, a sua volta, Nitokris I. La sua cappella funeraria si trova nel complesso templare di Medinet Habu.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Nicolas Grimal (2002), Storia dell'Antico Egitto, Laterza, Bari, ISBN 88-420-5651-0, p. 452.
  2. ^ John Boardman (1982), The Cambridge Ancient History Vol.III, Cambridge University Press, ISBN 0-521-24289-4, p.136.
  3. ^ Sorta di clausura femminile.
  4. ^ In tal modo, la Divina Adoratrice si incarnava due volte: una come madre del dio-fanciullo e l'altra come madre terrena del successore del re.
  5. ^ Nicolas Grimal (2002), p. 402.
  6. ^ Taharqa salì al trono nel 690 a.C.
  7. ^ Psammetico I regnò dal 664 a.C., la data perciò è individuabile nel 655/650 a.C.
  8. ^ Nicolas Grimal (2002), p. 452.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Divina Sposa di Amon Successore
Amenardis I 710650 a.C. Amenardis II