Sesta repubblica

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Con il termine "sesta repubblica" si indicano diversi tipi di sistema politico sia esistenti o esistiti nel passato, sia proposti per il futuro da varie formazioni politiche.

Seste repubbliche[modifica | modifica wikitesto]

Brasile (dal 1985)[modifica | modifica wikitesto]

Il Brasile è entrato nella "sesta repubblica" (anche chiamata Nova República) nel 1985, a seguito della fine del regime militare brasiliano che durava dal 1964 e che veniva a sua volta chiamato "quinta repubblica" (formalmente cominciata solo nel 1988, con l'entrata in vigore della nuova costituzione)[1][2]

Corea del Sud (dal 1987)[modifica | modifica wikitesto]

La Corea del Sud è entrata nella "sesta repubblica" nel 1987, dopo la deposizione della dittatura militare di Chun Doo-hwan, che l'aveva instaurata dopo l'assassinio di Park Chung-hee nell'ottobre 1979 e alcuni eventi successivi.[3]

Stati Uniti d'America (dal 1980/1992)[modifica | modifica wikitesto]

A partire dall'inizio degli anni '80 gli Stati Uniti d'America hanno vissuto una serie di cambiamenti sociali, politici ed economici che li avrebbe portati nel giro di un decennio a modificare profondamente l'ideologia alla base dei due principali partiti politici, quello repubblicano e quello democratico, a tal punto da indurre i politologi e gli esperti statunitensi a parlare di un "sixth party system" (letteralmente "sesto sistema partitico", traducibile nel gergo politico tipico dell'Europa come "sesta repubblica"), pur in assenza di cambiamenti istituzionali o della promulgazione di una nuova costituzione. Proprio per questo i politologi ed accademici americani sono incerti sullo stabilire una data di inizio del sixth party system, che oscillerebbe tra il 1980 (anno dell'elezione di Reagan) e il 1992 (anno dell'elezione di Clinton).[4][5]

Da una parte il Partito Repubblicano durante la presidenza di Ronald Reagan (1981-1989) cominciò ad applicare teorie economiche neoliberali ispirate alla scuola di Chicago. In seguito alle elezioni di midterm del 1994, in aggiunta, si sarebbe attuata la "rivoluzione repubblicana" di Newt Gingrich, portando il partito su posizioni conservatrici anche dal punto di vista dei diritti civili ed LGBT+.

Dall'altra nel Partito Democratico, per rimediare alla "strategia sudista" di Richard Nixon degli anni '70 e all'enorme successo alle elezioni presidenziali del 1984 di Reagan stesso, si cominciò ad affermare nella seconda metà degli anni '80 la corrente dei New Democrats di Bill Clinton (che sarebbe poi diventato presidente degli Stati Uniti nel 1992) che proponeva di avvicinarsi alla classe media moderata statunitense attraverso la proposta di un sostanziale depotenziamento di tutto il welfare e di una altrettanto forte deregolamentazione legislativa in vari settori al fine di ridurre le tasse, con il celebre slogan "end welfare as we know it today"[6]).

Proposte di nuove "seste repubbliche"[modifica | modifica wikitesto]

Processo costitutivo dell'eventuale "sesta repubblica" qualora Jean-Luc Mélenchon avesse vinto le elezioni presidenziali in Francia del 2017.

Francia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: La France Insoumise e Jean-Luc Mélenchon.

Attualmente la Francia si trova in quella che è ufficialmente denominata "quinta repubblica", instaurata nel 1958 a seguito della riforma costituzionale di De Gaulle che introdusse il semipresidenzialismo.

Diverse sono state le proposte di un passaggio ad una "sesta repubblica" (anche come semplice slogan elettorale), soprattutto a partire dagli anni '90.[7][8]

Le proposte più concrete in tal senso sono giunte negli ultimi anni dal Partito Comunista[9][10] e soprattutto dalla La France Insoumise di Jean-Luc Mélenchon[11][12], che è giunto in occasione delle elezioni presidenziali del 2017 a presentare un progetto di modifica istituzionale elaborato in ogni sua parte.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (PT) Câmara dos Deputados, 5ª REPÚBLICA (09.04.1964 - 05.10.1988), su www2.camara.leg.br.
  2. ^ (EN) U.S. Library of Congress, Brazil - The Military Republic, 1964-85, su countrystudies.us. URL consultato il 23 aprile 2023.
  3. ^ (EN) Harold C. Hinton, Korea under new leadership : the Fifth Republic, Praeger, 1983, ISBN 0-03-063284-6, OCLC 9219028. URL consultato il 23 aprile 2023.
  4. ^ (EN) Mark D. Brewer e L. Sandy Maisel, Parties and Elections in America: The Electoral Process, Rowman & Littlefield, 17 marzo 2020, pp. 42-47, ISBN 978-1-5381-3607-2. URL consultato il 23 aprile 2023.
  5. ^ (EN) Transforming America : politics and culture in the Reagan years | WorldCat.org, su www.worldcat.org, p. 57. URL consultato il 23 aprile 2023.
  6. ^ (EN) Clinton Signs Welfare Bill Amid Division, su The Washington Post, 23 agosto 1996. URL consultato il 23 aprile 2023 (archiviato dall'url originale il 18 giugno 2018).
  7. ^ (FR) Julie Benetti, Le mythe de la sixième République, 2018, pp. 139-145.
  8. ^ (FR) Réunir une Assemblée constituante pour passer à la 6e République, su LAEC.fr. URL consultato il 23 aprile 2023.
  9. ^ (FR) Osons la Révolution démocratique : six propositions pour une 6ème République, su Site Internet du P.C.F.. URL consultato il 23 aprile 2023.
  10. ^ (FR) Le Programme, su Site Internet du P.C.F.. URL consultato il 23 aprile 2023.
  11. ^ (FR) Mouvement pour la 6ème République, su Mouvement pour la 6e République. URL consultato il 23 aprile 2023.
  12. ^ C6R - Convention pour la 6ème République, su www.c6r.org. URL consultato il 23 aprile 2023.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]